Caso Anpi, il M5S escluso dall’opposizione
«Alcuni di loro simili all’estrema destra
Noi siamo e rimaniamo antifascisti»

MACERATA - Duro intervento del consigliere Roberto Cherubini: da un lato condanna l'amministrazione per aver deciso di negare il saluto dell'associazione partigiani alla celebrazione del 30 giugno; dall'altro se la prende con i suoi "colleghi" per il comunicato unitario: «Il fatto che gli gruppi consiliari non ci abbiano chiesto di sottoscrivere il documento dimostra che strumentalizzano ogni cosa»

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Roberto Cherubini, consigliere del M5S

 

«Se vi è bisogno di ripeterlo, allora senza se e senza ma, deve essere ben chiaro che il M5S è e rimarrà antifascista così come da sempre dichiarato in ogni circostanza. Il fatto che il resto dell’opposizione non ci abbia chiesto di sottoscrivere il documento dimostra che strumentalizzano ogni cosa». Sono le parole di Roberto Cherubini, capogruppo pentastellato, sul caso Anpi- amministrazione Parcaroli. Dopo che la giunta ha deciso di vietare il tradizionale saluto dell’associazione dei partigiani durante le celebrazioni del 30 giugno per commemorare la Liberazione di Macerata, si è alzato un coro di proteste che ha visto protagonisti, oltre all’Anpi ovviamente, anche tutti i gruppi d’opposizione in Consiglio, che hanno usato parole dure nei confronti dell’amministrazione, arrivando a paragonarla al governo di Orban. E così, visto che il comunicato ufficiale era stato firmato da tutti i consiglieri d’opposizione, tranne quelli del M5S, è scoppiato una sorta di “caso nel caso”. D’altronde è dalla campagna elettorale che il centrosinistra accusa il M5S di essere “la stampella” del centrodestra. L’allora candidato sindaco Narciso Ricotta (ora capogruppo dem) parlò addirittura di inciucio tra Parcaroli e Cherubini. Accuse che si sono poi ripetute anche dopo alcune votazioni in Consiglio comunale (il caso più eclatante quello del voto contrario del M5S sull’App Immuni) e che sono sempre state rispedite al mittente. Ora il copione si ripete.  Il M5S lasciato fuori dal comunicato congiunto, da una parte si unisce al coro di condanna dell’amministrazione per la scelta di negare il saluto dell’Anpi; dall’altra, accusa alcuni suoi “colleghi” di opposizione di essere simili alla destra che vorrebbero condannare.  «Ho partecipato quasi ogni anno alla commemorazione – dice infatti Cherubini – a differenza di tanti altri consiglieri e consigliere che amano assegnare etichette ma poi non presenziano. Se hanno piacere ad etichettarci lo facciano pure, molto spesso alcuni di loro, pur se ideologicamente lontani, assumono atteggiamenti simili a quelli dell’estrema destra. Credo che l’Anpi abbia il diritto di parlare più di ogni altro».

 

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