Maurizio Del Gobbo
«C’è una percezione di incomunicabilità tra Comune e università che non è una buona cosa per Macerata. Soprattutto in questo momento così delicato per la città. Per questo l’ordine del giorno: invitiamo a recuperare un dialogo costruttivo». Maurizio Del Gobbo, capogruppo del Pd, è il primo firmatario del provvedimento presentato lunedì ma che sarà discusso nelle prossime settimane. L’ordine del giorno, firmato anche da altri consiglieri dem e da quelli di Pensare Macerata e Udc, invita l’amministrazione a costituire un tavolo tecnico congiunto con l’ateneo.
Da mesi la tensione tra i due enti è palpabile. Dopo la questione piscine, con l’università che ha annunciato il dietrofront del finanziamento di 2 milioni di euro dal progetto mai andato in porto di Fontescodella, l’ultimo “casus belli” è stato quello dell’ex Upim. L’ateneo doveva acquistarlo (altri 2 milioni e mezzo) e farci delle aule. Ma dopo un parere tecnico negativo degli uffici comunali il rettore Francesco Adornato ha cominciato a parlare di «ostilità politica» e il progetto è naufragato nel silenzio generale.
Già da allora la maggioranza, con il Pd in testa, tenta di ricucire lo strappo tra il rettore e il sindaco Romano Carancini. «I rapporti tra Comune e università – spiega Del Gobbo -, specialmente dalla vicenda ex Upim, sono un po’ deficitari. Questo clima non va bene in una città ad antichissima vocazione universitaria e dove l’ateneo è la prima azienda della città oltre che punto di riferimento per i giovani. L’ordine del giorno esorta a far sì che ci sia un tavolo tecnico congiunto per trovare soluzioni e favorire una maggiore sinergia tra i due enti. Soprattutto ora che si ventila l’ipotesi di portare corsi di laurea fuori Macerata». Un’ipotesi, specifica Del Gobbo, «che non ci trova contrari. L’importante è che non ci sia un impoverimento dei servizi già presenti in città. E’ importante in questo momento che Comune e università si mostrino uniti, sono un punto di riferimento».
Maurizio Mosca
La scelta di procedere con l’ordine del giorno e non, ad esempio, con un colloquio a tu per tu con l’amministrazione, ha lasciato di sasso il consigliere d’opposizione Maurizio Mosca. «E’ normale – dice Mosca – che consiglieri di maggioranza presentino un ordine del giorno in Consiglio comunale per “convocare quanto prima un tavolo tecnico congiunto con l’Universita’”?. Ma non vi parlate nelle vostre sedi? Ma non riuscite a farvi ascoltare dal vostro sindaco in privato? E poi questo tavolo lo dovete fare voi, perché a noi dell’opposizione nemmeno ci chiamate. Un consiglio: il tavolo usatelo per una briscola ed un tresette, vi divertite di più e fate più bella figura».
(Redazione CM)
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Questo sindaco e’ sempre piu’ solo anche il suo partito lo ha lasciato, ma xche’ non si dimette?
Non è che ci sia PERCEZIONE di incomunicabilità, è che c’è proprio incomunicabilità, tra Comune e Unimc.
Più che un ordine del giorno, i consiglieri del PD dovrebbero presentare una mozione di sfiducia nei riguardi del Sindaco Carancini. Di motivi ce ne sarebbero sin troppi, oltre al disastro realizzato nel rapporto con l’Università di Macerata.
Sarebbe quel forte segno di discontinuità che, solo, potrebbe dare qualche possibilità di vittoria nelle prossime elezioni amministrative all’Instancabile Asfaltatore.
caro Maurizio, il pd mon parla con Carancini e improvvisa questa pagluacciata a favore di pubblico per un motivo semplicissimo: mostrare plasticamente all’ opinione pubblica che il pd dissente da carancini, che il pd è altro da carancini. In altre parole stanno cercando di rifarsi una verginità politica per poterci dire , nel 2020, che partirà l’ ennesima nuova storia.
aiuto, quanto siamo caduti in basso.
Per Angelelli. La gente dovrebbe trovare quella via di mezzo tra la totale apatia e la reazione scomposta costituita dalla contestazione civile e netta degli atti di governo della città controproducenti.
L’unica vera cosa da fare è togliere la fiducia a questa amministrazione guidata dal sindaco Carancini. Tutto il resto è acqua calda e non credibile. E’ ora di dire basta da tempo.
Un saluto a tutti. Dato che sovente vengo fermato da persone che mi chiedono conto di miei presunti commenti qui su C.M. faccio presente che si tratta di un omonimo che, cogliendo l’occasione, saluto cordialmente.
Avv. Marco Romagnoli – Tolentino