Confronto tra sindaci per l’ospedale unico e richiesta di incontro per Ceriscioli, l’ex sindaco di Civitanova Tommaso Corvatta punta il dito contro l’attuale primo cittadino Fabrizio Ciarapica: «sbaglia obiettivo, se vuole tornare in gioco deve riaprire la conferenza dei sindaci». Tommaso Corvatta registra positivamente il confronto fra i sindaci della costa per tentare il tutto per tutto e provare a ridefinire i confini della localizzazione de la Pieve a Macerata. I giochi in realtà sembrano ormai fatti a meno che le indagini geologiche non diano esito negativo per cui si potrebbe davvero tornare a ridiscutere della localizzazione, ma Corvatta lancia la sfida: «mi rendo conto che chiedere di riaprire la conferenza dei sindaci e chiedere un confronto al presidente sia andare nella bocca del leone, ma Ciarapica sbaglia obiettivo se vuole un confronto con Ceriscioli. Il governatore delle Marche è stato chiaro in Consiglio comunale: ha detto che se tutti i sindaci voteranno una nuova collocazione si può ridiscuterne. Registro che finalmente Ciarapica ha corretto il tiro e ha convenuto sulle nostre posizioni, dandoci ragione in maniera tardiva e solo oggi coagula i sindaci attorno alla proposta di Montecosaro, da lui rigettata fino a pochi giorni fa». E poi l’ex sindaco, come già anticipato anche in Consiglio comunale suggerisce la strategia: «Ciarapica dovrebbe fare un’operazione di convincimento anche dei sindaci dell’entroterra e dell’area montana. Una collocazione più lontana da Camerino come quella di Montecosaro garantisce maggiore sicurezza di permanenza dell’ospedale montano, una struttura a La Pieve non dà garanzie di permanenza a Camerino di resistere nel tempo».
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Per i casi di malasanità scrivete a civitasvolta@gmail.com
Ciarapica se dici no la colpa è tua, se dici sì, il merito è di Corvatta. Intanto in Ancona è iniziata la discussione per l’affidamento degli ospedali sfrontatamente chiusi a gestori privati.
Quindi la proposta è di convincere l’area montana a “tutelarsi” per “difendere” un presidio di base. Però il presidio di base è previsto nei progetti attuali tanto a Camerino quanto a Civitanova (non è in discussione), a costituire un supporto agli estremi di un’area che ha al centro l’ospedale unico (un servizio a tutela di tutti e una garanzia per l’entroterra).
Insomma l’idea sarebbe di chiedere all’entroterra di “allontanare” l’ospedale unico per mantenere quello che già è previsto rimanga nell’area montana.
Ma si ascoltano quando parlano?
La mia idea di buona politica è quella che non tutela solo la sussistenza dei politici, ma quella che sappia orientarsi su ciò che è meglio per il territorio. Qui non si parla degli abitanti di Macerata o di Camerino o di Civitanova, ma di una comunità in toto. Proposte chiaramente campanilistiche han le gambe corte e qui ogni giorno ne tirano fuori una nuova. Pessima figura, ma che ci fa capire molto.
I bisogni del territorio sono quelli di potenziare la rete sanitaria assicurando sanità pubblica efficiente ed efficace. Dove sta il piano finanziari? dove prenderanno le risorse se ora chiudono servizi non strategici? per i casi di malasanità scrivete a civitasvolta@gmail.com
Certo che il signor Perri mi ha fatto venire il dubbio se Corvatta si ascolta o non si ascolta. Sordo non è, caso mai è come il tipico sordo che non vuol sentire. In cinque anni da sindaco ha dimostrato più volte di essere d’orecchio duro verso i suoi e verso i cittadini che lo hanno premiato mettendolo a riposo anche se lui non ne approfitta andando addirittura come sbarazzin fanciullo a fare volantinaggio come si usava ai vecchi tempi della rivoluzione del Maggio 68. Non volendo approfittare di questa opportunità, continua a fare il politico e quell’abitudine di riflettere poco che lo ha sempre contraddistinto nei suoi pareri è come l’amore di Paola per Francesco che ancor non lo abbandona. Ricordo una volta di aver parlato con lui in maniera del tutto normale, spiegandogli una certa situazione che probabilmente avrà capito dandogli subito un interpretazione personale da vero combattente comunista ( lui non veniva dal Pd ma da Rifondazione mi sembra ) e le sue prime parole nel rispondermi, adesso mi fanno sorridere perché poi negli anni ho capito meglio la sua personalità da uomo per una sola stagione, infatti nuove votazioni nuovo sindaco. Comunque mi disse: ” Se ha finito di parlare per slogan, adesso parlo io”. Non mi ricordo una sola parola di quel che disse, probabilmente non lo ascoltai nemmeno, quella affermazione aveva catalizzato tutta la mia attenzione. Pensai, ma questo qui che sta dicendo, che ha capito, dove li ha sentiti gli slogan, che affidabilità può dare uno che ti sente facendoti passare per il suo condotto uditivo dove la parole vengono tradotte in slogan tipo, Libera dalla forfora bella nei capelli o” Ce n’est qu’un début, continuons le combat”, o magari ” Corvo rosso non avrai il mio scalpo “. Ebbi la strana sensazione che seppur parlando come un tupamaros non aveva ben afferrato il significato del termine “ Comunista “ in ambito politico nonché sociale, e per questo mi permisi di inviargli il testo della canzone di Giorgio Gaber “ Qualcuno era comunista “ che trovo lo spieghi meglio di Marx o Lenin. Quando lo rividi mi disse di aver apprezzato ma di sicuro non ci si è ritrovato, lui un ideologo e con le masse sì, ma purché rimanessero lontane. Si diceva in giro che il vero sindaco di Civitanova fosse Silenzi, mi sa che di quest’ultimo pur lasciandolo fare, non ha mai preso un consiglio tanto che quando si trattò di trovare un candidato per le ultime lezioni dopo due mesi si incoronò da solo e le perse. Ed è qui che finalmente è scattato il Corvatta che nessuno conosceva al di fuori di Palazzo Sforza, sede comunale, l’uomo che traballa ma non casca, l’irremovibile condottiero , sì so che qui c’è una contraddizione, infatti se è irremovibile come può condurre? Leggendo l’articolo un suggerimento ce lo da lui stesso affermando una cosa che nessuno ha messo in dubbio, che l’ospedale di Camerino pur se diventerà inutile secondo il mio punto di vista se si fa l’OU, rimarrebbe comunque al suo posto come già previsto anche per Civitanova e Macerata, che diventeranno dapprima quasi inutili e se va in porto la proposta di legge presentata dal presidente e dalla sua giunta e che stanno discutendo ad Ancona, anche gli appena nominati ospedali potranno tranquillamente passare alla gestione sanitaria privata. Questo vuole la proposta di legge. Inutile dire che passerà, sennò le maggioranze a che servono. Tanto lì il ragionamento sarà solo politico tra politici, se fosse pur da politici ma tra uomini magari qualcuno potrebbe usare il cervello atrofizzato da già tre anni nel dire sempre si.
A parte queste diatribe che per un cittadino qualunque come me mi sa tanto di politichese.
Io non ho capito ancora una cosa (come credo in tanti): abbiamo 3 ospedali (Civitanova Marche, Macerata, Camerino) di serie B (l’unico di serie A nelle Marche è Torrette), che senso ha nella nostra provincia costruire un nuovo Ospedale che comunque sarà sempre di serie B!!!!!!!!!!