Allarme dai sindacati dopo l’annuncio dato con lettera raccomandata ufficiale della Direzione aziendale di Beta Spa di voler procedere alla cessazione dell’attività produttiva televisiva dichiarando in esubero tutto il personale attualmente assunto, cioè 21 dipendenti, tutti messi in mobilità. La Beta Spa, società con sede a Recanati, ha annunciato di cessare l’attività di fornitore di contenuti ma di restare come operatore di rete. Le due tipologie sono state introdotte con la legge Gasparri e il passaggio al digitale. Quindi l’azienda non intende più produrre in proprio ma si è dichiarata disponibile a favorire la costituzione di cooperative o altre forme societarie dando la possibilità ad alcuni dipendenti di proseguire l’attività come fornitori di contenuti.
Di seguito la nota stampa dei sindacati:
“Le lavoratrici, i lavoratori e le loro Organizzazioni Sindacali esprimono tutto il proprio disappunto e la propria preoccupazione per la decisione aziendale di voler cessare le attività di produzione in capo ai canali TVRS (11) e TVRS Marche (111) dichiarando in esubero tutto il personale attualmente dipendente: questo significa che a breve 21 persone e rispettive famiglie si troveranno senza lavoro e le Marche private di uno storico servizio di informazione e intrattenimento locale attivo ininterrottamente da 35 anni.
Ciò è tanto più incomprensibile e odioso se si guarda ai Bilanci di tutti questi anni e alla quantità di aiuti che sono stati erogati a vario titolo dalle Istituzioni Pubbliche.
La Rappresentanza Sindacale Aziendale, insieme alle sigle sindacali presenti in Azienda (SLC-CGIL, UILCOM e SIGIM) hanno già chiesto un incontro urgente con l’Assessore Regionale al Lavoro Marco Luchetti e hanno indetto un’ora di sciopero domattina alle 10 unitamente a una Assemblea Sindacale con tutte le Lavoratrici e i Lavoratori di Beta SpA-TVRS”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Riceviamo da Paola Giorgi, Vice Presidente Assemblea Legislativa delle Marche:
“Esprimo solidarietà ai lavoratori di TVRS in merito alle preoccupanti notizie fornite dalle rappresentanze sindacali presenti nell’ azienda, circa la chiusura della attività di produzione della storica emittente marchigiana TVRS. Le preoccupazioni sul futuro delle 21 famiglie interessate alla mobilità e quindi all’incertezza del posto di lavoro e del proprio futuro, sono sicuramente l’aspetto più rilevante di questa allarmante situazione. Non dobbiamo però nemmeno dimenticare l’attività di informazione e diffusione, radicata sul territorio e a favore dello stesso, svolta ininterrottamente da oltre 35 anni dall’ emittente, oggi messa fortemente a rischio.
Incomprensibili appaiono al momento le motivazioni di questa pesante iniziativa intrapresa dalla proprietà, anche perchè sembrerebbe che i bilanci, in tutti questi anni, non sono stati mai chiusi in passivo. Auspico una positiva risoluzione a questa ennesima ferita inferta al mondo del lavoro e della comunicazione anche attraverso un fattivo intervento dell’ Assessore regionale al lavoro.”
Sono il Rappresentante Sindacale Aziendale a Beta SpA, editrice di TVRS. Ringraziando intanto Paola Giorgi per il pronto messaggio di solidarietà che vedo pubblicato e in attesa di esporre domani come Sindacati i fatti riguardanti l’intera, lunghissima (e per molti versi estenuante) vertenza che ci oppone al CdA di Beta SpA, terrei a precisare che la crisi economica c’entra fino a un certo punto in quanto l’Azienda di cui faccio parte dal 1985 (quando non era una SpA ma una Cooperativa di Lavoro) gode di una salute economica invidiabile e aveva anche impostato un aggressivo Piano Industriale di sviluppo condiviso da Sindacati e Dipendenti tutti. Per ragioni mai spiegate ufficialmente quel Piano è stato revocato in maniera unilaterale dal CdA nonostante i primi buoni risultati e da allora l’Azienda ha deciso di non rilanciare, gettandoci di fatto nella stagnazione. Dunque, certamente le prospettive generali sono difficili, ma posso assicurare che da parte di Dipendenti e Sindacati c’era (e c’è tuttora) la voglia di cavalcare la crisi esterna, non di subirla. Purtroppo non possiamo dire altrettanto del vecchio e del nuovo CdA che hanno scelto la comoda scorciatoia dell’abbattimento dei costi attraverso i “soliti” tagli sul personale e sull’intera produzione. Che nel nostro caso significherà la fine di un’esperienza di libera televisione più unica che rara in Italia.
Conosco la professionalità di tecnici e giornalisti di Tvrs: mi auguro che i problemi si risolvano.