di Marco Ricci
Franco Marini, classe 1933, ex ufficiale degli alpini, iscritto alla Democrazia Cristiana dal 1950, segretario della CISL mentre veniva giù il muro di Berlino, Ministro del Lavoro ai bei tempi dell’Andreotti VII, segretario del Partito Popolare tra gli ultimi vagiti del XX secolo, Deputato della Repubblica nella XI, XII, XIII e XIV legislatura e Senatore della Repubblica nelle seguenti XV e XVI legislatura, è stato schiantato da noi maceratesi. Perché né la Onorevole Manzi né il Senatore Morgoni ci sono riusciti. No, Franco Marini non sono proprio riusciti a votarlo. E da oggi in poi non si dica più che siamo terra di curia e moderati.
Il primo dei nostri Grandi Elettori ad esporsi è il Senatore Morgoni, renziano, che più o meno intorno a mezzogiorno posta sulla sua pagina Facebook la propria intenzione di voto. Non seguirà le indicazioni di partito e voterà scheda bianca, aggiungendo inoltre che “quando una classe dirigente proclama di volere il cambiamento e non ha il coraggio di praticarlo ma anzi si rinchiude nella sua cittadella fortificata vuol dire che e’ prossima alla capitolazione”. In un secondo post, ancora più esplicitamente, dichiara la propria scheda bianca e del Transatlantico che ha un qualcosa del Titanic.
Il PD non è ancora capitolato che anche la nostra Grande Elettrice Irene Manzi si fa viva su Facebook. Dopo una notte insonne di “voto, non voto”, scrive, ha deciso di cedere ai vagiti della propria coscienza. Non ce la fa. Non perché Marini sia una cattiva persona, non perché sia forse un po’ in là con l’età. Non ce la fa e basta. E c’è da capirla. Avere poco più di trent’anni, finire in Parlamento in così giovane età, eccoti lì bella contenta e neanche arrivi che ti tocca di votare Marini. Impossibile. Comunque brava anche te, Irene. Magari non saremo più ai tempi del PCI quando per una cosa del genere finivi fucilata direttamente in Transatlantico, ma da adesso in poi non si dica mai più che noi maceratesi non abbiamo del coraggio da vendere.
Angosciati comunque per la notte insonne della nostra Onorevole ci preoccupiamo immediatamente di raggiungerla al telefono e di sincerarci delle sue condizioni emotive. E guarda un po’ troviamo invece Giovanna d’Arco con le mani nel sacco a mangiarsi una fetta di torta alla crema al Ristorante della Camera. Ci fa gentilmente sapere che è un poco raffreddata, noi la rincuoriamo, poi ci spiega che la modalità con cui nella giornata di ieri è arrivata l’indicazione di Marini è stato assolutamente inaccettabile. Senza discussione, calata dall’alto, ci sarebbe stato bisogno di tranquillità e di una notte per far decantare gli animi prima di prendere ogni decisione. Invece, come sappiamo, non è andata così e il PD si è drammaticamente spaccato. Su tutto aleggia ancora un angosciante quesito: ma i membri della direzione nazionale del Partito Democratico li rubano al MIT o li addestrano direttamente in casa?
Il sospetto comunque che Macerata non fosse proprio la terra per Franco Marini lo avevamo già da qualche tempo, il che giustifica in parte il vile tradimento dei nostri due parlamentari (ma perché ce l’abbiamo con lui?). Con precisione il sospetto risale al 17 Novembre del 2012 quando il malcapitato Senatore sbucò dalle nostre parti durante la campagna per le primarie (Leggi l’articolo). Sfogliando adesso quelle pagine di cronaca, quelle vecchie foto consunte e gialle, la visita sembra riempirsi di tristi e tragici segni premonitori. In una foto che lo ritrae con il Sindaco Carancini, il Presidente Mari, il Consigliere Sciapichetti e l’Assessora Manzi (lei!), il senatore Marini ha le sembianze di un omino Michelin in posa fotografica, pacifico e ingenuo come un bambino. Così ingenuo che al momento dello scatto il povero Senatore non avrà certo pensato che lei, proprio lei, la bionda al sua fianco l’avrebbe così vilmente trafitto solo cinque mesi dopo. In una seconda foto si vede Marini con la pipa in bocca attorniato da pochi fedelissimi e grigi dirigenti del PD e null’altro. Poi Franco Marini quasi che dorme mentre l’Onorevole Cavallaro tenta inutilmente di scaldare la platea. Poi una prima fila di sguardi nel vuoto e buon’ultima la sala del Claudiani tragicamente allegra come un funerale dalle parti di Pitino, con un malcapitato presente che si regge la testa per non crollare dal sonno. Che tristezza! Dove sono in quelle foto le folle oceaniche di Renzi, Vendola e Bersani? E le fatali donne dell’Altro PD Maceratese? Perché tutti tranne Ricotta, Sciapichetti e Cavallaro l’hanno abbandonato? E se poi proprio voleste guardarvi qualcosa di ancora più triste guardatevi il video. E citando Antonio davanti al corpo orribilmente pugnalato di Cesare, se avete lacrime per piangere, sappiate allora che è proprio questo è il momento di versarle…
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Braviiii
Giornalismo di basso livello…dall’articolo esce fuori un astio nei confronti del PD e soprattutto di alcuni suoi dirigenti che mi piacerebbe che il giornalista motivasse.
Insegnano, quando si studia per scrivere, a mettere da parte sentimenti personali, così da poter essere il più obiettivi possibile. Consiglio al Ricci di scrivere articoli di cronaca o sport, perchè avere a che fare con la politica, dopo l’esilarante risultato ottenuto alle scorse comunali, lo fa andare su terreni sconnessi che lo portano a fare brutti scivoloni.
PS: Tanto per dovere di cronaca, a quell’incontro il sottoscritto era presente (e si può vedere dalle foto e dal video) e si trattava semplicemente di una conferenza stampa che quindi non aveva l’ambizione, ne tantomeno lo scopo, di portare folle oceaniche al Claudiani. Solo per onore di cronaca e amore della verità.
Mentre leggo l’articolo, cade su di me un lieve ma consistente sopore. Mi avranno messo qualcosa nel caffè? Comincio a sognare… sogno… sogno… e mi ritrovo in un salone dove ci sono riuniti alcuni personaggi che arguisco far parte del PD. Devono essere, anzi, pezzi grossi. Stanno parlando sottovoce. Strategizzando, diciamo così. Quello con più capelli in testa (l’altro non ne ha…) dice a quello che non ne ha: “Ti aiuto io a levarti d’impaccio. Tu fai il passo verso B., scendi a compromesso con lui per far eleggere Marini – tanto sappiamo già che non ce la farà perché gli mancheranno i voti necessari. Intanto gli altri si saranno tutti riuniti intorno a Rodotà. Ovviamente, tu a quel punto non puoi ripiegare su Rodotà, perché sarebbe la tua fine politica (anche se la nostra gente apprezzerebbe). Allora facciamo così: tu vorresti Rodotà ma per senso civico continui a propugnare l’importanza di una scelta condivisa. Marini è bruciato, Rodotà lo bruciamo per coerenza con noi stessi, e alla fine, per senso di responsabilità verso il Paese e larghe intese anche con gli avversari, tu tiri fuori dal cilindro… me, che posso andar bene a tutti quanti (ovvio, a chi più a chi meno)…”.
Ma a questo punto ho un soprassalto e mi sveglio di colpo.
Era solo un incubo (spero). Nel frattempo non ho capito: la Manzi, per chi ha votato? Morgoni bianca, ok. Ma Irene Manzi, al di là del predicozzo sul ricambio generazionale, per chi ha votato?
Il primato dei figli delle primarie scelti senza criteri di merito.
Complimenti per l’articolo davvero interessante ed obiettivo. Bravo Marco Ricci già candidato (non eletto) per il Pd nel Comune di Macerata nel 2010 e (se la memoria non mi inganna), candidato alle Provinciali di Macerata del 2011 nella lista di SEL con lo stesso risultato delle comunali. Premesso che guardo con rispetto e non mi permetto di discutere o giudicare caro MArco, il tuo travaglio politico e la tua transumanza partitica, pretenderei (se non chiedo troppo!) il rispetto per chi viene da altre storie politiche pure rispettabili almeno credo quanto la tua . Siccome non è la prima volta che l’amico (spero di non rovinare la tua nuova carriera giornalistica se ti chiamo amico) Ricci si avventura in ricostruzioni almeno a mio parere alquanto discutibili, che tendono a ridicolizzare e/o criminalizzare, offendendo direttamente o indirettamente chi non si riconosce nel suo modo di pensare mi vedo costretto ad intervenire mio malgrado. Aldo Moro,(il cui rispetto per le idee altrui, la tolleranza, le ampie vedute politiche, sono ovviamente distante anni luce dall’amico Marco) diceva in uno dei suoi ultimi discorsi alla Camera dei Deputati che “non ci lasceremo processare sulle piazze”.Con l’articolo in oggetto non riesco a capire cosa tu voglia dimostrare, se non attaccare gratuitamente e a freddo la storia politica alla quale appartengo con giudizi (permettimi!) grossolani e sommari. Amico MArco, se posso permettermi di darti un consiglio, la prossima volta, prima di avventurarti in giudizi maldestri come quello sopra riportato e come spesso ti capita, informati meglio, scopriresti così che Franco MArini nel corso della campagna elttorale è passato a Macerata, ha salutato prima il Sindaco in forma privata in Municipio e poi alle ore 11.30 del mattino si è recato all’hotel Claudiani per un incontro con la stampa locale e a riceverlo c’erano alcuni rappresentanti del PD locali che poi lo hanno accompagnato a pranzo all’ostello ricci. Quali folle oceaniche ci sarebbero dovute essere per una conferenza stampa convocata il giorno prima,effettuata peraltro ad un’ora impossibile del mattino? di cosa parli? Per evitare questa brutta figura credo ti sarebbe bastato chiedere alla efficiente redazione di C.M.;quanto al fatto che “tutti lo avrebbero abbandonato” tranne il sottoscritto e altri autorevoli esponenti del mio partito, dovresti sapere che ne io,ne Ricotta ne Cavallaro siamo elettori del Presidente della Repubblica per cui… quali sono i veri motivi per cui scrivi queste cose?Se mi avessi telefonato (avendo sia tu che la redazione di C.M. il mio n° di cellulare) o più semplicemente ti fossi limitato a leggere quanto pubblicato dal sottoscritto su Fb, avresti capito qual’è il mio giudizio nel merito della vicenda che ti riporto integralmente e dal quale si capisce anche come mi sarei comportato se fossi stato chiamato ad esprimere un voto:
Bersani ha commesso un errore imperdonabile candidando Marini. Marini, dall’alto della sua esperienza ha fatto il più grande sbaglio della sua gloriosa carriera politica ad accettare la candidatura. Chiaro no? Quello che trovo inaccettabile… è l’insulto e la mancanza di rispetto per la persona e, cosa ancora più grave, la demonizzazione di Marini e l’esaltazione di Rodotà. Mi spiegate cosa abbia di diverso Rodotà da Marini o da Amato? (non vorrei che fosse solo la sua storia politica..) Comunque Io spero in un rinsavimento collettivo e tengo le dita incrociate per PRODI!!!!!
Cosa c’è di diverso in quello che ho detto con il voto espresso dai rappresentanti locali eletti in Parlamento dal PD?
Forse meno faziosità aiuterebbe un poco a rendere il clima meno avvelenato, a fare vera informazione e a non creare false divisioni..non pensi caro MArco?.
Con stima
Bravissimi, fatevi onore!!!
Franco Marini: 80 anni appena compiuti.
Stefano Rodotà: 80 anni il prossimo mese di maggio.
Mio nonno a 80 anni non si ricordava più neanche il numero di telefono di casa e spesso aveva acciacchi di salute (e tanti altri problemini vari…) ma queste persone qua sopra, a questa età, come fanno a tenere questi ritmi?
Auspico un Capo dello Stato più giovane, fuori dagli schemi triti e ritriti di questa vecchia politica, e soprattutto super partes.
Caro Angelo,
permettimi due considerazioni. La prima che forse non sono riuscito a rendere il pezzo ironico quanto volevo. La seconda che forse anche a tu non hai considerato l’ironia di fondo che non voleva certo essere offensiva né per Marini, né per te, né per gli altri che ho citato.
Vorrei comunque sapere dove
1) Mi permetto di criticare la tua storia politica in quello che ho scritto.
2) Quale sia stato il mio maldestro giudizio, non essendoci nel pezzo giudizio verso alcuno, tranne un amichevole approvazione alla Manzi e a Morgoni per un gesto a mio parere coraggioso, essendo due parlamentari neo-eletti.
3) Dove affermo che tu abbia sostenuto la candidatura di Marini o di chi altro. La frase a cui ti riferisci prendeva spunto dalla foto e stava descrivendo la visita a Macerata del senatore, non l’elezione che è tratta all’inizio dell’articolo.
4) In merito al riferimento alla tua presenza come a quella di altri, avevo semplicemente preso spunto dalle foto che, converrai, forse per la giornata grigia e i volti non proprio sorridenti, nel complesso non esprimono granché allegria. Allo stesso modo la conferenza stampa, credo tu ne abbia viste molte, non sembra né sentitissima né partecipatissima. C’era chi di dovere, direi, e questo non puoi in alcun modo negarlo.
5) Hai ragione quando dici che ho omesso trattarsi di una conferenza stampa. Converrai però con me che non ci sia stata però grande partecipazione. Mi rimane il sospetto che altri personaggi altrettanto autorevoli ma un poco più d’attrazione avrebbero richiamato qualche persona in più.
Per quanto riguarda la mia storia personale e politica che tu hai voluto presentare, non credo di averla mai nascosta a nessuno. Vorrei comunque farti notare che, durante le campagne elettorali a cui ti riferisci, ho sempre interrotto per mia scelta la collaborazione con CM, sia per correttezza sia verso gli altri candidati che verso i lettori. Se vuoi poi conoscere i motivi per cui nella mia “transumanza” ho abbandonato il PD potrei elencartene un’infinità. Non credo però che questo interessi nessuno. .
Con altrettanta stima,
Marco.
Oltre a condividere e a sottoscrivere in toto il commento di Maurizio Saiu, confermando, essendoci stata, che la presenza di Marini a Macerata non aveva, appunto, altro motivo che quello che accomuna tutte le conferenze stampa di qualsiasi soggetto politico che è venuto a Macerata nel periodo delle primarie e della campagna elettorale, mi preme ricordare al Signor Ricci che molto probabilmente, a prescindere dall’età, le persone che hanno incarichi di responsabilità a livello politico-istituzionale, prendono decisioni, scelgono, con oggettiva serietà. E’ probabile che così non sia per tutti; evidentemente il Signor Ricci, non lontano dalla politica, fa un parallelismo tra il suo personalissimo modo di affrontare certe decisioni, e le modalità altrui, dimenticando che fortunatamente non siamo tutti uguali. Sminuire queste scelte, con tono canzonatorio è, considerando l’oggetto dell’articolo, di pessimo gusto e rispecchia un’evidente mancanza di rispetto nei confronti di tutte le persone citate, cosa che a mio personalissimo ed opinabilissimo parere non rientra nel dovere di cronaca men che meno nell’analisi dei fatti che, un ‘giornalista’ che si occupa seriamente di politica fa nello svolgere il proprio lavoro. Dato il tono sarcastico, non posso evitare di ricordare al Ricci quel famoso detto:”Il potere logora chi non ce l’ha”, di cui lei ha solo espresso egregiamente il concetto. Io, invece, consiglierei al Signor Ricci di occuparsi di romanzi rosa..potrebbe avere maggior “successo”. Mi preme sottolineare che avrei commentato lo stesso articolo nel medesimo modo anche se fosse stato scritto citando i Parlamentari di un qualsiasi altro partito politico, ergo il mio è un parere oggettivo su uno “scritto” che proprio nulla ha a che fare con un articolo.
Bel pezzo, secondo me non è di parte, anzi rispetta l’opinione pubblica cittadina. Ho visto gente bruciare tessere del PD oggi in giro per l’Italia.
E poi, caro Maurizio Saiu, mi scusi.
Questa è una redazione che ha diversi simpatizzanti di centrosinistra e ha delle critiche nei confronti del PD…. 🙂
Casomai metterei qualche redattore di centrodestra…
hahahahahhah
Leggo la Manzi e mi convinco ancor piu’ di aver fatto bene a non votare questa volta PD. Altrimenti avrei provato rimorso per il suo atteggiamento:spiega,non spiega….non sa proprio cosa vuole secondo me. Amen.
Per quanto riguarda l’articolo invece devo dire al caro Marco che per la prima volta mi ha deluso. Chi vuol fare giornalismo, a meno che scriva in un organo di partito, deve essere al di sopra delle parti. Come diceva mio nonno…io questo lo cancello dalla mia lista. Considerazioni queste che assolutamente nulla hanno a che fare con Marini. Io, francamente, non lo avrei votato, ma rappresento solo me stesso e quindi non debbo, io, spiegazioni a nessuno. La Manzi invece?
Certo considerando lo stato
comatoso in cui versa il dibattito politico
in Italia e nel Pd in particolare , prendersela con
l autore dell articolo che solo qualche sbadato
non e’ riuscito a cogliere nel suo intrinseco
senso ironico , la dice tutta su chi dimostra
di essere tutto del PD+L
Archiviate Marini e le consulenze regionali arriva Rodota’ con una docenza all’universita’ e tanto di laurea
Carissimo Sciapichetti, uno che non vede le differenze tra Amato, Marini e Rodotà
(“Mi spiegate cosa abbia di diverso Rodotà da Marini o da Amato?”)
non vive sul pianeta terra ma in un pianeta immaginario, nello stesso in cui vivono Bersani ed i suoi allegri seguaci (tutti insieme amici del Berlusca)
In parlamento i grandi elettori hanno commesso un atto di slealtà verso il partito , si discute , ci si confronta, ma quando si vota si porta vanti la decisione comune siamo una comunità. Non fideismo, ma lealtà verso se stessi , verso il partito e i suoi iscritti.
a Morgoni ho rispsoto in rete su FACEBBOK Mi spiace Mario DI non condividere la tua opinione, MA sarebbe bello confrontarsi nell’assemblea provinciale ma: COME TU DICI ” Quando una classe dirigente proclama di volere il cambiamento e non ha il coraggio di praticarlo ma anzi si rinchiude nella sua cittadella fortificata vuol dire che e’ prossima alla capitolazione. ” parole tue che possiamo applicare al pd provinciale e alla responsabilità che tu porti per LO STATO comatoso in cui è il PD provinciale. Poi vorrei ricordarti che votare per il presidente della Repubblica non è votare un deputato o un segretario di sezione, maqueste cose tu le sai meglio di me.
Sono basito della dichiarazione di Irene MANZI , ma anche per lei vale al considerazione che il cambiamento nn c’entra nulla con il capo dello stato. Rodotà? accetat il voto dei grillini che un anno fa dichiarava eversivi e pericolosi per la democrazia.
In parlamento è andata in scena la notte dei lunghi coltelli tra ex democristiani della fazione prodiani contro la fazione antiprodiana, non si sono curati di fare pagare al PD le conseguenze della loro faida. Renzi sta sempre di più lavorando pr domo sua, dissacrare tutto pur di restare il solo votabile alle prossime elezioni I Giovani turchi hanno fatto le prove per il congresso. Questo è il personale che abbiamo mandato alle camere, è il frutto del cambiamento. Prammatici , spietati e faziosamente per la loro bottega(parlo ovvio di bottega di idee).
Dicevamo ” io speriamo che me la cavo “
Penso che D’Avoli stavolta ci ha visto lungo.
Lo skipper con il baffo te l’ha orchestrata bene bene.
Scusate tutti. Ma Franco Marini una laurea almeno ce l’ha? Non è indispensabile la laurea, ma per un Presidente della Repubblica credo di sì. Datemi una risposta.
Come non condividere l’opinione di JoeTheDodger?
Sciapichetti: ma la famosa frase di Moro non era stata detta in Parlamento in mertito a tangenti, intrallazzi, malaffare in cui veniva tirata dentro la DC??
E’ urgente una riforma elettorale che favorisca il BIPARTITISMO. Con il sistema proporzionale finiremo nel caos come la Grecia ridotta alla fame e a fare l’elemosina in giro per l’Europa per pagare pensioni e stipendi. L’America ha un sistema istituzionale rimasto immutato da 200 anni, forse dovremmo seguirlo. Ci vuole il SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO UNINOMINALE : chi vince nel collegio uninominale va in Parlamento chi perde va a casa a fare quello che faceva prima…Ognuno voterà liberamente per il candidato che più lo aggrada senza inciuci, bonus, liste bloccate e altre schifezze italiote. Inoltre il Presidente viene eletto direttamente dai cittadini in maniera democratica senza inciuci dei politici e senza pagliacciate via internet.
Che eroi!
Se Giuliano Amato diventa presidente, chiedo la cittadinanza all’Albania. Davvero, caro Angelo, non vedi la differenza tra lui e Marini o Rodotà? A me, invece, pare di scorgerla abbastanza chiaramente. Se la memoria non mi inganna, Amato fu quello che favorì l’abolizione della Scala Mobile (davvero una conquista del popolo…), poi fu il braccio destro e sinistro di Bettino Craxi (abilissimo a riciclarsi in zona PD non appena la barca PSI diede segni di squilibrio: a me fanno paura, le persone così!), infine gode di una pensioncina che, a ripartirla tra la gente normale ci campano 15 famiglie di quattro persone per centodue anni: questo sarebbe un candidato rappresentativo per una formazione con antica tradizione operaia e popolare?
Inoltre: tu tifi Prodi per davvero? Se Prodi diventa Presidente della Repubblica, alle prossime elezioni B. viene eletto con l’80% dei suffragi! Il rischio mi pare un po’ troppo pericoloso, per tifarlo con tanto entusiasmo…
Marini è una persona degnissima. Che a Prodi e ad Amato “se li magna a colaziò”, come si dice. Però è anche lui un uomo della nomenclatura, un demitiano di ferro, già presidente del senato, già segretario della DC. Insomma, se all’Italia serve un segnale di “smarcamento”, per così dire…, Rodotà è senza dubbio più rappresentativo, con un curriculum di tutto rispetto, un ritorno di stima a tutto tondo e una grande serietà professionale e umana. Sì, credo che sarebbe un buon Presidente.
Infine, noto con curiosa sorpresa che nella tua lista non figura Massimo D’Alema. Non è – niente niente – che anche tu hai fatto un sogno/incubo come il mio di ieri, dove tra i due litiganti (i due fatti litigare, più che altro… Marini e Rodotà) il terzo gode?
Stamane si parla di un nome nuovo….
Romano Prodi, un giovane di 74 anni….
@ Gianfranco Cerasi:
Avranno fatto una seduta spi(di)ritica?
I due politici maceratesi, rappresentano meno del 2 per mille dei grandi elettori, 2 su 1007, o se volete meno dello 0,2 per cento.
Da soli cosa impallinano????? Nemmeno le quaglie
Ieri Marini
Oggi Prodi
W il Cambiamento
W Tafazzi
Al di la dei molti commenti che mi sembrano mossi più da risentimenti personali che da un’accorta lettura del seppur breve articolo, ringrazio Marco di averci trasmesso con lucida trasparenza ed onestà intellettuale la cronaca tempestiva di un evento politico molto importante. Ringrazio sopratutto i due parlamentari marchigiani che hanno compiuto una scelta coraggiosa, difficile ma nel contempo necessaria ed utile a dare concretezza alla democrazia ed alle istituzioni.
Al di là del peso specifico di Irene Manzi e di Mario Morgoni, resta il fatto che, secondo me, Renzi ha vinto su tutta la linea: ha stoppato il candidato di Bersani; ha di fatto rottamato Bersani; ha fatto passare il suo candidato Prodi, che tra poco sarà eletto Presidente della Repubblica; ha posto le basi per l’ormai ravvicinato scioglimento delle Camere; ha messo in cassaforte la sua vittoria nelle prossime primarie del PD e del centrosinistra.
Caro cugino…dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io. Se gli esperti di economia ti chiamano amico io inizierei ad avere paura! Solo chi non ti conosce può parlare di transumanza politica.
Ho sperato che BIANCA ce la facesse al 3° scrutinio. Niente da fare, sotto il Prodi!
@Bommarito
il mio salumiere stamattina diceva che la mortadella nn tira più… non vedere il maiale prima di averlo ammazzato…
@ Bommarito dimentichi una cosa Renzi ha regalato la campagna elettorale a Berlusconi, gli ha ricompattato il partito e hascosso il torpore degli elrttori di destra. dimenticavo è presto per dire che prodi sarà eletto.
Chi usa franchi tiratori ne può a sua volta perire.
E’ stato appena impallinato Prodi… pensate che dispiacere in tutta Italia!!!
@ Radicetti
Complimenti a Morgoni: di fatto non sappiamo, alla fine, per chi ha votato la Manzi.
@ Bommarito
Siccome la tua analisi è, come sempre, lucidissima, temo ancora di più che andrà a finire come nel mio incubo di ieri…