Grida, rabbia e urla
Lotta senza quartiere sui rom

CIVITANOVA - Salta l'assemblea a Santa Maria Apparente per la bagarre tra residenti e amministrazione. Cambiato l'ordine del giorno: si doveva parlare del trasferimento del centro sociale Jolly Rogers, ma gli animi si sono scaldati sul caso nomadi

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rissa2di Laura Boccanera

Forse una delle pagine più brutte della democrazia a livello locale degli ultimi 20 anni. Questo è stata l’assemblea che si è svolta questa sera al centro civico di Santa Maria Apparente, scioltasi per grida, insulti e urla. All’ordine del giorno c’era l’incontro fra comitato di quartiere, residenti e amministrazione preoccupati per la questione del trasferimento del centro sociale da via Parini alla scuola di Filippantò, ma alcuni tramite inviti facebook e sms l’hanno spacciata per un incontro per discutere della questione rom in zona industriale. E così la sala è gremitissima, poco meno di un centinaio di persone. Fra loro molti non residenti, esponenti politici, rappresentanti di partito dell’opposizione, consiglieri comunali, i ragazzi del Jolly Rogers e i Leoni neri. La sala è anche fisicamente divisa in due. L’atmosfera è tesa. All’inizio il presidente del comitato di quartiere spiega le ragioni della contrarietà rissa3della presenza dei Jolly Rogers nel quartiere, poi però quando prende la parola il sindaco cominciano le intemperanze, a stento trattenute dai membri del consiglio di quartiere che fino all’ultimo tentano di riportare la discussione entro i ranghi del civile parlare. “La questione dei rom non era all’ordine del giorno di questo incontro, il 21 ci sarà il consiglio comunale sulla sicurezza e verrà affrontato anche questo problema, ma non eviterò di parlare dell’argomento sebbene a tradimento è stata cambiata la scaletta – ha detto il sindaco –Il problema dei rom c’è sempre stato, il prefetto aveva proposto la localizzazione di un campo rom, ma nessuno lo vuole nel proprio quartiere per cui non lo faremo e cercheremo un’altra soluzione”. Nel frattempo però la platea si è scaldata, chi ricorda i furti in zona, chi denuncia la presenza dei nomadi in via Ansaldo autorizzati dal Comune per la presenza di una minore che frequenta la scuola: “All’inizio erano 3 roulotte, ora sono 6 hanno gli allacci, rubano la corrente, io oggi avevo dei clienti stranieri non è un bello rissa1spettacolo”. Chi come Eros Maravalli, ex presidente del mercato ittico, biasima il comportamento del primo cittadino che ha ospitato in casa una famiglia nomade due anni fa. Urlata e quasi sgolata, la replica di Corvatta: “Quindi mi dici che avresti lasciato una donna incinta all’aperto a meno uno?”. La discussione perde pregnanza, scade sul personale con accuse dirette, punzecchiature, fischi, dita puntate. Non si riesce a proseguire, qualcuno viene portato fuori a forza per evitare che si perda la calma. Nel frattempo i Jolly Rogers se ne sono andati già molto prima che i toni si alzassero: “Pensavamo che fosse un’assemblea sulla nostra presenza a Filippantò, ma così tra le provocazioni non si può andare avanti, la serata è stata strumentalizzata, dimostreremo coi fatti che non diamo fastidio e le attività che faremo nella struttura”. Inaspettate lezioni di buon senso che arrivano dai “facinorosi” dei centri sociali.

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