di Filippo Ciccarelli
Macerata senza Salesiani? Il dibattito in città, nato dalla decisione della Congregazione di chiudere la scuola, che conta poco meno di 200 iscritti, comprensivi dei ragazzi che frequentano le scuole medie, il liceo scientifico e quello linguistico, non si placa. E le preoccupazioni dei cittadini – ma anche della politica – sono ora rivolte al futuro di quel centro di aggregazione giovanile che è l’oratorio salesiano, del quale si teme la chiusura in un futuro più o meno lontano.
“L’oratorio non chiude, in questi giorni ho sentito molto allarmismo: ma qui c’è talmente tanto da fare che, al contrario, avremmo bisogno di qualcuno che ci possa dare una mano”. Parola di Don Gaetano, il responsabile della struttura (o, più precisamente, l’incaricato dell’oratorio secondo la gerarchia dei Salesiani) che dal settembre 2012 è arrivato in città sostituendo Don Carlos, passato a Porto Recanati.
Don Gaetano è nativo di San Giorgio Jonico, un paese vicino Taranto, e da quattro anni si trova nelle Marche: prima di venire a Macerata era a Porto Recanati, dove ha conosciuto don Ennio Borgogna, storico direttore dell’oratorio maceratese, recentemente scomparso.
“L’eredità di Don Ennio è importantissima – spiega Don Gaetano – ma anche dopo che è stato chiamato a Porto Recanati i Salesiani, prima con Don Carlos ed ora con me, hanno continuato a lavorare, e continueranno. Quello di Macerata è uno degli oratori più antichi d’Italia, ha un passato glorioso e dal 1892 è un riferimento per la città”.
Un riferimento che però molti temono possa scomparire come accaduto per la scuola…
“Lo capisco, ma io ho parlato con i responsabili della Congregazione, e se è vero che è stata presa questa decisione per l’istituto scolastico, è vero pure che tutte le nostre attività sono finanziate dalla Congregazione. E c’è la volontà di proseguire: Ci sono 170 scout, 100 ragazzi del Savio Club, quelli della Robur che ruotano intorno all’oratorio, ma anche famiglie che hanno fatto una scelta di vita cristiana e che vivono questa realtà. Negli ultimi 10 anni, 4 vocazioni sono venute dai Salesiani di Macerata: si tratta di un valore tra i più alti in Italia. Non vogliamo lasciare la città senza il suo centro aggregativo gratuito più importante”.
Quali sono le attività dell’oratorio?
“Ce ne sono tantissime, i bambini e i ragazzi hanno spazi per giocare a basket, calcio, pallavolo svolgendo attività all’aria aperta, oppure nei locali al chiuso nelle giornate di tempo brutto. Abbiamo corsi di chitarra, di origami, l’anno prossimo sogno di poter realizzare anche una scuola da ballo. A livello del parcheggio abbiamo un campo da calcio e da basket, che fuori dall’orario dell’oratorio possiamo affittare per autofinanziarci, ma solo ed esclusivamente quando non siamo aperti. Si prega insieme, si fa merenda e tutto questo tutti i giorni tranne il lunedì”.
Quali sono i vostri orari?
“Dal martedì al venerdì ci siamo dalle 15 alle 19.30, il sabato e la domenica dalle 16 alle 19.30”.
Quante persone lavorano o collaborano per mantenere vivo l’oratorio?
“Ci sono io, insieme a Stefano, un Salesiano in formazione e a Sara, una ragazza del servizio civile. Poi una decina di laici che ci aiutano con il doposcuola e con l’animazione. Abbiamo 33 bambini iscritti al doposcuola, che vanno seguiti dal punto di vista non solo dell’aiuto economico, ma anche educativo. Per questo faccio un appello a chiunque sia vicino alla nostra realtà, di proporsi per aiutarci: c’è bisogno di animatori, di persone per il cortile… più siamo, meglio è”.
(Foto di Lucrezia Benfatto)
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Un plauso all’impegno ed al contenuto educativo.
Però magari una ragazza un po’ più carina non ci starebbe male 😉
Ottimo Don Gaetano è sull’Oratorio dove bisogna puntare, concentrare tutte le forze e…risorse. La scuola purtroppo era destinata a chiudere da tempo e la mazzata finale l’ha data una crisi economica che sta affamando la popolazione.
….don Gaetà, speriamo solo che sia la scuola a rimanere con o senza l’oratorio, perchè i ragazzi è giusto che pensino solo a giocare, ma tutte le nuove strutture non si mantengono solo con le parole e col divertimento.
“In Sicilia è stato messo in vendita quasi il 30 per cento del patrimonio immobiliare che fa capo all’ordine fondato da don Bosco. Una scelta forse dettata dalla crisi (vocazionale o finanziaria?) o forse da una vicenda nazionale che ha portato i salesiani davanti ad un giudice per una questione di eredità.”
(da http://www.giovannivillino.it/post/42035283965/salesiani-in-sicilia-vendesi-istituti-alberghi-e )
@Massimo Giogi … eredità del Marchese Alessandro Gerini “costruttore di Dio”un eredità stimata di oltre 650Milioni di Euro.
http://www.ilpuntocardinale.com/wordpress/?p=3453
http://www.lettera43.it/economia/affari/salesiani-un-tesoro-di-fede_4367572306.htm
@renzo1953:
Grazie, mi hai veramente aperto gli occhi.
“””””””renzo1953 il 23 maggio 2013 alle 20:40 ….don Gaetà, speriamo solo che sia la scuola a rimanere con o senza l’oratorio, perchè i ragazzi è giusto che pensino solo a giocare, ma tutte le nuove strutture non si mantengono solo con le parole e col divertimento.”””””””””””
CARO RENZO, INTANTO I RAGAZZI NON PENSANO SOLO A GIOCARE, POI VUOI MANTENERE LE STRUTTURE CON I SOLDI DELLA SCUOLA? FORSE LE STRUTTERE SPORTIVE LE MANTIENI SICURAMENTE MEGLIO SENZA LA SCUOLA, CHE ASSORBE COME UNA SPUGNA LE PERDITE ANNUALI. L’ORATORIO SI BASA SEMPRE E SOLO SUL VOLONTARIATO E GLI ANIMATORI NON PERCEPISCONO STIPENDI A DIFFERENZA DEI DOCENTI.
Qui si sta parlando senza avere in mano le carte….
Se si vedessero i bilanci si potrebbe sapere quanto “assorbe la scuola” (costo docenti), quanto costa mantenere l’oratorio (perchè comunque luce, gas sono spese), quanto costa mantere la struttura (pulizie aule, luce, gas, ammortamenti)….
E vedere da che parte entrano i soldi per il mantenimento di tutto (rette, altri introiti, ecc.), quanto hanno incassati cedendo i MQ del supermercato e area edificabile intorno, ecc.
Vedere quanto sono i “costi risparmiati” per l’opera di volontariato….
Poi si potrebbe cominciare a ragionare sui numeri reali e non sulle ipotesi….
Comunque che l’Oratorio rimanga (anche senza scuola) è sicuramente una BUONA notizia per tutta la città
don Bosco diceva prima la scuola, poi il gioco. Io penso che le due cose dovrebbero andare di pari passo come fino ad ora è successo, anche perchè siamo stati noi genitori che abbiamo fatto sacrifici economici per mandare i nostri figli ad una scuola privata.Molti dei ragazzi che frequentano l’oratorio, la mattina vanno a scuola dai salesiani perchè è una realtà coinvolgente.Secondo me la chiusura della scuola porterà svantaggi anche all’oratorio.
Sbaglio o la signora ritratta in foto è la figlia di Isidori?