di Mauro Giustozzi
«Sono davvero sorpreso da come è finita questa vicenda. Pensavo che l’accordo tra Comune e Canil sarebbe arrivato e che fosse tutto fatto. Per me è stato un vero e proprio colpo di scena inatteso». Queste le prime parole di Alberto Crocioni sull’esito della trattativa fallita tra amministrazione comunale e Mauro Canil per il progetto di calcio provinciale a cui da qualche mese le due parti stavano lavorando. Il presidente della Rata preferisce tenere un profilo basso, non entrando nel merito di questa vicenda che lo ha visto nel ruolo di comprimario con la sua società, in attesa che da Palazzo Conventati giungesse qualche indicazioni sul futuro del calcio cittadino. Che, alla luce di questo strappo con il Matelica diretto ad Ancona, lo riporta in primo piano come protagonista del calcio biancorosso. Lui che aveva dato la disponibilità a cedere marchi e simboli della Maceratese se da parte di Canil ci fosse stata la disponibilità a diventare Maceratese.
«Cosa accade adesso? –afferma Crocioni- Non so che dire, nel senso che io con il Comune sono rimasto in contatto ed attendevo una chiamata una volta che la situazione legata a Canil si fosse delineata. Per cui aspetto che mi chiamino e poi valuterò che situazione si prospetta per fare calcio a Macerata. Quello che so l’ho sempre letto sui giornali in quanto non ho mai avuto contatti diretti su questo aspetto con l’amministrazione o con Canil. Ripeto che i rapporti con il Comune non sono affatto incrinati, anche se l’attesa lunga di sapere che fine avremmo fatto incide su una programmazione che, non sarà quella di un club professionistico, ma che anche nei dilettanti è necessario poter fare avendo delle risposte. Ora vedremo ciò che mi sarà proposto e se la città ed i tifosi ritengono che possa essere ancora io la persona a cui affidare l’onore e l’onere di portare avanti la Maceratese come fatto da quando il club è tornato a giocare».
E’ dunque un Alberto Crocioni che deve assorbire le tensioni di queste ultime settimane e che soprattutto si domanda e domanda alla città se debba ancora essere lui e la dirigenza che lo circonda a portare avanti il calcio biancorosso nel capoluogo. «Se si pensa che sia io la persona adatta per andare avanti bisogna che qualcuno me lo dica –ribadisce il patron biancorosso- e che ci si incontri finalmente per iniziare a mettersi al lavoro e programmare. Se c’è volontà mia di andare avanti? Bisognerà vedere cosa mi viene chiesto e con quali forze poterlo fare. Io credo che la Maceratese sia di tutta la città, non una proprietà di Alberto Crocioni che la gestisce pro tempore. Vediamo cosa mi chiederà il Comune e cosa io posso fare con le capacità economiche della attuale società. Se sono una persona gradita a questa piazza oppure no. Dunque resto in attesa auspicando che presto ci possa essere questo contatto con l’amministrazione comunale per vedere se e come muoverci. Noi è vero che siamo in Promozione ma ci stiamo adoperando per poter arrivare ad una Eccellenza a due gironi che potrebbe consentire alla Maceratese di ritrovarsi in una categoria superiore. Ma prima aspetto notizie dal Comune».
Intanto la Us Anconitana ha convocato per domani alle 17,30 una conferenza stampa nei saloni della Mole Vanvitelliana di Ancona. I presidenti delle due società, Mauro Canil e Stefano Marconi, presenteranno l’operazione che dovrebbe portare alla nascita del club Matelica-Ancona.
Anche a livello politico la decisione di Canil di virare verso Ancona ha avuto ripercussioni. Dal canto suo nessuna intenzione da parte di Narciso Ricotta, capogruppo consiliare del Pd, di ritirare l’interrogazione sull’affair Matelica-Maceratese che dovrà essere discussa al prossimo consiglio comunale. «A maggior ragione alla luce dei fatti accaduti oggi è più che mai necessario fare totale chiarezza su quanto avvenuto –spiega Ricotta-. Purtroppo quello a cui abbiamo assistito oggi è l’epilogo tragicomico di una partita che è stata gestita male. L’amministrazione comunale è stata sempre in posizione subalterna rispetto alle richieste fatte dall’imprenditore Mauro Canil, ha rischiato di eliminare in un sol colpo due storie sportive di altrettante società che sono nel cuore e della tradizione di tanti concittadini. E mi riferisco alla SS. Maceratese 1922 che rischiava di sparire in un’operazione che pareva denominata Matelica-Macerata e l’altra con il consenso alla realizzazione del manto in erba sintetica allo stadio Helvia Recina, che avrebbe impedito all’Atletica Avis di potersi allenare, atletica che non avrebbe potuto avere altri spazi a sua disposizione in città. In un sol colpo si sarebbero cancellate due società gloriose maceratesi». La critica dell’esponente del centrosinistra nei confronti della gestione di questa vicenda legata al possibile arrivo stabile del Matelica di Canil nel capoluogo prosegue sulla totale concessione al presidente del club di ogni richiesta che è stata fatta al Comune. «Pur essendo così accondiscendenti nei confronti del Matelica calcio di Canil –sottolinea Narciso Ricotta- è arrivato questo schiaffo in faccia dall’imprenditore tanto corteggiato, ed a cui è stato concesso davvero di tutto e di più anche quello che non si sarebbe dovuto concedere, Canil che se ne è andato in Ancona per motivazioni che toccherà a lui stesso spiegare ai tifosi della sua squadra. Ora bisogna ripartire dalle vere realtà locali, e dico quindi dalla Maceratese di Crocioni, e costruire un percorso di sostegno attorno a questa società ed a questi dirigenti che negli anni si sono spesi per la nostra storia sportiva».
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Ricotta vorrei ricordarti che non c'è solo l'Avis, esiste da 75 anni una realtà che si chiama SEF Macerata che si allena da sempre allo stadio, premiata con la croce d'oro dalla Fidal nazionale per merito sportivo
Ma Canil ha ringraziato solo il sindaco..
Nel 1989 un gruppo di amici, alcuni dei quali mai si erano interessati di calcio, crearono una società che fece ripartire la Maceratese dalla terza categoria.... fu una bellissima storia e creò un grande entusiasmo attorno a questa compagine
Ma signor Ricotta vi ricordate cosa avete fatto, anzi cosa non avete fatto per la Lube, e quello che non avete fatto per dare alla Maceratese una vita migliore? Voi siete stati a non volere Canil per primi. Prima di parlare un esamino di coscienza..... Macerata l'avete rovinata voi di sinistra ricordàtelo.....
Mirco Mitillo la Lube aveva già deciso da tempo di andare a Civitanova, quando andarono a Bologna Carancini, Giulianelli e un dirigente Banca Marche x assicurare la Lega sull'ampliamento del palas, tutti d'accordo, poi al ritorno, lu viunnu, disse che x Macerata non avrebbe tirato fuori un soldo, allora giustamente Carancini disse nemmeno io x Treja. Come mai con il lavoro del settore giovanile, non hanno tirato fuori nessun giovane x la prima squadra? Intanto hanno avuto spazio 2 società cittadine che hanno disputato i play-off promozione ed hanno circa 300 ragazzi/e del settore giovanile. Grazie Lube che ti sei tolta dalle...
Mirco Mitillo i fatti parlano contro il suo commento più che discutibile e senza riscontri, lo scorso anno con Carancini sindaco il Matelica ha deciso di venire a giocare a Macerata pagando addirittura per la possibilità di giocare qui, quest'anno questa giunta è riuscita a mandare il Matelica a giocare, forse, in Ancona e non sappiamo ancora il perché. Ora chi deve fare un esamino di coscienza, credo comunque che sia la Lube che il Matelica siano andate via per opportunismo economico sia in Ancona che a Civitanova girano molti più soldi che a Macerata ma il suo commento è di una faziosità che rasenta il ridicolo.
ha fatto bene, tanto ancona non vi era la squadra
Secondo me anche questa è colpa di carancini !!! sanno dire solo questo .... quaquaraqua
Come in tutti i tentativi di "fusione a freddo", l'insuccesso è più probabile che il raggiungimento dell'obiettivo. Spero serva da stimolo per riflettere sullo sport maceratese, sui suoi attori protagonisti, non protagonisti e comparse. Abbiamo avuto l'ennesima prova che le cose fatte di fretta per arrivare a... non portano risultati o ne portano solo di temporanei (e costosi). Ribadisco la necessità di una progettualità più "illuminata" e a lungo termine. Progettare confrontandosi con le realtà sportive del territorio. Investire con buon senso e senza fretta. E ricordare che lo sport è un volano potente sia per l'aggregazione sociale che per la salute economica della Città.
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OH ! FINALEMENT ! LA COMEDIE EST FINIE !!!
carissimo FERRAMONDO, non e’ vero che la LUBE che da tempo aveva deciso di andare a CIVITANOVA, e’ stato CARANCINI con il suo metodo che l’ha fatta andare, e devi stare zitto e non insultare ogni volta con i tuoi commenti le persone.
Forse forse il buon imprenditore veneto ha conosciuto sulla sua pelle il peso economico di un campionato di serie C di alto livello ?? Ora si deve ripetere, e farlo ed ottenere risultati migliori e sempre difficile e molto più costoso. Forse in questo suo fantomatico progetto provinciale cercava oltre che ragazzini anche soldi ?? Ora ne avrà a bizzeffe , sia di ragazzi che di danari , ancona ha una buona imprenditoria.. il tempo ci dirà se la mossa è stata valida
Caro Crocioni sei troppo buono! Per come ti hanno trattato le istituzioni relegato in un angolo in naftalina, ora che hai il coltello dalla parte del manico, pretendi una sostanziosa mano economica e poi mollagli tu una sostanziosa mano sulla loro faccia!
Il calcio attuale a Macerata è il Sig. Crocioni!Quindi chi vuole e chi può deve dargli tutto il supporto possibile.Il professionismo porta al fallimento perchè le risorse finiscono sempre e solo alla prima squadra e la città non può permetterselo.Si devono rimediare gli errori fatti in passato:eliminare la frammentazione cittadina,creare una società piramidale,destinare la maggior parte delle risorse al settore giovanile e non alla prima squadra.Non pensare alla categoria ma creare i presupposti per una società durevole partendo dal vivaio.Non sarà facile ne tantomeno veloce ma almeno non finiremo in tribunale!
Ed ora curva just? Volete tornare allo stadio oppure no?