La mappa dei Pink Floyd
porta nel Maceratese
Tracce a San Ginesio e Potenza Picena

LA PROVINCIA NEL MONDO - Il nuovo album della band inglese contiene una storica cartina delle Marche dove spicca il nome di Macerata. L'immagine sarà vista da almeno 30milioni di fan pari al numero delle copie di vendita stimate per Gilmour e i suoi. L'assessore Simone Tardella: «Il loro grafico vive a San Ginesio». Mario Nardi: «Un omaggio alla Farfisa Bontempi di Potenza Picena»

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La mappa contenuta nel nuovo album dei Pink Floyd

La mappa contenuta nel nuovo album dei Pink Floyd

di Marina Verdenelli

E’ con il Maceratese il legame dei Pink Floyd con le Marche. Per ora San Ginesio e Potenza Picena. Sì perché dopo l’uscita dell’album della leggendaria band inglese, l’8 novembre scorso, dopo 20 anni di silenzio, è un rincorrersi di storie e racconti che possano in qualche modo giustificare e spiegare cosa abbia spinto Gilmour e i suoi ad inserire, nel libretto interno che accompagna il nuovo disco, la foto di una storica cartina geografica delle Marche. Una foto che sarà vista da almeno 30milioni di fan stando ad una prima stima di copie vendute che l’album riuscirà a fare. Nel territorio non si parla d’altro. Un fiume senza fine per riprendere, tradotto, il titolo di questo ultimo lavoro dei Pink Floyd, “The Endless River”, che lascia una scia di curiosità ai confini con leggende metropolitane.

Mario Nardi con un vecchio album dei Pink Floyd

Mario Nardi con un vecchio album dei Pink Floyd

Enigmatici come nel loro stile non c’è, per ora, una spiegazione ufficiale del gruppo sulla scelta della cartina, fotografata appoggiata al contrario su quello che sembra un tavolo di legno, con a fianco un compasso nautico pronto a tracciare le rotte di navigazione. Una mappa dei primi del 1800, prima dell’Unità d’Italia, quando Macerata era il capoluogo della Marca. Qui spiccano i nomi delle principali località marchigiane, da Senigallia a Fermo passando per Macerata e Tolentino, Monte Lupponi (oggi Montelupone) e Porto di Recanati (oggi Porto Recanati).

A San Ginesio rivendicano già una prima spiegazione. Nel paesino ha una casa Finlay Cowan, inglese, storico grafico della band e autore insieme al leggendario designer di copertine di album musicali Storm Thoegerson di diversi progetti per i Pink Floyd. Da “The devision bell”, “Pulse” e “The Wall Live”.«Cowan non è l’autore di questo ultimo prodotto dei Pink Floyd – spiega Simone Tardella, assessore alla Cultura – ma ha vissuto a San Ginesio fino a qualche anno fa dove torna spesso in villeggiatura. Ha lavorato per i Pink Floyd negli anni ’90. E’ un grande artista. Forse è stato lui a dare alla band il suggerimento della cartina delle Marche. Ma non c’è l’ufficialità quindi attendiamo anche noi di sapere». L’assessore martedì ha inviato una mail personale a Cowan ma ancora non ha ricevuto risposta. Tra loro i legami sono profondi. Nel 2009 San Ginesio dedicò una serata in onore al grafico e ai Pink Floyd con un tributo alla famosa band che richiamò sul territorio centinaia di inglesi sparsi nel Maceratese. Cowan possiede una casa colonica nelle campagne del paese dove trascorre gran parte del periodo estivo. Basterà a giustificare una visibilità di portata mondiale ?

L'assessore alla Cultura di San Ginesio con il grafico dei Pink Floyd Finlay Cowan

L’assessore alla Cultura di San Ginesio con il grafico dei Pink Floyd Finlay Cowan

Anche la Provincia vuole vederci chiaro. Uno degli ultimi spot per promuovere le Marche, quello con l’attore Dustin Hoffman, è costato quasi due milioni di euro. Con l’album dei Pink Floyd in giro per tutto il mondo la visibilità del territorio sarà a costo zero. Il consigliere Esildo Candria, fan della band inglese, ha chiamato subito il presidente della Provincia Antonio Pettinari. Si studia la cartina e un motivo che rimandi al territorio. Anche a Macerata, al negozio di dischi “The sound Mecca”, in corso della Repubblica, che annovera tra la clientela lo stesso grafico inglese Cowan, ci si interroga.

Un particolare della mappa contenuta nell'album dei Pink Floyd "The Endless River"

Un particolare della mappa contenuta nell’album dei Pink Floyd “The Endless River”

«C’è una forte curiosità – spiega Mario Nardi, titolare dello storico esercizio commerciale – è stata una sorpresa per tutti, anche per me. Mi ha telefonato perfino un cliente svizzero, un avvocato che viene in vacanza a Macerata, per chiedermi il perché di questa cartina nell’album dei Pink Floyd. Se ne stanno accorgendo tutti. Stiamo facendo notizia». Per Nardi il perché è negli strumenti Farfisa, acquisita dalla Bontempi di Potenza Picena, che i Pink Floyd hanno sempre utilizzato. «Hanno iniziato con questi strumenti – dice Nardi – vogliono ricordare le loro origini nel momento dell’addio. Una sorta di omaggio legato alla musica». Sul sito dell’azienda c’è anche una loro foto, alle tastiere Farfisa, al concerto di Pompei. Su Facebook c’è chi dice di aver avvistato questa estate David Gilmour, voce e chitarrista dei Pink Floyd, in un locale di Porto Recanati. Era venuto a trovare l’amico Cowan a San Ginesio? Forse la band inglese non spiegherà mai il perché di quella cartina, non è nel loro stile. La leggenda continua.



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