Dopo la vittoria della Coppa Italia, l’approdo nel professionismo e la conquista dei play-off in Lega Pro, Micciola e il Matelica sono pronti per scrivere insieme un altro importante capitolo della storia biancorossa. «In mattinata il direttore, professionista dalle spiccate doti umane e uomo-mercato capace di allestire in questi anni sempre formazioni competitive ed in linea con la visione societaria, ha trovato l’accordo con la società, per la piena soddisfazione di tutte le parti coinvolte», si legge nella nota del club. «Il nostro progetto di calcio è ampio e ambizioso. Punta sul territorio ed avrà una durata di ampio respiro – ha dichiarato il presidente onorario Mauro Canil – . In questi anni abbiamo iniziato a mettere insieme tante figure professionali, proprio partendo dal direttore, che hanno dato tanto al Matelica e che ringrazio profondamente. Il direttore Micciola fa parte del nostro progetto, con lui abbiamo condiviso momenti importanti e siamo sicuri che tanti altri potremo viverne in futuro. La sua conferma è per me una grande soddisfazione. Lo ringrazio per il lavoro fin qui svolto. Sono convinto che potrà darci ancora tanto». «Sono contento di continuare questa avventura. Ringrazio la società in tutte le sue componenti per la fiducia e la stima, in primis la famiglia Canil. Ci rimetteremo subito al lavoro con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto», le parole del ds Francesco Micciola. «Sono felice che Francesco sarà con noi anche la prossima stagione. La nostra storia – ha concluso la dg Roberta Nocelli – è iniziata tre anni fa ed è una storia importante, che regalato ad entrambi innumerevoli soddisfazioni. Insieme abbiamo vinto tutto ciò che c’era da vincere. Ora la sfida si fa ancora più difficile e sono sicura che il feeling che abbiamo instaurato permetterà alla nostra società di tagliare insieme nuovi importanti traguardi».
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Visti i risultati fin ora ottenuti, certamente una conferma importante, l’unico neo è la cessione di Volpicelli che meritava ben altri scenari o come elemento di riferimento per la prossima stagione, che spero possa essere in accordo con gli sportivi maceratesi, quelli veri e non i politicanti, che subito si sono preoccupati per i festeggiamenti del centenario, ma non per la gioia di farlo ma con l’intento di affossare l’avversario. La presidenza di Monachesi insegna: un vero mecenate. Si ebbe il timore che le sue gesta andassero ad intaccare equilibri politici e pertanto fu costretto a subire ed infine a togliersi di mezzo. Ricorsi storici, ma ora se perdiamo questa occasione ci sarà solo ed esclusivamente quello che ci meritiamo: NIENTE