Macerata 2020, Cognigni: «Nessuna corrente
Lega unita per vincere le elezioni»

ELEZIONI - Il Commissario del Carroccio in città smentisce le voci sulle candidature. Riccardo Sacchi: «Fondamentale rimane la compattezza dei gruppi alternativi a chi ha governato male in questi anni»

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Giuseppe Cognigni

 

«Non ci sono correnti interne alla Lega nella città di Macerata, tantomeno una corrente che farebbe capo al sottoscritto». Lo dice Giuseppe Cognigni, assessore alla sicurezza del Comune di Civitanova e Commissario della Lega a Macerata in merito alle prime voci sulle candidature per le elezioni comunali nel capoluogo del 2020«Il sottoscritto non ha mai avuto occasione di conoscere né il giornalista Cambi, né il professore Rivetti e neanche il commercialista Blarasin. Io sono stato nominato Commissario Lega della città di Macerata e posso affermare che la Lega è unita con i propri onorevoli e responsabili di partito, magistralmente coordinati dal senatore Arrigoni, tutti tesi all’obiettivo fondamentale: vincere le elezioni amministrative comunali di Macerata con una coalizione pronta a bonificare le conseguenze di una politica di insostenibile accoglienza e pronta a rimuovere quegli assurdi ostacoli che hanno proibito alla città di fruire di strutture basilari ed hanno causato la perdita continua di occasioni di sviluppo». Carlo Cambi, giornalista de La Verità, ha precisato nei commenti in calce all’articolo che è «indisponibile a qualsiasi candidature e a qualunque incarico pubblico».

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Il commento di Riccardo Sacchi

Un nome caldo in casa Lega è sicuramente quello di Maurizio Mosca che però da qualche mese aveva avanzato delle perplessità su una sua possibile candidatura e che oggi su facebook ha detto che “è troppo presto per iniziare a correre”. Questo invece il commento all’articolo di Riccardo Sacchi, capogruppo di Forza Italia, altro papabile nel centrodestra: «Macerata nel 2020 tornerà a scegliere i propri amministratori. Onore e orgoglio immensi già solo per essere stato considerato un ‘papabile’. Fondamentale rimane, tuttavia, la compattezza dei gruppi alternativi a chi ha (s)governato per tanti anni. Senza non si andrà da nessuna parte. Infine ricordo, soprattutto a me stesso, che un ruolo così serio e importante richiede impegno totale, dedizione assoluta, capacità di unire una città divisa, coraggio e amore profondo per Macerata. Solo chi possiede questi requisiti potrà avere in mano il timone dopo anni di cattivo governo».

(redazione CM)

 

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