di Mauro Giustozzi
“E’ fatta per Matelica-Macerata, c’è l’accordo tra Comune e Canil”. L’indiscrezione inizia a circolare nel primo pomeriggio in città tra i tifosi della Rata ma poi l’ufficialità viene seccamente smentita da fonti vicine all’amministrazione comunale che indicano come siano previsti ulteriori incontri nei prossimi giorni e che la firma ancora non ci sia sull’accordo che tiene sulle spine tanto gli sportivi del capoluogo che quelli di Matelica. Era in calendario per oggi l’atteso faccia a faccia tra Parcaroli e Canil sul tema della gestione degli impianti sportivi in vista della possibile nascita nel capoluogo di una nuova entità calcistica di respiro provinciale che prenderebbe appunto il nome di Matelica-Macerata. L’operazione è in ballo da molti mesi ma sembrerebbe essere oramai davvero vicina alla conclusione. Il nodo, oltre al nome che parrebbe però definitivo dall’unione di quelli delle due città, Matelica sede della società e Macerata sede dove si disputeranno le partite del prossimo campionato di serie C, è soprattutto quello legato all’impiantistica sportiva ed alla concreta possibilità che l’amministrazione indichi nella società di Canil quella a cui dare la gestione per la prossima o le prossime stagioni dei campi di calcio.
Una situazione che chiama in ballo anche l’attuale SS. Maceratese di Alberto Crocioni che potrebbe venirsi a trovare estromessa dall’utilizzo dello stadio di via dei Velini e costretta a traslocare a Villa Potenza in un impianto peraltro inadeguato ad ospitare partite di campionato sia per l’assenza di una strada di collegamento degna di tale nome che anche per la presenza di una tribuna che non consente la separazione delle tifoserie. Anche per un torneo di Promozione. Al punto che, se questa fosse la scelta definitiva, Crocioni potrebbe decidere di mollare tutto immediatamente. Va detto che l’affair Matelica ed il progetto vaticinato a più riprese dall’imprenditore veneto trapiantato nelle Marche va avanti da diversi anni ma finora è restato sempre sulla carta. Quest’anno, invece, pare che la situazione si faccia più concreta per i ripetuti incontri avuti con l’amministrazione comunale del capoluogo che anche per l’incontro di qualche settimana fa con alcuni imprenditori interessati a sostenere Canil nel suo progetto.
Anche da Matelica, pur se il riserbo resta assoluto su quella sponda, arrivano segnali che indicano come stavolta, rispetto al passato, l’operazione potrebbe invece andare in porto, anche se i contorni non sono ancora affatto chiari e delineati. L’unica certezza che si può dire al momento è che questa nuova entità non si chiamerà Maceratese. Anzi, potrebbe pure accadere che la coesistenza di due club, in categorie molto diverse, possa essere praticata se si riuscisse a trovare l’accordo sulla disponibilità dello stadio Helvia Recina. E’ questo il nodo decisivo che dovrà sciogliere il sindaco Parcaroli. Sullo sfondo le rispettive tifoserie che guardano con sconcerto quanto sta accadendo. Dividendosi in chi sostiene a spada tratta l’operazione Canil, con un progetto che partendo dalla serie C sarebbe molto ambizioso e guarderebbe verso i piani alti del calcio italiano. E chi, sia a Matelica che a Macerata, non vede affatto di buon occhio questa convergenza che rischia di far scomparire le identità sportive di entrambi i club. Ai protagonisti, che operano nella più rigorosa riservatezza, individuare la soluzione che possa mettere tutti d’accordo. O scontentare il meno possibile sia i dirigenti di Matelica e Maceratese che le rispettive città e tifoserie.
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finalmente e’ fatta questa stramaledetta fusione alla faccia di CARANCI’ che non l’ha voleva questa fusione.
matelica-macerata contenti voi,ma quello che trovo assurdo è che la VERA maceratese non sa ancora di che morte morire,deve fare la squadra? deve chiudere il titolo? solo silenzio!
matelica-macerata?? che roba è???
Come ho già avuto modo di commentare in altre sedi, in questa trattativa si deve fare una scelta o di categoria o di identità. Se si vuole la serie si appoggia Canil qualunque nome esso sia, se si sceglie l’indentità si segue Crocioni in qualsiasi categoria esso si ritroverà. Non esiste una soluzione giusta o sbagliata…. però in questa trattativa mi sento di dire che giustamente i tifosi dicono la loro ma, se non sbaglio, l’ultimo anno di lega Pro della rata ci furono poco più di 160 abbonati.. allora, giustamente, il tifoso ha diritto a difendere la propria idea ma sarebbe troppo semplice poter decidere coi soldi degli altri perchè in fin dei conti, ad essere cinici, l’abbonato tira fuori 200 euro l’anno mentre il presidente ne spende decisamente di più… e le posizioni hanno inevitabilmente un peso specifico diverso.
Sig.Principi sono d’accordo il tifoso a Macerata predica bene ma razzola male si riempono la bocca di Maceratese ma sono almeno cinque anni che non vanno allo stadio.
DACCORDISSIMO con i Sigg. Principi e Bartoloni. La curiosità è quella di sapere la percentuale tra i pro e i contro!!!!