Si è costituito a Macerata un Comitato per la difesa della scuola salesiana “Ci batteremo per scongiurare la chiusura – scrive Gianfranco Fata, presidente del neo costituito Comitato – Questo istituto rappresenta non solo per la città ma per l’intero territorio una risorsa importante ed insostituibile. Ci batteremo anche per affiancare e dare massima divulgazione e contributo all’opera dell’oratorio salesiano.Possono aderire al comitato genitori, studenti maggiorenni, docenti, cittadini maceratesi e non, e dunque tutti coloro che abbiano a cuore le sorti della scuola salesiana di Macerata e dell’oratorio nella consapevolezza della loro unicità nella tradizione e della loro esclusiva offerta formativa.Al fine dell’adesione al comitato nonché per illustrare e comunque contribuire alle iniziative da intraprendere tutti sono invitati a partecipare alla prima riunione che si terrà mercoledì 29 maggio alle ore 21 all’Hotel Claudiani di Macerata (via Ulissi n. 8).Alle iniziative che seguiranno il Comitato darà ampia e massima divulgazione”.
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L’Istituto Paritario Leonardo informa che “in riferimento alla notizia di subentro (leggi l’articolo) da parte del Polo Scolastico Paritario Leonardo, c’è stato un breve incontro tra il gestore della scuola e il direttore dell’Istituto Salesiano di Macerata; sono stati discussi i termini della proposta e l’idea di rilancio. Il progetto è di riportare la scuola a 400 iscritti come nei primi anni del 2000 e riaprire il campus per poter far alloggiare studenti provenienti da tutta Italia, soprattutto dalle regioni del Centro-Sud. Il nostro Istituto garantirebbe almeno 10 anni di contratto. Il polo Leonardo vorrebbe ricreare una scuola di alta qualità con la possibilità di borse di studio per i ragazzi più meritevoli e diventare punto di riferimento della formazione privata nel Centro-Italia. La nostra equipe sarebbe da subito pronta a lavorare, ora spetterà ai dirigenti Salesiani prendere una decisione, ovviamente nel momento in cui non prendessero più nuove iscrizioni ai primi anni, l’offerta scadrebbe perché sarebbe inutile prendere un contenitore vuoto. Da parte nostra speriamo che ci sia una risposta nel più breve tempo possibile, perché un investimento del genere, richiederebbe una programmazione almeno decennale”.
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Dai consiglieri provinciali Noemi TartaBini (Fratelli d’Italia) e Pietro Cruciani (Pdl) riceviamo:
“Poco dopo l’apertura dei lavori del Consiglio Provinciale di giovedì 23 maggio il gruppo dell’opposizione lascia disgustato l’aula per protestare contro un modo di fare lontano anni luce dai criteri di imparzialità e dall’osservanza del Regolamento del Consiglio Provinciale. Nonostante abbiamo seguito alla lettera l’articolo 48 del Regolamento del Consiglio Provinciale (“Il Consiglio non può discutere né deliberare su argomenti non previsti nell’avviso di convocazione. Il Consiglio può comunque affrontare questioni urgenti di rilievo per il territorio provinciale, purché non approvi atti aventi natura di provvedimento amministrativo”, “i Consiglieri possono rivolgere al Presidente domande d’attualità su fatti recenti e sopravvenuti rispetto all’invio dell’avviso di convocazione, rientranti nell’ambito delle materie di competenza della Provincia”) abbiamo ricevuto un rifiuto categorico alla nostra richiesta di inserire nell’ordine del giorno la discussione relativa alla chiusura dell’Istituto Salesiano di Macerata. A nostro avviso si tratta di un fatto recente, urgente e di rilievo per il territorio provinciale che riguarda una scuola dall’alto valore storico, culturale, educativo e sociale e che da 120 anni opera nella nostra Provincia.
Con la nostra proposta avremmo voluto offrire a tutti i presenti la possibilità di un confronto democratico, costruttivo e indirizzato a sottolineare l’importanza di una viva collaborazione del Presidente della Provincia con il Sindaco di Macerata e con il Presidente della Giunta Regionale nel manifestare forte dissenso nei confronti di una scelta così improvvisa quanto penalizzante, nel chiedere chiarimenti più approfonditi al responsabile della Circoscrizione dell’Italia centrale dell’Opera Salesiana e nel ricercare possibili interventi per mantenere in vita una vera e propria istituzione maceratese qual è l’Istituto di Don Bosco. Purtroppo non ci è stato permesso, purtroppo anche questa volta neanche l’ombra di un atteggiamento di apertura e collaborazione, a discapito della democrazia e della
fiducia che i cittadini nutrono verso il lavoro delle Istituzioni. Siamo rimasti attoniti e dopo aver dichiarato il nostro disappunto non ci è rimasto che abbandonare il Consiglio, se pur dispiaciuti per gli altri punti all’ordine del giorno di altrettanta importanza. Ci auguriamo vivamente che il desiderio di paternità assoluta del Presidente Pettinari nei confronti di alcune tematiche molto sentite proprio come questa, non lo faccia più inciampare in simili atteggiamenti personalistici che distruggono il vero ruolo del Consiglio Provinciale”.
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Partono le solite strumentalizzazioni Destra-Sinistra; mi ricordo che alla fine degli anni ’70 scioperammo ( ci fecero scioperare) al liceo scientifico per la bretella stradale voluta dalla DC e ostacolata dal PCI che poi era uno scontro Ciaffi-Valori, le cui mogli, guarda caso, insegnavano proprio allo Scientifico, con testi rigorosamente diversi. Ma se pò ji avanti cuscì? Cerco di rispondere alle vere vittime del sistema , i giovani , e al loro striscione DON BOSCO DOVE SEI? Sicuramente Don Bosco manterrà le scuole in uno Stato che non mette l’IMU su questi locali, che non ha fatto, come l’Italia in passato , razzia di beni ecclesiasitici ( peraltro costruiti per libera volontà di privati)con le Leggi Siccardi ,che non fa referendum locali per l’abolizione del finanziamento alle scuole private, che su queste cose non ne fa una questione di partito.
Che amarezza!