di Alessandra Pierini
“Omicidio di Stato”, “Vergogna” neanche gli animali sono trattati così”: sono le espressioni forti gridate costantemente fuori dalla chiesa di San Pietro a Civitanova durante l’arrivo dei feretri di Romeo Dionisi, Anna Maria e Giuseppe Sopranzi che hanno messo fine alla loro vita a causa della crisi e dei debiti.
Sono state poi ripetute più volte a gran voce nel corso della celebrazione e di nuovo al termine della funzione, in particolare contro il sindaco Tommaso Claudio Corvatta e i rappresentanti delle istituzioni tra i quali il presidente della Regione Gian Mario Spacca, l’assessore Sara Giannini, il presidente della Provincia Antonio Pettinari.
E’ così che il dramma umano della famiglia, distrutta da poche decine di migliaia di euro di debiti, è servito a far prendere coscienza, anche a chi le sentiva lontane o a coloro che non sembravano esserne sfiorati. delle difficoltà del Paese, dei problemi, quelli reali, degli italiani che non riescono ad arrivare a fine mese, dei capofamiglia che perdono il lavoro e non sanno come sfamare i loro figli, dei pensionati che affrontano ogni spesa con difficoltà e sofferenza.
Proprio Romeo, Anna Maria e Giuseppe che, per pudore, dignità o chissà cos’altro, non hanno avuto il coraggio di far sentire il loro grido di sofferenza, sono diventati dalle loro fredde bare la voce degli italiani. La loro scelta, maturata nell’intimo di un appartamento e nella vergogna di manifestare all’esterno i problemi economici, è oggi un grido che squarcia l’indifferenza e che scopre in tutta la sua gravità i problemi dell’Italia. I parenti più stretti hanno chiesto rispetto per i loro cari e magari che l’intimità del loro dolore non fosse violata. “Insomma ci sono dei morti, è sempre un funerale” hanno sussurrato i familiari tra le lacrime, chiedendo, senza successo, di smettere con le urla.
Una folla ha riempito piazza XX Settembre. Tra tanti civitanovesi, ognuno ha la sua storia da raccontare. “Mio marito non prende lo stipendio da mesi”, “Ho chiesto un sussidio per l’affitto ma non me l’hanno dato” e “Mi sono rimasti 20 euro di pensione per arrivare a fine mese” sono queste le parole che si rincorrono tra la gente e si alternano a commenti sull’accaduto “Li conoscevo bene, li avrei aiutati” e “Perchè non mi hanno chiesto niente?”. L’attesa dell’inizio è un continuo vociare, finchè il primo carro funebre non si affaccia in via della Gondola e davanti alla chiesa di San Pietro, in un attimo, piomba il silenzio più assoluto e disarmante rotto da tre lunghi applausi, per Romeo, il primo ad arrivare poi per Anna Maria e Giuseppe. E’ questione di secondi e da più lati della piazza, all’arrivo dell’autorità, si levano le grida di rabbia.
«La città di Civitanova è ferita» ha detto monsignor Luigi Conti durante l’omelia. «Caino rispose a Dio che gli chiedeva dove fosse Abele con la domanda “sono forse io custode di mio fratello?”. E’ vero che la crisi è terribile e ci attanaglia ma il punto centrale è che ognuno di noi deve ritrovare la sua vocazione di custode dei suoi fratelli e uscire dall’indifferenza reciproca che la vita frenetica provoca in noi. Questi fratelli – ha detto poi parlando dei tre civitanovesi – hanno chiesto perdono a noi ma siamo noi a chiedere perdono a loro per la loro vita sacra». Monsignor Conti si è rivolto ai politici e alle istituzioni: «Sono spaventato perchè da qualche tempo da me non vengono più gli operai ma gli imprenditori per chiedere al vescovo qualche commessa. Coloro che governano facciano presto e si rendano conto che non ce la facciamo più. In questa città c’è vera solidarietà, lo so, prendiamo spunto dal dolore per rinascere nella speranza». Le offerte raccolte sono state devolute alla Caritas cittadina.
Hanno voluto salutare Anna Maria le tante amiche che hanno ricordato quando dai terrazzini dei loro appartamentini ci si consolava a vicenda: «Non siete voi che dovevate vergognarvi, qualcun altro senz’altro sì. Ci mancherà il tuo sorriso». E’ stato questo l’unico intervento. Nessuno ha trovato il coraggio di aggiungere altro. Anche il presidente della Regione Spacca che ha portato alle famiglie il cordoglio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva già commentato: «Non credo che si possa dire nulla in queste circostanze, il silenzio è più dignitoso”. Napolitano ha anche inviato una corona di fiori.
All’uscita dalla chiesa si è ripetuto il bagno di folla e le accuse a Corvatta, affiancato dall’assessore alle Politiche Sociali Antonella Sglavo in lacrime” sono diventate ancor più pressanti tanto da richiedere alle forze dell’ordine di improvvisare una piccola scorta per lasciarlo passare: «Abbiamo fatto il possibile – ha detto il primo cittadino – ma per quanto potremo spremere i fondi dei servizi sociali non saranno mai sufficienti se non ritroveremo il senso di comunità e una maggiore vicinanza». Corvatta si è rivolto alla politica nazionale: «Deve decidere, non è possibile continuare a lungo così, ognuno faccia la sua parte». Tra la gente è apparso anche un cartello: “Corvatta e Boldrini sostengono gli stranieri a vivere e gli italiani a morire”.
Il dolore certo non si spegne, le lacrime continueranno a scendere ma cosa succederà quando si spegneranno i riflettori e le telecamere? Domani non potrà e non dovrà essere tutto come prima perchè il sacrificio di Romeo, Anna Maria e Giuseppe deve servire a cambiare. Davvero.
(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)
Il senatore Mario Morgoni e Ivo Costamagna, presidente del Consiglio comunale di Civitanova e vicino di casa di Anna Maria, Romeo e Giuseppe
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Vorrei che chi urlava contro la Boldrini dicesse che cosa vuole. Il ritorno del cavaliere? qaundo tutto anadva bene?
non ho parole ..davvero…….. :'((
E’ una vera vergogna e speriamo che siano le ultime vittime
La Boldrini: non immaginavo che in Italia esistesse cosi’ tanta poverta’….. Dopo la Fornero un’altra politica che cade dalle nuvole. E questa deve salvare gli italiani? Non stiamo messi bene
ah max…..qui gli italiani si salvano solo le palle loro….ancora non l’hai capito!!??!! Italiani brava gente_
Per Gentili: Io non sono potuto andare ad insultarla per precedenti impegni, ma sono uno di quelli che la disprezza. Chiunque cerca di farsi pubblicità sfruttando drammi e tragedie è disprezzabile. Ed è disprezzabile anche tirare in ballo chi, della vicenda, non ha cercato di approfittare.
Me fa ride quillu che manna la corona de fiori: solo che li fiori non se magna, signor presidente. Se li magnasse lei, li fiori. La jende je serve lo justo per sarvà armeno la dignità.
La Boldrini… il sig. Mauro Gentili cade dalle nuvole di fronte al nostro sconforto nel leggere che la presidentessa della Camera non sapeva che in Italia ci fosse tanta povertà. Beh, certo: lei, col suo stipendiuccio non proprio da fame forse si è scordata di non far parte della maggioranza della popolazione. Peccato solamente che militi in un partito di centrosinistra. E con questo, la frittata è completa.
Si dice sempre che i politici guadagnino troppo. Si può anche dire che per l’Italia fanno poco o niente in considerazione di quanto guadagnano: dovrebbero cioè darsi da fare, e non per sé ma per l’Italia, quasi 24 ore al giorno.
La cosa che mi ha indispettito maggiormente è l’affermazione di Corvatta, durante un’intervista il quale ha asserito che le vittime non avevano chiesto aiuto fino in fondo e la Boldrini mentre andava via dall’Ospedale che non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto
Già non avendo dignità non possono capire quale umiliazione si prova a chiedere aiuto, e soprattutto poi sapendo che vicini e quant’altro quando avessero saputo ti avrebbero additato e chiacchierato fatto illazioni sulla tua situazione, mortificato.
Anche le chiacchiere della gente fanno male non solo i politici
Io mi chiedo se vi sia un qualche pudore in chi pubblica commenti fascisti e xenofobi, qualunquisti.. come si trovi addirittura la voglia di fare delle battutelle in vernacolo avvilenti e mediocri come quelle del Sig. Davoli…..
napolitano ha mandato la corona di fiori per solidarieta’? ma napolitano chi? quello che con decorrenza 1 gennaio 2013 si è aumentato di 3.000.000 euro mensili il suo gia’ notevole stipendio???!! non lo conosco…
Non so se si tratti di un delitto di stato, come molti giornalisti lo hanno definito. So invece che a morire sono tre persone che lavorando tutta una vita si sono ritrovate un giorno a non avere piu nulla, in primis la speranza. Anche il Papa ultimamente ha detto che i giovani non dovrebbero farsi rubare la speranza nel futuro, motore da sempre “dell’andare avanti” per qualsiasi società. I giovani, hanno un’innata speranza difficilmente se la fanno rubare, è nella natura delle cose. Si fidanzano, lavorano (se possono), spendono, si indebitano per comprare case, si sposano e magari emigrano. Emigrano perche posto per loro, nel Bel Paese, non ce n’è. Il giovane si sa difendere, si sente forte e puo farcela. Il passaggio pero ora è diverso. La situazione che sta vivendo l’Italia, non solo sta togliendo speranza alle nuove generazioni, ma la cosa piu paurosa è che sta piano piano erodendo la dignita delle persone. Parlo di quella dignità geniuina, costruita con anni di duro lavoro, e dedizione per la famiglia. In un paese civile non puo succedere che uno stato non si faccia portatore delle richieste di queste persone. Un giovane anche se sommerso dalle difficoltà, una strada alla fine la trova, attenzione non sto dicendo di non dover aiutare i giovani, vorrei solo far capire che magari è molto piu difficile per tre anziani disoccupati che provano a campare con neanche 500 euro al mese. Per me esistono colpe, ma non mi sono mai nascosto dietro un dito, e quindi dire che è colpa della politica/sistema previdenziale significa dire tutto e nulla. La colpa è di come ci siamo fatti rapresentatare politicamente dal dopo guerra in poi. E di come una coscienza politica del sociale non sia rappresentata da anni in parlamento. Qui abbiamo miliardi per salvare banche (favorevole), iniziano ad arrivare miliardi per le imprese (speriamo), non abbiamo 1000 euro per salvare tre persone. Non facciamoci uccidere da 1000 euro.
Come al solito i veri responsabili della rovina d’italia passano da Salvatori (32%?) e quelli che perseguono vie di conciliazione nazionale da spregevoli servi … servi di chi signori?
Intanto la Presidente della Camera c’era, mi pare l’unica, a prendersi insulti: coerentemente, al di là di facili gaffes strumetalizzabili dalla folla inferocita, ha fatto del suo meglio. Che non è stato molto, è vero, ma quel non molto è il poco o tanto che solo le donne sanno dimostrare nei momenti difficili.
Quello che Grillo chiamava lo psiconano (lui, eh? non io) e che invece adesso non ce lo chiama manco più (ma in fondo anche lui deve più che qualcosa a Mediaset) dov’era?
Dove’era con i suoi 14 miliardi spicci + immobili ? Quei miliardi che stanno nelle sue tasche e non su quelle degli italiani ?
Con qualche milione di complici ? Dove era dove erano i veri responsabili della sciagura di Italia?
Lui a farsi gli impacchi sugli occhi ma i suoi?
Giusto, monsignore!!
Si faccia presto…. a cominciare dal farvi pagare l’imu per i VOSTRI IMMOBILI COMMERCIALI!!! dal fare chiarezza sui loschi affari delle vostre attività speculative.
In questo modo noi cittadini potremmo pagare un pò meno tasse e situazioni come queste sarebbero di minor numero.
E’ anche colpa vostra, o ipocriti preti e simili. Avete sempre appoggiato tutte le politiche degli ultimi 20 anni, non ne siete esenti e dove va il vento, lì siete voi, salvo poi, aver sempre la parola giusta per le pecore, al giusto momento. Inutile che vi dica di vergognarvi, poiché non avete il senso della dignità e del rispetto. Mi fate obbrobbrio, ecco e spero che questo papa vi ‘umanizzi’.
A Davoli questo discorso non piacerà, lui ama attaccare tutti, eccetto i clèrici… pazienza, ce ne faremo una ragione.
Monsignor Conti: chi governa faccia presto.
Paolozoo: coloro che hanno governato fino a pochi anni e mesi fa chiedano scusa, si vergognino, stiano zitti e scompaiano dalla scena politica e sociale, per le macerie e la miseria che hanno lasciato ai cittadini, nascondendo la crisi e non facendo nulla per evitarla.
P.S. la chiesa inizi a contribuire all’attuale sfacelo pagando le loro tasse allo stato italiano invece di predicare bene e razzolare male.
Ieri a Civitanova si è assistito ad uno spettacolo indegno ed indecoroso. Alcuni dementi invece di rispettare il dolore di parenti e amici ed onorare i morti hanno inveito contro il sindaco, il quale non si è sottratto alla folla. Ha dimostrato ancora una volta di essere una persona degna, generosa e di grande umanità. Che c’entra lui con la tragedia? Cosa c’entrava la neo presidente Boldrini che è stata insultata. La sua presenza è stata indice di coraggio. Come molti italiani anche molti civitanovesi hanno poca memoria. Vorrei ricordare che se siamo allo sfascio la responsabilità è delle scelte scellerate e sconsiderate dei governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni. Guarda caso si tratta per lo più di coalizioni guidate da Berlusconi. Poi Monti e compagna bella hanno dato la mazzata finale. Smemorati concittadini come non citare i 17 anni di governo targati Marinelli/Mobili che all’insegna dell’entusiasmo berlusconiano hanno condotto il comune al collasso. A proposito dov’erano questi illustri assenti nei giorni scorsi? Forse arroccati nelle loro sontuose dimore? Mi chiedo perché non inveite contro i veri responsabili di questa catastrofe alla quale avete contribuito con il voto. Prendetevi le vostre responsabilità e indirizzate la vostra rabbia verso la giusta direzione. Verso coloro che hanno tolto ai poveri per dare ai ricchi. E smettetela di cadere dalle nuvole.
IO SONO INCAZZATO NERO E TUTTO QUESTO NON LO ACCETTERO’ PIU (quinto potere)
@ Stefano Benedetti
la sua meschinità non ha limiti, approfittare di un funerale per indirizzare le colpe su Grillo, che se mi permette, in 30 giorni non ha potuto creare questo disastro. Poi se una persona è stata in grado di guadagnarsi dei soldi onestamente non ci vedo nulla di grave.
Il punto è che noi italiani abbiamo permesso a questi politicanti, burocrati, banchieri di ridurre le istituzioni come ben possiamo constatare, abbiamo permesso che ci rubassero i nostri soldi senza darci dei servizi decenti …….. ci hanno ridotto come i paesi del terzo mondo.
La cosa grave è che esistano ancora persone come lei che non solamente continuano imperterriti a non aprire gli occhi (forse per interessi personali), ma spara a zero contro il M5S che ha l’unica colpa di non voler formare un governo con chi ha perso il pelo ma non il vizio …….. di appropriarsi dei nostri soldi.
L’Assessorato per il Reddito di Cittadinanza
Per quanto riguarda le modalità con le quali si dovranno articolare esperimenti come quello di Guardiagrele, lo stesso Auriti ha posto in evidenza come il progetto debba essere realizzato in due fasi:
• la prima, che si può denominare “dell’avviamento”, è servito perché il SIMEC a far conseguire “quel VALORE INDOTTO che lo oggettivizza come un bene reale, oggetto di PROPRIETÀ DEL PORTATORE”, e che lo distinguerà dalla moneta corrente non più soltanto formalmente, ma anche sostanzialmente;
• la seconda fase dovrebbe consentire ai Comuni di “beneficiare” del servizio econometrico, mediante un Assessorato per il REDDITO DI CITTADINANZA, che prima della stampa dei SIMboli EConometrici e della loro assegnazione tramite un CODICE DEI REDDITI SOCIALI, avrebbe il compito di promuovere in modo adeguato, anche culturalmente, in modo da attuare l’iniziativa, e distribuire i SIMEC tra i cittadini”.
http://www.scribd.com/doc/103273320/13-Moneta-e-Reddito-e-Linee-Di-Intervento
@mago
hai detto una cosa giusta ma che non condivido.
le chiacchere della gente, sulle realtà piccole quanta importanza si da a queste cose, uno in queste situazioni dovrebbe preoccuparsi di quello che pensa il vicino? ma stica**i !!!
ma ti rendi conto di quello che dici? allora tutta la società è responsabile, ipocrita che vuole solo apparire.
forse queste persone hanno agito cosi anche per questo, e secondo me è grave.
la gente si deve fare gli affari suoi e non giudicare queste cose, siamo nel 2013 basta con sta mentalità da contadini.
per quanto riguarda il prete, ha ragione sulle istituzioni ma che anche la chiesa facesse qualcosa per la gente in difficiltò, e se già lo fa dovrebbe fare di più.
quanta ipocrisia
Monsignor Conti, ha ragione. “Chi ci governa faccia presto “, ma a tornarsene a casa! Dopo tutti i danni che hanno causato al popolo Italiano in questri anni , semplicemente il popolo non li CREDE PIU’. Sono già trascorsi più di quarata giorni dalle ultime Elezioni ed il Parlamento composto da 1000 persone, non ha ancora iniziato a fare nulla . Penso che per Loro, questa è l’ultima occasione , prima che sia inevitabilmente troppo tardi.