di Laura Boccanera
Niente maggiorazione in busta paga se la festa è religiosa, «le festività nelle quali il lavoratore ha diritto di assentarsi senza perdere l’ordinaria retribuzione sono il 2 giugno, il 25 aprile, il 1 maggio e il 4 novembre». A comunicarlo con una nota in bacheca è la direzione di Iper Conad, il supermercato all’interno del Cuore Adriatico di Civitanova.
Ha suscitato preoccupazione e confusione nei lavoratori e anche l’intervento delle organizzazioni sindacali la risposta del colosso alimentare su alcune anomalie nelle buste paga. Da qualche tempo infatti alcuni dipendenti hanno riscontrato discrepanze fra le ore lavorate e la retribuzione ottenuta. Anomalie che i lavoratori hanno sottoposto alle organizzazioni sindacali per cercare di capirci di più. E i sindacati hanno chiesto delucidazioni al colosso commerciale e c’è in corso una corrispondenza per capire dove sia l’inghippo. Una delle criticità è sul pagamento delle festività religiose: nel comunicato l’azienda fa riferimento ad una legge del 1949 che stabilisce come feste per le quali il lavoratore può assentarsi senza perdere la retribuzione solo quelle laiche. Ma problemi ci sarebbero anche sulle domeniche e sul recupero. Secondo i sindacati ci sarebber un’applicazione “creativa” del contratto di lavoro nazionale che invece prevede per tutte le festività, qualora queste fossero infrasettimanali, il riconoscimento della maggiorazione in busta paga se trascorse al lavoro dal dipendente. L’esito di un carteggio fra Iper Conad e sindacati, è stato appeso nella bacheca lavoratori del supermercato e in risposta alle osservazioni sindacali che contestavano alcune applicazioni della norma del contratto collettivo, la direzione dell’ipermercato sottolinea la volontà di raggiungere un’intesa e precisa che comunque al momento non sono mai state operate trattenute o riduzioni sulla retribuzione spettante ai lavoratori in conseguenza della mancata prestazione di lavoro nei giorni festivi e che a tutti coloro che hanno osservato il riposo in quelle giornate è comunque stata assicurata la normale retribuzione mensile piena. «Allo stesso modo – si legge nel comunicato – a coloro i quali invece hanno prestato attività lavorativa in quelle giornate è stato riconosciuto il riposo in altra giornata, ed è stata corrisposta, oltre alla retribuzione piena anche una ulteriore maggiorazione del 30% prevista per il lavoro festivo». Ma il problema sarebbe anche nella gestione dei recuperi, negli avanzi di ore e nel lavoro supplementare. La gestione Iper Conad è subentrata da qualche mese a Iper e da allora alcuni dipendenti hanno trovato delle discrepanze in busta paga. «Noi applichiamo regolarmente il contratto collettivo nazionale – riferisce stringatamente Ernesto Bianco responsabile delle risorse umane – per cui non c’è nulla di diverso e di nuovo». L’interpretazione che viene data del contratto però secondo i sindacati è piuttosto libera tanto che nelle buste paga ci sarebbe una confusione su come siano stati pagati giorni festivi e lavoro supplementare. Difformità che sono emerse già ad aprile, col pagamento ad esempio dei giorni festivi di Pasquetta o dello stesso 25 aprile e 1 maggio. A breve è stato calendarizzato un incontro fra le cifre sindacali e la proprietà per tentare di dare uniformità alle buste paga e dirimere la questione.
Ricordo i natali passati a mangiare da solo da bambino mentre la mia famiglia lavorava nel ristorante, le nottate passate a dormire su due sedie, nonostante il giorno dopo dovessi andare a scuola, ricordo il meccanico che mi insegnò ad andare in bici perché i miei lavoravano, ricordo quando ero più grande i jeans che scottavano mentre portavo a tavola il giorno di Ferragosto. Quando leggo l'indignazione per queste cose penso a tutta quella gente che era a fare festa mentre noi lavoravamo o mentre io giocavo con i tappi delle bottiglie il giorno di Natale ma penso a loro con gioia nonostante i sacrifici non abbiamo mai ammorbato nessuno perché consapevoli di ciò che facevamo. Per questo meritereste di lasciare quel posto ad altri.
Anziché trastullarsi con i ricordi che, in questo caso, non servono a chiarire la situazione, la invito a studiare di più la legge in materia. Il lavoratore può rifiutare la prestazione lavorativa durante i festivi anche se questa viene richiesta dal datore di lavoro. Anche in presenza del suo rifiuto a fornire attività lavorativa, infatti, il lavoratore non perde il diritto alla normale retribuzione. Inoltre non può essergli contestata l’assenza ingiustificata, costituendo la presenza al lavoro nelle festività una libera scelta del lavoratore. E’ chiaro quindi che al lavoratore non può essere imposto di lavorare nei giorni festivi e di conseguenza il lavoro festivo non è obbligatorio. Sentenza Cassazione numero 27948 del 23/11/2017
Massimo Lorusso studio giurisprudenza, il problema è la democrazia e l'adagiarsi senza voler rischiare il proprio capitale, mettendosi alle dipendenze con la pretesa di comandare. Se vuoi comandare apri la partita iva.
Beh giusto, un conto sono le feste NAZIONALI, un altro quelle religiose.
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Sig. Giustozzi più che studiare giurisprudenza bisognerebbe lavorare nei super mercati per un paio di mesi per capire i turni e le festività: mentre la maggior parte delle persone smettono il venerdì sera a lavorare per ricominciare il lunedì mattina, questi spesso fanno turni da 15 giorni per avere un intero giorni di riposo. Il tutto perché la gente il fine settimana invece che andare al mare o in montagna, deve andare a fare spesa e guardare le vetrine!!!
Non mi riferisco ai Conad, né tanto meno a ospedali e pubblica utilità, ma tutti in generale.
E se lei ha tanti ricordi, si ricorderà bene anche come si faceva quando i negozi stavano chiusi la domenica: si faceva spesa durante la settimana e la domenica si riposava con parenti e amici, in pratica si SOCIALIZZAVA, ci si conosceva e ci si voleva tutti più bene!
Inoltre, in questo modo, i negozi hanno più spese fisse con gli stessi incassi, solo distribuiti su tutta la settimana, risultato: minor guadagno!
Che senso ha parlare di feste religiose? Forse perché sono di due tipi, quelle cristiane e quelle ebraiche?