di Claudio Ricci
«Realizzare un love parking al Park Sì potrebbe essere un ottimo business per il Comune». L’idea di un parcheggio dell’amore nella struttura al coperto di via Mugnoz arriva dal giovane architetto maceratese Marco Maria Sancricca. Per risollevare le sorti e gli incassi del mega parcheggio che il Comune vorrebbe riscattare dalla Saba, e che ad oggi registra perdite annue di circa 200 mila euro, Sancricca suggerisce di adibire parte dei parcheggi ad aree attrezzate per ospitare coppiette in cerca di intimità. La proposta è stata lanciata dalla sua bacheca facebook postando l’inchiesta sulla sosta di Cm che vede il Park sì all’ultimo posto delle preferenze dei maceratesi alla ricerca di posti auto (leggi l’articolo).
Un’idea vincente che arriva dalla vicina Svizzera ma che ha già avuto successo a Bagnolo Cremasco e a Casoria, nel napoletano, dove addirittura sono le amministrazioni comunali a promuoverne l’utilizzo. Una proposta che Sancricca aveva inserito nel più ampio piano di riqualificazione “Re-azione urbana Macerata” che prevedeva nuovi utilizzi e destinazioni “smart” per aree urbane in stato di degrado inserito nel progetto Macerata Partecipa della passata amministrazione di Romano Carancini. «L’idea del love parking, poi censurata perché a Macerata certi temi risentono ancora di alcune influenze culturali – dice Sancricca – riguardava il Park Sì e l’area a nord Valleverde. Il concetto è semplice. Si tratta si attrezzare le aree per fornire alle coppie dei posti appartati e sicuri dove posteggiare e trovare l’intimità. L’investimento è minimo e ancora di più nel Park sì dove esistono telecamere e sbarre all’entrata e all’uscita. A Casoria l’amministrazione ha sposato l’inziativa di un imprenditore promuovedo l’uso del love parking e traendo un profitto di 50 mila euro».
L’intuizione del giovane architetto arriva 3 anni fa in occasione di una visita a Zurigo con i colleghi dell’università di Venezia dove ha studiato pianificazione e urbanistica. «Mi ricordo che in quel love parking esistevano dei pannelli informativi su come posizionarsi al meglio nell’auto per il rapporto di coppia e dei poster che sensibilizzavano all’uso dei profilattici. Nel caso del Park Sì il progetto sarebbe facilmente attuabile. Immaginando di attrezzare 10 parcheggi bisognerebbe solo installare 11 pannelli divisori e un lungo telone per dare ad ogni area di sosta la copertura e l’intimità necessaria. L’ingresso si pagherebbe 2,50 euro per la prima ora e 2 euro per le ore successive. Per una prova lancio il love parking potrebbe essere aperto dalle 22 all’una di notte, per poi valutare col tempo un’apertura più lunga, magari dalle 18 alle 6 del mattino».
Sancricca ha pensato anche agli eventuali effetti indesiderati: «Contro la prostituzione si potrebbero attivare dei protocolli d’intesa con le forze dell’ordine che insieme alla proprietà del parcheggio potrebbero tramite la video sorveglianza tenere d’occhio la situazione e redigere un libro nero delle targhe sospette». Il lavoro, comprendente un più vasto ambito di riqualificazione urbana, giace nell’archivio dell’Informagiovani di Macerata ed è liberamente consultabile, anche da chi per libera iniziativa volesse buttarsi nel campo dei parcheggi amorosi. «Il piano iniziale riguardava 200 edifici per 88 aree della città, poi ridotto a 88 edifici per 43 aree. Si va dall’idea di una piccola Silicon Valley a con laboratori smart, sedi per le start-up e uffici destinati al co-working, un laboratori per l’istituto d’arte all’ex mulino Ciccolini a Piediripa, un polo multifunzionale didattico all’ex Saram di Collevario, progetti per l’ex Mattatoio e molto altro».
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Condivido. Eviteremo così che tutte le coppiette si vadano a parcheggiare per via fontescodella lasciando sporcizia varia in giro.
#ahmanonélercio
Ticket a pagamento per tutti i guardoni! !!
una idea fulminate come la foto dell’architetto…..
In effetti proprio una faccia da furminato!
A Casoria il love parking non è mai entrato in funzione.
Che idea carina. Perccato che non tenga conto del fatto che ci troviamo in Italia e a Macerata, città di Maria. Ma proviamo. Invece di città di Maria potremo chiamarla città di Maria di Magdala giovane.
Ma siamo matti? Così si incentiva il sesso prima del matrimonio? Ma dove siamo? Nel ventesimo secolo? Maiali!
Non sarebbe il solito parcheggio a ore: poster e profilattici li offrirebbe l’Apm con le sue farmacie, il telone per la privacy in una citta’ che nasconde tutto si trova facile, i fondamentali pannelli per le migliori posizioni nell’abitacolo li disegnerebbero gli studenti dell’accademia ma le coppiette di disperati disposti a fare l’amore in quel bunker inquietante (vuoi mettere le fonti evocative e le grotte misteriose dell’arch.Iommi?) dove trovarle non si sa.
In amore i preliminari sono importanti. E allora, previa ripulitina all’ex-fiera di Civitanova, si potrebbe:
1. Parcheggiare al parcheggio de quo.
2. Prendere l’ascensore e recarsi alla stazione FS
3. Prendere il treno da Macerata a Civitanova (molto gettonato dai tren agers)
4. Scendere dal treno e recarsi a piedi all’ex-fiera
5. Consumare in santa pace.
Naturalmente per chi arriva solo, ampia scelta di accompagnatrici occasionali, prezzo o parte.
Che idea provatrice-innovatrice…dai commenti ci vorranno no anni ma secoli per recepire innovazioni…i GRANDI sono stati tutti contestati…CHI VIVRA’ VEDRA’….ahah ahah
E fu così che le nascite nel maceratese impennarono.
bella idea che riprende uno dei cavalli di battaglia di quando ilona staller (cicciolina) vinse le elezioni e lo propose in parlamento.Sarebbe decisamente ora di rendersi al passo con i tempi anche per motivi di sicurezza sociale.
Nella Civitas Mariae la vedo dura, ma non ti scoraggiare, basta solo cambiare città!
Bella idea, ma tardiva. Il Park Sì è già un parcheggio dell’amore, quello dell’amore cieco e incondizionato tra il Sindaco Carancini e la SABA italia s.p.a.. E, come si sa, per amore si è disposti a fare qualsiasi cosa.
Per Bravi. Macerata è Civitas Mariae solo di nome, o anche di fatto?
Ma fateme il piacere, chi è stó genio
In ogni caso i tempi sembrano maturi per l’istituzione d’un prestigioso Centro Studi sul ParkSì.
fare l’amore in macchina, in un box di un parcheggio seminterrato è un’idea da allevatore di tacchini…. già farlo in moto sarebbe un po’ più umano…
Caro Bommarito, stavolta si sbaglia : quando si paga non è amore.
Dignani, a molti è successo di essersi innamorati di queste ” escort ” e di essersi rovinati per loro, al punto tale, non solo di aver sacrificato la famiglia, ma anche capitali od altro, mandando così in mezzo alla strada di tutto e di più. Sa, la famosa frase ” finiti soldi finito amore”. Chissà che a Macerata come a Civitanova,, l’amore per certe scelte elettorali, non finiranno e anche male, quando per pagare ” queste escort ” si sono usati milioni di euro presi ai cittadini. Non si rende conto certa gente che i tempi stanno cambiando, che le persone sono sempre meno accomodanti, esasperate anche nauseate. Quando mi piacerebbe dire a qualcuno di questi personaggi, caduti proprio malamente la rinfrancate frase per chi la pronuncia: ” Eh caro mio, io te l’avevo detto, ma tu hai voluto fare di testa tua, credendoti un padreterno ed invece eri solo uno come tutti, con l’aggravante che hai cercato di fare il furbo senza renderti conto che lame affilate erano pronte a tagliarti i fili ” . L’ho romanzata un po’ troppo sta frase, ma si può sempre scorciare anche cambiando sintassi, parole, esposizioni delle stesse.