Fumata nera dall’incontro in Regione di ieri alla presenza dell’assessore Luchetti per trovare una mediazione alla vertenza Tvrs, di seguito il comunicato unitario di resoconto dell’incontro di Cgil-Ciscl-Uil-Sigim, Rappresentanza Sindacale Aziendale Beta SpA:
«Ieri pomeriggio in Regione si è consumato l’ennesimo dramma della mancanza di lavoro: al termine di più di 6 ore di intensa e paziente mediazione da parte dell’Assessore Marco Luchetti, proprio quando le Parti erano pronte a firmare un Accordo per la chiusura della Procedura di Mobilità per i 21 Dipendenti di Beta SpA (editrice di Tvrs), da Recanati è arrivato inaspettato, come fulmine a ciel sereno, il no secco della Proprietà. Ancora una volta, nonostante fossero state accolte le principali richieste di Beta SpA, l‘Azienda recanatese ha risposto picche confermando di voler procedere al licenziamento di tutto il suo attuale organico e confermando di voler esternalizzare la produzione. In pratica: altre 21 famiglie marchigiane sulla strada. Si chiude così amaramente un’operazione inaccettabile che porterà la Società Beta SpA a liberarsi d’un colpo e senza eccessivi oneri dei costi del Personale e di Produzione, ad aumentare quindi il valore delle azioni della Società stessa (a tutto vantaggio dei Soci di maggioranza che ne sono anche Amministratori) senza perdere l’accesso ai finanziamenti pubblici , nè gli Lcn 11 e 111 (ottenuti anche grazie al numero di dipendenti impiegati), nè la concessione a continuare a trasmettere. Anzi, aumentando potenzialmente i guadagni attraverso una programmazione più commerciale (che Beta continuerà a gestire in proprio), affittando a prezzi e condizioni stabiliti unilateralmente il resto della programmazione a terzi. Si consuma così l’ennesimo scandalo di una imprenditoria che pensa solo a far cassa senza minimamente porsi il problema della propria responsabilità sociale. In questo caso aggravata dalla cospicua entità delle somme pubbliche ricevute (2.245.270 € tra 2008 e 2012), dall’oggetto della sua produzione (l’informazione, che dovrebbe essere considerata un servizio pubblico) e dal fatto di operare in regime di Concessione su un Bene Pubblico (l’etere). Le OO.SS., insieme ai Lavoratori colpiti da questo grave provvedimento, sono attivamente al lavoro per mettere in campo ogni tipo di azione (sindacale, legale, politica e di informazione) atta a ristabilire un minimo di giustizia di fronte a questa incredibile vicenda. Chiedono inoltre alle Istituzioni di attivare giusti ed esemplari comportamenti nei rapporti attuali e futuri con Beta SpA».
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Sulla chiusura delle trattative intervengono i dipendenti di Tvrs Andrea Verdolini, Manolita Scocco, Giancarla Lorenzini, Francesco Tanoni, Pierpaolo Baiocco, Stefano Fazzini, Romina Verdinelli:
«I suddetti lavoratori di Tvrs Beta SpA prendono atto con grande rammarico della chiusura delle trattative tra la proprietà e le OO.SS. Ribadiscono tuttavia la volontà di aprire con l’azienda operatore di rete una trattativa che possa portare ad una definizione di rapporti e di spazi che salvaguardi una parte dei posti di lavoro, l’apporto di tanti collaboratori sul territorio e dia la possibilità di sviluppare un progetto che, in piena autonomia, offra nuove possibilità informative per il pubblico. Fondamentale a tal proposito sarà il ruolo di Beta SpA che più volte ha rimarcato le proprie intenzioni di favorire, soprattutto in fase di start up, le imprese fornitrici di contenuti formati da ex dipendenti. Grazie all’apporto di imprenditori esterni e con l’auspicabile ausilio della Regione si farà del tutto per non disperdere un prezioso patrimonio di esperienze umane e professionali».
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Quando la mia Azienda decise di chiudere alcune sedi tra cui Tolentino dove io lavoravo per trasferire tutti ad Ancona, all’incontro con i Responsabili c’era anche il sindaco per cercare di trovare una soluzione meno penalizzante. Il sindacalista di sinistra che appare nella foto per darci una mano disse: “dovete considerarvi fortunati, l’Azienda poteva trasferirvi anche a Bologna!!!”
Ma come si fa a non capire che l’azienda si è messa d’accordo con alcuni lavoratori che si prestano a fare i Giuda? Il percorso e’ chiaro, quasi elementare…è facile da dimostrare. SVEGLIA GENTE, SVEGLIA SINDACATI!
…E SVEGLIA ANCHE LUCHETTI…
Hanno fatto solo teatro, in primis i sindacati e poi….tutti gli altri, eccetto quei poveri lavoratori licenziati e senza speranza!
In effetti se il sindacato tutto non denuncia chiaramente e con forza (senza timori di querele) ciò che sta accadendo sottobanco e l’assessore Luchetti non “sensibilizza” a dovere i suoi compagni di ventura, allora sì che sarà stato tutto un teatrino come scritto dalla Sig.ra Draghi, tragico per i lavoratori che saranno QUASI tutti licenziati: poi qualcuno/a si salverà attraverso un’operazione semplice semplice come scrive Ciocci. Basta leggere attentamente l’intervento firmato dai 7 “dissidenti” a margine….
Siamo a Ferragosto, chi segue lo sport su TVRS come me sa che il 1 settembre ricomincia il circo-calcio, grande veicolo di introiti pubblicitari e visibilià mediatica, e c’è chi deve/vuole a tutti i costi andare in onda, quindi il tempo stringe: a buon intenditor…
Se una azienda guadagna, vive. Se non guadagna ha il diritto/dovere di chiudere, stop. Basta contributi pubblici alle imprese, basta lagne dei sindacati (quelli che possono licenziare senza giusta causa). Fare impresa in Italia è diventato impossibile in qualsiasi settore. Pressione fiscale alle stelle, invadenza sindacale, rigidità del mercato del lavoro che non ha pari al mondo, burocrazia asfissiante, politica caotica e qualità dei media a dir poco imbarazzante. L’impresa non deve avere nessuna coscienza ne moralità, per quella ci pensano i paladini sindacalisti. L’impresa nasce e si espande (producendo lavoro e pagando le tasse) per fare profitti rispettando le leggi vigenti, stop.
Bravo!
Peccato che la suddetta impresa:
– non ha rispettato le leggi vigenti (ha una concessione pubblica ottenuta grazie a dei precisi e rigidi parametri proprio per non favorire nessuno, tipo numero di dipendenti e in particolare dei giornalisti ed ora cambia le carte in tavola come se nulla fosse senza subire alcuna penalizzazione)
– licenzia senza motivo (guadagna l’ira di Dio, tant’è che in 30 anni non ha mai e dico mai chiuso un bilancio in rosso e non ha alcuna esposizione bancaria!) e fa un’operazione di repulisti dettata esclusivamente da risentimenti personali verso alcuni dipendenti.
Amico mio, non siamo in America dove la flessibilità (e non il precariato, c’è una bella differenza) sono una risorsa: uffici di collocamento e welfare che funzionano, facile accesso al credito, tassazione sopportabile, spostamenti e affitti abbordabili, possibilità di cambiare facilemente lavoro senza doversi necessariamente raccomandare, ecc.
Qui siamo in Italia dove tutto è ingessato e comandano le lobbies e le corporazioni: chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori! Se nasci figlio di… allora hai un futuro altrimenti devi sputare sangue e non è detta che ti realizzi.
Se avrai un giorno la sfortuna di trovarti in una situazione simile ai licenziati di TVRS, vedrai che cambierai radicalmente idea!