di Marina Verdenelli
E’ con il Maceratese il legame dei Pink Floyd con le Marche. Per ora San Ginesio e Potenza Picena. Sì perché dopo l’uscita dell’album della leggendaria band inglese, l’8 novembre scorso, dopo 20 anni di silenzio, è un rincorrersi di storie e racconti che possano in qualche modo giustificare e spiegare cosa abbia spinto Gilmour e i suoi ad inserire, nel libretto interno che accompagna il nuovo disco, la foto di una storica cartina geografica delle Marche. Una foto che sarà vista da almeno 30milioni di fan stando ad una prima stima di copie vendute che l’album riuscirà a fare. Nel territorio non si parla d’altro. Un fiume senza fine per riprendere, tradotto, il titolo di questo ultimo lavoro dei Pink Floyd, “The Endless River”, che lascia una scia di curiosità ai confini con leggende metropolitane.
Enigmatici come nel loro stile non c’è, per ora, una spiegazione ufficiale del gruppo sulla scelta della cartina, fotografata appoggiata al contrario su quello che sembra un tavolo di legno, con a fianco un compasso nautico pronto a tracciare le rotte di navigazione. Una mappa dei primi del 1800, prima dell’Unità d’Italia, quando Macerata era il capoluogo della Marca. Qui spiccano i nomi delle principali località marchigiane, da Senigallia a Fermo passando per Macerata e Tolentino, Monte Lupponi (oggi Montelupone) e Porto di Recanati (oggi Porto Recanati).
A San Ginesio rivendicano già una prima spiegazione. Nel paesino ha una casa Finlay Cowan, inglese, storico grafico della band e autore insieme al leggendario designer di copertine di album musicali Storm Thoegerson di diversi progetti per i Pink Floyd. Da “The devision bell”, “Pulse” e “The Wall Live”.«Cowan non è l’autore di questo ultimo prodotto dei Pink Floyd – spiega Simone Tardella, assessore alla Cultura – ma ha vissuto a San Ginesio fino a qualche anno fa dove torna spesso in villeggiatura. Ha lavorato per i Pink Floyd negli anni ’90. E’ un grande artista. Forse è stato lui a dare alla band il suggerimento della cartina delle Marche. Ma non c’è l’ufficialità quindi attendiamo anche noi di sapere». L’assessore martedì ha inviato una mail personale a Cowan ma ancora non ha ricevuto risposta. Tra loro i legami sono profondi. Nel 2009 San Ginesio dedicò una serata in onore al grafico e ai Pink Floyd con un tributo alla famosa band che richiamò sul territorio centinaia di inglesi sparsi nel Maceratese. Cowan possiede una casa colonica nelle campagne del paese dove trascorre gran parte del periodo estivo. Basterà a giustificare una visibilità di portata mondiale ?
Anche la Provincia vuole vederci chiaro. Uno degli ultimi spot per promuovere le Marche, quello con l’attore Dustin Hoffman, è costato quasi due milioni di euro. Con l’album dei Pink Floyd in giro per tutto il mondo la visibilità del territorio sarà a costo zero. Il consigliere Esildo Candria, fan della band inglese, ha chiamato subito il presidente della Provincia Antonio Pettinari. Si studia la cartina e un motivo che rimandi al territorio. Anche a Macerata, al negozio di dischi “The sound Mecca”, in corso della Repubblica, che annovera tra la clientela lo stesso grafico inglese Cowan, ci si interroga.
«C’è una forte curiosità – spiega Mario Nardi, titolare dello storico esercizio commerciale – è stata una sorpresa per tutti, anche per me. Mi ha telefonato perfino un cliente svizzero, un avvocato che viene in vacanza a Macerata, per chiedermi il perché di questa cartina nell’album dei Pink Floyd. Se ne stanno accorgendo tutti. Stiamo facendo notizia». Per Nardi il perché è negli strumenti Farfisa, acquisita dalla Bontempi di Potenza Picena, che i Pink Floyd hanno sempre utilizzato. «Hanno iniziato con questi strumenti – dice Nardi – vogliono ricordare le loro origini nel momento dell’addio. Una sorta di omaggio legato alla musica». Sul sito dell’azienda c’è anche una loro foto, alle tastiere Farfisa, al concerto di Pompei. Su Facebook c’è chi dice di aver avvistato questa estate David Gilmour, voce e chitarrista dei Pink Floyd, in un locale di Porto Recanati. Era venuto a trovare l’amico Cowan a San Ginesio? Forse la band inglese non spiegherà mai il perché di quella cartina, non è nel loro stile. La leggenda continua.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
dunque,se capisco bene pettinari dovrebbe aiutare a decifrare il dilemma…..bellissima questa!!!!
30 miloni di copie, che prevedono di vendere, di un singolo disco (oggi che volendolo lo si copia o scarica gratis), nonostante siano una grande band, mi pare un’esagerazione.
I Rolling Stones in 50 anni di carriera (27 album in studio e 18 dal vivo) non ne hanno venduti più di 250 milioni complessivi (varie stime)….
Grande Simone.
Macerata in tournée nel mondo
Qui non si parla neanche più di leggenda, i Pink Floyd hanno superato anche questo affascinante concetto tra la storia che hanno scritto e la complessitá dell’uomo che hanno musicato con effetti e poesia.
Questo ennesimo e misterioso regalo che hanno fatto alla nostra piccola provincia, ci espone al mondo con lo stesso dirompente effetto di un singolo raggio di luce scomposto in tutti i colori dell’iride.
Vi Amo.
….. mi piace anche pensare che la mappa sia un modo per dire a Richard Wiillam Wright: “é qui, dove abbiamo trovato le tastiere con cui hai incantato il mondo…….”
Uno dei tanti motivi per dire “Macerata granne”
Aahaha…Non diciamo caxxate: è una cartina delle Marche c’è pure Fermo ad esempio, con un antichissimo liceo musicale mi pare;
A Tulintì c’è l’antichissimo “coro di san Nicola”
Castelfidardo le fisarmoniche
Osimo i “senza testa” ( un po’ mattacchioni come i Pink Floyd…)
Ancona lo “stocco con le patate” che piaceva tanto al compianto Wright ( ci pensava Cowan a mandarglielo ogni tanto sotto vuoto )
ahahaha che provincialotti gretti campanilisti che siamo tutti a brindare per una notiziola di fuffa campanilistica e l’itaglia va a rotoli e soprattutto la gente si accoltella col vicino di casa. Ridicola e patetica guerra fra poveri fomentata solamente da un gretto senso campanilistico fine a sè stesso. Per fortuna che ci sono i Pink Floyd con la loro storia e con la loro musica, non certo per queste beghe da bar
Farfisa è solo una delle tante tastiere che usavano. Sembra strano un omaggio così specifico ad uno solo degli strumenti.
La pubblicità a questa vicenda mi sembra un po’ esagerata. Vuoi vedere che “the endless river” non è altro che il fiume Chienti? Oppure hanno messo lì una cartina vecchia che hanno trovato tra le loro cianfrusaglie? Non è che ogni immagine debba per forza avere un significato, la mucca di ” atom heart mother” si riferisce alla razza marchigiana?
un fiume infinito di chiacchiere marchigiane………..bravi, ci si inventa di tutto pur di fare bella figura.
Sta a vedere che son di Macerata anche loro, come Carlo Magno.
Sì, Macerata granne illusa….
Ma guardiamoci intorno, ormai è solo un cimitero pieno di gentaglia (peraltro veramente brutta ed impresentabile ) nullafacente che si trascina da un bar all’altro fumando, bevendo birra e parlando allo smartphone.
Scusate la licenza poetica, ma come c…zo campa ‘sta gente ? Dove prende i soldi per le macchine, le sigarette, ecc. ecc.
Prefettura, Carabinieri, Vigili Urbani, Comune, che facciamo ? Dormiamo ? O ce ne stiamo al calduccio delle nostre casette a goderci il “sudato ” stipendio ?
SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Che articolo!! E chissà perchè hanno messo la cartina al rovescio?
Il solito provincialismo !!! Dopo Carlomagno in Val di Chienti, ecco il legame misterioso delle Marche con i Pink Floyd…
Mi dispiace deludere tutti quelli che hanno strombazzato questa ennesima favola ma secondo Simon Fowler, il fotografo del gruppo è stata solo una scelta casuale, estetica, usando foto che avevano gli art directors di Sylorouge, l’agenzia che ha curato la confezione del CD. Ecco la risposta all’email che gli avevo inviato:
Hi Augusto
It was the Art Directors collection of artefacts he had bought the photo shoot and thought they would look cool as images, which they did. Sadly no hidden agendas or hidden meanings. Well not that I’m aware of!!!!
Cheers
Simon
SimonFowlerPhotography
POP I ROCK I PHOTOS
Simon Fowlers Music Archive
Aggiungo risposta, appena ricevuta, da Stylorouge…
Hi Augusto,
Many thanks for your enquiry.
I hope the answer isn’t a disappointment to you or the other residents of the Marches region, but the image was one of several maps included in a book that was used as a prop at the photoshoot. The fact that it featured this stretch of coastline is purely serendipitous.
Best wishes,
Rob.
ROB O’CONNOR
Stylorouge.