Pubblicità in chiesa contro il gender
Spunta un volantino tra i santini

MATELICA - A trovarlo a Santa Teresa è stata l'avvocato Bianca Verrillo, operatrice del Centro antiviolenza. Stando al legale il prete, a fine messa, avrebbe invitato anche i fedeli a firmare la petizione in Comune contro la leggi Renzi sulla buona scuola che includerebbe anche la studio di genere. "Le parità non vanno strumentalizzate"
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Bianca Verrillo (la prima a sinistra)

Bianca Verrillo (la prima a sinistra)

di Monia Orazi

Un volantino in chiesa per dire no al gender e alla legge Renzi sulla buona scuola. Succede a Matelica, nella parrocchia di Santa Teresa. A trovarlo è stata l’avvocato Bianca Verrillo, operatrice del Centro antiviolenza della provincia di Macerata, che ha manifestato la propria perplessità. “Mi è capitato la scorsa settimana di entrare in una chiesa locale e trovare in fondo, tra santini, preghiere ed avvisi un volantino fai da te che con false affermazioni e informazioni invitava tutti i “bravi genitori” e la “brava gente” disposta ad evitare cattive maestre pronte a deviare i propri figli ad andare in Comune a firmare la proposta di abrogazione della legge sulla buona scuola”. Nella stessa chiesa l’avvocato è stata invitata da un prete ad andare a firmare anche lei.

“Senza prestare molta importanza al fatto – continua Verrillo –  assisto alla celebrazione e, con mia grande sorpresa, negli avvisi finali mi sento avvisare dall’officiante (il prete), con altrettanta superficialità e disinformazione, di andare in Comune a firmare contro questa legge nociva per nostri figli, riferendosi esplicitamente alla legge sulla buona scuola, la numero 107 del 13 luglio 2015″. L’avvocato spiega che tale normativa in realtà, nulla ha a che vedere con la teoria gender. L’unico articolo della legge, che parla di pari opportunità è il numero 16, che nel piano di offerta formativa deve assicurare l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’articolo 5 della legge sul femminicidio. Fa notare Bianca Verrillo: “Come si legge dal testo, però, nessun riferimento è fatto alla così detta ideologia del gender, si tratta, dunque, del completamento normativo di quanto già normalmente avviene nelle scuole, dove la sensibilità e sempre più spesso esigenze contingenti portano gli istituti scolastici a programmare giornate di formazione e informazione agli studenti sul fenomeno della violenza nei suoi vari aspetti”. L’avvocato ricorda le giornate di informazione nelle scuole del Centro antiviolenza di Macerata, invitando ad una riflessione gli autori del volantino: “Li invito a fare un’attenta riflessione sulle devianze giovanili, che non mi risulta, ad oggi, vengano insegnate sui banchi di scuola. Il rispetto della parità di genere non deve essere strumentalizzato da chi, evidentemente per altri motivi, ha interesse a vedere abrogata la legge sulla riforma scolastica”. Da inizio agosto a Matelica si è costituito un comitato di famiglie, che invita i cittadini ad andare in Comune, a firmare entro il 25 settembre il referendum abrogativo contro la legge sulla buona scuola e l’ideologia gender.

 



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