Speriamo che a Pesaro si ricordino anche della Provincia di Macerata e che effettivamente Ceriscioli sia un cambiamento in tutti i sensi. Le premesse sembrano buone.Non abbiamo bisogno di speranze ma di vedere un cambiamento reale., non tanto per noi della vecchia generazione ,quanto per i nostri giovani. Evviva il futuro! Così è impossibile.
Tanti auguri a tutti e buon lavoro.
Una cittadina speranzosa.
Eliana Leoni
Paolo Fresu ed Uri Caine!!!!! che dire...non bastano le parole....solo emozioni .....che provengono da musica barocca .....incredibile...scritta nel seicento e che attraverso questi due impossibili interpreti ritorna ad emozionare.....ti trasporta in un viaggio all'interno dell'anima......ti commuove e ti rallegra,buio e luce, forza e dolcezza......li guardi e ti perdi nelle loro acrobazie fisiche e melodiche....nella semplicità con cui affrontano i temi più difficili tecnicamente ..... ammiri la profonda conoscenza filologica che consente agli esecutori di riportare il suono e la musica in primo piano...che dico in un piano assoluto...perfetto...ideale....Geniale ed originale inserire come una preziosa perla questo spettacolo di jazz all'interno di una manifestazione classica.Se l'intento nel proporre tale spettacolo è quello di coinvolgere ed allargare l'interesse ad un pubblico più giovane ,se è quello di dimostrare come la musica classica sia il sostegno di tutta la produzione musicale successiva,se l'intento è quello di colpire lo spettatore con una performance di pura emozione sonora e visiva ,comunque l'intuizione di inserire questa pagina di musica virtuosa e di altissimo livello è stata geniale.L'organizzazione di nuovo riesce nell'intento di dare lustro a tutta la comunità civitanovese ,sostenuta da sponsor sensibili alla cultura ,nonostante la crisi ed i tagli che ovunque vengono fatti e indica come la strada della cultura possa essere l'unica fonte di luce e di speranza in tempi sempre più bui come questi.Un grazie di cuore ed un arrivederci al prossimo spettacolo che ha non poco di straordinario ed unico nel panorama musicale nazionale ed internazionale.Al teatro Annibale Caro sarà un'emozione irripetibile vedere nuovamente al pianoforte il mitico Vladimir Ashkenazy ,gigante della scena musicale mondiale, in coppia con ben due pianoforti con il figlio Vovka,anch'egli valente musicista di fama internazionale.
Eliana Leoni
Finalmente qualcuno si accorge dei gioielli che teniamo accuratamente nascosti. Era doveroso un omaggio ad un artista di caratura internazionale che è un vanto per la cultura musicale della nostra regione Marche. E' un orgoglio ed un privilegio avere nella nostra comunità' artisti del suo calibro.
Caro Giuseppe,
per anni ci siamo incontrati per le scale di casa e salutati di sfuggita.La distrazione con cui incontriamo l’altro e non ci soffermiamo a guardare uno sguardo triste o pieno di solitudine. I problemi degli altri sono distanti ,non ci toccano,non li guardiamo o forse li guardiamo ma non vogliamo vederli. Siamo solo pronti a giudicare e ci mettiamo sempre dalla parte dei buoni e ci assolviamo e spesso non siamo capaci di dare la nostra solidarietà e vicinanza a chi ne ha bisogno. Troppe solitudini,troppi suicidi in questa nostra piccola città che dovrebbe risultare protettiva e quasi un luogo familiare.Troppa disperazione che nessuno vede e di cui ci stupiamo con amarezza quando siamo colpiti da gesti così estremi. Dov’è finita la nostra umanità,la nostra empatia,la capacità di comunicare con gli altri? Ma gli altri siamo noi,ecco l’amarissima verità.Ed è una certezza:queste morti sono anche dei nostri fallimenti come esseri che fanno parte di una comunità sociale, una comunità di anime che sembrano diventate cieche,sorde,piene di ogni bene ma prive di sensibilità e di amore.La tua sofferenza Giuseppe ,nascosta e portata dignitosamente è stata per te una croce troppo pesante da trascinare.Ora invece viaggi leggero e stai in compagnia di chi non vuole più giudicarti. Un abbraccio fraterno.
Eliana Leoni Marcelletti
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Per cominciare la scultura così denigrata è stata donata con le migliori intenzioni dai Lions ed è stato un service per la città realizzato in occasione del cinquantesimo del club di Macerata nella speranza di fare cosa gradita e di abbellire e contribuire a migliorare l’arredo urbano.Le intenzioni sono perfette ,forse gli uomini sono fallibili e qualche volta non riescono ad accontentare i gusti così raffinati e sensibili di tutti questi numerosissimi,preparatissimi e selettivi cultori dell’arte.Alle porte della città c’è ben peggio dell’infelice risultato ,tanto per citare le testuali parole dell’articolo: ma vogliamo parlare di quel meraviglioso passaggio a livello che ti blocca all’inizio di via Roma ! L’ultimo di tutto l’emisfero boreale e che ti tiene spesso ( e sempre quando sei di fretta) fermo in fila ,nervoso e soprattutto depresso ,quando stazionando per entrare in città sulla tua destra devi per forza sorbirti “ il giardino delle cose che perdute” ,che in questo momento di crisi è la ciliegina sulla torta dopo una giornata complicata. Pensi:siamo veramente un paese da terzo mondo.Poi imbocchi la rotonda di dimensioni miniaturizzate ,quasi le forche caudine di romana memoria e il tragitto diventa ancora più lento e tu sempre più nervoso.Ma proseguendo ecco che sulla tua destra puoi finalmente ammirare una casina piccina con un bel pollaio di oche e galline ,anche questo ,in barba ad ogni norma igienica, l’ultimo pollaio cittadino dell’emisfero boreale E di nuovo dici :siamo nel terzo mondo.Ma poi ti rincuori ,perché a sinistra c’è un meraviglioso obelisco con le antenne dei telefonini,spuntato nottetempo come un fungo che ti riporta nell’era tecnologica. E allora pigliamocela con qualcuno che per omaggiare la città ha voluto fare un dono.Donare parola così poco di moda. Mia nonna diceva in dialetto :”ie ce ‘rva lo rresto”.Non so se l’ho scritto bene perché sono lombarda.” Una scultura a medaglia dove esiste solo un davanti ed un dietro(…ma che vuole dire?????) è un’idea dello spazio assente ( di nuovo che vuole dire).Un linguaggio oscurantista,medievale e che riecheggia di occulto( e di nuovo che sta a significare)”.Un’accoglienza, all’ingresso della città, negativa e priva di sensibilità” .Ma quello che ha pensato e scritto tali parole, ha mai visto quello che gli sta intorno?????Vogliamo confondere la cacca con la cioccolata. Ma mi facciano il piacere.Articoli pettegolezzo,scorretti e imprecisi,manifestamente provinciali,di una provincia stretta stretta,piccola piccola e meschina. E non parliamo di alcuni commenti.Stendiamo un velo pietoso.Tutti questi grandi intenditori d’arte:tutti oggi capiscono tutto e parlano e sparlano a sproposito di tutto.Stile De Filippi- programma uomini e donne-. I maceratesi sono molto meglio di come vogliono farli apparire in quest’articolo ed in alcuni commenti a seguire.
Eliana Leoni Marcelletti
Un uomo pieno di vitalità e di qualità umane :queste parole mi picchiano in testa come un martello.Ed io che in ogni cosa che faccio,in ogni atto,in ogni relazione devo dare senso a ciò che accade, proprio non riesco a capire. Perché ? Andarsene ,rinunciare a combattere,perdere la speranza .Quanta sofferenza e solitudine si nascondono dietro ai sorrisi di convenienza. Mi domando se è forse perché siamo così distratti e assorti nei nostri pensieri e problemi da non cogliere il profondo senso di felicità e di mancanza che colpisce chi ci è vicino. Eppure penso che prima di arrivare ad un gesto così estremo ,qualche segnale ci deve essere stato.Io penso che ognuno di noi spaventato ,bombardato e confuso da questa società liquida che ci scombussola ogni giorno, per sopravvivere,ha imparato a selezionare i messaggi diretti ed indiretti che gli altri ci mandano. All’inizio raccogliamo le informazioni che ci vengono dal mondo esterno,le cataloghiamo e scartiamo quelle che ci creano problemi e sofferenza. Poi anche questo data base comincia a pesare ed allora cancelliamo la parte negativa e continuiamo a cancellare fino a quando ci asserragliamo in un castello di convinzioni che di reale hanno ben poco.Una protettiva muraglia virtuale ,delle lenti rosa dalle quali appare la realtà che vogliamo vedere.Niente deve essere incrinato.non c’è spazio per uno sguardo triste:solo sorrisi smaglianti con denti bianchissimi e dinamismo .Tutto va bene,tutto va bene.stiamo tutti bene,non è cambiato nulla,qualche scossone da fuori ,ma il sistema di sempre regge. L’importante è che lo sconvolgimento che ci provoca la valanga di notizie incredibili e durissime da cui siamo bombardati si possa dominare: un sano distacco,imparare a proteggersi ,a non soffrire.Imparare a non vedere al di fuori dell’armatura che ci siamo costruiti intorno.Ma la vita è bastarda:è lì che ti aspetta , prima o poi dovrai fare i conti con la realtà,con quella realtà che hai rifiutato,che non hai voluto vedere.Ti accorgerai in un attimo che quella muraglia non esiste, che in realtà hai scavato una voragine,che hai perso il senso della tua vita di essere e di essere sociale. E con una devastante e sconvolgente banalità,mentre tutti contenti e felici ti vedono come l’uomo più realizzato a felice del mondo,così,un giorno potrebbe capitare anche a te di trovarti a passeggiare per un boschetto ,in un quartiere,tranquillo ,ordinato ,pulito,dove tutto funziona,la gente passeggia,vive ,lavora,va al supermercato, le macchine girano intorno alla rotonda,il passaggio a livello sale e scende ,il treno passa,il tempo scorre normale,è venuta l’estate e si va al mare con la crema solare ad alta protezione ed il costume nuovo;in questa bolgia degna del quinto girone dell’inferno, con estrema semplicità,toglierai il guinzaglio al tuo cane e ti appenderai ad un albero fino a che la tua vita ,la tua coscienza non se ne’andranno e con loro la sofferenza che nessuno vuole vedere ma che c’è.E’ lì, appesa ad un albero a gridare che non sei una foglia,una cosa ,che sei e resterai un uomo.Ma non ci vorrà molto per far sparire le tracce,per dimenticare:non aveva problemi ,tutto filava liscio Così la giostra di tutti i gironi continuerà a girare e tutti insieme a lei ,pensando allegramente che va tutto bene,non c’è nessun problema e se c’è fingiamo che non ci sia ma soprattutto assicuriamoci che non sia nostro che lo possa diventare.
Arrivederci in Paradiso ,caro Andrea.
Eliana Leoni Marcelletti
Nel mio cuore è vivissimo il ricordo di quei salesiani che mi hanno accolto nella loro scuola e mi hanno insegnato ad essere l'insegnante che sono.Mi hanno insegnato che si può esser liberi ,capaci di essere flessibili anche rimanendo nelle regole.Mi hanno insegnato l'allegria di avere fiducia ed essere propositivi ed ottimisti anche quando tutto ci spingerebbe a pensare ad una resa.Mi hanno insegnato che si può e si deve sempre imparare da tutti,che un buon maestro è anche allievo e capace di ascoltare. Le conversazioni con Don Cossu,con Don Gino Damiani,con Don Carnevale,surreale personaggio metereopatico e di una cultura impressionante!.Come non ricordare Don Carlo,burbero e serissimo nella talare d'altri tempi,che sapeva scrivere pensieri di una dolcezza e sensibilità che scoprivano una cuore grande ed un animo tenero ,dietro la scorza dura , severa e austera .Conservo il biglietto che mi mandò quando ho avuto il mio secondo figlio.La sua tenerezza ,la cura ,l'affetto e la stima che mi dimostrò sono un piccolo focolare che tengo nel mio cuore per i momenti bui,quelli in cui non mi ricodo più di me.Ma quelle parole sono scritte,nero su bianco e dimostrano ciò di cui questi grandi uomini erano fatti:quanto hanno dato nel formare coscienze libere e capaci di autodeterminarsi e quanto affetto e dedizione hanno mostrato verso quei giovani che crescevano nel loro istituto.E Don Gino Damiani,che mi assolveva sempre anche quando gli dicevo che non riuscivo ad andare in chiesa ed a pregare."La messa non mi dice niente: è come se fossi un sordo che ascolta la musica,non sento niente,anche se mi impegno".E lui con lo sguardo paterno e sornione."Prega quando ti senti,anche quando fai i lavori di casa,quando passeggi,quando fai la spesa,prega quando aiuti chi ne ha bisogno." Era il suo modo per accogliermi e cercare di capirmi e spingermi a riflettere,con la galanteria , la forza e la serenitàdi un piccolo grande uomo.
Eliana Leoni Marcelletti
Nei primi ani ottanta ,appena laureata ho avuto l'onore ed il privilegio di entrare nella scuola salesiana come docente:inizialmente nella scuola media e poi promossa sul campo al liceo scientifico e linguistico.E' in quel luogo che mi sono formata come insegnante nel messaggio di Don Bosco per formare "un buon cristiano,un onesto cittadino e un alunno preparato".E' così che ho compreso che essere insegnante è molto più che svolgere un programma meramente didattico:è un viaggio di formazione sia per l'insegnante che per la classe che deve crescere armonicamente come gruppo coeso di individui che concorrono all'obiettivo futuro di diventare le leve della nuova società e quindi essere cittadini civili,dotati di onestà intellettuale,capaci di impegnarsi responsabilmente e lealmente per permettere non solo la propria crescita umana e culturale ma,e questo è ben più importante, costituire valore aggiunto per tutta la comunità,sia a livello umano che per ciò che riguarda le competenze culturali ,tecniche e professionali .E' questa la scuola che chiedeva Don Bosco, è questa la scuola che chiedeva a gran voce Don Milani.Una scuola di libertà di pensiero all'interno di regole,capace di essere flessibile,dinamica ,aperta ma sempre senza dimenticare gli obiettivi di riferimento.Costruire insieme,relazionandosi in modo diverso con persone diverse e portando tutti con percorsi personalizzati all'unico obiettivo comune della formazione a trecentosessanta gradi.Mai dimenticare che l'alunno non è solo un contenitore dove travasare dei contenuti:se fosse solo questo il ruolo di un insegnante,basterebbe sostituirlo con un computer ben più presciso ed aggiornato.Il lavoro dell'insegnante è, attraverso la propria disciplina ,mettere lo studente nelle condizioni di essere curioso,di appassionarsi,di aprire delle porte che gli mostreranno nuovi scenari e che gli faranno capire che egli non è una semplice pedina,ma può e deve essere ,insieme con l'insegnante che lo guida e lo sostiene,artefice del proprio viaggio di formazione.E' questo che ho imparato in quella scuola salesiana da meravigliosi insegnanti e colleghi salesiani che silenziosamente,ogni giorno ,hanno lavorato con pazienza e perizia,senza curarsi delle facili critiche e spesso dell'incomprensione altrui.Non è facile ,signori miei ,essere insegnanti:è il lavoro forse più difficile e di responsabilità ,perche facendo danni ai nostri ragazzi ,noi insegnanti sappiamo bene che facciamo danni incalcolabili non solo a loro,ma anche a tutta la comunità.Ecco perchè leggendo questa notizia ho sentito una fitta sullo stomaco :ma voglio sperare che ci sia ancora la possibilità di fare qualcosa.La scuola e la cultura sono i cardini di una società civile.
Eliana Leoni Marcelletti
Una serata all’insegna dell’eccellenza. Eccellente la location sia per l’eleganza che per l’acustica, eccellente la scelta degli esecutori, eccellente la scelta del palinsesto. Un vanto per la città di Civitanova che in un momento buio per la cultura e per la società in genere riesce ad esprimersi a livelli così alti. Il teatro era gremito e il pubblico partecipe, attento e soprattutto coinvolto tanto da rispettare un attimo impercettibile di assoluto silenzio prima di scatenarsi in uno scrosciante applauso alla fine di ogni esecuzione. La Filarmonica marchigiana sapientemente e magistralmente guidata dal maestro Joerg Iwer è stata una sublime cornice per i due strumenti principe :il pianoforte del maestro Lorenzo Di Bella e il violino di Alexander da Costa. Con perizia, competenza, sensibilità e gusto raffinato il direttore d’orchestra ha dimostrato come una sapiente regia può saper trarre da ogni componente dell’orchestra il meglio in modo tale da amalgamare i suoni in un’unica armonia capace di rendere onore al pezzo musicale, alla grandezza degli autori ed anche alla sensibilità di un pubblico che oggi più che mai ,anche grazie alla rete, conosce ,ascolta e si avvicina alla produzione musicale classica ,diventando più esigente e sempre più partecipe. Una grande serata come questa lascia immaginare il lavoro sapiente e certosino di chi ha pensato, ha curato e organizzato un evento che porta Civitanova a livelli di eccellenza nella produzione di performance musicali: il maestro Lorenzo Di Bella .Una regia che ha confezionato un piccolo capolavoro di armonia ed eleganza. Il culmine e focus della serata è stato il concerto per pianoforte ed orchestra di Mendelssohn che è stato eseguito dopo l’ouverture K492 dalle Nozze di Figaro. I fuochi d’artificio sono iniziati con l’ingresso del maestro Di Bella che, come solo lui sa fare ha catturato gli spettatori. Durante l’esecuzione del concerto per pianoforte ed orchestra n.2 in re minore op. 40 di Mendelsshon ,in un tempo sospeso, non un fruscìo, non un rumore, non un fiato, se non le note di uno dei pezzi di virtuosismo pianistico così emotivamente coinvolgenti da mettere direttamente in comunicazione l’animo di chi ascolta con l’interprete, superando ogni barriera e lasciando campo solo all’emozione pura, all’armonia, alla gioia. A seguire l’esecuzione puntuale, sentita del Guarnieri del Gesù di Alexandre Da Costa per il concerto per violino ed orchestra in re maggiore op.35 di Cajkowskij: il giovane virtuoso del violino ed esecutore dotato di una sapiente tecnica ed un gusto ricercato ed attento ai particolari, ha mostrato solo qua e là qualche lieve incrinatura nella sonorità ,percepita peraltro solo dagli ascoltatori più esigenti e forse non ha avuto a supporto, dato l’esiguo spazio del palcoscenico e pertanto il ridotto numero degli orchestrali una cassa di risonanza che potesse amplificare e rendere tutta la potenza e pienezza del suono.
Toccanti e profonde le parole lette dal maestro Di Bella alla fine dell’esecuzione per ringraziare la sentita partecipazione del pubblico a tutti gli spettacoli di Civitanova classica, per fare una riflessione sull’importanza della manifestazione e per ringraziare il comune e gli sponsor privati che hanno investito in cultura ,dimostrando coraggio , lungimiranza e senso di appartenenza ad una comunità che vuole crescere, sperare, lavorare per costruire una società più sana e più consapevole. Di notevole sensibilità anche l’intervento a braccio del sindaco che con semplicità di modi ma profondità di contenuti ha fatto trapelare la sua profonda soddisfazione e il suo orgoglio di civitanovese per la riuscitissima performance ed ha voluto rassicurare la sua comunità, come un buon padre di famiglia, che l’amministrazione continuerà a sostenere ed a promuovere le attività culturali che oltre ad essere vanto e lustro per tutti sono un vero momento di crescita umana e sociale.
Eliana Leoni Marcelletti
Articolo condivisibile, ma consiglio di andare a vedere su You tube gli articoli di Paolo Barnard ed in particolare quello intitolato "Perchè le elezioni sono solo una farsa" per capire che c'è ben altro della cattiva politica. E quello che troverete lascia l'amaro in bocca e poco spazio per la speranza .
Eliana Leoni Marcelletti
Quando nel 1997 mi marito Francesco progettò e realizzò per il Lion distretto 108 questo villaggio con case prefabbricate in legno , fu un’esperienza che lo coinvolse profondamente ed a cui si dedicò con passione.Il villaggio era un piccolo luogo di speranza e di promessa di un futuro in uno scenario di desolazione dopo il terremoto che si era portato via la vita e le storie di intere famiglie.Insieme a lui ed al Governatore Rivizzigno siamo successivamente tornati a trovare gli abitanti del villaggio ed abbiamo ricevuto un’accoglienza affettuosissima e riconoscente:conservo ancora un bellissimo asciugamano ricamato che mi regalò una delle signore che vi abitavano.E’ una grande gioia per me sapere che questa struttura abbandonata negli ultimi anni ,ora riprende vita.Ancora non ho la forza di ritornarci: è troppo presto per me ed i ricordi anche se molto belli sono ancora troppo densi di emozioni perché tutto mi parlerebbe di mio marito:gli architetti hanno la fortuna di rimanere immortali attraverso le opere che costruiscono.Un giorno ci tornerò e riuscirò ad essere felice anche se non potrò fisicamente condividere questa gioia con mio marito Francesco.Grazie alla mia famiglia lionistica per quanto ha fatto :sono sicura che anche lui dovunque sia vi è vicino ed è orgoglioso di questo piccolo e prezioso gioiello di solidarietà.
Eliana Leoni Marcelletti
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Da quando sono al mondo ed ho coscienza di me la parola più importante per me è stata “ madre”.Come donna ho avuto lo speciale dono di sentire la gioia di avere una vita che cresce dentro di te e che hai voluto insieme al tuo compagno o marito. Così fina da bambina ho sentito la grande empatia che il senso di maternità permette di avere verso gli altri.Avere cura ,crescere ,nutrire e seguire la crescita e lo sviluppo di un figlio, l’educazione di un alunno e per estensione la capacità di coltivare con gli altri( che poi siamo noi) un sentimento di solidarietà e di compartecipazione e condivisione sia dei momenti lievi che di quelli difficili. E soprattutto coltivare e ricordare in ogni momento la nostra vocazione al servizio: essere utili, essere il mezzo che possa servire a costruire una sinergia positiva in ogni relazione.E’ molto difficile farlo,è necessario essere profondamente onesti con se stessi prima che con gli altri,è necessario assumersi la capacità ci fare ed affrontare sacrifici e mettersi sempre dopo tutto e tutti. Donare e donarsi ,dedicare la propria esistenza è la vera essenza del nostro essere :le cose che possediamo veramente sono quelle che doniamo.Quando ti alzi al mattino pensi a tutto ciò che puoi realizzare ti senti forte ed ottimista: poi ti rendi conto che non hai le forze sufficienti,che non sei abbastanza forte da metterti in gioco e sei troppo egoista e concentrata su di te per poter agire .E’ allora che devi tirare fuori tutta la forza vitale che hai dentro e forzarti di guardare in faccia la realtà,di affrontare anche le prove più dure insieme a tuo figlio, costringerlo a guardare con chiarezza dentro di sé ed a capire chi è,qual è la strada che sta percorrendo,quali sono le sue paure,quali sono i suoi limiti. Non sono le mancanze che ci impediscono di raggiungere l’obiettivo, è la nostra cecità,la nostra incapacità di indagare sui nostri limiti e cercare in ogni modo di affrontarli.Non è importante il risultato ma il percorso: la vita non è una corsa ai cento metri piani,ma una maratona lunghissima ed impegnativa,dolcissima ed amarissima, bellissima e terribile, ma è comunque un’opportunità che ci è data in dono ed un dono va accettato ,ci piaccia o no e va amata e protetta .Guardate il mondo che vi circonda e gli altri negli occhi: in essi potrete leggere le emozioni che trapelano dallo sguardo. Guardo gli occhi dei miei alunni: quanta voglia di essere ascoltati e capiti,quanto bisogno di uno sguardo di interesse ,di amore ,di qualcuno che si accorga di loro. Ma metterli nelle condizioni di crescere,imparare a conoscere se stessi ,di essere in contatto reale con le loro emozioni è una cosa molto difficile: ci vuole forza di volontà,coraggio,senso di responsabilità e disciplina.Le regole sono importanti e fondamentali,la lealtà,saper mantenere la parola data ma è soprattutto la capacità e l’umiltà di riconoscere i propri errori e avere la forza di chiedere scusa davanti a tutti con onestà per insegnare che sbagliare è terribile ma superabile,ma non voler riconoscere i propri errori ed il male fatto ad un altro essere umano è un delitto,perché uccide il futuro e la speranza.
Eliana Leoni Marcelletti
Se non arrivano in piazza in macchina pare che muoiano:la Piazza della Libertà è ridotta ad una parcheggio di automobili. Suv e fuoristrada: ma che ci fa un fuoristrada nel centro di Parigi se si chiama fuoristrada? Ma non consigliavano di camminare per almeno un'ora al giorno per mantenere la linea? Per salire in place de la Libertè ci vorranno sì e no cinque minuti! E dunque pomposi che portate a spasso emormi macchinoni, forse, come diceva miss Doubtfire lo fate per compensare la carenza dei vostri attributi? L'altro giorno passando in mezzo a questo garage a cielo aperto ,ho sentito nella mia testa All of me e la struggente e dolcissma voce di Billie Holyday che mi ha accompagnato fino alla fine delle scalette. O forse quella musica veniva dalle finestre di Filippo Davoli? Comunque era bellissima!
Eliana Leoni Marcelletti
Pasqualina: questo nome rievoca nei miei ricordi di bambina un nome che significava speranza, squarcio nel buio della disperazione o quanto meno la possibilità di abbreviare l’angoscia di attesa di un verdetto di condanna a morte a causa di una malattia. Così ascoltavo i racconti dei grandi che parlavano sottovoce di qualche grave problema e poi c’era sempre qualcuno che si offriva di andare a parlare con Pasqualina portando una fotografia della persona che aveva bisogno del suo aiuto sia medico che finanziario. Pasqualina l’ambasciatrice dell’intellegibile, capace di conoscere ricordare prevedere il futuro in forma intuitiva ,per improvvise illuminazioni. Una sorta di riminescenza platonica il saper leggere un sapere nascosto ,puramente intellettuale che è scritto nella nostra anima e che viene alla luce solo se stimolato da una richiesta che viene dal mondo sensibile. C’è un fisico che si chiama Juliana Barbour che sostiene che viviamo in un universo dove i fotogrammi tridimensionali di ciò che noi chiamiamo passato, presente e futuro sono tutti presenti contemporaneamente e noi passiamo dall’uno all’altro secondo le regole probabilistiche della meccanica quantistica. Questi fotogrammi sono la memoria dell’universo ,una sorta di banca dati della vita e dell’universo che nella teoria platonica vengono spiegati con la riminescenza: La reminiscenza o anamnesi è la nostra memoria assopita che si rianima e permette alle nostre conoscenze di venire alla luce ridestarsi e far riaffiorare un sapere che era stato dimenticato nel momento in cui siamo venuti al mondo e che successivamente abbiamo rimosso e che sopravvive solo nel nostro inconscio, salvo riaffiorare talvolta in particolari situazioni. La conoscenza è il ricordo di stati che non possono essere ordinati secondo un criterio puramente temporale che definisce ieri oggi domani e di conseguenza un luogo ,uno spazio una posizione precisa. Sono concetti che per chi è abituato a vivere in uno spazio e un tempo che sono assoluti e definiti fa venire le vertigini. Ma se noi comuni mortali siamo colpiti da tutto ciò ,consoliamoci che anche i fisici stanno brancolando nel buio .Siamo avvolti dal mistero ,vogliamo certezze e siamo condannati ad una totale indeterminazione e prima lo accetteremo e ce ne faremo una ragione prima riusciremo a trovare un po’ di serenità. Mi danno molto conforto la parole di questa meravigliosa poesia di Montale:Non Chiederci La Parola
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Eliana Leoni Marcelletti
Provo e riprovo a leggere questa notizia ,ma ho soltanto senso di vuoto nello stomaco:una nausea sottile e un senso di disperazione che cerco assolutamente di combattere .Ma provo solo una grande pietà e un enorme senso di sgomento e di impotenza per la fine di queste tre persone comuni che si sono illuse che facendo qualche sacrificio avrebbero potuto decorosamente mantenere una facciata di normalità. C'è un sistema fuori che te lo impedisce:manca il lavoro e la tassazione è altissima ed iniqua;per quanto si provi a limitare e spese il sistema è come una piovra che ti prosciuga.Ti attaccano in tutti i modi:la riforma Fornero sta mietendo le sue vittime.E non se ne parla.Intanto Monti ha coperto il buco finanziario di Siena con i soldi estorti (una patrimoniale a tutti gli effetti) sulla casa,un bene sul quale già paghiamo le tasse nella denuncia dei redditi,mettendo una tassa iniqua che è andata a coprire uno dei più grosssi scandali finanziari del nostro paese ,una voragine di miliardi delapidata dal capitalismo finanziario.E a Siena la nostra classe politica che adesso si batte il petto perchè preocccupata delle stallo e della mancanza di un governo ,dov'era?Come hanno potuto sia a destra che a sinistra permettere una catastrofe di queste dimensioni? Un governo,ma non bastano i danni dei precedenti ?Ma non bastano le porcherie dei precedenti? Una cosa è certa:qualsiasi riforma che richiedesse sacrifici non li ha minimamente toccati:pensate ai trombati della politica che se ne sono andati in pensione e liquidati profumatamente! La Boldrini ha ridotto a metà gli stipendi:ma parliamo della metà di 18000 euro.Avreste problemi voi a vivere con solo 9000 euro al mese!!A Macerata le tasse che vanno alla provincia (ma non doveva sparire) aumentano sempre più ,i servizi sempre meno ,per le strade facciamo la gincana tra le buche e poi quidici giorno fa ,CM pubblica una lista di dirigenti della provincia che non si sa per qualche giochetto sicuramente legale ma assolutamente immorale si trovano degli stipendi gonfiati a dismisura!Altro che parlare di paese incivile:questo è un paese che sta uccidendo la speranza,che impedisce ai giovani di costruirsi un futuro, di avere un lavoro dignitoso.Sembra il cartone animato di Robin Hood,con lo sceriffo di Nottingham che spreme fino all'ultimo centesimo fino a togliere la serenità e il coraggio per guardare avanti.E la chiesa? Signori miei persino il papa ha fatto come Ponzio Pilato? A proposito ,visto che loro l'Imu non la pagano,potremmo pensare in massa di trasformare le nostre abitazioni in luoghi di culto,chiese o giù di lì per poter evitare di pagare ancora una tassa così iniqua? Quante altre persone cercano di tirare avanti in modo decoroso e sopportano un carico così pesante da arrivare ad una soluzione così radicale?Io penso ce ne siano tante:ma ci hanno insegnato a soffrire,tirarci su le maniche ,fare sacrifici e provare ad andare avanti:ora però sta diventando veramente impossibile e per quanto si possa limtare ,sacrificare e privare ,molti sono allo stremo.Le tre morti di Civitanova spero non siano la punta di un iceberg.Spero,speranza,sperare diventano per molti parole vuote. In certi momenti,poi adesso che sono rimasta sola ,quando penso fitto fitto mi domando come siamo potuti arrivare a tanto?Siamo diventati un paese del terzo mondo sia moralmente che economicamente .Il siparietto del signor Costamagna l'altra sera sul tg2 mi ha fatto venire il vomito! Due settimane fa si è laureato mi figlio e per qualche ora alla facoltà d iFerrara sono stata circondata di giovani:meravigliosi ,bravi ,studiosi ,propositivi,assolutamente meglio della mia generazione da tutti i punti di vista.Li guardavo felici nel giorno della laurea a raccogliere il frutto di un lavoro serio,fato in modo eccellente ,in tempi strettissimi e pensavo alle prospettive che il Paese ha preparato loro. Quando metti al mondo un figlio pensi che se gli dai un buon esempio,mostri correttezza morale ed impegno nel mantenere una parola,senso di responsabilità,capacità di sacrificarsi ,se gli dai una buona istruzione ed investi negli studi ,potrai metterli su una strada che gli permetta di affrontare un percorso di vita digntoso e proficuo per se stessi e per glia altri.Poi ti accorgi che il sistema Italia è scoppiato :e non si può solo con la forza delle braccia nuotare verso al riva quando la corrente del mare ti trascina alla derivae ti allontana inesorabilmente.Che fare ,che dire ,io che sono una che si incazza ,che sbatte il pugno sul tavolo che ha sempre cercato di reagire anche nei momenti in cui si è trovata col sedere per terra, mi sento snervata ,come una molla che ha superato il carico di strizione e non sa più ritornare in se stessa.E come insegnante parlando con i miei ragazzi mi trovo a guardarli in silenzio e loro di rimando a me.Quei silenzi pesanti...di attesa...mi viene in mente mia nonna che mi raccontava quando durante la seconda guerra mondiale suonava la sirena dell'allarme aereo dei bombardamenti....e tutti correvano nei rifugi...a Brescia molti si nascondevano nella grande galleria sotto il castello....e lì aspettavano....e speravano che la bomba sarebbe scoppiata da un'altra parte....si sarebbero salvati,però qualcun altro sarebbe morto ....mors tua fortuna mea.....è così ,siamo in una guerra! Costante,continua che ti arriva ogni giorno dalle notizie ,dalle cartelle di Equitalia,il braccio armato dello stato,che ti bombarda,ti colpisce e anche quando riesci a farla franca colpisce che sta intorno a te ....e cominci a pensare che nonostante tu ci provi ogni giorno a raddrizzare la direzione ed a lottare contro il vento contrario,prima o poi toccherà anche a te....Una volta raccontavano che se in questa vita soffri,poi qualcuno ti accoglierà in Paradiso.Ora penso che questo sia per tutti non più un'ipotesi ma una certezza assoluta:se questo non è un inferno ,spiegatemi,datemi voi una definizione di inferno.Fate una buona volta come i matematici.Definizioni ,assiomi e teoremi:almeno forse recuperando un minimo di contraddittorio basato sulla logica potremo arrivare ad ua soluzione corretta formalmemte e condivisa.Definitemi che cos'è l'inferno,datemi una definizione logica ,datemi un punto di riferimento.Un sistema,qualsiasi sistema ha bisogno di una riferimento.di un punto di partenza.E qui chuido perchè mi sto avvolgendo in un inviluppo logorroico che è solo il segno di una evidente,pesante disperazione.Roba da matti!!!Io che sono quella delle cause perse,del "quando il gioco si fa duro i duri inizianoa giocare"..oddio...
E' proprio vero,sarà la speramza l'ultima a morire.Già perche glia altri saranno tutti morti da tempo.
Sarà il caso che mi tuffi in un barattolo di Nutella,forse sarà una morte dolce.
Eliana Leoni Marcelletti
Perchè nascondersi dietro ad un nomignolo? Azzardo l'ipotesi che siamo sempre pronti a puntare il dito sugli altri ,ma quando ad essere messi alla gogna potremmo essere noi stessi,la cosa diventa un tantino più difficile ed impegnativa in tutti i sensi.Io non ho alcun timore del giudizio altrui quando mi sento a posto con la coscienza e parto dal presupposto che se qualcuno non la pensa come me,ben venga.Il contraddittorio fa parte della vita ,del nostro essere animali sociali.E meno male che ragioniamo e pensiamo e siamo diversi altrimenti sarebbe una noia pazzesca.Mi mancano terribiilmente le discussioni accorate che facevamo con mio marito.Si può essre su fronti opoosti maallo stesso tempo anche essere insieme.Non bisogna aver paura,basta ricordare che gli altri siamo noi e tutto diventa facile.Meglio affrontare una verità scomoda che sentirsi presi per i fondelli.
Omne vivum ex ovo.
Approfittiamo di questa Pasqua non solo per mangiare la coratella con l'uovo,la pizza di formaggio,il ciavuscolo e i vincisgrassi,ma cerchiamo di rinnovarci ,di cambiare pelle,di mettere nuove foglie come fanno le piante e vincere i timori che abbiamo del giudizio altrui,perchè questo potrebbe significare solamente che siamo noi a non essere veramente convinti delle tesi che esponiamo
Buona Pasqua a tutti e soprattutto pace e serenità
Eliana Leoni Marcelletti
Un saluto speciale ad una persona speciale,autentica:l'ho conosciuto nel 1984 quando sono andata ad insegnare nella scuola media dei Salesiani.Anni indimenticabili dove ho imparato veramente il significato della parola "insegnare".Don Ennio era insieme a tutto il gruppo dei salesiani un eccellente insegante,un eccellente formatore ma soprattutto un uomo dotato di grandissima umanità ed amore per gli altri.Ciò che mi hanno insegnato in questi istituto è diventato un imperativo categorico che impronta le mie giornate e mi fa trovare la mia dignità di insegnante e di donna nel servizio verso gli altri.
Eliana Leoni
Il taglio interpretativo del maestro Bizzarri è stato sublime nel secondo movimento della Tempesta,l'adagio. Questo è il suono del pianoforte romantico ,con la passione e l'impeto domate da una linea melodica dolcissima e struggente.Immagino che Beethoven l'avrebbe suonata così.Queste note valgono una vita,arrivano direttamente all'anima e sembra di ascoltare qualcosa che già conosciamo e che è dentro di noi,che ci mostra il lato nobile e più sublime di ciò che siamo. Il terzo movimento,l'allegretto ci ha sollevati quasi fisicamente ,proiettati , travolti e trasportati con sentimenti contrastanti di gioia,nostalgia ,malinconia e struggimento.Anche dopo averlo ascoltato cento o mille volte ,ieri sera l'emozione è stata ancora nuova,avvolgente,assolutamente nuova ma sempre fedele a se stessa ed il maestro Bizzarri ha saputo toccare le note più profonde del mio cuore.
Grazie
Eliana Leoni Marcelletti
Carissimi,
bravi,bravi,bravi!!!! Dopo cinque anni di scuola insieme posso dire che sono felicisssima ed orgogliosa di voi. Vedervi crescere ed avervi accompagnato in questo cammino di crescita sia scolastica che umana è stato impegnativo e si concluderà con l'esame :ma sono sicura che ancora una volta non mi deluderete e saprete stupirmi.D'altra parte il nostro motto è :"Quando il gioco si fa duro,i duri cominciano a giocare". I vostri sorrisi ed il vostro affetto mi hanno sostenuto e mi hanno dato la forza di affrontare anche il mio periodo più buio.Non vi dimenticherò mai! Complimenti a tutti......e grazie per avermi sopportato pazientemente in questi cinque anni.
la vostra insegnante di matematica
Eliana Leoni Marcelletti
A tutti gli studenti che hanno scelto di iscriversi al nostro istituto porgo un affettuoso benvenuto: in questa scuola affronteranno un percorso di formazione che li avvicinerà alle tematiche che riguardano la biologia ,la natura, l’ecologia ,le biotecnologie sia nel settore agroalimentare che per fare un uso razionale delle risorse agricole .Chi vuole sopravvivere al caos sistemico che ci circonda, deve portare il suo sguardo di nuovo alla natura ,interessarsi e studiare le tematiche ambientali .Nella nostra scuola ogni alunno oltre a trovare una grande famiglia che lo accoglierà e lo accompagnerà lungo il percorso di formazione non solo scolastica ma prima di tutto umana, sociale ed educativa, potrà ottenere una preparazione valida sia per un inserimento nel mondo del lavoro sia per poter proseguire nella formazione universitaria.
Vi aspettiamo ,con la vostra energia positiva di giovani pieni di voglia di crescere e di potenziare con il vostro contributo e la nostra professionalità una scuola ,che da anni si impegna per migliorare ,stare al passo con i tempi e fornire un servizio di livello sempre più alto alla collettività.
Benvenuti ragazzi e buon lavoro!
Una professoressa
Eliana Leoni Marcelletti
Caro signor Sellone,
compendo assolutamente il suo sfogo ,ma direi che le iene potrebbero dedicarsi anche ad altri argomenti:le allego virgolettato un trafiletto copiato dal blog di Beppe Grillo.Queste parole mi fanno indignare molto più degli strafalcioni di un onorevole che oltretutto,non so se lei è al corrente, faceva parte anche della commissione giustizia.""La mia speranza è che il primo provvedimento del Parlamento sia l'eliminazione dei privilegi elencati nell'articolo riportato qui di seguito: Elezioni 2013: i "trombati" e la consolazione di tfr e vitalizio: "Per quella categoria di politici che, poco elegantemente ma in maniera molto eloquente, viene definita la categoria dei Trombati c'è il diritto alla buonuscita, per reinserirsi nel mondo dell'occupazione, naturalmente. Gianfranco Fini riceverà una buonuscita di 300mila euro (tassata come il tfr), potrà contare per altri dieci anni su un ufficio a Montecitorio e su un team di collaboratori (da due a quattro), e ogni tanto potrà anche concedersi di usare un'auto blu. Per tutti vale, comunque, la medesima cifra: 9.362 euro lordi per ogni anno di mandato. Ma andrà sicuramente meglio a Roberto Formigoni, 18 anni da Presidente di Regione in Lombardia: a spanne, un trattamento di fine rapporto fra i 450mila e i 500mila euro lordi. C'è poi l'annosa questione dei vitalizi: cancellati quelli regionali, ma dal prossimo "turno". Così, c'è chi, come Teodoro Buontempo, deputato per cinque legislature, poi divenuto Assessore della Regione Lazio proprio prima che venissero aboliti, non rieletto alla Camera, potrà beneficiare di due contributi a vita.". Ma non solo! Spero che i vitalizi e le buonuscite dei parlamentari vengano eliminati anche retroattivamente, in modo che i vari trombati possano prendere solo una normale pensione. E quest'ultima ipotesi unicamente nel caso in cui abbiano una sufficiente anzianità contributiva. Altrimenti si mettano a lavorare, come qualsiasi altro cittadino." Paolo E.Dopo aver letto queste poche righe ,non conviene con me ,che invece di parlare nuovamente di un fatto su cui penso siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda ed indignazione,i media potrebbero fare qualcosa di un pochino più forte?Ha letto i numeri del trafiletto? La maestrina delle iene potrebbe mettersi alle calcagna di qualche pezzo da novanta e dargli il pilotto.E quanti altri ce ne saranno così! Noi ci concentriamosu Isidori e i furbi (collegati con le varie emittenti che si prestano al giochetto) fanno man bassa e speriamoche i grillini al parlamento abbiano la forza e gli strumenti per stopparli. Speriamo Eliana Leoni Marcelletti
Basta con il gossip da web:troppo facile mettere in difficoltà Isidori,ci riuscirebbe anche un ragazzino della scuola media inferiore.La saputella delle iene ha avuto campo iibero.Si potrebbe puntare il dito su numerosi altri eletti che non brillano per le loro doti di moralità,correttezzza e competenza. E' pettegolezzo di bassa lega utile solo ad aumentare il numero di lettori ed a incrementare gli introiti degli sponsor pubblicitari. Abbiamo scherzato anche troppo e ci mostriamo dei terribili provinciali!
Eliana Leoni Marcelletti
Ok,i nostri eletti sono penosi:ma non sarebbe ora di cambiare argomento e di concentrarsi su qualcosa di più costruttivo ? Sta diventando un pettegolezzo da web,quella sottile cattiveria paesana che ha una connotazione assolutamente provinciale e serve solo ad aumentare il numero dei visitatori ,non a comunicare nuove ed interessanti notizie.....e ci sarebbe una scelta vastissima tra tutti i parlamentari maschi e femmine dei vari schieramenti.La maestrina delle iene sembra una di quelle perfide saputelle che vogliono dimostrare l'assoluta inconsistenza del loro interlocutore.Troppo facile:ci si deve misurare con i più forti ,non con i più deboli;era un giochetto troppo facile mettere in difficoltà IsidoriE' ora di cambiare musica.
Eliana Leoni Marcelletti
Guardo una fotografia del 1938 ad Ancona:alla mostra di aeropittura futurista ci sono Marinetti e i maceratesi Tano e Pannaggi, che insieme a Tulli e Monachesi faranno parte del gruppo Boccioni,il gruppo futurista maceratese che sarà capace di diventare famoso a livello nazionale ed internazionale.Il gruppo si impegnà per costitutire un'avanguardia diffusa,proponendo manifestazioni culturali nelle vie della città (marguttiane e rappresentazioni teatrali)e conferenze aperte a tutti.Per l'aeropittura e areoscultura ricordiamo Tano ,Monachesi,Peschi e Tulli,per l'arte meccanica Pannaggi.Marinetti,il fondatore del movimento futurista, parlando del gruppo futurista marchigiano disse:"Per questi pittori la velocità è intesa come la totale adesione ad un'incessante e graduale moltiplicazione di forme e di colori,con un crescendo ed un diminuendo elasticissimi,superando la pittura figurativa per arrivare all'assoluto.E questo gruppo continuerà a mostrare la sostanza del movimento anche quando in Europa la libertà di espressione comincerà a spegnersi nei vari nazionalismi.Come non rimanere abbagliati dall'innovatività della Madonna dell'ala di Tano,o da Evoluzione dei grattacieli;stupefacente è il ritratto di Marinetti fatto da Monachesi proiettato in un'avanguardia cubista,;l'arte come trasformazione del mondo in casa Zampini a Esanatoglia ad opera di Pannaggi e l'eccezionale intuizione delle sue Astrazioni sintetiche dove la ricerca psicologica vuole andare oltre la superficie e scoprire lo spirito vitale attraverso l'indagine delle caratteristiche fisiognomiche.Per non parlare dei fotomontaggi e dei collage postali,collegando pittura poesia ,parola,fotografia creando analogie e libere associazionidi pensiero.E la velocità e la potenza della macchina in Treno in corsa? Vogliamo dimenticare Peschi,futurista della prima ora e seguendo uno sviluppo più astratto trascinando linee rette e curve,forme squadrate e circonferenze grandi e piccole fino a introdursi come un tarlo a definire opere di scultura assolutamente naturale,fatte da un insetto che buca e trafora il legno per creare meravigliose armonie geometriche.Ma se il "tarlo" è la scultura a noi più vicina ,non bisogna dimenticare l'aeroritratto del l'aviatore.E Tulli aeroritratto.Tulli fuori dal mondo,Tulli trinità aerea sull'angar e Tulli nero come un notturno in volo.Tulli grande amico di Tano sarà l'animatore del gruppo Boccioni e l'ultimo futurista maceratese e nel tempo la sua pittura diverrà più astratta,ma sempre all'insegna di geometrie armoniche,linee rette e curve sinuose a disegnare contorni dai colori pastello,brillanti ,carichi di luce e di calore e di vita. Un perido artistico di tale intensità come quello del futurismo e dei futuristi maceratesi andrebbe riscoperto,studiato ,fatto conoscere ai giovani :non teniamo capolavori ad ammuffire nei musei dimenticati e quindi persi.Ricordiamo i grandi artisti osservando e studiando le loro opere e cogliendo il messaggio di forza ,ricchezza e grandissma modernità dei loro capolavori perchè la città di Macerata torni ad avere il suo antico primato culturale.
Eliana Leoni Marcelletti
Quanti giovani sfortunati hanno a che fare con "adulti " idioti ,che sono adulti solo anagraficamente ma sono inconsapevoli come bambini piccoli e fanno male,tanto male nel modo più banale possibile : che c'è i male nel vendere guadagnando molto denaro delle innocue bustine bianche? .In fondo quella polverina bianca sembra farina,quella per fare le torte,sembra una cosa buona che non può far danno....E così vittime della loro assoluta irresponsabilità,indifferenza ,menefreghismo ,non si rendono conto di innescare per alcuni giovanidei meccanismi perversi e irreversibili che li danneggeranno pesantemente.La nonnina non ha niente di tenero :è solol'icona della banalità del male,un male enorme che viene fatto e ignorato,fatto con leggerezza,fatto senza tenere conto di un briciolo d'amore e di coscienza e per questo ancora più dirompente.E' l'assenza totale di amore di senso di pietà e di relazione.
E allora ricordiamo a questi adulti apparentemente "normali",del tutto ordinari che come dice il poeta :"No man is an island" che tradotto è :"Nessun uomo è un'isola". Ricordando capiranno che il male che stanno spargendo con tanta leggerezza ,intorno a loro ,piano piano gli tornerà indietro come un boomerang.Speriamo che possano soffrirne in modo da prendere consapevolezza dello scempio che hanno fatto.Hanno ucciso se stessi e il loro futuro in modo del tutto inconsapevole.La nonnina andrebbe messa alla gogna:si dovrebbero dare nome e cognome di questa strega e pubblicare la sua faccia.Vi garantisco che come donna,madre e insegnante mi sento così profondamente delusa ed offesa pensando che chi ,come una donna ha la fortuna di poter per nove mesi tenere in grembo una vita e che per questo possa avere la preziosa percezione di quanto la vita sia sacra,possa in modo così banale colpire a morte delle giovani vite.
Eliana Leoni Marcelletti
Atmosfera magica e d’ incanto iieri sera al teatro Lauro Rossi :il brano di Gasparrini attraverso una costruzione geometrica di arpeggi,trilli,discese vertiginose e risalite improvvise in un improbabile paesaggio glaciale ha trasportato gli spettatori in una dimensione onirica e fiabesca,vista attraverso gli occhi incantati e stupiti di un bambino che guardando il mondo coglie con il suo candore la meravilgia della natura e si rende conto che la felicità che prova è la più perfetta e la più grande che potrà mai avere nella vita:in seguito mai nessun altra emozione potrà procurargli questa felicità assoluta proprio perchè del tutto decontestualizzata e pura ,cristallina, avvolgente anche se gelata e luminosissima nel suo candore bianco abbagliante.Nel concerto di Cajcovskij .l’energia della musica irrompe come una tempesta di emozioni contraddittorie,virtuosismo e ritmo senza freni,passaggi aspri e duri, accostati a momenti dolcissimi e nostalgici.La performance dell’orchestra filarmonica e del violinista Milenkovjch ha mostrato la loro prefetta intesa,anche grazie alla sapiente e sentita direzione del maestro BIsanti e ha saputo ricreare la tempesta di gioia e dolore ,di contrasti,passione,forza e bruciante duplicità dell’anima russa.I numerosi bis che il talentuoso e virtuoso violinista ha concesso hanno mostrato non solo le eccezionali doti tecniche del musicista, ma anche la capacità interpretativa e comunicativa di questa stella del firmamento musicale mondiale.La seconda parte della serata con la sinfonia n.39 di Mozart continua sul filo conduttore del concerto:la musica come suono di un’armonia matematica,pura,iridescente,evanescente,impalpabile,incorruttibile ,che domina e struttura l’universo,con una forma perfetta che si materializza nell’aria e pervade il teatro creando un campo di forze invisibile che trascina in una dimensione astratta,assoluta dove la gioia,l’allegria,la tristezza,la forza,la dolcezza ,il dolore si fondono e sfumano una nell’altra armonicamente. Una serata di musica come questa è da incorniciare nell’album dei ricordi più cari e più preziosi.Un ringraziamento doveroso va fatto a chi ha organizzato un avvenimento di tale spessore culturale ed umano.
Atmosfera magica e d' incanto iieri sera al teatro Lauro Rossi :il brano di Gasparrini attraverso una costruzione geometrica di arpeggi,trilli,discese vertiginose e risalite improvvise in un improbabile paesaggio glaciale ha trasportato gli spettatori in una dimensione onirica e fiabesca,vista attraverso gli occhi incantati e stupiti di un bambino che guardando il mondo coglie con il suo candore la meravilgia della natura e si rende conto che la felicità che prova è la più perfetta e la più grande che potrà mai avere nella vita:in seguito mai nessun altra emozione potrà procurargli questa felicità assoluta proprio perchè del tutto decontestualizzata e pura ,cristallina, avvolgente anche se gelata e luminosissima nel suo candore bianco abbagliante.Nel concerto di Cajcovskij .l'energia della musica irrompe come una tempesta di emozioni contraddittorie,virtuosismo e ritmo senza freni,passaggi aspri e duri, accostati a momenti dolcissimi e nostalgici.La performance dell'orchestra filarmonica e del violinista Milenkovjch ha mostrato la loro prefetta intesa,anche grazie alla sapiente e sentita direzione del maestro BIsanti e ha saputo ricreare la tempesta di gioia e dolore ,di contrasti,passione,forza e bruciante duplicità dell'anima russa.I numerosi bis che il talentuoso e virtuoso violinista ha concesso hanno mostrato non solo le eccezionali doti tecniche del musicista, ma anche la capacità interpretativa e comunicativa di questa stella del firmamento musicale mondiale.La seconda parte della serata con la sinfonia n.39 di Mozart continua sul filo conduttore del concerto:la musica come suono di un'armonia matematica,pura,iridescente,evanescente,impalpabile,incorruttibile ,che domina e struttura l'universo,con una forma perfetta che si materializza nell'aria e pervade il teatro creando un campo di forze invisibile che trascina in una dimensione astratta,assoluta dove la gioia,l'allegria,la tristezza,la forza,la dolcezza ,il dolore si fondono e sfumano una nell'altra armonicamente. Una serata di musica come questa è da incorniciare nell'album dei ricordi più cari e più preziosi.Un ringraziamento doveroso va fatto a chi ha organizzato un avvenimento di tale spessore culturale ed umano.
Invece di pensare a come valutare perchè non raccontano delle condizioni penose in cui ci costringono a lavorare:tagli di ore,accorpamenti di materie:quest'anno mi hanno dato una materia che si chiama Complementi di matematica con un ora settimanale.Che cosa pensano che abbia la bacchetta magica? E mi vogliono pure valutare? Bla,bla,bla....e i loro test a risposta multipla di stampo anglosassone ............Per parlare di scuola bisogna starci dentro ,non pontificare in linea teorica mandando noi allo sbaraglio.Progetti,progettiamo,ma chi ,che cosa che non ci danno una lira.......Aria fritta e noi in prima linea a mettere insieme le poche risorse che abbiamo per tirarci dietro tutti e lottando contro la dispersione.La classe è diventata il sacco di Babbo Natale:dentro c'è di tutto e di più.Dobbiamo essere educatori,psicologi,babysitter,governanti ,organizzatori di gite e di eventi e chi più ne ha più ne metta e dimenticavo ,qualche volta riusciamo a trovare anche il tempo per insegnare qualcosa.Ma via ,siamo concreti.Dateci più risorse e più ore di scuola,classi meno numerose e vedrete i risultati.Basta con la pretesa di algoritmi fantasmagorici con la pretes adi valutare oggettivamente:tanto in qualsiasi formula ,anche la più organica e completa possibile,il punteggio grezzo ce lo mettiamo noi e lo facciamo secondo il nostro personale modo di valutare che è soggettivo e che scaturisce dal lavoro fatto con la singola classe e per fortuna varia proprio in dipendenza da questo binomio :insegnante e classe che seguono insieme un percorso e insieme determinano gli elementi di reciproca crescita e reciproca valutazione ma soprattutto di reciproco e profondo legame umano e culturale.
Eliana Leoni
Quando alla mattina arrivava la cassetta del pesce ,da quel contenitore veniva il profumo del mare :mia nonna l'appoggiava nel lavabo di caolino e cominciava a pulirlo ,mentre sul fornello l'aglio dal profumo penetrante rosolava in un olio verde smeraldo .Io facevo colazione sul tavolo di marmo ed inzuppavo i biscotti secchi orosaiwa nel caffelatte che faceva mia nonna e che era molto più buono di quello che bevevo quando ero a Brescia.Quel caffelatte sapeva di vacanza,di sole,di mare ,di libertà e si mischiava con quello del brodetto che veniva via via approntato.Ogni tanto dalla cassetta spuntava qualche pannocchia che tentava la fuga in direzione del mare, a volte riuscendo persino a gettarsi dallo sciacquaio a raggiungere il pavimento per tentare una fuga verso la libertà.Ed io ero lì pronta con il mio retino a riacciuffare quelle ribelli pannocchie che proprio non volevano finire in compagnia di granchi ,seppie,mazzoline,merluzzetti e triglie nel profumatissimo caldaio di alluminio che anche coperto emanava un odorino penetrante .Partivo per la spiaggia e sul bagnasciuga arrivava urlante un omino che un po' mi inquietava :si chiamava Ciriaco e con la sua bicicletta trasportava una cassetta bianac di latta un po' rovinata che apriva per far uscire un irresistibile profumo di pizza.Si poteva scegliere tra quella forte e salata alla cipolla o quella rossa col pomodoro e la mozzarella,un poco più dolciastra.Un sapore indimenticabile ,forse perchè anche le mani erano piene di sale e di sabbia ed era tutto così incredibilmente bello che non si poteva smettere di stare in guardia neppure unattimo-Guardavo quelli che sonnecchiavano pigramente al sole e non potevo capacitarmi del fatto che dormendo si perdessero tutta quella meraviglia di luce,suoni e profumi.Quando suonava la sirena del cantiere navale che significava l'ora del pranzo,raccoglievo tutte le mie carabattole ,rastrelli,palette,il secchiello pieno di cavallucci marini ,granchiettie vongole che avevo pescato e correvo a casa.Attraversando il giardino ,sul retro della casa il profumo della maggiorana e della menta erano qualsi balsamici ed aumentavano il buco sullo stomaco che si era riformato nonostante la merenda con la pizza più buona del mondo.Entrando in casa ,persino la tovaglia bianca sembrava profumare:e il pane senza sale,anzi i crostoni abbrustoliti mi aspettavano nel piatto ,strofinati sapientemente con aglio fresco,pronti per essere ricoperti con la salsa del brodetto e accompagnare il merluzzetto fresco che ti ha preparato nonna e la trigletta ancora dorata e brillante o la mazzolina -stai attenta che è piena di spine-o la seppiolina con i tentacoli dolce e morbida . Niente vino per i bambini:e il fiasco del verdicchio col suo colore verdino veniva servito solo agli adulti.Io potevo solo accostare il naso al bicchiere.L'insalatina croccante dell'orto,i pomodori arrosto di una dolcezza indescrivibile: a fine pasto in un cesto di paglia i fichi neri erano l'ennesima delizia che in città mi sarei solo sognata. Ma il ciambellone con gli zuccherini sopra! Solo una fetta ,mi raccomando,hai già mangiato tanto e se vuoi andare al mare nel pomeriggio e fare il bagno devi limitarti.Che tragedia con quel bagno:ti preparavano un sacco di cose buone e poi ti ponevano davanti ad una scelta assolutamente drammatica:o il cibo o il bagno.Sì perchè a quel tempo se non avevi aspettato tre ore non potevi immergerti .
Odori,cibo e ricordi saporiti di una bambina d'estate al mare a Civitanova
Eliana Leoni
Se voleva della pubblicità negativa l'assessore Peroni ha colpito nel segno.Eccezionale la scelta del cestino che dovrebbe contenere un oggetto molto più grande di lui.Atteggiamento efficiente ed efficace. Un segno indiretto che evidenzia come forse anche per il sig.Peroni l'incarico che gli è stato assegnato è assolutamente al di sopra delle sue possibiltà.Ed è pure l'assessore al Commercio :complimenti,diplomazia e assoluta ottima pubblicità, non c'è che dire.Proprio nello spirito di chi sta nel "commercio".La scelta pare azzeccatissima.Invece di pettinare le bambole perchè non si guarda intorno e vede quello spettacolo deprimente di negozi chiusi che cominciano a punteggiare il centro cittadino e si occupa di ciò che gli è stato assegnato in maniera seria e costruttiva .Questi toni ed atteggiamenti da epurazione sanno più di fascista che di democratico e sinistrorso.Eppoi è' veramente un problema prioritario di quesi tempi ,preoccuparsi della toponomastica ,quando ci sono fabbriche che chiudono, giovani alla disperata ricerca di un posto di lavoro ,incertezza ...e non vado oltre che mi viene da piangere.Un messaggio ancora più chiaro che indica che da una parte e dall'altra sia a destra che a sinistra non sanno più che fare,che pesci pigliare e sono allo sbando.Ma allora ha proprio ragione Beppe Grillo?? Ragione ,ragione da vendere!!!!!
Meditate gente ,meditate.
Eliana Leoni
Grazie all’attore Alessandro preziosi per questo gioiello di lirica in versi.
Preziosi è stato veramente sublime nei duetti d'amore con Rossana.Il Cirano ti fa innamorare dell'amore, quell'incredibile stato non stato in cui sei e non sei,vivi e non vivi,sei sulla terra ma anche sulla luna e respiri solo al pensiero che lei o lui ti pensi,ti guardi,ti accarezzi o ti dica semplicemente ti amo e tutto comincia girare ........La mia serata grigia si è colorata a magicamente di rosa come nelle favole.La "lirica" d'amore è come una melodia in versi:parole sussurrate che diventano musica e ti trascinano in uno stato di spleen in cui il mondo intorno scompare e rimangono solo due anime che si parlano ,che condividono emozioni così profonde e veritiere da sentirle sulla pelle e nello stomaco.Sia nella comicità della parola che scatena una risata sonora,sia nei duetti amorosi,Preziosi è un Cyrano così reale,così pieno di forza e di dignità ma anche così fragile di fronte ad un amore a cui si aggrappa con maggior forza e che diventa la sua stessa missione di vita, suggellata dal fatto che è consapevole che non potrà mai essere contraccambiato. L'amore per un grande uomo o per chi ha una sensibilità così profonda è così diverso dal modo ordinario e comune di sentire ed amare:è un dono così grande da far percepire la nostra inadeguatezza di omuncoli di fronte ad un sentimento così alto.A questo sentire così elevato corrisponderà sempre un senso di profonda inadeguatezza ,ma la meta diverrà il percorso speso per realizzare un sogno di così grande respiro.Non importa:ciò che tiene in vita il sentimento,la lotta per crescerlo e proteggerlo è più importante di qualsiasi sacrificio e di qualsiasi risultato e questa commedia diventa uno dei più alti momenti di celebrazione dell'anima, dell'amore e dello spirito che costituiscono senso e la dignità alle nostre vite .
Eliana Leoni Marcelletti
Fantastico:una comicità surreale,dove tutto è dissacrato e dissacrante sotto la lente di ingrandimento di un'ironia che alleggerisce e fa bene al cuore, in una sorta di meta teatro ,dove lo spettatore è coinvolto e travolto, trascinato dal camaleontico mattatore in un duetto di battute e di risate di gusto ,mal trattenute e a loro modo contrappunto canoro alla musica. Un'intuizione eccezionale, che avvicina un mondo così lontano e sconosciuto alla maggior parte degli spettatori,riportando "la cultura" all'interno di un binario di assoluta normalità e di piacevole anche se graffiante visione della vita.Una specie di Calvino della comicità ,un clown dalla grande professionalità, abbinata alla tecnica ed alla perfetta esecuzione al pianoforte del maestro Prosseda ,con la lettura di vicende quotidiane anche prosaiche come spunto per una riflessione paradossale eppure incisiva ,vera e capace di accompagnare lo spettatore ad intrapendere un futuro percorso alla scoperta di un mondo come quello dell'opera lirica ,che diventa sempre più distante e dedicato solo ad un pubblico di nicchia.Una visone piacevolissima e veramente "democratica" di musica e vita.
Complimenti al Maestro Di Bella organizzatore di Civitanova Classica
Eliana Leoni Marcelletti
La spocchia e la politica:fanno bene questi omuncoli, tanto noi siamo cittadini solo sulla carta, in realtà contiamo meno di niente.E se parliamo lo facciamo istintivamente con la rabbia di chi vede in alto indefinibili soggetti a pontificare ,governare amministrare con lo stesso spirito di mielosi azzeccagerbugli democristiani,dotti e sapienti ma servi del potere ,delle loro paure dei loro interessi e delle loro vanità.Un buon motivo in più per votare Beppe Grillo e sperare di vederli scannarsi in parlamento e una buona volta finalmente a sporcarsi le mani ed a togliersi i guanti bianchi.
Buon Natale
Eliana Leoni
Meravigliosa ricetta!Due domande :quanto deve cuocere il baccalà?Sono sufficienti venti minuti? E mi spiegate perchè mi si attacca sempre sul fondo pentola? Come devo fare? Non uso pentole antiaderenti e regolarmente ,se non sto nelle immediate vicinanze della pentola ,rischio che mi si attacchi al fondo.
Grazie anticipatamente per le informazioni e Buon Natale a tutti!!!
Eliana Leoni Marcelletti
Per parlare ai giovani di cittadinanza scientifica non era possibile trovare un altro interlocutore ? Classe 1932!!!!! per parlare di innovazione! Ma allora è proprio vero che l'Italia è un paese per vecchi!Ve lo ricordate quando è stato ministro dell'istruzione? C'era un comico che gli faceva il verso:"Quiz,quiz,quiz". Non avevamo dubbi che la sua posizione fosse il frutto della lottizzazione partitica dei ministeri ma soprattutto del nome che porta ,per i meriti.....lascio a voi ogni riflessione.E in questo clima di enorme crisi, invece di trovare qualche faccia nuova ,ricorriamo alla vecchia nomenclatura,rispolveriamo le vecchie pedine....mi meraviglio di chi ha curato il marketing che promuova l'ateneo di Camerino.Ma tanto in Italia funziona così:gli amici degli amici e così in una ramificazione stagnante e deprimente e non c'è verso di cambiare.Per parlare e promuovere la formazione dei docenti su temi di così grande importanza come la formazione scientifica che è sicuramente uno degli imprescindibili prerequisiti anche per la formazione di cittadini consapevoli ,il marketing promozionale dovrebbe puntare su personaggi di prestigio ma anche un tantinello meno datati e evitare accuratamente chi non ha nulla da rappresentare se non se stesso o probabilmente è inviato solo per fare raccolta di voti.Spazio a volti nuovi !!!!Si parla di innovazione e ritornano i vecchi fantasmi! Atteggiamento schizofrenico di una generazione al potere che non permette un ricambio generazionale e con un atteggiamento assolutamente miope sta facendo dei danni incalcolabili al futuro del nostro Paese.I giovani sono la speranza dell'Italia e sono ovunque ridotti ,se gli va bene, al rango di comprimari.
Eliana Leoni
Ho fatto bene a non uscire in macchina ieri sera, perchè immaginavo come sarebbe finita.E di questo scusatemi ma l'inerzia e la proverbiale pigrizia di questa amministarzione non ha prorpio colpa.E' in tali situazioni che si misura il grado di irresponsabilità e di inciviltà di quegli automobilisti che ,nonstante ci sia l'obbligo di montare dai primi di novembre gli pneumatici da neve o in alternativa tenere delle catene a bordo, girano per strada con mezzi che mettono a repentaglio la loro e l'altrui sicurezza, o nella migliore delle ipotesi creano blocchi alla viabilità. Guardiamo sempre i difetti degli altri,di coloro che ci amministrano , dei nostri politici, li tacciamo di irresponsabilità e li critichiamo,ma poi dimostriamo che, in grossa percentuale, siamo uguali a loro:disinteresse delle norme,disinteresse per la sicurezza e disinteresse per il nostro prossimo.Così non va :ricordiamoci signori che il "nostro prossimo " siamo tutti noi e forse, non tanto per amore, ma anche solo per puro e calcolato egoismo, dovremmo costituire una comunità che permetta a tutti di avere dei diritti ma che che, per funzionare armonicamente ,debba quotidianamente considerare quali siano i propri doveri.
Meditate,gente,meditate.
Buona domenica a tutti
Eliana Leoni Marcelletti
"Io ritengo come lega di non uscire prima della sua pena erogata":questa frase è a dir poco eccezionale, soprattutto per quell'assurdo, surreale ablativo assoluto "la sua pena erogata" che mi riporta alle traduzioni di latino ed a quegli esercizietti imbecilli che ti fanno fare al liceo ,quando si inizia il latino e, non essendo nelle condizioni di fare traduzioni di interi brani, il povero studente è costretto a tradurre frasi isolate e del tutto decontestualizzate e imbastisce traduzioni assolutamente idiote.Ma devo ringraziare l'episodio ed il suo protagonista.I miei alunni che hanno visto il video hanno voluto discuterne:il risultato è che ,alla fine della fiera ,quando io mi ostino da anni a chiedere come obiettivo prioritario, a scuola e fuori, la "competenza lessicale", l'uso di un lessico appropriato ,preciso , attinente ad ogni disciplina, non cerco solo di esercitare l'arte della retorica , ma sono alla ricerca di una verità, di una conoscenza che può "sostanziarsi" ,prendere la giusta forma ed assumere la sua vera e reale funzione solo attraverso un lessico che si basi su norme e regole chiare per tutti ,con una struttura logica che permetta a tutti di dialogare con trasparenza e correttezza .Questa correttezza non è solo formale, diventa una necessità nelle relazioni.Quando ci esprimiamo ,mostriamo noi stessi.Andreste in giro sporchi e malvestiti? Vi presentereste a casa di amici in ciabatte e vestaglia, coi bigodini in testa? Perchè quando invitate un ospite a casa apparecchiate con la tovaglia di fiandra e tirate fuori il servizio di bicchieri di cristallo? Non è la fiera della vanità,si parla di accoglienza.E accogliere vuol dire offrire al nostro interlocutore tutto ciò che di meglio abbiamo.Scusate ,se quel tanto o poco di maestrina dalla penna rossa che è in me esce sempre fuori:ma vi garantisco che i miei alunni mi stanno dando, da questo punto di vista, grosse, grossissime soddisfazioni.E' una grande soddisfazione entrare in classe, poter lavorare con serietà. efficacia , lottare con ogni mezzo e costringere ,in principio, i miei ragazzi ad entrare in un vestito che si chiama "cultura"che ininzialmente risulta stretto ma nel tempo e lavorando sodo, vedere che poi per loro diventa l'unico abito, l'unica vero canale per costruire relazioni nella classe ,simulando un agire politico e sociale che un giorno li renderà cittadini migliori, all'interno di ogni altra comunità.
E basta così perchè devo andare a stirare!!!
buona domenica a tutti
Eliana Leoni Marcelletti
Cara signora Simonetta,
ho letto le sue parole che mi hanno colpito nel profondo e solo a distanza di giorni trovo la forza di scriverle qualche riga, soltanto per manifestarle il mio affetto e la mia vicinanza:vorrei abbracciarla e stringerla forte e provare a dividere con lei quell'enorme peso che ha sul cuore.Le assicuro che ogni giorno sia come madre che come insegnante il mio primo pensiero è per i nostri ragazzi:li guardi negli occchi e capisci che hanno solo bisogno di qualcuno che li ascolti, che condivida un percorso con loro.Anche negli sguardi dei più spavaldi .leggi la loro insicurezza e la ricerca disperata di adulti e punti di riferimento.Hanno bisogno di tempo:in un mondo di grande velocità ,si sentono trascurati.Hanno bisogno di tempo e di ascolto e di regole e di fiducia.Devono creder che il loro interlocutore e nel mio caso un docente sia capace di stabilire con loro un patto di reciproca fiducia e responsabilità.Il rapporto è di mutua relazione ed aiuto: quante cose ho imparato dai miei ragazzi,quante volte sono riusciti a stupirmi ed a stupire se stessi.Al di là dell disciplina ,noi insegnanti dobbiamo guardare alla persona e costruire una relazione che rimetta questi giovani così sconnessi e lontani dalle proprie emozioni in contatto con la loro umanità.E i più intelligenti ed i più sensibili sono i più fragili e quelli che possono maggiormente essere esposti ai rischi di questa società di squali.Non riconosciamo nessun reale diritto ai nostri giovani: gli diamo ogni sorta di beni materiali ,li sommergiamo di oggetti, giocatoli ,attività di ogni tipo ,ma non li ascoltiamo veramente.E la maggior parte degli adulti ,dei genitori ,degli insegnanti neppure se ne accorge:c'è una sottile indifferente inutile e banale maestria nel fare del male ,nel modo più indifferente ed asettico.Riusciamo in certe occasioni a far così soffrire i nostri ragazzi che non basterebbero milioni di scuse per riparare il male fatto.L'indifferenza,la distanza,il distacco:io sono dietro la cattedra e tu sei dall'altra parte: no,non è questo il messaggio: io sono con te, in mezzo alla classe e lavoro insieme a tutto il gruppo e sono parte del gruppo e insieme tutti facciamo lo stesso percorso e se sbgliamo ci sarà qualcuno fra noi che ci sosterrà, si accorgerà della nostra sofferenza e ci tenderà una mano.E' tornato a trovarmi un mio ex-alunno che mi ha detto:"Non mi ricordo più niente della scuola,non ci sono stato troppo bene,non ero uno dei bravi,ma una cosa la ricordo e la ricorderò per sempre,che il giorno in cui stavo col culo per terra lei è stata l'unica a tendermi una mano! E la riconoscenza della condivisione con lei di un momento buio è diventata per me un' enorme luce che mi spinge in ogni occasione a fermarmi ed a guardarmi intorno e se c'è bisogno a saper tendere una mano."
Buon Natale e ancora una grosso abbraccio, signora Simonetta.
Eliana Leoni Marcelletti
Penso che qualche compagno della lega abbia teso un tranello all'Isidori che in questo video sembra l'emblema del proverbio in cui il "contadino ha le scarpe grosse ed il cervello fino".Così il poveretto,degnissima persona e ,visto che ha trovato chi l'ha votato a Villa Potenza, sicuramente capace di districarsi tra i mille tranelli di legge che il nostro parlamento pieno di azzeccagarbugli dal "latinorum " sciolto è stato capace di costruire, si è trovato impigliato in un gioco di falsità e di pura retorica che viene interpretato dai nostri parlamentare più colti e più illuminati in un forbitissimo italiano che poi però o non vuol dire assolutamente nulla, non ha alcun significato , nè corrisponderà in alcun modo ad azioni che in futuro posano andare a beneficio dei cittadini , ma solo dei loro compari.Siamo una nazione di provinciali,tutti ,uniformemente e non sarà solo per qualche consonante pronunciata male o per qualche verbo che non corrisponde ad alcun soggetto sensato.Ma la riflessione più amara è che ancora una volta ci accorgiamo che chi sta più in alto nelle gerarchia del potere non "eccelle": il merito è il grande sconosciuto, in una nazione dove vanno avanti gli amici degli amici e si trascinano dietro parenti,mogli, ex-mogli,amanti,avvocati di fiducia,figli.In ogni ambito,in parlamento,all'università,in televisione, sui giornali....basta guardare i cognomi e leggere le percrntuali degli omonimi .Poi non stupiamoci se a livello internazionale contiamo meno di niente e ci pigliamo gli sberleffi del Brasile,della Francia ancor prima per la vicenda Battisti e se l'India non ci si fila di pezza nella vicenda dei due marò italiani.La sostanza è importante e non c'è.La forma neppure. Siamo una generazione che non è d'esempio per nessuno e non lo è di certo per le nuove generazioni a cui sta negando il diritto di lavorare,costruirsi un futuro e sta rimarcando in modo grottesco i nostri peggiori difetti senza trovare il coraggio,la responsabilità e l'energia per tirare fuori le nostre capacità,la nostra inventiva,la forza tutta italiana di ribaltare situazioni impossibili.I grandi italiani che riposano a Santa Croce staranno facendo le capriole nella tomba.Abbiamo un paese ricco di risorse che non vengono messe a frutto e pieno di gente senza scrupoli che ci sputa quotidianamente addosso e che per una volta, mirando male ,si è sputata addosso.E' esattamente così:perchè se il sig.Isidori ha fatto una brutta figura , tutta la banda che gli sta intorno ne ha fatta una peggiore visto che l'Onorevole è uno di loro.A forza di rigirare merda, qualche volta rischi di sporcarti.Pensiamoci quando andremo a votare. A proposito , sarà il caso di andarci ancora? Per continuare a farci spremere come limoni ed a farci prendere per i fondelli, magari in un italiano perfetto?
Sconsolata
Eliana Leoni Marcelletti
Un segno di speranza:c'è ancora qualcuno che ama,onora ,ricorda e ripercorre gli itinerari culturali di un grande e troppo spesso dimenticato maceratese.Non è vero che la città dorme: c'è un piccolo coraggioso ,propositivo e fativo gruppo di persone che ha allestito ,per ricordare il centenario della nascita del grande Umberto e il ventennale della sua morte, a palazzo Buonaccorsi,in un'esposizione di opere dell'artista che sarà inaugurata venerdì 30 movembre alle 17 al polo museale e che è stata preceduta in questo mese da un fervente laboratorio artistico in omaggio al'autore,all'arte ed alla cultura.Senza disperare e col sollievo di trovare nell'estetica delle opere anche il profondo strutturale messaggio etico che le fonda,corriamo tutti all'esposizone e respiriamo una ventata d'aria fresca,facciamo luce fuori e dentro di noi.Facciamolo per i nostri giovani.Un libro,un disegno,una poesia sono i migliori maestri per ritrovare la consapevolezza che in questa città si può fare molto e ognuno di noi con le sue conoscenze e competenze può cominciando a ricordare,ammirare ed amare il Perimetro della casa di Peschi che deve diventare la casa ideale di tutta la città.Chi più di lui rappesenta l'intelligenza,l'acume ,la capacità ,la competenza artigiana e la fattività dei maceratesi e dei marchigiani in genere!Ma ve lo devo dire io che sono lombarda! Cose da non credersi! Andate a vedere alla galleria Galeotti e sbrigatevi perchè il 29 di questo mese chiude la mostra della collezione di disegni realizzati da Umberto(alla soglia degli ottant'anni!!!!!!),che esprimono freschezza(e bando lle ironie di bassa lega,qui si vola alto), meraviglia ,un mondo colorato e bambino ,un frizzante messaggio,quasi un disprezzo della morte che l'avrebbe raggiunto ma non sarebbe mai riuscita a togliercelo.E questo regalo non dimentichiamolo è stato realizzato dall'Associazione Umberto Peschi che lavora con una discrezione tutta maceratese ,ma è sempre incisiva e riesce a lasciare un segno profondo con ciò che propone.Perchè andare a visitare questi luoghi?Per ricordare,perchè gli artisti e le loro opere sono gli esseri più vicin a DIO, perchè creano dal nulla, perchè ci rimettono in contatto con le nostre emozioni ,perchè ci aiutano a ritrovare la capacità di comunicare nel modo più profondo con chi ci circonda.E si badi bene che non è solo un percorso nella memoria e uno struggimento nostalgico ,ma è un percorso di crescita umana,culturale,sociale e politica.
Arrivederci a casa di Umberto che porto nel mio cuore,nei miei occhi e che ritrovo quotidianamente nelle opere che mi ha regalato.Naturalmente sono sicura che tutti i lettori ,anche quelli più disillusi e disperati ( anzi l'invito è a maggior ragione per loro!!!!) correranno..Le stanze dell'arte diventino le stanze dell'incontro ,dello scambio ,della voglia di ritrovare i tesori di questa città che non è morta ,è solo assopita,"distesa come un vecchio addormentato,l'orgoglio ,l'abbandono ,il niente son la tua malattia....." dice un maceratese D.O.C ma io no,non concludo con "ti lascio e vado via".Io sono qui ci sono ,piccola formica al lavoro.
Eliana Leoni Marcelletti
Buona domenica a tutti e a presto
Tom giocattoli è stato il sogno dei miei figli Marco e Michele ed è un luogo che porto nel mio cuore:il gusto di scegliere insieme ad un bambino un giocattolo da mettere sotto l'albero o per un compleanno o per un regalo ad un piccolo amico.Ricordo sempre gli occhi spalancati che vagavano fra le corsie alla ricerca di qualche carabattola da portare a casa,l'indecisione nella scelta, la frenesia di curiosare ,la felicità di portarsi via la prima bicicletta,o il monopattino o le costruzioni o il vestito di carnevale.Un momento di gioia,di fantasia e di allegria:adesso che i miei ragazzi sono grandi ,quando passo davantia quel negozio e vedo dei bambini che entrano ,provo la stessa gioia di un tempo.Era un angolo pieno di luce e di gioia perchè lì tanti piccoli erano felici e i loro occhioni brillavano.Ora diventerà l'ennesimo supermercato o l'ennesimo negozio di vestiti d'abbigliamento di quarta categoria che renderanno ancor più spento questo nostro panorama decadente.Sob! Avrebbe detto Paperino!
Eliana Leoni Marcelletti
Finalmente un ricordo del grande ,grandissimo Umberto Peschi! Grazie a tutti coloro che si stanno impegnando per questa manifestazione che la città deve ad un artista di tale peso ed importanza ma che sembra quasi dimenticato.Ho conosciuto Peschi appena arrivata a Macerata nel 1981 .Ho potuto apprezzare non solo le sue doti di artista ma anche quelle umane perchè che era amico di famiglia e collaborava da anni con mio suocero l'architetto Marone Marcelletti .Ho potuto conoscerlo personalmente e visitare il suo studio.Ricordo memorabili chiacchierate con lui a proposito del suo periodo romano ,quando partecipò alla nascita,insieme a suo fratello,altro sconosciuto artista,del movimento futurista: vi garantisco che fu veramente un artefice della storia e delle vicende artistiche non solo a livello delle Marche ma anche a livello nazionale.Meravigliosi viaggi nell'arte erano anche le descrizioni delle sculture "del tarlo".Queste opere costruite con una geometria perfetta sono punteggiate e traforate con una sapiente cascata di fori che riproducono il lavoro silente e invasivo ,strutturante e piacevolmente invadente di un tarlo che entra nel nostro campo visuale e ci trasporta in un microcosmo ricco di nuove e inimmaginabili emozioni.L'opera che al primo sguardo può apparire distante ,si avvicina sempre più all'osservatore:il legno diventa un materiale vivo ,avvolgente e le geometrie diventano percorsi ideali ,sicuri .verso punti di fuga e punti di luce che l'artista ha preparato per indicare la strada a chi guarda.E' in certi momenti quasi un percorso didattico,è come se l'artista non avesse mai interrotto il dialogo con il pubblico.In questo si vede la grande generosità di Umberto che è stato insegnante , maestro e non è mai stato avaro del suo sapere che ha sempre condiviso, messo a disposizione,spiegato nel vero e proprio senso del termine,sempre con una semplicità disarmante e incisiva,mai banale e sempre acuta ,pungente ,perforante come il trapano del tarlo.Incredibile sentire le sue descrizioni sugli strumenti del mestiere:i compassi , le pialle ,la tavola del falegname e tutti gli attrezzi di cui non ricordo più il nome ,venivano descriti minuziosamente e valorizzati.Questo nuovo evento culturale ed artistico sarà per molti maceratesi( ed anche per me che pur essendo bresciana vivo da trentanni a Macerata e mi considero tale)non solo un viaggio nella memoria, ritrovando nell'umanità di Umberto la solidità dei valori umani di un piccolo mondo antico che oggi andrebbe ripensato,ma e soprattutto sarà anche il punto di partenza per spingere i giovani verso progetti, alla creazione di infiniti percorsi fuuri che sappiano di profonda cultura,profondo sentire,grande generosità nel condividere emozioni e riflessioni comuni.Così nella cornice di palazzo Buonaccorsi le opere saranno in mostra in stanze adiacenti alla 'esposizione dei pezzi di falegnameria raccolta pazientemente da mio suocero Marone, a volte proprio con la complicità di Umberto ( e a questo proprosito vi sono racconti esilaranti sulle uscite a due per cercare vecchi attrezzi nei luoghi più improbabili,in vecchie botteghe o in qualche "scarcalaccio") e donata alla città da mio marito l'arch.Francesco Marcelletti. Finalmente,sullo stile di Umberto, un piccolo miracolo di speranza e di luce in un momento di buio!Grazie
Eliana Leoni Marcelletti
Sono un'insegnante e sono rimasta senza parole dal titolo dell'articolo: mi chiedo se non siano state travisate le parolel sig.Saitta semplicemente per attirare l'attenzione dei lettori;ma se le cose sono reali ricordo che minacciare in spazi circoscritti e tempi circoscritti può essere non solo pericoloso per la propria incolumità , ma innesca una reazione a catena E' stupefacente che proprio dal neo presidente delle province italiane venga un'affermazione che giudico stupida, disperata e pericolosa.Stamattina ne parlerò con i miei studenti e dirò di diffondere la notizia.Se questo signore voleva pubblicità ,garantisco che l'ha trovata. Oggi attaccare le scuole è facile, ma è come sparare sulla Croce Rossa.Noi insegnanti siamo in una silenziosa guerra di trincea da anni, senza rinnovo del contratto , con gli scatti di anzianità bloccati,con un elenco di trattenute indegne sul nostro stipendio, eppure ,e consentitemi di parlare anche a nome dei miei colleghi , mai e poi mai ci siamo permessi di nasconderci o ripararci dietro le spalle dei ragazzi.Si vergogni.....ma come è potuto arrivare ad occupare la posizione che occupa mio caro signore?Si vergogni, ritiri o per lo meno circostanzi e spieghi bene se realmente le sue parole avevano il significato che l'articolo ha voluto rimarcare e che io spero vivamente di aver frainteso..Vergogna! Una società che impedisce in tutti i modi ai giovani di crescere,di trovare lavoro di crearsi un futuro.Adesso anche la scuola e non basta che le picconate vengano dal ministero ,pure tra i poveri è cominciata la guerra!! Si proprio tra i poveri,perchè solo questa può essere la spiegazione di tali insensate,inutili e ripeto assolutamente pericolose affermazioni.Mio caro signore si ricordi che ci si misura con i più forti, la vigliaccheria di prendersela con le fasce più deboli è solo la manifestazione e la dichiarazione della propria inconsistenza umana e civile.Sono indignata!!!!!! Anzi indignatisssima.Indignatevi tutti!!!!!!!!
Prof.ssa Eliana Leoni
Bravi ! Bravi Ma un grande abbraccio a Massimo ed Anna Serra che sono l'anima di tutta la manifestazione.Complimenti agli artisti per la loro professionalità e soprattutto al mattatore dlla serata Alessandro Brachetti.Coinvolgente,romantica e perfettamente azzeccata la scelta dei brani di operetta che hanno creato un'atmosfera magica !
Eliana Leoni Marcelletti
Per la viabilità tecnicamente non posso fare commenti ma passando mi sembra di stare alle giostre ,con quella infinita sequenza di curve e di rotonde, e quegli invalidi che non hanno ancora caèito che sulle rotonde la precedenza è a sinistra.........ma sul fiume ...non era possibile evitare l'ennesimo centro commerciale?Un bel parco fluviale???? Ok, qualcuno dice che ha creato posti di lavoro, ma ha cannibalizzato il centro commenriale Val di Chienti o come diavolo si chiama che gli sta a circa un kilometro in linea d'aria(il quale a sua volta aveva contribuito a mettere a zero il già malato centro di Macerata)....e poi marchigiani e maceratesi tradizionalmente potentissimi per la vostra cucina ,non vi rovesciano le budelle al pensiero di andarere a mangiare il cibo plastificato di Mac Donald! Sordi avrebbe detto :" Ammazza agli americani" che dal punto di vista gastronomico non hanno certo nulla da insegnare ai marchigiani!!! Marchigiani unitevi e ribellatevi a questa cucina omologata ,plastificata, industriale.......senz'anima,senza sapore,senza tradizione....senza la forza che caratterizza la fierezza e la solidità dei marghigiani.......Il Mac Donald funziona benissimo qundo sei all'estero, perchè vi garantisco che è uno dei pochi che ha i cessi puliti e servizi igienici accettabili!!!! Ma per "nutrirsi con quelle schifezze"!!!!! Iniziamo a mangiare come gli americani ma evitiamo di leggere che grazie allo "zozzo" che mangiano sono in testa alle classifiche per il tumore alla testa del pancreas e con una percentuale di obesi che mette paura!!!Rivendiachiamo la forza e l'autenticità del cibo e della cucina marchigiana :dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei!!!
E adesso vado al mare e mi farò un meraviglioso brodetto!!!!Ne vogliamo parlare , lo vogliamo confrontare con il pollo fritto del Kentuky????? BLEAH!!!!!!
Buon pranzo all'insegna della cucina tradizionale a tutti!!!!!!!!
Eliana Leoni Marcelletti
Sabato sera (è la prima volta che assisto ad una manifrstazione di musicultura!!!) sono stata "rapita" dalla musica di l'Orage, un percorso nostalgico al folk melodico,ritmico e dolcemente amaro della west coast di Neil Young con bagliori e colori di strumenti barocchi e squarci di paesaggi alpini,immensi spazi dove vagare .E' stato un percorso nella memoria della musica americana degli anni settanta che era viva,comunicava emozioni, faceva politica e raccontava della vita vera e ti faceva un'iniezione di forza e di grande carica carica emotiva . Grazie a questi giovani musicisti e grazie all'organizzazione che ha saputo portare e selezionare questi nuovi talenti.Nella serata di sabato si era capito subito che il livello di questo gruppo era assolutamente al di sopra degli altri tre concorrenti che ,pur nella loro indubbia preparazione e professionalità , si sono limitati a riproporre in modo assolutamente piatto e fotocopiato stili ,personaggi e ritornelli ,una minestra riscaldata,con poca originalità e senza poesia,senza colore,senz'anima (oddio si può scrivere così con l'apostrofo!!), copie sbiadite che hanno evidenziato ancor di più la freschezza,la vitalità ,il respiro della musica di l'Orage.Bravi!!!!!
Non si può vivere senza musica,senza poesia e senza emozioni.
Eliana Leoni Marcelletti
Quanta solitudine e disperazione dietro ad un gesto così estremo! Sicuramente la causa scatenante è la depressione maggiore:questo è un male sottile che si insinua tra le pieghe della vita delle persone più fragili e più sensibili e diventa un tarlo che giorno dopo giorno le distacca dalla vita e dagli affetti.Ma ritengo che non siano solo i disturbi psicofisici l'unica o la sola causa di queste tragedie.Nella società della comunicazione in tempo reale,non riusciamo più a parlare veramente con chi ci circonda,non riusciamo più ad essere in contatto neppure con noi stessi, con le nostre emozioni.E' così che ci stacchiamo piano piano dalla vita,perchè diventiamo estranei a noi stessi. Sono un'insegnante e colgo tante volte, anche negli adolescenti, questa impalpabile tristezza, questo distacco ed è la cosa che più mi preoccupa.Mi accorgo della gravità della cosa quando la reazione ad un complimento o ad un rimprovero è di totale menefreghismo.Quello è un campanello d'allarme immediato:il rifiuto di rispondere ad una stimolazione dall'esterno è un sintomo di disagio.E' necessario subito cercare di entrare in contatto con quel ragazzo o ragazza.I modi sono i più disparati:è necessario fargli capire che gli siamo vicini,che vogliamo sostenerli,che non bisogna nascondere le proprie fragilità ed i propri problemi, che ognuno di noi ha problemi,ma che bisogna affrontarli e possiamo farlo insieme in un percorso di mutuo soccorso , di aiuto reciproco.E' tornato a trovarmi un mio studente di tanti anni fa e mi ha detto:" Di questa scuola,La cosa che più mi è rimasta nel cuore di questa scuola è quel giorno che mi sono trovato con il sedere per terra e lei è stata l'unica che mi ha teso una mano!Non solo è diventato il mio ricordo più caro ma tutte le volte che nella mia vita mi sono trovato vicino ad una persona in difficoltà ,non ci ho pensato neppure un momento e anch'io gli ho dato una mano".Rompiamo il muro di indifferenza e di solitudine in cui ci stiamo chiudendo, presi a correre per risolvere i problemi quotidiani e ricordiamoci della nostra umanità ,indignamoci del nostro egoismo ,del cinismo e della superficialità con cui banalizziamo il dolore degli altri e siamo presi e preoccupati solo dei nostri problemi.
Eliana Leoni Marcelletti
Carissima Sara apprezzo la tua forza e determinazione e anche il fatto che tu in modo volterriano ti batta affinchè ognuno possa esprimere la sua opinione quale essa sia e anche se non la condividi:ma è proprio per il fatto che oggi si trovi tutto vergognoso e che nessuno sia più in grado di discernere ciò che è giusto da ciò che non lo è dipende a mio avviso dal fatto che noi ormai ,completamente avvolti e bombardati da qualsiasi notizia ,siamo abituati a digerire e a mandar giù tutto e il contrario di tutto.Sono sicura che in giro si trovi di peggio,hai ragione:a volte rimango sconcertata dal cinismo e dalla superficialità con cui si affrontano i vari argomenti ( e in questo caso mi perdoni marco p).Nessuno sa bene più chi è,dov'è,che cosa sta facendo,chi è veramente chi gli sta vicino e c'è onestamente una gran confusione.Ecco perchè chi gestisce l'informazione ha nella libertà di fare cronaca ,anche il dovere di darle la giusta collocazione e dimensione .Ce ne sono a migliaia di altre notizie che dovrebbero essere date e di pari dignità ,del tipo:"Casalinga si taglia un dito preparando un soffritto"oppure:"Alle otto del mattino ,pensionato a 20 allora blocca il traffico in viale Carradori","Al supermercato non si trovano più confezioni da 250 di pastina in brodo","Nota professionista si sveglia al mattino e si accorge di avere un enorme foruncolo sulla guancia". Non ritieni che per dovere di cronaca forse si dovrebbe dare più risalto a notizie del tipo:"All'uscita di Civitanova Marche prima della nazionale ,tutte le sere ,dalle undici in poi ,è pieno di giovani donne di colore che si prostituiscono"......e non vado oltre....di quelle non si parla ...ma di quattro deficienti ,stile uomini e donne di defilippiana memoria,di quelli parlaiamone...tanto che male c'è...il sesso è un antidepressivo....dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei.
p.s.Sara non ti preoccupare ,spesso mi accorgo di aver fatto un sacco di errori di ortografia perchè non rileggo mai ciò che scrivo e vado di getto e di corsa.A presto
Meditate gente,meditate .....e buon lavoro a tutti.
Eliana Leoni Marcelletti
Carissima Sara hai ragione :non bisogna scandalizzarsi .Sicuramente i redattori se hanno inserito la notizia ,l'hanno fatto a ragion veduta.Il pettegolezzo,la diceria,la maldicenza purtroppo sono ancora molto diffusi,attirano curiosi e nuovi visitatori perchè costituiscono a volte quasi un piacere sottile con cui rovesciamo il nostro fiele e quel tantino di amarezza che è in noi nel parlottare male di questa o di quello.Al femminile poi è un vero perfido gioco al massacro.Quello che voglio dire è che forse e purtroppo per aumentare i lettori si vuole dare spazio anche al gossip e soprattutto che anche noi piccoli ed insignificanti provinciali possiamo imitare i Vip non solo vestendoci come loro, andando a fare le vacanze in posti esotici come loro, andando dal chirurgo plastico come loro ma copiando anche il loro burlesque ,possiamo essere come loro:ricchi ,importanti ma soprattuttto visibili.Il problema è che questa gente non esiste,sono degli zombie che non hanno niente da insegnarci e da loro ci dobbiamo differenziare e distinguere in modo assoluto.Ecco perchè nella famiglia di cronache maceratesi dove tutti ,chi in un modo ,chi in un altro modo , chi con le proprie convinzioni ,chi con il proprio stile scrive i suoi commenti ,ma tutti con una grande dignità e con la forza che viene dalla gente che ogni giorno si misura con la vita vera,non con le favole dei quotidiani,dei talk show e di tanto altro ciarpame.Ecco perchè considero questa notizia ,per il "nostro" giornale online, una caduta di stile.Può succedere....ma lasciar fare e lasciar passare no...è sbagliato continuare ad assolvere ogni accadimento con un'alzata di spalle e ...va tutto bene...non è successo niente...Così a lungo andare si rischia di fare di ogni erba un fascio, si finisce sempre ed a tutti i costi per essere troppo "elastici e possibilisti", per creare un sistema dove alla fine rischiamo di non riuscire più a distinguere la cacca dalla cioccolata.
La stupidità e la vuotezza mi inorridiscono! Ho orrore del vuoto!
meditate...meditate
e come al solito ...buon lavoro a tutti
Eliana Leoni Marcelletti
Quando vado dal parrucchiere ho la possibilità ,visto che devo aspettare, di sfogliare giornali come "Chi" o di genere simile.Sfogliare è proprio l'unico verbo che mi viene in mente:forse si possono guardare le figure ma il resto è immondizia culturale e questo non per perbenismo o moralismo da donnetta cristiano cattolica.Ma che cosa vuoi che me ne possa interessare delle tette di Belen( a proposito una buona notizia:all'Agraria è nata una vitellina che è stata chiamata Belen!)(potremmo pubblicarla su CHI....sarebbe un'idea pubblicitaria per la mia scuola!!!!!)o di qualche calciatore spettinato e con le mani regolarmete in tasca che non saprebbe dire due parole in croce!!!!Quello che mi stupisce è che ci sia ancora chi li compra.E da loro vorrei sapere che cosa ricavano da quella lettura.Leggere vuol dire pensare e ragionare e condividere e cercare soluzioni e guardarsi dentro.In quelle pagine colorate non c'è nulla, c'è il vuoto cosmico e la mia paura più grande è che quello stesso vuoto sia nelle teste e negli animi di chi acquista giornali che sono meno dignitosi persino delle riviste pornografiche! Infatti quelle sono dichiarate ,hanno il coraggio di mostrarsi così come sono !!Nel terzo millennio............meditate gente....meditate e ,,,pensate ,,,,anche quando siete dal parrucchiere.
Eliana Leoni Marcelletti
Cronache maceratesi ha qualche problema economico o vanta qualche percentuale nelle vendite dei filmini ed ha bisogno di fare cassa con quei cretini che sono convinti di scoprire il vicino di casa che si è dato ai film hard?Che magnifica occasione di pettegolezzo,ci sarà da parlare per mesi,si faranno scommesse e serpeggeranno i nomi dei fedifraghi!Roba del giurassico superiore!Non c'è qualche notizia un tantino più interessante ? Certe cretinate sono un'offesa all'intelligenza di chi legge....ma per favore....con queste notizie carissimi amici della redazione perdete di credibilità.Dite la verità : è stato uno scherzetto idiota !Per questa volta siete perdonati,ma mi raccomando ,in seguito siate un pochino più bravini!!!!!!!!Su coraggio cresciamo un po' di livello,forza ,simo con voi e vi sosteniamo!?!?!Incredibbbbbbile!!!!!!Sono basita!La prossima volta quando pubblicate queste stupidaggini abbiate il coraggio di firmarle e di metterci la faccia.
Eliana Leoni Marcelletti
Povera Treia:Dolores Prato aveva scritto:"Giù la piazza non c'è nessuno"....di quegli orrendi pannelli solari ma fuori ce ne sono ben 14 impianti a coprire le splendide colline.Ma non si potrebbero piazzare sui tetti degli edifici o su capannoni! E' proprio necessario massacrare così il territorio???Non c'è un'alternativa decorosa????
Al diavolo il burlesque! Hollande in Francia sta per tirare fuori la ghigliottina e i francesi stavolta taglieranno la testa all'euro e toglieranno dalle spalle degli europei le catene del debito pubblico che finite in mano ai privati( vogliamo chiamarli usurai) stanno privando gli stati della loro sovranità e vogliono distruggerli ,riducendoli a marionette e costringendo i cittadini a rinunciare a tutti i diritti acquisiti ed a finire in miseria, caricandoli di tasse,col beneplacito di politici corrotti ,incapaci e dediti solo a salvaguardare le proprie posizioni di potere.Il venticello fresco diventerà un ciclone....e speriamo che arrivi anche da queste parti e chi sta votando in queste ore lo faccia in modo intelligente e responsabile e distolga gli amministratori dai loro giochetti , dalla loro reggia di Versailles per ricondurli ad una resa dei conti....in senso stretto ed in senso lato.Allons enfants de la Patrie, Avanti, figli della Patria. Le jour de gloire est arrivé( il giorno della gloria è arrivato)!Piaciuto lo scherzetto!Alla Bastiglia!
Eliana Leoni Marcelletti
E' incredibile! Anche se noi del terzo millennio pensiamo di essere civili e corretti in virtù delle nostre conoscenze,della nostra cultura e delle nostra tradizioni, siamo esattamente la fotografia dell'allegra combriccola dei "racconti di Cantherbury" di Geoffrey Chaucer( o del Decamerone meglio definito come "I racconti di Cantherbury " de noantri) ,grandi compagni di merende,privi di ogni scrupolo e remore, pronti a venderci e ad arruffianarci quando dobbiamo perseguire i nostri interessi personali ma altrettanto pronti a scandalizzarci ipocritamente di ciò che ci circonda.Tutte le più grandi controversie finiscono a tarallucci e vino,gli amici si trovano con i nemici ,passano da una coalizione all'altra con una serenità e una faccia di bronzo che fanno veramente paura.Ma tutti quei rammolliti,quaquaraquà che li votano non sono meglio di loro:sono uguali, fantocci senza dignità,grotteschi personaggi dalla facciata perfetta,ma talmente falsi dentro da essere molto più disonesti mentalmente dei tanti "pagliacci" che li governano e amministrano.Forse solo discutendo,parlandone in rete, una volta tanto anche senza il velo che molti giornalisti mettono alle notizie( anche i giornalisti non sono esenti dalle convivali corporative ,spesso scrivono per mangiare e sono anche loro prigionieri di ricatti più o meno evidenti ma verosimili), forse chi frequenta la rete potrà (quanto staranno a imbavagliare anche la rete?) trovare la giusta serenità. la forza di discrernere,di riacquistare un senso critico, di riappropriarsi della propria dignità di essere umano e smetterla di essere solo schiavi consumistici, cornuti,mazziati e spremuti come una limone dalle tasse e quotidianamente presi per i fondelli."Indignatevi "(non sono parole mie , ma di Don Milani), indignatevi ogni giorno e lottate nel vostro piccolo per riaffermare la vostra umanità e per tutelare quella delle future generazioni.Ricordiamo di una parola che oggi non si sente più:ricordiamoci l'onore!".Buon lavoro a tutti!
Eliana Leoni Marcelletti
Peccato non aver potuto partecipare!Alex Stecca dimostra che quel razzismo velato e ben nascosto che rimane in noi (ed io lo posso ben dire da bresciana) è sempre in agguato:d'altra parte il tema della lingua è veramete importante e forte! Faccio un esempio:tornando a Brescia in treno (normalmente utilizzo l'automobile) ho scoperto che la zona della stazione a Brescia è quasi interamente abitata da gente di colore.Scesa dal treno ,diversamente dal solito panorama che mi aspettavo mi sono ritrovata in Senegal! E passi!Ma quando mi sono fermata a chiedere informazioni per il numero dell'autobus ,la cosa che mi ha sconvolto,dico letteralmente sconvolto ,è che un bel ragazzo dalla pelle nera mi ha risposto in dialetto bresciano! "Mi hanno rubato la lingua,la "mia" lingua".E mi è venuto in mente il libro di Elias Canetti :"La lingua salvata"! Questo pensiero mi ha terrorizzato! mi sono sentita defraudata,come se ad un bresciano avessero rubato la Vittoria alata che è la statua simbolo della città.La lingua è qualcosa di così visceralmente nostro e associato al legame profondo che si crea tra un individuo e il suo territorio!.I suoni del parlare di casa,dei giochi dei primi anni di vita!.E' un suono che sarà sempre nel nostro cuore e che costituirà sempre il motivo sonoro di sottofondo della nostra esistenza.Rigraziando per le informazioni avute alla stazione ,mentre quel ragazzo mi rispondeva ,io lo guardavo con un occhio talmente stupito che lui se n'è accorto perfettamente e a sua volta mi guardava in modo interlocutorio come a dire "Ma come pensavi che ti avrei risposto ,in senegalese?".No in senegalese no,ma porca della miseria,proprio in dialetto bresciano!!!!"I òm se misùra miga a spanne","I òm sè liga cò la parola,le bestie cò la còrda"(per chi legge le o sono tutte chiuse e strette nel suono) e la traduzione (se dovesse servire) è:non si può giudicare un uomo dalle apparenze e il legame tra gli uomini è la parola.E per parola non intendo solo il significato della medesima , ma anche la forma ,il suono ,la musicalità e tutto quell'insieme di contentuti che la lingua con cui ci cullano da piccoli e ci crescono diventa una ruga del nostro viso ,un tratto della nostar esistenza,un'emozione nel guardare la nostra città,nel riconoscere i nostri amici ,nel sentirci a casa nostra mentre passeggiamo per le vie .E allora io ,che devo dire se mi permetto di scrivere frasi in maceratese!Che ormai Macerata è diventata la mia seconda patria e la lingua è un modo di integrarmi ,di sentirmi parte di una comunità ,un misto di senso di orgoglio e di appartenenza.Una volta tanto parliamo bene di noi! Le cose non vanno ,o.k..ma si può cambiare,parliamone,parliamone,parliamone fino allo sfinimento! Ma il suono delle nostre parole deve essere propositivo:si chiama educazione al senso del futuro.Apriamoci alla speranza che quel poco di bene che è in noi venga fuori e sia più forte e assolutamente travolgente,capace di scatenare negli animi quelle positive reazioni a catena che creano mutamenti migliorativi.Sono meccanismi strani ed incomprensibili,ma io che faccio l'insegnante vi garantisco che spesso una sola parola detta nella lingua giusta al moneto giusto può fare miracoli ....non è abracadabra...ma un mdo per dire all'altro:"Io sono qui ,sono con te a condivido con te i problemi che ci sono,li affronto con i miei limiti e con le mie mancanze , ma ci provo,cerco una sinergia ,insieme possiamo superare ogni ostacolo,o almeno provarci! E se non ci riusciamo? Ricominciamo di nuovo e poi ne riparliamo e poi riproviamo e poi ,,,,ricominciamo,,,,,parliamo,discutiamo tutti nella "nostra lingua",perchè ora questo nostro comune parlare è diventato la nostra lingua,a dispetto della nostra razza,della nostra religione ,delle nostre convinzioni......la nostra linugua,il ponte che ci avvicina.A volte il nostro tono aggrssivo è solo la manifestazione dell'indignazione ,ma, io penso, sia soprattutto la sofferenza di ogni individuo sensibile che sisente offeso dal'indifferenza ,dal cinismo,dalla superficialità con cui chi dovrebbe rappresentarci ed amministrarci si mostra a noi.Abbiamo bisogno di amministratori che si mostrino e agiscano da uomini veri.Sono momenti difficili lo riconosco,ma via ..un briciolo di energia in più, un minimo di creatività,di volgli a di cambiare ,di riprovare ..."Laurà,laurà e laurà" che tradotto significa in bresciano" Lavorare,lavorare,lavorare",che è poi il motto di tante donne e uomni che ogni giorno lavorano silenziosamente ed alacremeten,uomini di cui non si parla ,che oggi affrontano quotidianamente problemi sempre più grandi....e si trovano davanti alla porta lo sceriffo di Nottingham che gli porta via anche l'ultimo soldino.Peccato che solo nelle favole arriva in soccorso Robin Hood!Lavorare e parlare,comunicare...in ogni modo con la voglia di consoscere ,capire,condividere,accettare e arricchirsi del contributo degli esser umaniche ci circondano e farlo con il più grande affetto e cura. Bisognerebbe rileggere qualche pagina di Don Milani.....mi viene in mente "Lettera ad uan professoressa"....e di nuovo l'imporatnza della lingua,che come sosteneva proprio quel genio e santo di Do Milani,non è solo la lingua della letterarura,la lingua colta delle classsi più alte ,ma anche quella che nasce dal basso,dalla tradizione popolare,che è ancora più ricca,più vitale .più genuina, anche se non risultata patinata e raffinata.E' una linfa grezza ma ricca di nutrienti che possono rivitalizzare una comunità travolta e sballotata da un tornado economico e sociale .La nave non deve affondare ,nè essere trascinata al largo e schiantata contro qualche scoglio:usiamo come àncora per rimanere al sicuro in porto ,la nostra lingua,la nostra parola e troviamo in essa la strada per arrivare all'altro ,al nostro prossimo,chiunque egli sia.Facciamo che diventi uno di noi!
Buon lavoro a tutti!
Eliana Leoni Marcelletti
La squadra di giovani ingaggiati da Luigi Ciocci è la dimostrazione che una volta tanto invece di delegare i soliti che poi rimangono incollati alla poltrona, i giovani hanno il coraggio e la forza di mettersi in gioco,guidati da Luigi che è una persona capace,intelligente me soprattutto onesta intellettualmente e decisamente operativo e fattivo: i fatti parleranno per lui ! Bisognerà però sostenerlo con il voto: coloro che vogliono un cambiamento reale per migliorare la disatrosa situazione economica e ridefinire la gestione del territorio devono dare fiducia a questa squadra che esprime da tutti i punti di vista un reale cambiamento.Chi non ci crede si presenti agli appuntamenti e incontri pubblici e capirà ciò che sto dicendo!
Forza ragazzi,forza Luigi
Eliana Leoni Marcelletti
Carissimo Filippo Davoli, non dovete arrendervi.Sono sicura che soprattutto rivolgendosi ai giovani ci sia la possibilità di far decollare un movimento che si scolli una buona volta dai partiti che governano la città e sono l'espressione di pochi papaveri che da decenni decretano le sorti di Macerata.Gli highlanders della politica,i loro protetti ,i loro parenti e i loro ruffiani:sempre e solo quelli .I soliti nomi con il beneplacito o no di santa madre chiesa:d'altra parte Macerata è o non è Civis Mariae?Invidio profondamente i civitanovesi:almeno ci stanno provando,almeno sollevano i problemi ,fanno rumore,mettono in moto un contraddittorio che costringe le persone a ragionare,a discutere,anche a litigare,come si vede dai commenti sopra.Qui a Macerata invece è tutto tranquillo(come nella canzone di Jimmi Fontana:paese mio che stai sulla collina disteso come un vecchio addormentato!!!!!):i posti sono quelli ,le persone sempre quelle e i per trovare le nuove amministrazioni basta fare il calcolo matematico delle permutazioni semplici di n oggetti :sapete che numero è?E' un numero grandissimo ,è il fattoriale di n.Quando mai avremo un cambiamento!S.O.S Macerata:cercasi volonterosi che vengano in nostro soccorso!A proposito :quando a Tolentino il movimento a cinque stelle ha organizzato la conferenza su"I rifiuti :trattiamoli bene",l'unica persona di Macerata che ha partecipato penso proprio di essere stata io:comunque degli amministratori uffuciali non si è presentato nessuno!E ripensando alle profetiche parole di Jimmi Fontana:sveglia maceratesi ,se andiamo avanti così i civitanovesi ci daranno la birra!!!!Armiamoci e partiamo!!Forza Filippo!!!!I tempi sono maturi!E vai!!!!Provateci di nuovo!Mai dire mai!!!!!!!!!!
Eliana Leoni Marcelletti
Tanti auguri di cuore a Mirella Emiliozzi ed a tutti quei coraggiosi ragazzi del movimento a cinque stelle:c'è bisogno di aria pulita,di facce nuove e di gente vera,che non nasconde dietro ad un simbolo di partito i propri interessi personali! Coraggio e forza: ce ne vorrà tanta per abbattere il muro dei partiti che anche se in un apparente contraddittorio ,in verità essi hanno come unico obiettivo quello di conservare le proprie poltrone e i propri candidati per poter gestire la cosa pubblica come se fosse di loro proprietà(e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario!!!).Non posso votare perchè non abito a Civitanova e qui a Macerata dubito che per i prossimi mesi (dico mesi o dovrei dire anni????) sarà difficilissimo portare il movimento a cinque stelle.Ma ,mai dire ma! Per ora noi poveri tassati ,cornuti e bastonati siamo con voi!!!!
Con affetto e sostegno morale
Eliana Leoni Marcelletti
Caro Sig.Giuseppe D'Antini,
comprendo la sua indignazione e sono completamente d'accordo su ogni punto da lei analizzato.E' la conferma che i nostri amministratori considerano la scuola solo un contenitore,un parcheggio:non hanno capito che investire in modo innovativo ed intelligente ed in linea con la valorizzazione delle tradizioni e del territorio marchigiano è un primo passo per dare un avvio alla macchina economica che è in panne.Chi meglio dell'Istituto Tecnico Agrario può essere la sede per organizzare ed avviare i corsi di studio che possano in prima istanza connotare e poi nel tempo valorizzare e rendere visibili le tipicità delle Marche.Il territorio si presta,le conoscenze,competenze,capacità e il frutto di una antica tradizione nella produzione vitivinicola sono garanzie certe per questa nuova articolazione di viticultura e di enologia.Ma non si parla adesso di puntare sull'enogastronomia?Non si parla di valorizzare i nostri vini migliori come il verdicchio o la lacrima di Morro d'Alba e via dicendo e di potenziarli per rendere visibili agli occhi del mondo le grandi e preziose bellezze regionali e i loro ricchi prodotti,troppo a lungo rimasti nascosti e dimenticati.Si potrebbe organizzare una delegazione mista di genitori,preside ,docenti e alunni per andare direttamente alla" fonte " nella sede regionale e capire se ci possano essere gli estremi per un emendamento alla data stabilita e una motivazione forte per il rifiuto che in questo modo sembra proprio un'enorme stupida e colossale ingiustizia.Sono indignata!!!
prof.Eliana Leoni Marcelletti
Gentile sig.Claudio, la ringrazio ancora una volta per le sue parole:sono le stesse che spesso mi diceva mio marito. E' riuscito a strapparmi un sorriso reale , non quello finto che mi stampo ogni giorno in faccia.Forse anche di più ,perchè ho riso veramente di cuore.E' una mia prerogativa da sempre:riuscire a creare dei link anche con persone che non conosco affatto, ma di cui percepisco la sensibilità. l'intelligenza acuta e la capacità di usare l'umorismo come ottima arma per non prendersi troppo sul serio e sdrammatizzare .Comunque ,speriamo che qualcuno colga degli spunti relativamente all'argomento trattato dal nostro sindaco e provveda a dare una spintarella alla macchia maceratese.Buon lavoro a tutti e a presto!
Eliana Leoni Marcelletti
Sono perfettamente d'accordo con la tesi del sindaco:oggi il turismo è senza dubbio una delle risorse a cui attingere e questo vale per tutta l'Italia.Ma capisco lo scetticismo di Jack Rayan:forse la città avrebbe bisogno di una maggior cura per ciò che riguarda le strade e l'arredo urbano, soprattutto nel centro storico,ma al di là di questo ancora più importante sarebbe rivitalizzarlo e farlo pulsare così come era trent'anni fa ,quando sono venuta a vivere a Macerata.La città ha moltissime potenzialità che non vengono sfruttate:pensate soltanto alle scuole di musica che sono e rimangono ben nascoste tra quattro mura.Pensate in estate a quello che succede a Salisburgo:ogni piazza, ogni slargo è l'occasione per ascoltare musica all'aperto ,in una elegante cornice dal sapore antico .Questo si potrebbe realizzare anche nella nostra città,offrendo ai passanti l'occasione per ascoltare della buona musica e permettendo ai giovani talenti musicali cittadini di acquisire visibilità.Basterebbe scegliere il tema:un anno dedicato a Bach,un anno a Beethoven e così via ,costruendo un percorso di educazione e arricchimento per tutti.Per non parlare delle "marguttiane":vi immaginate di arrivarein piazza Mazzini o in piazza della Libertà ed invece di vederla ridotta a parcheggio di automobili ,potersela godere passeggiando in mezzo all'allestimento di una mostra di pittura.Anche lungo le mura....Riscoprire che come cento anni fa ,quando impazzavano a Macerata i futuristi , anche oggi è possibile scovare talenti ed artisti sconosciuti. Oppure nella piazzetta davanti al palazzo degli Studi fermarsi ad ascoltare la lettura di poesie , magari in dialetto maceratese, oppure di argomento vario o di cucina! Ricordo che quando ancora sul corso c'era la bottega di Ermete, vicino alla vetrina ,ogni giorno, in una bacheca era scitta in dialetto una ricetta tipica maceratese....e così la lettura potrebbe essere quella delle antiche ricette marchigiane di Nebbia....e le parole potrebbero essere accompagnate da assaggi gastronomici e calici dei meravigliosi e potenti vini locali...I maceratesi devono riappropriarsi della loro città! E' desolante in certe sere passare per il corso e vedere negozi chiusi, qualche raro passante..... La mancanza di parcheggi è un punto a sfavore del centro, ma è superabile.Si potrebbero organizzare dei percorsi guidati sia nei musei che proprio all'esterno ,ma "coinvolgendo" la città.Siamo orgogliosi del nostro passato,delle nostre tradizioni, coltiviamole e non facciamoci trascinare come la ghiaia del fiume dalla corrente vorticosa prodotta dai centri commerciali, virtuali centri di aggreggazione ma infernali bolge per dannati polli in batteria,per pupazzi meccanici, al chiuso,senza aria , circondati da prodotti omologati ,tutti uguali,senza storia, finti e inanimati da ogni punto di vista.Riappropriamoci dei nostri tesori ! Facile dirlo , ma le difficoltà economiche di questi mesi sembrano aggaravare il tutto:bisogna farsi coraggio!Sono proprio i momenti di crisi e di difficoltà che devono spingerci ad aguzzare il nostro ingegno e dobbiamo tutti impeganrci alla riscoperta di quel tesoro di cultura che è nel dna dei maceratesi da secoli e di cui sono impregnate le mura cittadine.Facciamo parlare le piazze, gli edifici, ritroviamo nei percorsi della città le strade, i suoni e le voci che ci ricondurranno inevitabilmente proprio all'interno nostro cuore.
Eliana Leoni Marcelletti
Faranno di tutto per ostacolarlo!Caro Beppe Grillo attacca e fatti forte perchè a Civitanova cercheranno in ogni modo di chiudere tutte le porte e le finestre per far entrare aria pulita:rimestare nella palude e fare i soliti giochetti tra partiti (tutti guarda caso con gli stessi personaggi e con gli stessi nomi da decenni)è il passatempo preferito dei politici locali e dei loro "bravi" ben sistemati nei posti chiave in comune, al servizio di pochi signorotti locali.Sempre uguali sempre quelli :gli highlanders della politica, davanti in pole position o dietro alle quinte,se non addirittura con gli stessi nomi,nascondendo nelle liste parenti e amici e infilandoci qualche agnellino inconsapevole(tanto è Pasqua) per darsi un minimo di credibilità.Chi cerca di tenere la posizione, chi cerca affermazioni personali o nepostistiche e comunque sempre sia a destra e a sinistra lo stesso manipolo sostenuto da ruffiani e personaggi apparentemente impeccabili ma "sporchi" dentro.Il solito sistema corrotto:tutti uguali ,tutti di comune accordo.Gli amici degli amici!Un sistema intoccabile che non può fallire : si sostengono uno con l'altro e fingendo un antagonismo che finisce inesorabilmente a tarallucci e vino ,si fanno beffe di quei deficienti che ancora hanno il coraggio di andare a votarli!!! Idioti!!! manadteli "in bianco", sputtanateli, per una volta liberatevi in un colpo solo di tutta la nomenclatura frittomisto dell'adriatico che adesso ormai puzza di pesce marcio.Ci vediamo domani a Civitanova: non dategliela vinta,provate ad incrinare il loro perfetto castello.
Eliana apemaia
Carissimo Sig.Claudio,
per me è un grandissimo piacere sentir raccontare da lei questi aneddoti :anch'io ho insegnato all'Istituto d'arte e nel 1989 c'era ancora il "grande " bidello Giorgio che mi raccontava di merende schiacciate e smoccicate per fame dall'Architè. Mia suocera cercava disperatamente di tenere a dieta il "grande " architetto e a sentire lui ,lo faceva morire di fame( cosa della quale dubito fortemente).Quella peste di Giorgio che lo sapeva, all'ora della merenda tirava fuori il panino imbottito di mortadella profumata e quando vedeva passare l'architetto glielo sventolava sotto il naso ." Se me fai da un morso te do 5000 lire"."Non posso architè ,stai a dieta,te fa male...." ."Sto fijio de na gran signora...." e l'architetto a volte se ne andava scornato, a volte "dava un muccicotto e sganciava i soldi.Questo racconto me l'ha confermato anche il carissimo Umberto Peschi che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente e piuttosto bene.Un pezzo di storia del futurismo e dell'arte maceratese del novecento.Un umilissimo e grandissssssimo maceratese. Incredibile!!! Io ho potuto parlare con un incommensurabile pezzo di storia dell'arte del novecento,in carne ed ossa Ho trascorso pomeriggi indimenticabili a parlare con lui nella sua "casa-atelier" .La prima volta che sono entrata in quella che lui chiamava la sua bottega artigiana ,con l'umiltà ed il candore che sono dei veri grandi artisti,l'entrata è stata surreale:" Non mette lu piede su quel gradino che è sfonnato: ieri Eno Marconi mentre salia le scale s'è sprofonnato e s'è sarvato perchè sotto ce stava na porta aperta".E rideva sotto i baffoni col sorriso beffardo e furbetto di un bambino scovato a rubare la marmellata.Così nei nostri pomeriggi di chiacchiere mentre mi spiegava la "passione del tarlo"ed io rimanevo colpita dall'abilità e dalla semplicità con cui mi decriveva i suoi manufatti e le sue sculture e così facendo mi raccontava un pezzo di storia dell'arte del futurismo a Roma ed a Macerata.Io rimanevo ammaliata dai nomi:Marinetti,Tano,Pannaggi ..con gli aneddoti annessi e connessi.....anche il fratello di Peschi era un ottimo artista, ma aveva optato per fare l'impiegato perchè raccontava che quando stavano a Roma, gli artisti dovevano decidere se mangiare a pranzo o a cena visto che i soldi che mettevano insieme bastavano per un solo pasto al giorno.Spesso decidevano per la cena perchè " a stomaco voto se dorme male".I fratelli Peschi erano due personaggi sorprendenti da ogni punto di vista:geniali ed assolutamente ingenui e meravigliosamente creativi.E la storia de la liquidaziò!!! Qundo Umberto prese la liquidazione, visto che le banche per lui non avevano alcun significato, tornò a casa e nascose i soldi in un paio di scarpe vecchieche nascose sopra l'armadio. Il fratello ,personaggio da commedia che girava per casa in pigiama a righe e ciabatte a qualsiasi ora del giorno, visto che era preposto ai lavori domestici e seguiva l'andamento della casa, vedendo un paio di scarpe vecchie e sfondate aveva ben pensato di buttarle via." So stato tutto il giorno allo scarcalaccio,ma alla fine le so rtroate!".Quante volte congedandomi da loro sono ritornata a casa con dei biscotti appena sfornati o con una scultura o con un quadro...incredibile..io no volevo accettare...ma loro erano così...una generazione di grandi maestri ,di gente che nel denaro vedeva solo un mezzo e non il fine.Le partecipazioni delle mie nozze me le ha disegnate Umberto come regalo di matrmonio ed io e Francesco ne abbiamo fatto delle stampe numerate da inviare agli invitati.Carissimo Claudio spero di non averla annoiata, ma mi fa tanto bene ricordare ,mi aiuta a superare una momento molto difficile!Come diceva nel suo commento :siamo stati entrambi fortunati.Io ho la speranza che si possa ancora cambiare e questa crisi che stiamo vivendo sia l'opportunità per tirare fuori da ognuno di noi il meglio che possiamo ed ho fiducia ed ottimismo nell'impegno e nella forza dei giovani:d'altra parte sono un'insegnante e se non credo nei miei ragazzi come posso lavorare con loro? Possiamo cambiare e migliorare e il ricordo dele cose buone, dell'operosità e dei grandi ed umili maestri artigiani ed artisti che avevamo nel passato ci può confortare e rendere più vicini e chiari gli obiettivi da raggiungere.Spreo di non averla annoiata!
Anche da parte mia un grosso abbraccio!
Eliana Leoni Marcelletti
Carissimo Sig. Claudio,
c'hai rajò :che je vulimo dì de Marò! Quando l'ho conosciuto mi è sembrato grande in tutto! I pranzi a cui ero invitata erano per me un evento gastronomico -culturale che mi stordiva.Toranvo da casa sua e mi sembrava di essere stata sulle montagne russe.Quanto amava la sua terra e le tradizioni marchigiane! Basta guardare la collezione di utensili da falegname che ha pazientemente raccolto in tutta la sua vita ,per ricordare il padre Francesco Marcelletti ebanista raffinato che non ha mai conosciuto perchè morì nella Grande Guerra. Ora questa collezione ,regalata dalla famiglia al comune di Macerata, ha una sua degna collocazione al polo museale di palazzo Buonaccorsi e rende omaggio e lustro all'antica tradizione di falegnameria ed ebanisteria di questa zona.Ma ritornando ai pranzi con Marò ne uscivo 'mbriaca e colma non solo di cibo ma di amore per la cultura.Per cultura intendo quella a trecentossesantagradi che solo in una regione come le Marche si può trovare e che andrebbe riscoperta, coltivata,raccontata ai nostri giovani."Te porto jo la cantina" e vai tra un vino e l'altro ,cotto o mezzo cotto,tra un racconto che partiva solo guardando il tavolo da falegname o una vecchia "sgorbia" o una pialla o un compasso da lavoro o dalla morsa....."Che facete! "E' pronto", chiamava l'adorata nonna Giulia ,se fredda tutto,che fai Marò".E vai con le danze :ricordare Marone e la sua forza per me è un immenso piacere ed un fluire di aneddoti esilaranti, ricchi ed intensi!E' sicuramente un personaggio che andrebbe riscoperto e portato a conoscenza dei giovani perchè come tanti altri grandi maceratesi dovrebbe essere un avanto per la città ed un monito a tutti gli imbecilli che male la trattano e la amministrano.Abbiamo bisogno di uomini con la palle, di giovani sani e sono sicura che ce sono tanti, ma tanti e poi ancora tanti! Grazie ancora Sig Claudio e di nuovo Buona pasquetta
Eliana Leoni Marcelletti
Caro Paolo Renna capisco perfettamente la tua amarezza e disillusione e faccio i miei migliori auguri a te e a tutti i giovani che stanno affrontando un momento di così grande difficoltà: non dovete arrendervi!E' proprio in tali frangenti che dobbiamo trovare la forza di reagire: quando il gioco si fa duro ,i duri iniziano a giocare.E i marchigiani hanno forza ,capacità, voglia di lavorare e di lottare da vendere! Hai ragione su tutti i punti! Se pensi che hanno appena costruito sul fiume a Piediripa uno scatolone di cemento per trasformarlo nell'ennesimo centro commerciale fallimentare,portatore dei fallimenti dei centri vicini(commerciali e no) e dicono (voce di popolo) che vi apriranno un Mac Donald!!!! Hanno cacciato il Mac Donald dal centro di Milano e lo aprono a Pediripa.Non funzionerà mai! Giovani marchigiani che siete cresciuti con la meravigliosa ,saporita,antica ,forte ,ricchissima tradizione delle nonne, delle botteghe gastronomiche...ma ve lo ricordate Ermete e le sue ricette.. e tutte le rosticcerie e botteghe della pasta fresca sparse tra il centro e corso Cairoli che ti preparano vincisgrassi,cannelloni, crespelle,pizze al formaggio,pizze di Pasqua,"lu picciò ripieno", scroccafusi .....ma vogliamo credere che un maceratese doc si abbassi a consumare pasti da Mac Donald???? Quello è un posto da frequentare soltanto all'estero, quando hai paura di prenderti le piattole in qualche locale sconosciuto o quando cerchi "lu cessu" pulito! Quello lo puoi trovare al Mac Donald!!!( oddio , a ben guardare c'è anche il fiume lì vicino).Ma vogliamo mettere il piacere di mangiare nelle trattorie locali dove a pochi euro trovi ancora la "vergara" che stende la perna? I panini di plastica,polistirolo e pomodoro e gli Happy Hour a prova di carica batterica lasciatela agli stranieri."Tanto quilli magna tutto, pure la sulla" erano le parole di mio marito Francesco,grande buongustaio,altro marchigiano doc cresciuto alla corte della nonna Giulia Molini da Corricdonia imbattibile nelle tagliatelle dolci,nel fustingo ma soprattutto nella cicerchiata e negli scroccafusi all'"alchermese".Marchigiani veraci unitevi contro l'avanzata del Mac Donald!!!! E' solo un gigante dai piedi d'argilla. Quando siete giù di corda ,tornate a respirare un po' di aria sana in Corso Cairoli e se siete tristi e avete bisogno di zuccheri andate in un piccolo bar forneria -pasticceria (è vicino al negozio di stoffe sul lato sinistro venendo dallo Sferisterio) dove ci sono le migliori paste d'Italia e si sono formati pasticceri che lavorano nelle migliori pasticcerie di tutte le regioni. Noi uomini e donne "reali"ci vediamo a passeggiare in Corso Cairoli e il nuovo centro commerciali e tutti quei palancai che cistanno dietro che vadano a passeggiare........a quel paese! Buona Pasquetta a tutti e forza ed un agrande abbraccio a tutti i ragazzi come Paolo!
Eliana Leoni Marcelletti
Mi sono sposata nel settembre del 1981 con l'architetto Francesco Marcelletti e sono andata a vivere in una della vie storiche del centro ,precisamente via Santa Maria della Porta.Venendo da Brescia città di dimensione "provinciale" ma con tempi e spazi più dilatati rispetto a Macerata.Ho scoperto un mondo fantastico e così nuovo ed allo stesso tempo così familiare ed avvolgente! Una dimensione antica ,dove la giornata aveva i ritmi di un tempo, di vite fatte di relazioni vere ,profonde ,anche se basata su gesti semplici, quotidiani , a volte meccanici, ma assolutamente densi di significato,di passione di vita vera.Sia le vie del centro che quelle di corso Cairoli costituivano per me "forestiera" una enorme ,variegata e assolutamente attraente nuova realtà.Fare la spesa diventava ogni giorno fonte di conoscenze, arricchimento e di allegria! Con mia suocera Mimì e la cara zia Iole ,maceratesi doc ho imparato tutti i segreti de le Casette e de li vutticà de cing'uantanni fa.Infatti loro due erano nate e vissute nel grande palazzo di fronte allo Sferisterio e passavano la loro vita tra il negozio di stoffe "Gentili" di loro proprietà (sotto il Comune di Macerata) in piazza e corso Cairoli.Partendo dallo sferisterio e passeggiando tra frutta,verdura e negozi di ogni genere che udite udite ancora resistono,i racconti si snocciolavano e dopo aver fatto colazione al bar di Sesto "lu Ricciu".si proseguiva" con lu negoziu che na orda era di Tombesi quillu de le tomobili, poi Jonni la fabrica de le maje( in curtile),Laurina Marchisini co la robba da magnà,Nannina da Mondappone che tenia la cantina".Si attraversava il vicolo della Nana e la descrizione della candina de Gasparò ti riportava indietro in un viaggio di odori e suoni mai più uditi."Passato lu vicolo delle Moje lu barbiere,poi Annibale Ciccarellu le viciclette", ma il massimo era" Purassà ,caffè e paste alla crema e prima de jirà per la staziò c'era la sartoria di Onofrio"."Fefè lu barbiere, Perosciu gamazzì de vaccalà e stoccafissu, Adorna de Cicia la cocciara,Affede le casse da mortu,Guiè lo carzolà,Filì caffè a mmazzacaffè,Sanda Pupa coredi per spuse,Neno lu ferà.Dopo lu ponde de Marchetti, Pompè trattoria del Buongusto,Suè e Ernesto secchià,Machella ferà,Tugnittu stoffe pe li mercati.Pia la mcellara, Binvinuta gamazzì,Fatturini meccanicu,Manardi semendi,Virgì de Zaravija vinniricola, Colomba de Pallotta spagnolette e aghi,Riccci ferà, Fernà lu carzolà,Pianesi casa e gamazzì e Neno de Tombesi caffè d'angulu".Attraversando la strada proseguivi o pe lu cimiteru, o per lo ricoveru e spedale o jò-ppe li Cinginelli". Non è fantastico: e quasto è solo mezzo corso: ma vi immaginate nel frattempo i racconti, gli incontri ,le discussioni nelle botteghe e le presentazioni! " Chi è la signorina?" domandavano a Mimì e lei rispondeva orgogliosa:" E' la moglie di mio figlio Francesco!" E di rimando " Mica sapio che era sposatu tu figliu, tutto così veloce, di corsa , non sapio gnende!"Così i giorni a venire ,quando mi avventuravo sola a fare spesa, tutti mi conoscevano e tra uno sfilatino, un chilo di fettine e la 'nsalata mesticanza mi accoglievano dicendo:" Oh ,c'è la signorina, scusate la nuora de Mimì.Ma è tanto poco che te si sposata, a settembre, ma di corsa perchè non t'ero mai vista de ste parti.Che spetti un figlio!!!!!!!" Piccoli pettegolezzi che sfatavo perchè mio figlio Michele sarebbe nato due anni dopo! Peccato per il nuovo scoop mancato!! Tutto questo mi faceva così sorridere e mi faceva sentire in una famiglia allargata ,allegra, indiscreta ma al tempo stesso avvolgente , così calda e diversa dalla gelida e distante cordialità della grande città.E' questa la Macerata che amo, che è diventata la mia città e che mi aiuta a sopravvivere anche adesso che a passeggiare per le vie sono sola perchè mio marito mi ha lasciato solo il suo amore ed è ritornato alla casa del Padre in un caldo giorno di fine estate del 2011.
Eliana Leoni Marcelletti
P.S.Buona Pasqua a tutti
Complimenti a Daniele Dolcini che ha collezionato un prestigioso trofeo a livello nazonale contribuendo a rendere visibile l'impegno ,il lavoro,le competenze acquisite nell'istituto tecnico agrario .Siamo tutti orgogliosi di te.Bravo!
Prof.Eliana Leoni
L'Istituto Agrario Garibaldi è una scuola dotata di laboratori e di tutte le strutture che caratterizzano una moderna azienda agraria, pertanto è il luogo ideale per formare dei tecnici preparati nell'ambito agro e zootecnico.Ma la particolarità di questa scuola è il paziente , certosino , silenzioso ma continuo ed efficace lavoro che viene fatto per formare questi nostri ragazzi non solo come tecnici , ma soprattutto come cittadini consapevoli,coscienti e coscienziosi,istruiti e capaci di scegliere per il meglio,operando positivamente per il bene di tutta la comunità.Scendendo il lungo viale orlato di alberi e ciuffi di oleandri per accedere all'edificio scolastico ,al convitto ,alla cantina,al frantoio,al laboratorio zootecnico,ad un laghetto ci si immerge in una piccola "oasi" , dove la natura ,il verde,le colture, gli spazi sono aperti:si lascia il traffico caotico della città,il rumore,l'odore dell'aria inquinata,i ritmi frenetici e martellanti,per ritrovarsi in un luogo dove il tempo e il vivere assumono di nuovo dimensioni che riconducono la nostra vita quotidiana ad un mondo in cui il lavoro e lo studio hanno un sapore intenso, condiviso,partecipato.I ragazzi che accedono a questo istituto vengono seguiti e formati non solo come studenti ma anche come persone.L'impegno è a trecentosessanta gradi: tutta la scuola gira intorno a loro e per scuola non si intendono soltanto le attività didattiche, ma una serie di progetti e di input che stimolano gli alunni a formarsi, acquisendo un bagaglio culturale ed umano che li metta nelle condizioni di crearsi senso critico e capacità di interagire con un mondo esterno che li circonda e che risulta sempre più difficile da affrontare. L'istituto è fortemente integrato con il territorio che lo circonda ed i tecnici offrono ai giovani ,per ogni materia di indirizzo, la possibilità di confrontarsi con le aziende del settore per avvicinarsi e toccare con mano ciò che studiano sui libri. La bibiloteca è un altro importante polo di attrazione: puntare sulla lettura è uno degli obiettivi prioritari della scuola .E' possibile spaziare su una vasta gamma di argomenti che si riferscono oltre all'ambito tecnico anche a un'ampia scelta che varia in numerosi campi del sapere .Educare alla lettura è il mezzo più potente per spingere i nostri giovani al desiderio di conoscere sempre di più ed a potenziare in loro gli strumenti necessari per acquisire consapevolezza e capacità critica. E che vogliamo dire delle rappresentazioni teatrali che ogni anno vedono coinvolti i nostri ragazzi? il teatro diventa una scuola di vita, dove la preparazione, le regole, la pertinenza, la veridicità, la collaborazione e l'impegno serio diventano un piacevole momento di integrazione per tutta la comunità della scuola agraria.Ma non finisce qui! La musica che è dimenticata in quasi tutta la scuola di formazione superiore,facendo eccezione per i conservatori, viene proposta ai nostri studenti attraverso la possibilità di assistere a concerti di musica classica nella incantevole sede del teatro Lauro Rossi oppure alla sede invernale della Filarmonica. La scuola superiore che negli altri istituti è un mondo per sordi ,qui offre la possibilità di affinare il gusto ,allargare orizzonti ,integrando in maniera di potente efficacia l'insegnamento della materie letterarie.In questo modo si potenzia l'ambito tecnico ad un livello di maggiore importanza e completezza .Per quanto riguarda l'istruzione informatica ,una grossa percentuale dei nostri studenti consegue la patente europea: anche inquesto ambito le lezioni vengono strutturate in modo non meramente informativo ma soprattutto facendo cogliere ai giovani ,la logica e l'approccio che sta all'interno del linguaggio e degli applicativi informatici.Ma ciò che rende tutto il corpo docente orgoglioso del proprio lavoro è constatare attraverso le notizie e i racconti degli ex-alunni che quotidianamente ci vengono a trovare, che il nostro insegnamento è stato puntuale ed accurato nella formazione di tecnici preparati e capaci e nella educazione di persone di grande onestà intellettuale ,che si mostrano grati di ciò che è stato offerto loro e che ricordano con affetto il percorso con i loro insegnanti .Tutta questa scuola è un organismo con un grande cuore:non dimentichiamo il personale non docente che ogni giorno permette il funzionamento dell'edificio con un affetto, una cura e con una vovazione al servizio che si possono definire eccellenti! Non è retorico dire che questa è veramente una grande famiglia dove tutti con grande serietà, puntualità, coscienza e soprattutto sensibilità accompagnano i ragazzi in un percorso che garantisce alla società cittadini preparati ,onesti e capaci di costruire un futuro migliore.Buon Natale a tutti!
prof.Eliana Leoni Marcelletti
Devono andare tutti a casa!Cominciamo con i vecchi,saggi o non saggi!!! Al ricovero , a cominciare dall'ottuagenario Napolitano! Non ci concentriamo sul singolo personaggio, è quello che vogliono!Il "nano" non é il solo responsabile.Abbiamo uno stato organizzato con una burocrazia impressionante che costa al cittadino, che è inefficiente.Chiediamoci se siamo in qualche modo rappresentati :il candidato non è più scelto dal cittadino , l’unica libertà che abbiamo è di mettere una croce su un partito , ma poi saranno i delinquenti della politica a fare ciò che vogliono e spesso e volentieri sono soltanto i cavoli loro, sia a destra che a sinistra .Sfido chiunque a portarmi degli esempi che mi smentiscano. E vogliamo parlare della Costituzione?Ma signori , svegliamoci e mandiamoli a casa, a casa.Sono i partiti che comandano, la volontà popolare è stata cancellata, il cittadino non ha più alcun controllo . Siamo nelle mani di faccendieri della peggior risma, che a cominciare a livello locale stanno solo ad occupare posizioni di potere, con l’unico fine di farsi i propri interessi.Ma queste sono solo chiacchiere.Andiamo al sodo:il Parlamentto non rappresenta i cittadini ma se stesso, la macchina burocratica costosa ed inefficiente serve solo ad alimentare tutti i parassiti prezzolati e mantenuti dai partiti, la Costituzione rimane per lo più inapplicata ,i cittadini non hanno più alcun controllo sui partiti .L’unica libertà che a noi schiavi pagatori di debiti( ci tengono in vita solo per pagare i debiti ) è quella di scegliere di che morte dobbiamo morire, mettendo una crocetta su un simbolo che non rappresenta niente altro che gli interessi di alcuni .Lo sapete che i nostri parlamentari possono esercitare un’altra professione durante il loro mandato? E che vogliamo dire del loro stipendio? Dovrebbe essere allineato alla media degli stipendi nazionali. E le cariche parlamentari! C’è chi ne ha più di una.Signori miei, chi ha notizie le metta in rete, sputtaniamoli tutti, i “buoni” e i “ cattivi”, mettiamoli alla gogna sul web!!!!Posso chiedere che inoltre chi ha subito processi o condanne non venga rieletto: è chiedere tanto! E qui mi fermo perché sono ignorante , ma invito tutti gli uomini di legge che hanno veramente a cuore il futuro del nostro paese di non stare più a guardare !Facciamolo per i nostri figli,per le future generazioni a cui stiamo lasciando in eredità immondizia e debiti.Lottiamo anche per l’informazione ,l’unico collante e mezzo di integrazione sociale ed oggi giorno più che mai fondamentale per la nostra sopravvivenza. Indignamoci ogni giorno per ciò che leggiamo sui giornali e per tutte le ca…..te che ci propinano per televisione.Oggi l’informazione è in mano a pochi che sono collegati con gruppi di poteri economici e sono al loro servizio, non al servizio dei cittadini.Le multinazionali si stanno sopvvrapponendo e superando gli stessi stati nazionali!Noi siamo solo schiavi consumistici tenuti in vita per consumare e pagare debiti creati e fatti da altri.Per esser liberi bisogna scegliere e per scegliere bisogna conoscere, essere informati con onestà intellettuale.Oggi siamo solo passivi,non scegliamo nulla, siamo nelle mani di speculatori squali e di politici corrotti che gli prestano il fianco soltanto per i propri particolari interessi.Basterebbe concedere l’accesso alla rete gratuitamente a tutti! Sarebbe una rivoluzione epocale.Nella rete riusciremo a ritrovare quella libertà che ci permetterebbe di pensare e di agire in una sinergia di intenti ,che è veramente l’unica forma di libertà che ci è concessa e l’unico vero modo di dare senso alle nostre esistenze.Che Dio ci benedica! A proposito che ne dite del fatto che la Chiesa non paga un soldo di ICI? Signori miei , se dobbiamo fare i sacrifici , questi devono andare a tutti .Indignatevi, parlatene, fate casino sulla rete , denunciate tutte le palesi ingiustizie. Don Milani invitava ad indignarsi ogni giorno per scuotere le nostre coscienze tacitate dalle nostre pance troppo pieni.Signori miei non potremo continuare a vivere come “porci” grassi ancora a lungo.Se non ci diamo da fare, in poco tempo non solo vedremo sfumare i nostri risparmi , ma troveremo anche i nostri frigoriferi penosamente vuoti. E con ciò auguro una buona domenicA a tutti, con tanto di messa, pasticcini , pranzo dalla mamma o dalla suocera, ascolto della partita di calcio, passeggiata per le mura e in via del tutto eccezionale all’Abbadia di Fiastra, nel caso di sole, o cinema se piove.
carissimo xy, monomio reduce da una colica di fegato con verasmento biliare, ti risponderò per le rime solo quando avrai il coraggio di palesarti e di firmarti con nome e cognome.Mi piace affrontare il contraddittorio a viso aperto e guardare in faccia il mio interlocutore.
Cordialmente
Eliana Leoni Marcelletti
A distanza di un mese dalla morte di mio marito Francesco ,ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno manifestato la loro vicinanza, la loro solidarietà ed il loro affetto. Sono la testimonianza di quanto Francesco sia ( stato) una persona di grandi doti umane. Io e i miei figli abbiamo perso non solo un pezzo di cuore ma un esempio di onestà intellettuale, di rettitudine ,di lealtà ,di assoluta affidabilità e di grande professionalità, nascosti dietro un'esistenza apparentemente normale e comune ma eccezionale per il suo modo di vivere.Merce rara ,oggigiorno, in un mondo di ciarlatani, di venditori di fumo, di approfittatori , di uomini meschini e piccoli piccoli . Quante volte ho letto negli occhi di mio marito la delusione profonda e a volte la solitudine morale che divora quei disgraziati professionisti che oggi hanno ancora il coraggio ( vi assicuro che ce ne vuole tanto) di continuare a fare "onestamente" il proprio lavoro. E' una guerra,una lotta contro un mondo di interessi economici ,da un lato, che ti impedisce di fare architettura e vede nel profitto l'unico obiettivo, dall'altro contro un mondo che ti strangola con le pastoie burocratiche e infine, come la ciliegina sulla torta, contro una massa di gente priva di cultura ,di conoscenze e di competenze ( stile De Filippi) che dall'alto della sua profonda e incommensurabile ignoranza e supponenza spara giudizi estetici e funzionali su tutto ciò che gli capita a tiro per caso e dovrebbe soltanto andare in giro per quella fatiscente città che è diventata Macerata per vedere come l'architettura in certi luoghi sia veramente morta!!!Ma forse in quei luoghi a loro non risulta comodo guardare,per il loro tornaconto. E in questi frangenti c'è ,in qualche caso, l'odioso comportamento di qualche giornalista ( sarebbe meglio dire imbrattacarta) che presta il fianco e scrive delle assoluta porcherie( e voglio stendere un velo pietoso.....) .Ricordo anni or sono tutti i problemi che furono sollevati sul Direzionale ( tanto per citarne uno a caso, ma la lista sarebbe più lunga) e che fecero così male a mio marito.A questi imbecilli ( che io non ho dimenticato e ,anche se non sono maceratese, ricordo perfettamente i nomi) ,a questi piccoli esseri che hanno cercato di cavalcare l'onda della notorietà denigrando l'operato di mio marito ,dico che le loro chiacchiere provinciali e le loro esistenze insignificanti sono rimaste a zero, mentre anche a loro vantaggio(l'edificio valorizza la zona e quindi anche le loro proprietà) il Direzionale è lì, e in ogni mattone il pensiero e il lavoro di mio marito viene fuori,forte,discreto, elegante e sornione ,con il suo inconfondibile stile. Signori , svegliamoci , guardiamoci intorno ed impariamo a riconoscere la cacca dalla cioccolata! Quando passo vicino a questo edificio mi impongo di avere fiducia che l'architettura non stia davvero morendo ,che ci sia ancora speranza.E questa è la speranza ,l'orgoglio e la fiducia con cui mio figlio Marco ,nonostante la pena nel cuore, si è iscritto a settembre al quinto anno di architettura con un sogno : continuare uno studio che era del nonno e di un padre con il quale non avrà mai la fortuna nè il piacere di poter lavorare.E' un sogno in cui crede fermamente, forte dell'erdità di due grandi uomini ,che a dispetto di tutto hanno lasciato un segno forte e tangibile che supera e si fa beffe di tutte le cattiverie e i pretestuosi attacchi subiti che hanno avuto unicamente l'effetto di qualificare e quantificare la povertà umana e culturale dei loro artefici e di chi ne è stato il tramite. Eliana Leoni Marcelletti
Eliana Leoni
Utente dal
25/9/2011
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