di Claudio Ricci
Alla vigilia del primo consiglio comunale le acque in casa Pd non sembrano tranquille. I mal di pancia di parte dell’area dem e di alcuni renziani, rimasti delusi dalla scelta dei 4 assessori (Ricotta, Canesin, Iesari e Casoni) da parte del sindaco Romano Carancini sono emersi nell’ultimo direttivo di partito. Proprio i renziani forse avrebbero voluto un nome più rappresentativo nella squadra di governo che però non è arrivato. E così quando tutte le forze della coalizione sembravano d’accordo sulla candidatura di Luciano Pantanetti (La Città di Tutti) alla presidenza del consiglio, proprio alcuni dirigenti Pd hanno posto il veto, indicando come alternativa possibile proprio uno dei democratici. Su tutti il nome di Bruno Mandrelli che mantiene il massimo riserbo sulla questione.
Non proprio quello che auspicava il sindaco Romano Carancini che alla vigilia della nomina della giunta aveva invitato le forze di maggioranza a mostrarsi unite sin dal primo consiglio votando compatte per la presidenza del consiglio. Intanto il Pd ha nominato come capogruppo consiliare Maurizio Del Gobbo e come vicecapogruppo Caterina Rogante. «Durante il direttivo è emerso un orientamento che propendeva per una maggiore considerazione del Pd nella candidatura alla presidenza del consiglio – precisa Del Gobbo – Contestualmente alla votazione (che si è conclusa 6 a 5 per i favorevoli con Del Gobbo astenuto in quanto capogruppo ndr) è venuto fuori l’indicazione del nome di Bruno Mandrelli. Durante la mattinata di ieri ho sentito i capigruppo delle altre liste di maggioranza che si sono dimostrati fermi sul nome di Luciano Pantanetti nel rispetto del patto politico. Ieri ho comunicato l’esito del mandato esplorativo agli altri componenti del direttivo e lunedì convocherò il gruppo un’ora prima del consiglio per discutere bene della questione e arrivare in assemblea con una posizione unitaria».
Pone una questione di legittimità sulla carica di Maria Francesca Tardella, il capogruppo dell’Udc Ivano Tacconi che in una lettera al segretario generale del Comune solleva la questione del conflitto d’interessi per la presidente della Maceratese che siederà nei banchi d’opposizione per la lista Macerata Capoluogo. «Non è un attacco politico – specifica Tacconi – Stimo e voglio bene alla Tardella che tanto ha fatto per lo sport cittadino. Proprio per questo vorrei evitare che la questione emerga successivamente causando non solo il suo imbarazzo ma anche quello di tutto l’amministrazione comunale.
«Purtroppo in qualità di presidente della Maceratese – continua Tacconi – Tardella gestisce strutture pubbliche come lo stadio Helvia Recina o il campo di Collevario dove si allena la squadra. Questa dualità potrebbe essere ambigua e pericolosa e per questo ho invitato il segretario a verificare la legittimità della questione prima che sia troppo tardi. Ribadisco che non è un attacco politico nei confronti di Maria Francesca e della sua lista ma una difesa della politica pulita, come dovrebbe essere fatta».
Sarà Maurizio Del Gobbo in qualità di consigliere anziano più votato del Pd (dopo l’assessore Narciso Ricotta) a presiedere la prima parte del Consiglio comunale convocato lunedì e martedì. Dopo l’esame della condizione degli eletti e la convalida alla carica di sindaco e di consigliere comunale, verranno eletti presidente e vice presidente dell’assemblea. All’ordine del giorno ci saranno il giuramento del sindaco, la nomina della commissione elettorale comunale, la nomina dei componenti la commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari e la comunicazione della composizione della giunta, gli indirizzi di governo e le linee programmatiche. Per la prima volta siederanno in assise 32 consiglieri. Partito Democratico: Maurizio Del Gobbo, Alessia Scoccianti, Bruno Mandrelli, Renato Rocchi, Paola Ottaviani, Caterina Rogante, Aldo Tiburzi, Ulderico Orazi, Ninfa Contigiani, Chiara Bisio, Paolo Micozzi, Paolo Manzi; Unione di Centro: Tacconi Ivano, Marco Foglia; Pensare Macerata: David Miliozzi; A Sinistra per Macerata Bene Comune: Valentini Enzo, Gabriella Ciarlantini; La Citta’ di tutti- Romano Carancini sindaco: Pantanetti Luciano, Marco Menchi, Enrico Marcolini; Forza Italia: Pantana Deborah, Sacchi Riccardo, Marchiori Andrea; Idea Macerata Marche 2020: Luciani Francesco; Città Viva: Maurizio Mosca, Mincio Gabriele; Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale: Renna Paolo; Movimento 5 Stelle: Messi Carla, Cherubini Roberto, Alfei Marco; Macerata capoluogo con Mariella: Tardella Maria Francesca; Comitato Anna Menghi: Anna Menghi.
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L’état, c’est moi
Riuscirà Citizen Zero a governare tramite i suoi valvassini??
Quante stupide galline che si azzuffano per niente…(cit. Franco Battiato “Bandiera Bianca”)
La cosa interessante è che Carancini è riuscito sia a scontentare sia alcuni suoi fedelissimi che i resti di ciò che furono i renziani, che si sono uniti nel contrastare l’indicazione di Pantanetti quale Presidente del Consiglio Comunale.
Quanto a Mandrelli, voce libera ed autorevole, spero che non si faccia ingessare in un ruolo istituzionale, che gli impedirebbe di esercitare un ruolo di proposizione, di stimolo, di controllo.
basta che ve ricordate a taglia l’erba al cimitero
Non è attinente all’articolo ma concordo con il Sig. Pisacane.
La situazione al Cimitero è letteralmente vergognosa. Capisco che “gli interessati” non possono protestare, ma…………:-(