L’addio a Romeo, Giuseppe e Anna Maria Monsignor Conti: “Chi governa, faccia presto”
IL TRIPLICE SUICIDIO DI CIVITANOVA – Momenti di tensione nel corso dei funerali celebrati nella chiesa di San Pietro. Grida di protesta contro esponenti politici
Sono pieno di rabbia perché non è un paese civile quello in cui un essere umano rimane di colpo senza lavoro, non riesce a trovarne un altro e non ha né cassa integrazione né pensione. Forse Romeo Dionisi non rientrava, formalmente parlando, nella categoria degli esodati. Ma il punto non è questo. Il punto è che lui, la moglie Anna Maria Sopranzi e il cognato Giuseppe che abitava con loro hanno deciso di suicidarsi e dunque di esodarsi da soli nel senso proprio dell’esodo biblico di Mosè verso la terra promessa. Quale terra? Non la nostra di oggi, impietosa, crudele, perfino feroce. Una terra sognata, l’unica capace di cancellare le angosce e rendere sereni. La terra che c’è dopo la morte.
Indagare sulle ragioni che hanno spinto tre persone a farla finita e tentare di renderle esaurienti e financo giustificabili rischia di essere una profanazione degli indecifrabili misteri che si affollano nei sentimenti e nelle coscienze degli individui. La famiglia Dionisi non era poverissima, come oggi s’usa definire l’estrema povertà in base alle fredde statistiche sul reddito. Giuseppe, ex operaio calzaturiero, aveva una pensione di circa 900 euro mensili, Anna Maria ne aveva una di circa 500. E il capomastro Romeo, messo sul lastrico da un’impresa edile napoletana che poi era svanita nel nulla senza pagarlo, aveva pensato di potersela cavare da solo, rispettando le regole, mettendosi in proprio, aprendo una partita Iva, ottenendo un mutuo da una banca e da una finanziaria per versare i contributi che gli avrebbero garantito una decorosa vecchiaia. Ma, poi, la riforma Fornero: altri anni di attesa, col peso sempre meno sostenibile di 700 euro al mese per far fronte agli impegni e con l’aggiunta di 500 euro per l’affitto. Fatti i conti e posto che ogni risorsa fosse messa in comune, restavano 200 euro per tirare avanti in tre. Lui cercava lavoro, abbassandosi a manovale, in qualunque settore. Ma non aveva il Durc (altro ostacolo burocratico: “Documento Unico di Regolarità Contributiva”) e i lavori occasionali – molto rari e pagati pochissimo – non potevano essere che in nero. Debiti per i mutui? Debiti con l’Inps? Diecimila euro, pare. Da ultimo una cartella di Equitalia con la minaccia di pignorare la vecchia Panda. Fin qui le notizie fornite dall’informazione televisiva, cartacea e online. Notizie di cui prendo atto.
Ma c’è un particolare che emerge da ogni cronaca: la dignità di Romeo, di Anna Maria e di Giuseppe, il loro rifiuto di chiedere – quasi mendicare – un qualsiasi aiuto anche pubblico, il considerarsi titolari di un diritto – il diritto, appunto, alla dignità – di fronte alla cui violazione (per la crisi economica, la speculazione finanziaria, l’evasione fiscale, la diffusa illegalità nella società civile) si sentivano impotenti e penosamente rassegnati. E’ questo, credo, che ha spalancato in quegli animi l’abisso di una ineluttabilità impossibile da affrontare con le loro deboli forze. (“Io voglio mettermi a posto con la legge”, diceva Romeo illudendosi, da uomo onesto, nella supremazia di quel diritto). Lo sconforto, l’incubo dello sfratto (“Tranquilli”, li rassicurava inutilmente il proprietario dell’appartamento, “sono vostro amico, mi pagherete quando potrete”). E, infine, il rischio del pignoramento dell’auto. Il fallimento, così parve a loro, di un’intera esistenza. Forse il rimorso per gli errori commessi. Forse qualche reciproco dissapore. Ma ripeto: nel gesto estremo di uccidersi c’è sempre qualcosa che prescinde dalla realtà oggettiva dei fatti, qualcosa che riguarda la fragilità della psiche e dell’istinto di sopravvivenza. Qui mi fermo: questo confine non va superato, la pietà esige un attonito e misericordioso silenzio.
La presidente della Camera Laura Boldrini stamattina al Comune di Civitanova tra il sindaco Corvatta e il vice- sindaco Silenzi
Ma ribolle in me un altro genere di rabbia che non voglio nascondere, perché non è un paese civile quello in cui una simile tragedia scatena, come sta accadendo, sfrenate speculazioni politiche in vista di probabili nuove elezioni e tanta cosiddetta gente comune – si leggano parecchi commenti su Cm – ne trae l’occasione di aggredire verbalmente sia il sindaco Tommaso Claudio Corvatta per avere ospitato a casa sua, a Natale, una famiglia Rom con una donna incinta e un’altra malata di cancro, sia Laura Boldrini, il nuovo presidente di Montecitorio e già collaboratrice dell’Onu sullo scottante tema mondiale dei rifugiati per guerre, persecuzioni e genocidi. Con la terribile vicenda di Romeo, Anna Maria e Giuseppe l’amministrazione comunale civitanovese non c’entra assolutamente nulla e nulla avrebbe potuto fare per impedirla e nulla le era stato chiesto – per dignità, per pudore – dalle stesse vittime. Ancora meno c’entra Laura Boldrini, la cui figura di donna non militante in alcun partito e portatrice di lunghe esperienze internazionali rappresenta invece un passo avanti – non sgradito perfino ai Cinque Stelle – nell’evoluzione democratica del nostro paese. Eppure questa orribile storia ha fatto emergere, assurdamente e paradossalmente, quel viscerale disprezzo verso gli immigrati, ai quali tutto – e troppo – si può magari rimproverare ma la cui presenza non va in alcun modo collegata al suicidio di Romeo, Anna Maria e Giuseppe. Perché, allora, questa totale perdita del lume degli occhi? Perché questa incapacità di distinguere, riflettere, capire? Solo collera contro la politica? Diciamo di sì. Anche in questa sciagura, infatti, la politica – la vecchia politica, quella di due, quattro, dieci, venti, trent’anni fa – ha le sue colpe e l’ho detto all’inizio. Ma temo che alla radice ci sia qualcosa di peggio. Ed è che purtroppo, per un verso e per l’altro, non siamo un paese civile.
IL TRIPLICE SUICIDIO DI CIVITANOVA – Momenti di tensione nel corso dei funerali celebrati nella chiesa di San Pietro. Grida di protesta contro esponenti politici
CIVITANOVA – Alcuni esponenti delle istituzioni locali sono stati fischiati a lungo dalle persone accorse per partecipare alle esequie di Anna Maria Sopranzi, Romeo Dionisi e Giuseppe Sopranzi. Il Comune: “I parenti non hanno attaccato Laura Boldrini”
di Filippo Ciccarelli Laura Boldrini arriva a Civitanova, per la prima volta in veste di Presidente della Camera, attesa da un drappello di giornalisti, telecamere, microfoni e dalla parata delle autorità civili e militari: tutti schierati di fronte a Palazzo Sforza, una folla a cui la città non è abituata. Civitanova osserva quell’evento così fuori […]
TRIPLICE SUICIDIO DI CIVITANOVA – La Provincia che ha precise competenze nella prevenzione, potrebbe intercettare ed alleviare situazioni di angoscia, panico e depressione
Domani giornata di lutto cittadino. I sindacati rilanciano l’allarme e chiedono interventi urgenti. Spacca: “Una tragedia che sconvolge l’intera regione”. Commenti anche da parte di Bersani, Ottavi, Vezzali e Merloni
CIVITANOVA – Difficoltà economiche hanno spinto al suicidio Romeo Dionisi e Anna Maria Sopranzi. La coppia non aveva neanche i soldi per pagare l’affitto. Giuseppe Sopranzi non ha retto e si è buttato dal molo sud: è morto annegato. Il sindaco proclama una giornata di lutto cittadino. I funerali domani (sabato) alle 16.30 nella chiesa di San Pietro
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
grazie per questo commento così lucido e pacato.
mi associo, grazie!
.. il ministro Riccardi……
Riccardi: l’Italia stressata da allarmi sociali pensa solo a sé
Il problema è che il 90% dei politici rovina il buon nome di tutto l’altro 10%.
Henry Kissinger
La Presidente Boldrini non merita certa un trattamento disdicevole (di sicuro fa parte di quella minoranza) ma non riesco proprio a capire come possa aver detto che si può andare avanti anche senza Governo.
Per i tre sventurati si può solo fare una riservata preghiera.
anche io mi associo, Grazie
@ Liuti, perchè ti meravigli? La cifra di CM è questa. Commenti ad libitum. Di qualsiasi tenore, insulti e maledizioni comprese. Senza alcun filtro… E tu stesso se non ricordo male ne hai trattato a riguardo – se non sbaglio – qualche tempo fa. Se davvero sei così arrabbiato poni la questione, con decisione, una volta per tutte. Sennò puoi anche interrompere la collaborazione…
Equitalia dovra’ pagare anche questa!
non è sufficiente dire mi dispiace, non è sufficiente pregare, ci si deve indignare, Laura Boldrini è vero che non c’entra in quanto Laura, ma c’entra in quanto rappresentante di un Parlamento, di tutto il Parlamento nessuno escluso, che sta giocando sulla pelle della gente, oggi il Governo ha deciso di stanziare 40 miliardi per pagare i debiti accumulati dalle pubbliche amministrazioni, perchè si è aspettato tanto? perchè il Parlamento è stato zitto? quante vite sono costate il ritardo del pagamento di quei debiti? solo nel 2013 89 suicidi, destra, sinistra, centro non c’è differenza, Berlusconi, Bersani, Grillo, Monti non sono esenti da colpe, ecco perchè ci si deve indignare e tutti, anche noi, dobbiamo chiedere perdono a queste tre persone
Ciao Romeo , ciao AnnaMaria, ciao Giuseppe, non vi ho mai conosciuto, eppure vi conosco e vi chiedo scusa.
Conosco invece i tanti, troppi Carlo, Rita, Ivo, Sonny, che incrocio tutti i giorni e che sembrano non sorridere più alla vita, diventata improvvisamente grama.
E allora maledire tutto e tutti non mi consola e non mi dispensa perché dai vostri occhi avrei dovuto capire.
Economicamente non avrei potuto fare granchè, ma il non avere fatto niente me fa venì da piagne.
Queste tre morti così tragiche, così simboliche nella loro cruda concretezza, mi hanno ricordato, nell’occasione del triplice funerale di oggi pomeriggio, la morte di Falcone, della moglie e della sua scorta. Allora, più di venti anni fa, quelle morti, quel funerale, con la rabbia e lo sgomento che suscitarono, costituirono una forte spinta al cambiamento e alimentarono la speranza di un’Italia finalmente diversa. Poi sappiamo come è andata a finire, per responsabilità di una intera classe politica autoreferenziale, ingorda, mai sazia di ruberie, di favoritismi, di privilegi, di arricchimenti personali.
Oggi spero che il sacrificio di queste tre brave persone, uccise anch’esse da una bomba, quella della miseria esplosa all’improvviso, contribuisca a tutti i livelli a spazzare via una volta per tutte gli artefici di tanto disastro, compresi quelli che vengono a battersi il petto in chiesa e poi regalano milioni di euro a chi è già straricco.
Concordo con lei ma temo che sia solo l’inizio.
L’Italia non è un paese civile, che sensazionale scoperta!
non capisco in che modo qualcuno, tutti compresi, possano strumentalizzare quanto accaduto. Il suicidio di un’intera famiglia, dice chiaramente che non c’è governo a cui chiedere aiuto. Sappiamo perfettamente che, a parole, tutti avrebbero aiutato, se solo avessero saputo… In pratica, è proprio il governo che “provvede a lauti stipendi” per alcuni, a spese dei più poveri! Chiedo scusa, ma mi sembra indifendibile qualsiasi posizione!
caro dr. Liuti
padre Girard diceva “un conto è la fame e un conto è parlar di fame”. Se lei avesse fame, invece di parlar di fame, non so se avrebbe la civiltà del parlare civile. Si ponga dalla parte di chi, dopo una vita di dignità ed onestà, è costretto ogni minuto ad umiliarsi a chiedere: chiedere aiuto economico, chiedere alla giustizia dai tempi biblici, chiedere comprensione a se stessi e agli altri. Provi sulla sua pelle l’ingiustizia della politica, della giustizia che spesso si allinea alle pressioni dei potenti, delle chiacchiere vuote, dello strapotere pubblico che crede sempre e comunque di fare ciò che vuole in nome di una collettività sempre e comunque oppressa, schiacciata, impotente di fronte all’arroganza, non della politica, ma di alcuni politici che affidano poteri super a “omuncoli”, architetti incapaci, ingegneri ecc solo perchè fanno parte della “Setta” dei loro interessi. Provi, provi a vedere e sentire, sempre sulla sua pelle, l’ingiustizia della giustizia che non indaga fino in fondo, nonostante la civiltà della denunzia dei cittadini e della politica che ti ruba quanto hai di più caro con la complicità di regole e regolette pretestuose per rendere legale e formale anche quello che non è. Provi il tutto e poi torni a parlarci di civiltà, se ne sarà capace, e veda quanto controllo, quanta educazione, quanta forza ci vuole che, ovviamente, non sempre tutti hanno. Allora ecco la rabbia, il livore, il conflitto sociale ed umano, la Morte, come soluzione di Vita, per chi non ce la fa più.
Provo e riprovo a leggere questa notizia ,ma ho soltanto senso di vuoto nello stomaco:una nausea sottile e un senso di disperazione che cerco assolutamente di combattere .Ma provo solo una grande pietà e un enorme senso di sgomento e di impotenza per la fine di queste tre persone comuni che si sono illuse che facendo qualche sacrificio avrebbero potuto decorosamente mantenere una facciata di normalità. C’è un sistema fuori che te lo impedisce:manca il lavoro e la tassazione è altissima ed iniqua;per quanto si provi a limitare e spese il sistema è come una piovra che ti prosciuga.Ti attaccano in tutti i modi:la riforma Fornero sta mietendo le sue vittime.E non se ne parla.Intanto Monti ha coperto il buco finanziario di Siena con i soldi estorti (una patrimoniale a tutti gli effetti) sulla casa,un bene sul quale già paghiamo le tasse nella denuncia dei redditi,mettendo una tassa iniqua che è andata a coprire uno dei più grosssi scandali finanziari del nostro paese ,una voragine di miliardi delapidata dal capitalismo finanziario.E a Siena la nostra classe politica che adesso si batte il petto perchè preocccupata delle stallo e della mancanza di un governo ,dov’era?Come hanno potuto sia a destra che a sinistra permettere una catastrofe di queste dimensioni? Un governo,ma non bastano i danni dei precedenti ?Ma non bastano le porcherie dei precedenti? Una cosa è certa:qualsiasi riforma che richiedesse sacrifici non li ha minimamente toccati:pensate ai trombati della politica che se ne sono andati in pensione e liquidati profumatamente! La Boldrini ha ridotto a metà gli stipendi:ma parliamo della metà di 18000 euro.Avreste problemi voi a vivere con solo 9000 euro al mese!!A Macerata le tasse che vanno alla provincia (ma non doveva sparire) aumentano sempre più ,i servizi sempre meno ,per le strade facciamo la gincana tra le buche e poi quidici giorno fa ,CM pubblica una lista di dirigenti della provincia che non si sa per qualche giochetto sicuramente legale ma assolutamente immorale si trovano degli stipendi gonfiati a dismisura!Altro che parlare di paese incivile:questo è un paese che sta uccidendo la speranza,che impedisce ai giovani di costruirsi un futuro, di avere un lavoro dignitoso.Sembra il cartone animato di Robin Hood,con lo sceriffo di Nottingham che spreme fino all’ultimo centesimo fino a togliere la serenità e il coraggio per guardare avanti.E la chiesa? Signori miei persino il papa ha fatto come Ponzio Pilato? A proposito ,visto che loro l’Imu non la pagano,potremmo pensare in massa di trasformare le nostre abitazioni in luoghi di culto,chiese o giù di lì per poter evitare di pagare ancora una tassa così iniqua? Quante altre persone cercano di tirare avanti in modo decoroso e sopportano un carico così pesante da arrivare ad una soluzione così radicale?Io penso ce ne siano tante:ma ci hanno insegnato a soffrire,tirarci su le maniche ,fare sacrifici e provare ad andare avanti:ora però sta diventando veramente impossibile e per quanto si possa limtare ,sacrificare e privare ,molti sono allo stremo.Le tre morti di Civitanova spero non siano la punta di un iceberg.Spero,speranza,sperare diventano per molti parole vuote. In certi momenti,poi adesso che sono rimasta sola ,quando penso fitto fitto mi domando come siamo potuti arrivare a tanto?Siamo diventati un paese del terzo mondo sia moralmente che economicamente .Il siparietto del signor Costamagna l’altra sera sul tg2 mi ha fatto venire il vomito! Due settimane fa si è laureato mi figlio e per qualche ora alla facoltà d iFerrara sono stata circondata di giovani:meravigliosi ,bravi ,studiosi ,propositivi,assolutamente meglio della mia generazione da tutti i punti di vista.Li guardavo felici nel giorno della laurea a raccogliere il frutto di un lavoro serio,fato in modo eccellente ,in tempi strettissimi e pensavo alle prospettive che il Paese ha preparato loro. Quando metti al mondo un figlio pensi che se gli dai un buon esempio,mostri correttezza morale ed impegno nel mantenere una parola,senso di responsabilità,capacità di sacrificarsi ,se gli dai una buona istruzione ed investi negli studi ,potrai metterli su una strada che gli permetta di affrontare un percorso di vita digntoso e proficuo per se stessi e per glia altri.Poi ti accorgi che il sistema Italia è scoppiato :e non si può solo con la forza delle braccia nuotare verso al riva quando la corrente del mare ti trascina alla derivae ti allontana inesorabilmente.Che fare ,che dire ,io che sono una che si incazza ,che sbatte il pugno sul tavolo che ha sempre cercato di reagire anche nei momenti in cui si è trovata col sedere per terra, mi sento snervata ,come una molla che ha superato il carico di strizione e non sa più ritornare in se stessa.E come insegnante parlando con i miei ragazzi mi trovo a guardarli in silenzio e loro di rimando a me.Quei silenzi pesanti…di attesa…mi viene in mente mia nonna che mi raccontava quando durante la seconda guerra mondiale suonava la sirena dell’allarme aereo dei bombardamenti….e tutti correvano nei rifugi…a Brescia molti si nascondevano nella grande galleria sotto il castello….e lì aspettavano….e speravano che la bomba sarebbe scoppiata da un’altra parte….si sarebbero salvati,però qualcun altro sarebbe morto ….mors tua fortuna mea…..è così ,siamo in una guerra! Costante,continua che ti arriva ogni giorno dalle notizie ,dalle cartelle di Equitalia,il braccio armato dello stato,che ti bombarda,ti colpisce e anche quando riesci a farla franca colpisce che sta intorno a te ….e cominci a pensare che nonostante tu ci provi ogni giorno a raddrizzare la direzione ed a lottare contro il vento contrario,prima o poi toccherà anche a te….Una volta raccontavano che se in questa vita soffri,poi qualcuno ti accoglierà in Paradiso.Ora penso che questo sia per tutti non più un’ipotesi ma una certezza assoluta:se questo non è un inferno ,spiegatemi,datemi voi una definizione di inferno.Fate una buona volta come i matematici.Definizioni ,assiomi e teoremi:almeno forse recuperando un minimo di contraddittorio basato sulla logica potremo arrivare ad ua soluzione corretta formalmemte e condivisa.Definitemi che cos’è l’inferno,datemi una definizione logica ,datemi un punto di riferimento.Un sistema,qualsiasi sistema ha bisogno di una riferimento.di un punto di partenza.E qui chuido perchè mi sto avvolgendo in un inviluppo logorroico che è solo il segno di una evidente,pesante disperazione.Roba da matti!!!Io che sono quella delle cause perse,del “quando il gioco si fa duro i duri inizianoa giocare”..oddio…
E’ proprio vero,sarà la speramza l’ultima a morire.Già perche glia altri saranno tutti morti da tempo.
Sarà il caso che mi tuffi in un barattolo di Nutella,forse sarà una morte dolce.
Eliana Leoni Marcelletti
Solo collera nei confronti della politica? Diciamo di no. Quando comincia a paventarsi l’assenza del pane, anche il popolo italiano – bonaccione e mite, nonostante le comparsate televisive – si innervosisce. Come ogni altro popolo. E cerca capri espiatori, dimenticando che gli emigrati siamo stati noi prima degli altri. E dimenticando che non può essere un delitto il rispetto della dignità di chi viene qui da noi perché non si ripeta per mano nostra tutto quanto abbiamo dovuto soffrire noi cent’anni fa.
Agli immigrati – straingiustamente – si imputa un’assistenza da parte dello Stato che mancherebbe agli italiani. Vigliaccamente, invece, gli immigrati sono i più deboli di tutti nella catena sociale. Poveri tra i poveri, e per di più nemmeno a casa loro.
Io mi rifiuto per principio di parlare di delinquenza degli stranieri, come se gli italiani fossero tutti angioletti e non ci fosse un’evasione fiscale che supera il 50%. E questa a tutti i livelli: dagli scontrini battuti nei negozi alle creste sui guadagni professionali, dalla malsana solidarietà del lampeggio (quando incrociamo uno che corre maledettamente e poco oltre c’è una pattuglia) alle parcelle di artigiani e alle false dichiarazioni di redditi. Però indubbiamente stona – in un Paese che non è una monarchia e sta boccheggiando – l’ammontare di stipendi e pensioni di funzionari, dirigenti e politici. Stona l’accanimento del Fisco su quel 49% scarso di popolazione che invece le proprie tasse le onora sempre, sia perché non può fare diversamente (l’impiego fisso) sia perché ha un codice morale e sacrosanto che glielo impone. Poi, se alla fine la gente sbrocca – contro di sé ieri a Civitanova, ma forse è meglio non tirare troppo la corda – credo non possiamo cadere dal pero e dire “come è porzuto capitare?”.
@ Eliana Leoni Marcelletti
Sei una donna meravigliosa!
Insomma Liuti, una volta Lei gira intorno ai commentatori anonimi, facendo loro gli auguri di buona Pasqua in regime d’apartheid, la volta dopo Lei gira intorno ai commentatori aggressivi, come se la loro peraltro evidente ed innegabile inciviltà fosse quasi la prova regina (o una delle cause prime) dell’inciviltà del Paese.
Secondo me il Suo vero obiettivo sono i commenti in sé, ce lo dica meno democristianamente, su!
Liuti c’è Cambriani (noto tesserato PD) che ipotizza il caso di interrompere la collaborazione… pensi quanto spiace a noi di centrodestra!!!!!!
Liuti, i cittadini non possono nemmeno protestare???? Con tutto quello che ci fanno i politici… bah…
Mah! Personalmente ho sempre visto che le persone desiderose di aiutare gli altri (e ce ne sono) lo fanno con la dovuta discrezione, senza suonare le fanfare. Il resto (farsi fotografare accanto al povero, al malato terminale), mi sembra farsi una facile pubblicità sulle disgrazie degli altri. Come è possibile non capire la crisi che ci sta divorando? Bisogna essere proprio completamente avulsi da ogni contatto con la realtà, per non rendersi conto che non si può vivere con 500 euro al mese. Avete mai sentito parlare di esodati, cassa integrati, pensionati con la minima, e di gente che deve assistere malati non autosufficienti a cui è stato tolto l’accompagnamento? Come pensate che possa sopravvivere questa gente?
Queste storie di persone che lavorano e non vengono pagate, di ditte fantasma, di folle burocrazia, sono purtroppo storie di tutti i giorni, e solo chi dorme sui suoi scranni, alti o piccoli che siano, sembra non rendersene conto, non capire quanto ciò possa costituire un problema; salvo svegliarsi all’improvviso quando si palesa l’occasione per fare una bella figura sulla pelle degli altri. E’ questo che scatena la rabbia.
Anch’io ho trovato alcuni commenti che ho letto su CM alquanto sgradevoli: soprattutto quelli sugli immigrati, che stanno diventando un facile capro espiatorio. Ma il mondo della rete è questo, è una finestra viva e reale sul mondo che circonda, un mondo che non è fatto solo di salotti buoni, ma anche di periferie sanguigne ad arrabbiate. Sarebbe grave e pericoloso ignorare il mal di pancia della gente. Ricordiamoci a cosa ci ha portato, in Europa, la crisi del 1929, ed alziamo lo sguardo a vedere dove stanno andando l’Ungheria e la Grecia.
E soprattutto, chi ha possibilità di farlo, cerchi di rimuovere le cause profonde di questa rabbia che sta covando come un fuoco sotto la cenere, pronta a divampare. E purtroppo ho una grande paura che non saranno più soltanto parole.
Troppo tardi per continuare ad seguire una logica tutta qualunquista, la gente si toglie la vita, ogni giorno , troppo facile riempire le nefandezze create da un sistema, che tutto fa meno che l’interesse del cittadino tra l’altro suo,elettore, queste sono le conseguenze di chi fa i propri comodi a spese del più debole, anche in guerra si evita di sparare contro la croce rossa, ma in questi casi qualcuno lo sta facendo, in Italia purtroppo è inutile ogni dialogo con un popolo ingordo fatto di corruzzione e di interessi personali , quando accadono queste cose inutile domandarsi perché, come se , agire sempre con senno di poi servono immediate soluzioni è gia troppo tardi starne a parlare qualcuno ne dovrà pagare di sicuro le conseguenze
hanno ridotto un popolo alla discordia e ora chiedono anche di essere compianti nel dolore dei fatti che ogni onesto cittadino deve sopportare sopprusi, qualcuno dovrà pensare molto bene sui fatti che accadono in questo paese e non esiste classe politica degna di un popolo che ha da sempre fatto sforzi immani e sacrifici ecc ecc. Questi sono i grazie io personalmente a nome di tutti i facenti parte delle amministrazioni politiche nazionali e locali mi vergognerei solo ad aprire bocca dovrebbero fare silenzio e rifugiarsi nel più buglio dei meandri dell’inferno oramai è palese che in quest’italia nessuno è più protetto da nulla e non servono chiacchiere ne commenti bisogna solo fare silenzio e meditare sull’accaduto qualcuno dovrebbe prendersi la responsabilità sugli avvenimenti che accadono non stare solamente li ad aspettare che i proventi cadano dal cielo oramai vige l’egoismo morte tua vita mea e hanno anche il coraggio di parlare ? non ci sono parole veramente bisogna solo vergognarsi di fare parte di un paese del genere
Il nostro sarà pure un paese incivile, ma che pena sentire la dichiarazione della neo presidentessa della Camera che non conosceva la miseria della gran parte d’Italia!!! E se si fosse interessata oltre che di rifugiati anche dell’Italia forse oggi non sarebbe un ulteriore corpo estraneo in parlamento. Tutto continua come prima, ma fino a quando?
Torno a ripetere che va riformato il sistema previdenziale, dando la possibilità di anticipare la pensione o di mettere mano al montante pensionistico anche prima di maturare i requisiti. Ovviamente mettendo gli opportuni disincentivi e riduzioni. La copertura la si trova mettendo dei limiti agli importi pensionistici. Oppure ricalcolando in chiave contributiva tutte le pensioni superiori ai 2000 euro.
infatti la Boldrini non é la paladina degli immigrati in genere ma bensi’ dei falsi profughi africani, tra l’altro mentre il popolo italiano gozzoviglia nel lusso sono stati spesi solo 1 miliardo e 300 milioni per qualche decina di migliaia di ”profughi” http://www.foggiacittaaperta.it/news/profughi-di-san-giovanni-rotondo-no-ai-500-euro-del-governo-si-al-corso-di-fabbro.asp ”profughi” originari di paesi dove, come tutti sanno, sono in corso guerre a colpi di testate atomiche come ghana, senegal, nigeria e costa d’avorio…
Liuti, per me la gente è fin troppo civile nei propri comportamenti…. la situazione è gravissima, dal punto di vista lavorativo, ormai da anni e nel frattempo l’intera classe politica ha pensato solo a riempire la propria pancia e a favorie uno sperpero di denaro pubblico in modo scandaloso…. io mi meraviglio semmai se la gente fino ad oggi ha dormito, mi meraviglio che non siamo in un clima ben più pesante, perchè qui di motivi per scendere in piazza a protestare ce ne sono tantissimi ed ognuno di noi o li vive in prima persona o conosce qualcuno, amico o parente, che li sta vivendo in modo drammatico….e nel frattempo abbiamo visto i nostri “amati” politici aumentarsi gli stipendi, intascare tangenti, mettere in Parlamento gente totalmente inadatta, mettere in atto leggi assurde che tutelano gli stranieri mentre gli italiani poi, come si vede nei FATTI, vengono dimenticati…. ma di che ci lamentiano??? delle reazioni? di qualche insulto che alla fine è lo sfogo minimo che può avere uno che ha visto un conoscente suicidarsi perchè non ha più un soldo? io, caro Liuti, mi preoccuperei di mettere alla gogna OGNI GIORNO tutti quei politici che non fanno nulla per il bene dei propri cittadini, che non si adoperano in modo adeguato e corretto per svolgere le proprie funzioni… ma si sa, è più facile dire che è il popolo che non deve reagire in modo esagerato, è più facile parlare in modo retorico e vuoto del fatto che qualcuno si permette di urlare contro chi rappresenta lo stato che tutto toglie e pochissimo da.
La tragicità di queste tre morti ci deve far riflettere sul tipo di società che abbiamo sin qui costruito, una società che non è stata in grado di percepire il grave malessere che affliggeva e tormentava una intera famiglia che non ha avuto la forza di “gridare” aiuto.
Una società dove, giorno dopo giorno, si accentua la disgregazione e il malessere sociale creando disagio e solitudine tra le persone, le famiglie ma anche tra i numerosi giovani in cerca di lavoro.
Una società dove si vive in una situazione di perenne emergenza.
Una società dove le persone e le famiglie si chiudono in sè stesse e nelle proprie case.
Una società dove ci si tappa le orecchie per non udire l’urlo disperato delle tante persone che non riescono più a “tirare” avanti.
Una società dove si è “mitizzato” il benessere ad ogni costo, che induce la gente a consumare per produrre ed a produrre per consumare fino a consumare l’essere (la persona) in nome dell’avere (cose).
Una società dove si imbroglia la gente facendogli pagare l’apparente benessere materiale con un reale ed irreversibile malessere esistenziale.
Una società dove si ha paura di guardare a fondo la realtà e di vederla quale essa è.
Una società dove i veri “valori” sono sempre più flebili e impalpabili.
Una società dove si guarda verso un orizzonte sempre più vicino e quotidiano.
Questa società non ha più futuro.
Non capisco quali colpe possa avere la Boldrini!!!!! Il suo è un bellissimo articolo sig. Liuti, sono daccordo con lei:
SSSSSSSSSSSSSSSSSi belle parole esposte elegantemente chi contestava la boldrini contestava le istituzioni ORBE,INGIUSTE E LADRI gli veniva contestata la dichiarazione fatta che dice testualmente.NON SAPEVO CHE IN ITALIA CI FOSSE TANTA POVERTA’, cara Signora ma dove è vissuta fino ad oggi? questa non è povertà ma è FURTO DEI DIRITTI ACQUISITI DA CHI HA PAGATO TASSE E CONTRIBUTI PER PIU’ DI TRENT’ANNI,per quanto riguarda gli immigrati oltre a percepire centinaia di euro al mese per famiglie a carico inesistenti in’ Italia ,vengono impiegati in lavori sia di manovalanza che di muratura,basta guardare i lavori appaltati in citta’ oltre che nelle aziende , QUELLO CHE CERCAVA ,,IL SIGNORE CHE SI E’ SUICIDATO ERA UN LAVORO,GUARDA CASO DI MANOVALE O MURATORE.ECCO IL MOTIVO PER IL QUALE ,GIUSTAMENTE SI DIVENTA RAZZISTI.
L’Assessorato per il Reddito di Cittadinanza
Per quanto riguarda le modalità con le quali si dovranno articolare esperimenti come quello di Guardiagrele, lo stesso Auriti ha posto in evidenza come il progetto debba essere realizzato in due fasi:
• la prima, che si può denominare “dell’avviamento”, è servito perché il SIMEC a far conseguire “quel VALORE INDOTTO che lo oggettivizza come un bene reale, oggetto di PROPRIETÀ DEL PORTATORE”, e che lo distinguerà dalla moneta corrente non più soltanto formalmente, ma anche sostanzialmente;
• la seconda fase dovrebbe consentire ai Comuni di “beneficiare” del servizio econometrico, mediante un Assessorato per il REDDITO DI CITTADINANZA, che prima della stampa dei SIMboli EConometrici e della loro assegnazione tramite un CODICE DEI REDDITI SOCIALI, avrebbe il compito di promuovere in modo adeguato, anche culturalmente, in modo da attuare l’iniziativa, e distribuire i SIMEC tra i cittadini”.
http://www.scribd.com/doc/103273320/13-Moneta-e-Reddito-e-Linee-Di-Intervento