«Messe in forma sobria, decorosa e snella senza concentrazione di troppe persone. Con una breve omelia, senza lo scambio del segno della pace, e distribuendo la comunione esclusivamente in mano». Nuove indicazioni dal vescovo Nazzareno Marconi che ha chiamato ieri personalmente il presidente della Regione Luca Ceriscioli per chiarimenti sull’ordinanza. «Mi ha detto che il provvedimento escludeva l’interpretazione che l’Ordinanza vietasse del tutto la celebrazione di Messe, purché si adottassero misure prudenziali consone a prevenire il contagio».
Il vescovo della diocesi di macerata Recanati Tolentino Cingoli e Treia, come i suoi colleghi del resto delle Marche, ha rivisto le disposizioni date ieri quando aveva anche ammonito gli amministratori e tecnici locali e nazionali: «Oggi a livello di persone con incarichi di responsabilità di ogni tipo, incaricati e ben pagati proprio per assumersi queste responsabilità, si tende a decidere sempre per la scelta più drastica e di tutela, per non assumersi rischi e responsabilità. Questo non è onesto verso la società».
Nella lettera ai sacerdoti, monsignor Marconi scrive: «lascio a ciascuno di voi una valutazione sapiente del comportamento da tenere in base alla situazione logistica e pastorale concreta, ritengo che si possa agire nel modo sotto indicato, anche tenuto conto che la nostra Diocesi non vive nella situazione di “prossimità con la Regione Emilia Romagna in cui sono stati rilevati casi confermati di contagio” a cui allude l’Ordinanza, situazione che corrisponde alla zona del Pesarese, ma non del Maceratese».
1. Dove le celebrazioni eucaristiche si svolgono in chiese ampie o il numero dei fedeli è solitamente ridotto, non si sospendano le celebrazioni eucaristiche, in maniera simile al caso permesso nel documento dei vescovi di “celebrazioni private”.
2. Si raccomandi alle persone più a rischio: anziani, ammalati, persone con sintomi influenzali, di pregare restando a casa propria.
3. Si abbia cura che la celebrazione eucaristica si svolga in forma sobria e decorosa, ma snella. Con una breve omelia, senza lo scambio del segno della pace, e distribuendo la comunione esclusivamente in mano.
4. Il catechismo, gli incontri formativi o di preghiera con il concorso di molte persone, gli eventi straordinari vengano invece sospesi almeno fino alla scadenza dell’Ordinanza suddetta alle 24 del 4 marzo.
5. In ogni caso è bene che anche privatamente i sacerdoti celebrino ogni giorno l’Eucarestia, per pregare per i vivi e per i defunti. In particolare raccomando che ci si rivolga alla intercessione di Maria Santissima la Madonna della Salute ed anche a quella di Padre Matteo Ricci.
6.Si può usare e raccomandare a tutti la seguente intenzione di preghiera:
“Signore, per intercessione di Maria Santissima la Madonna della Salute e quella di Padre Matteo Ricci uomo di scienza e di fede, sostieni gli uomini di scienza nel loro sforzo di curare e proteggere l’umanità dal Coronavirus, a partire dall’amato popolo Cinese, e soprattutto donaci Tu o Signore e Dio nostro la salute dell’anima e del corpo”.
Questi sono i veri problemi da risolvere in Italia.....
Prediche più corte o senza prediche, altrimenti che significa "messe snelle " ?
Dai, tutti a messa, almeno andate piu velocemente ad incontrare il signore... Mi sembra un ottima idea. Cloro al clero
Ceriscioli è il mio pastore, non manco di nulla
propongo anche per le ostie un comodo distributore tipo quelli che hanno le gelaterie per i cucchiaini di plastica: arrivi, premi, prendi la tua ostia e te ne vai, senza toccare niente e nessuno
Ci sono più persone nei centri commerciali che alla celebrazione feriali delle messe....
Lo sanno tutti che in chiesa il virus si diffonde durante i rosari....
Propongo di riaprire le scuole e fare lezioni brevi e snelle evitando di giocare a girotondo che presuppone di tenersi per mano
Susanna Ortolani magari sospendere le ore inutili tipo quella di religione ed evitare oratori il pomeriggio
Superato, ordinanza sospesa
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La confessione non dovrebbe essere vis à vis, ma con il confessionale classico.
Sarò un po’ demodé e un poco retrò, ma continuo a preferire
“le mani che aiutano sono più sacre delle bocche che pregano”
Se cominciaste a mettere ordine nelle vostre parrocchie laiche, nel frattempo, proprio no eh?
Preghiera di Emilio Michele.
Signore, datemi la facoltà di non pregare mai, risparmiatemi l’insania di qualsiasi adorazione, allontanate da me quella tentazione d’amore che mi consegnerebbe per sempre a voi. Possa stendersi il vuoto fra il mio cuore e il cielo. Non auspico affatto che i miei deserti siano popolati dalla vostra presenza, le mie notti tiranneggiate dalla vostra luce, le mie Siberie fuse sotto il vostro sole. Più solo di voi, voglio che le mie mani siano pure, al contrario delle vostre che si lordarono per sempre impastando la terra e immischiandosi nelle cose del mondo, per non parlare dei coronavirus. Alla vostra insulsa onnipotenza non chiedo altro che il rispetto della mia solitudine. Dispensatemi il miracoloso raccoglimento che precedette il primo istante, la pace che non poteste tollerare e che vi incitò a praticare una breccia nel nulla per aprirvi questa fiera dei tempi e per condannarmi all’umiliazione e alla vergogna di essere.
E massimo si possono confessare tre peccati non gravi.