Una foto recente del capannone Nervi illuminato
di Francesca Marchetti
Torna a far parlare di sé il capannone Nervi, ex magazzino Montedison, di recente protagonista di proteste al progetto di illuminazione finanziato dalla Regione Marche. Qualche cittadino ha notato il crollo di pezzi di cornicione esterno. La vice sindaca di Porto Recanati Rosalba Ubaldi risponde alle polemiche nate in città e diffuse in rete riguardo alcune zone della città rivierasca.
Rosalba Ubaldi
«Confermo che, come da piano di lavoro, sono state distaccate le parti cadenti prima di procedere alla ricostruzione delle alette – afferma Ubaldi – L’intervento è in corso, quindi ne vedranno altre a terra. Si tratta di semplice materiale edile e l’abbattimento è lo stesso che avviene per i cornicioni o i terrazzi prima della loro ricostituzione. Esattamente come da programma approvato.»
Altra questione che sta a cuore ad alcuni residenti è il fosso della Vena vicino al lago Volpini, in zona pineta, in parte di proprietà comunale, in cui si sono registrati negli anni diversi versamenti di liquami e una conseguente situazione di degrado ambientale. Il luogo già in passato era stato messo in sicurezza dalla Forestale e dall’Arpam dopo una moria dei pesci.
«Per quanto riguarda il fosso della Vena, la manutenzione è competenza dell’Ente di Bonifica – continua Ubaldi – Interpellato il presidente, l’ avvocato Claudio Netti, provvederà prima possibile compatibilmente con la disponibilità di ditte apposite.»
Mentre si attende il mese di settembre per il posizionamento dei pannelli anti erosione in zona Scossicci, dove i commercianti sono messi in difficoltà dai pochi metri di spiaggia a disposizione, qualche porto recanatese si chiede se sia il caso di prevedere ulteriori punti di salvataggio.
«È ovvio che l’ideale sarebbe farle ovunque lungo la nostra costa. Valuteremo se si può ampliare il numero di punti, è chiaro che tutto ciò ha un costo.»
In Puglia ci stanno facendo il museo del mare. Pavimenti in vetro con sotto il sale delle saline pugliesi. Qui, il degrado
Ahaha Gesù che casino
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Demolitelo è bruttissimo, da anche tristezza a guardarlo. Abbiamo tanti edifici storici che meritano di essere restaurati.
Non c’è più sordo di chi NON vuole sentitire, il capannone NON è stato progettato da Nervi, fare forse finta che lo sia onestamente mi sembra incomprensibile anche perchè basta visionare la documentazione presente al Comune per verificarlo. Tra l’altro il capannone di Porto Recanati NON ha alcuna peculiarità costruttiva riconducibile a Nervi, trattasi di un sistema costruttivo notissimo all’epoca realizzato con semprici tali disposti parallelamente in senso trasversale, non ha alcuna spazialità strutturale e non ha alcuna qualità strutturale tale da poterlo identificare come un’opera di interesse storico-costruttivo. Perché continuare ad attribuire IMPROPRIAMENTE tale edificio a Nervi? Semplice ignoranza, ovvero non conoscenza?