di Alessandra Pierini
Cambiano le tecnologie, mutano i meccanismi ma i risultati sono sempre gli stessi. Quello che sta accadendo con le centrali a biogas non può che riportare alla mente la questione degli impianti fotovoltaici a terra che, nel giro di pochi anni (tempo lunghissimo per gli uomini ma brevissimo, quasi insignificante per la natura) hanno ferito profondamente e irreversibilmente il nostro territorio. Non si parla più di pannelli, sostituiti da costruzioni alimentate da letame e liquami ma la procedura è sempre la stessa. Cittadini inconsapevoli si alzano una mattina e affacciandosi alla finestra si trovano davanti, apparsi come per magia, a nuovi impianti di produzione energia. Nel caso del fotovoltaico in molti si sono accorti che le necessarie autorizzazioni erano state rilasciate e che quindi non si poteva tornare indietro, solo nel momento in cui i pannelli erano già ormai in fase di installazione. Non è molto diverso per il biogas. Eppure la politica sembrava essersi accorta degli enormi errori fatti nella regolamentazione del fotovoltaico e gli sbagli fatti in passato avrebbero dovuto servire da esempio per non ripetere gli stessi scivoloni per poi correre ai ripari quand’era ormai troppo tardi. Evidentemente però la saggezza popolare che insegna a far tesoro dell’esperienza non vale per gli amministratori. E’ così che in questi giorni continuano a puntare, come funghi, progetti di centrali a biogas e biomasse in tutta la provincia di Macerata.
«La proliferazione degli impianti – sottolinea Francesco Massi, capogruppo regionale del Pdl, è dovuto ad un Piano, il PEAR (Piano Energetico – Ambientale Regionale), approvato nel 2005 dalla Giunta D’Ambrosio – Spacca con enfasi ed “osanna” di tutti i Partiti del Centro Sinistra, dei Verdi e degli Ambientalisti. Esso è stato ispirato dalla tenace volontà di bloccare la centrale Turbogas (per quasi 600 MW) che l’API proponeva (e tuttora propone) di costruire a Falconara. E che, da sola, consentirebbe di coprire il deficit energetico di tutta la Regione. Dunque, solo per una strategia populista “di contrasto” fu approvato il PEAR e, così, cominciarono da parte del Governo Regionale gli appelli ai cittadini ed agli imprenditori ad investire su fonti ed impianti energetici “alternativi” e “rinnovabili” con tanto di incentivi statali e regionali.
Tali appelli sono stati raccolti: cosa è avvenuto per il fotovoltaico è sotto gli occhi di tutti; gli impianti a Biogas e Biomasse sono proposti a decine in tutta la Regione da parte di società e imprenditori agricoli o di altri settori. Con tale Piano in vigore non può essere una Conferenza dei Servizi a negare una autorizzazione: la responsabilità si trova, a monte, nella strategia demagogica di certi Partiti e Movimenti. E’ giusto che i cittadini si chiedano se tale impianti siano nocivi per la salute. La documentazione tecnica e scientifica che afferma che essi sono perfettamente compatibili con la salute e con l’ambiente ed utili all’agricoltura è davvero consistente. Tuttavia i cittadini interessati non sono mai tranquilli. Credo che la Regione Marche debba fare uno sforzo di approfondimento e chiarezza sulla nocività o meno di tali impianti, cosa che ha fatto la Regione Emilia Romagna. Addirittura non esiste una norma statale o regionale che preveda la incompatibilità di Biomasse o Biogas in riserve o parchi naturali, anzi si direbbe il contrario.
Ecco perché hanno sbagliato a Petriolo quanti hanno pensato che la vicinanza dell’impianto alla riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra o l’inclusione del Comune di Petriolo nella riserva (peraltro tecnicamente e giuridicamente impossibile) potessero bastare a bloccare l’autorizzazione».
I comitati sorti per scongiurare la costruzione delle centrali non sono stati finora ascoltati, l’esempio più evidente a Petriolo dove la Regione ha detto sì alla costruzione di un impianto vicino al centro abitato (leggi l’articolo). Mentre le proteste non si sono ancora placate e i cittadini annunciano ricorsi, altre aree e altri comitati si ritrovano a scoprire da un giorno all’altro la possibilità di ritrovarsi una centrale vicino casa.
A Civitanova, dove una richiesta di autorizzazione è stata richiesta già nell’agosto 2011, Citt@verde cerca di prevenire e scrive all’assessore Giulio Silenzi: «Non vorremmo – si legge nella lettera – che a Civitanova si faccia la fine dei tanti Comuni che si sono visti approvare dalla Regione le più strampalate e improbabili centrali a biomasse. Noi ne abbiamo una in sospeso, la centrale a Piane di Chienti presentata dalla Molinari Progetti per conto di “ Civitanova Energia”. Tutti a suo tempo si sono dichiarati contro questa centrale a biomassa amministratori,partiti di destra,di sinistra associazioni ambientaliste,comitati civici ma la centrale è in Regione in una sorta i “sonno “amministrativo. E se si sveglia? Chiediamo un intervento formale dell’ amministrazione comunale di Civitanova presso la Regione Marche e il responsabile del procedimento amministrativo affinché si intenda decaduta la richiesta autorizzatoria presentata dal Molinari progetti srl. E’ passato un anno dalla determina dirigenziale che assoggettava l’impianto alla Valutazione di Impatto Ambientale e la società non ha provveduto ad inviare gli atti. Crediamo che sia necessario un passo ufficiale della amministrazione Comunale non solo perché in più occasioni gli amministratori Comunali si sono dichiarati contrari alla realizzazione della centrale a biomasse,perché c’è un atto formale di contrarietà alla realizzazione di detto impianto ma essenzialmente per evitare, nella frammentarietà e dell’incertezza della legislazione, che il procedimento autorizzativi di fatto sospeso e indefinito potrebbe ritrovare vigore senza che nel frattempo si siano esperiti tutti gli atti formali possibili per chiedere alla Regione Marche, al responsabile del procedimento amministrativo la decadenza della richiesta di autorizzazione».
A Potenza Picena i cittadini hanno scoperto solo martedì che era stata richiesta l’autorizzazione per una centrale a biogas e la Conferenza dei Servizi è stata già convocata per martedì della prossima settimana. «Abbiamo presentato questa mattina – spiega Francesco Torresi del Comitato locale – una richiesta di rinvio della Conferenza visto che nessuno ha ancora visto il progetto. Abbiamo anche chiesto uno studio sull’impatto che la centrale avrà su residenti e attività nell’arco di 500 e 1000 metri. Nell’area ci sono un albergo, 3 o 4 ristoranti, un negozio di generi alimentari e una cooperativa agricola con tanto di silos. Non c’è alcun legame tra la centrale, di cui beneficia un unico soggetto che viene da fuori e il nostro territorio. Per di più l’impianto non è una bella pubblicità per un comune che punta sul turismo per il suo futuro».
Sull’impianto l’amministrazione comunale di Potenza Picena precisa diversi aspetti della questione e risponde a quanto dichiarato a Cronache Maceratesi dal consigliere regionale Francesco Acquaroli (leggi l’articolo): «Innanzitutto – dice il vice sindaco Ugo Riccobelli (il Sindaco Sergio Paolucci è assente in questi giorni per impegni di gemellaggio istituzionale in Inghilterra, ndr) – va detto che appena pochi giorno fa in Comune è arrivata la convocazione, da parte della Regione Marche, per la prossima settimana, di una conferenza dei servizi, per trattare l’argomento dell’impianto in questione. Prima di questa convocazione l’Amministrazione Comunale ignorava totalmente l’esistenza di qualsiasi richiesta. Ad oggi il Comune di Potenza Picena non è titolare di alcun procedimento; la titolarità è tutta in capo alla Regione, unico Ente che ha la competenza di istruire la pratica e rilasciare o negare le necessarie autorizzazioni. Ci sorprende come i rilievi che ci sono stati mossi nei gironi scorsi siano venuti proprio da chi vive le vicende della politica regionale come professione.L’argomento merita di essere trattato con grande responsabilità e attenzione evitando di dare valutazioni generiche e superficiali e rinunciando, ne vale la serietà della politica, a posizioni demagogiche e strumentalizzazioni che aiutano ad alimentare l’irrispettoso teatrino della propaganda elettorale. Inoltre va detto che prima della riunione della conferenza dei servizi della prossima settimana non è opportuno discutere di qualcosa di cui non si conosce alcunché. Correttezza vuole, infatti, che il Comune informi il Consiglio Comunale e i propri cittadini di una questione di pubblico interesse nel momento in cui ha conoscenza dell’argomento e dell’orientamento dell’organo titolare del procedimento, in questo caso la Regione. Altrimenti si rischia di comunicare ai propri cittadini messaggi allarmistici e informazioni inesatte e superficiali. Questo dovrebbe essere l’atteggiamento che qualifica ogni persona o gruppo investito di una pubblica responsabilità.».
Oltre a Petriolo, Potenza Picena, Corridonia, Matelica e Loro Piceno, il fantasma del biogas arriva anche a Civitanova e spaventa Tolentino e Morrovalle, città nelle quali sono state richieste delle autorizzazioni in Regione.
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Udite! Udite! Anche Massi ha detto no! ( non ci speravo).
http://noallecentrali.blogspot.com
Massi non ha detto no ed il titolo dell’articolo è completamente errato. Il consigliere Massi nel mese di luglio è venuto a Petriolo facendo il solito comizio elettorale promuovendo le sue iniziative a favore della Turbogas a Falconara e del rigassificatore. Ha anche promesso il suo intervento in regione per portare le motivazioni dei cittadini petriolesi in regione. Il motivo per cui non si vuole la costruzione a Petriolo della centrale non è solo la vicinanza all’Abadia di Fiastra e lui lo sa bene. Quando gli è stato chiesto di partecipare alla conferenza dei servizi per accertare che tutto si svolgesse secondo la legge, ha risposto che i funzionari stavano compiendo bene il loro dovere e che quindi non poteva e non voleva partecipare esercitando il suo potere di controllo.
Sappia Massi che anche lui è iscritto nella lista dei nemici di Petriolo e che ne pagherà care le conseguenze politiche e soprattutto non gli verrà più permesso di svolgere comizi durante le assemblee pubbliche petriolesi!
Mi scusi sig sparapani, ma mi sfugge una cosa. A che titolo il consigliere regionale Massi avrebbe dovuto partecipare alla conferenza dei servizi ? Io invece farei un’altra considerazione, dove sono tutti gli altri rappresentanti del territorio? In questo periodo è già tanto che un politico ci mette la faccia, e mi pare che Massi l’abbia fatto.
Quindi, per Massi, l’alternativa sarebbe nella costruzione della centrale turbogas a Falconara, come richiesto dall’API.
Un parete “tecnico” disinteressato? Dietro le centrali turbogas non ruotano interessi economici?
E i cittadini di Falconara, non bisognerebbe sentirli?
Se, come sono, fossero ferocemente contrari, essendo già sufficientemente ammorbati dalla raffineria, che facciamo, gli chiediamo comunque di sacrificarsi perché nessuno vuole le centrali biogas?
Io credo che un consigliere regionale possa partecipare ad una conferenza dei servizi.
Il comportamento di Massi è inqualificabile e quello che ho letto oggi su un quotidiano me lo conferma.
Accusa la Maggioranza in Regione di aver voluto tante centrali in luogo di una sola a Falconara e parla di inquinamento. Sono senza parole. Credo che non solo non potrà più fare comizi a Petriolo, ma nemmeno a Falconara.
Io credo che il problema maggiore sia individuare bene i siti e istituire commissioni di controllo formate anche da tecnici incaricati da Comuni e Proprietari delle aree circostanti a spese delle Ditte naturalmente. Come sostenuto anche da altri mi sembra.
http://qualenergia.it
http://qualenergia.it/articoli/20120709-decreto-elettriche-spunta-l-incentivo-bruciare-rifiuti-indifferenziati
http://qualenergia.it/articoli/20120709-le-biomasse-e-il-biogas-nel-decreto-rinnovabili-elettriche
http://qualenergia.it/articoli/20120805-vale-la-pena-scommettere-sulle-energia-da-biomasse
Caro “dittatore” Sparapani (solo tu hai il potere di non far svolgere un comizio pubblico),dimostri per l’ennesima volta che sei duro di comprendonio.In molti ti hanno detto e ripetuto che l’approvazione del progetto della centrale IMAC a Petriolo era già decisa a priori,dimostrato dal fatto che la legge regionale era fatta ad hoc.Il PEAR (piano energetico ambientale regionale) alla sua costituzione raccomandava investimenti da parte dei cittadini (ovvio che l’appello era rivolto ad imprenditori) ai quali oltre agli incentivi statali garantiva un occhio di riguardo. Queste cose in tanti le sapevano,in tanti hanno provato a fatelo capire e tu insisti a commentare malamente e ad accusare chi non ha,all’apparenza, provato a contrastare il tutto. Non hai mai pensato che qualcun altro preferisce metodi di contestazione meno eclatanti, diversi dai tuoi, di fare baccano?
LA DEMOCRAZIA HA UCCISO LA DEMOCRAZIA… PEGGIO VERRA’
VERDI, AMBIENTALISTI, LEGAMBIENTE, WWF… ECCETERA: SE ANCORA RESPIRATE, BATTETE UN COLPO !
Vorrei esprimere la mia opinione solamente riguarda alla richiesta nel comune di potenza picena in quanto fra un po’ di tempo risiederò in questo comune. Mi riferisco all’affermazione del vice-sindaco che condivido in parte
e fa capire anche un’altra situazione: gli amministratori del comune di potenza picena (sinistra) non contano proprio niente nè in regione nè a livello provinciale. Dopo che nel 2010 hanno fatto campagna elettorale assidua per eleggere Giannini, Comi, Sciapichetti, non esiste più un contatto con queste persone per farsi riferire che esisteva un progetto nel comune di Porto Potenza? Io che non ci abito era da un mese che si sentiva la voce di questo progetto. Avere dei contatti politici giusti è estremamente importante.
Accidenti l’argomento è terribilmente complesso e al contempo cosi importante per tanti aspetti del nostro vivere in comune oggi e domani che dovrebbe essere sottratto con il consenso di tutti alle regole dello scontro politico e della polemica anche giornalistica. C’è nello sfondo un problema di portata generale che però sfugge nelle discussioni di ogni giorno (in parte inevitabilmente) . Continuare a bruciare combustibili fossili con l’intesità ed il trend attuael sta portando l’intero globo verso un cambiamento climatico che impatterà sulla qualità della vita della nostra specie con una forza non comparabile con qualsiasi altra delle scelte di cui stiamo parlando. IL problema è che questo non sta avvenendo QUI ed ORA (anche se temperature torride e siccità le stiamo già sperimentando). E per questo motivo mentre si sollevano comitati, anche giustamente, per l’ennesima centrale biogas, non c’è la stessa preoccupazione e reazione per i dati di C02 immessi nell’ambiente ogni anno e ogni giorno. Questo è invece il punto da cui bisognerebbe partire per analizzare poi le azioni successive . Quindi bisogna invertire questo trend e tutti dovremmo sentirci responsabilizzati nel farlo. La strada maestra è innazitutto l’efficenza energetica . Bisogna consumare meno energia in assoluto e sopratutto meno energia per unità di prodotto e di consumo. Tutti gli esperti su questo concordano. L’efficenza energetica è la fonte di “energia pulita” più a buon mercato e di maggiore disponibilità nel nostro futuro. Ma non è indolore , bisogna investire in abitazioni , auto e macchinari più efficenti e modificare il comportamento di ciascuno di noi (dallo spegnere le luci quando non servono al rinunciare magari anche a qualche gadget elettronico) . In parte si sta facendo ma bisogna accelerare . L’efficenza energetica però non basta e per questo è partita tutta questa corsa alle energie rinnovabili. Una corsa in cui gli obiettivi della sostenibilità e del contrasto con il cambiamento climatico si mescolano con gli interessi ecnomici, con quelli delle comunità locali e con la tutela di altri valori ambientali come ad esempio il paesaggio. Qui non c’è una soluzione ottimale ma solo una valutazione delle alternative in cui bisogna scegliere di volta in volta la migliore fra qualle possibili . In una situazione non certa fra l’altro, con conoscenze che cambiano nel tempo per cui quello che oggi sembra funzionare , funziona poi molto meno domani quando abbiamo imparato meglio alcuni meccanismi (il biogas per la sostituzione della benzina sembrava un ottima scelta poi si è scoperto che è una sciagura e poi di nuovo sono disponibili nuove soluzioni tecnologiche che sembrano rendere possibile e sostenibile la cosa) . Quindi come bisogna reagire a scelte come quella del PEAR e delle sue ricadute in termini concreti (nuovi impianti a bio gas e biomasse) ? Innanzitutto bisognerebbe secondo me fare un patto fra amministrati ed amministratori . Un patto che preveda ASSOLUTAMENTE alcune parole chiave come TRASPARENZA, COINVOLGIMENTO E COMPETENZA. Le comunità devono conoscere in anticipo e le scelte che si stanno prendendo , devono essere informate (e devono impegnarsi ad informarsi) , devono essere consapevoli del percorso che si sta compiendo e del suo obiettivo. Non è facile per gli amministratori ma credo nemmeno per gli amministrati che oggi non possono più permettersi la disinformazione o l’indiferrenza. Spero che tutto questo sia possibile.
@Gianfranco
Rilegga le mie parole, non travisi e strumentalizzi le mie opinioni. Ho detto che a Massi non gli sarà concesso di fare comizi durante le assemblee pubbliche a Petriolo in merito alla centrale biogas come ha fatto in passato. Non sono un dittatore e nemmeno duro di comprendonio, ma se vuole pensarlo è libero di pensare ciò che vuole. 🙂
Dal consigliere regionale del Pdl Francesco Acquaroli riceviamo:
Venerdì mattina ho depositato in Regione una interrogazione che chiederò di discutere nella prima seduta utile del Consiglio Regionale per avere maggiori delucidazioni rispetto al progetto della centrale biogas di contrada Marolino a Potenza Picena. L’interrogazione chiede di conoscere se secondo la Giunta i giorni intercorsi tra la convocazione della conferenza dei servizi e lo svolgimento, undici, sono ritenuti sufficienti per consentire agli enti interessati gli approfondimenti necessari per affrontare una discussione consapevole e dettagliata. Infatti, nonostante la legge preveda soli cinque giorni di preavviso, credo che sia opportuno, nella convocazione di questa conferenza, un maggior arco di tempo vista anche la delicatezza della materia e il coinvolgimento che crea in tutta la comunità. Chiedo inoltre di conoscere se,secondo la Giunta regionale, la presenza di questa centrale risulta conciliabile con la presenza nelle immediate vicinanze, poche centinaia di metri, di abitazioni private, attività commerciali, di servizi, di ristorazione e ricettive, oltre all’acquedotto comunale e a numerose attività produttive di carattere artigianale. Inoltre chiedo specifico parere alla regione sulla conciliabilità di questa attività con i nuovi insediamenti abitativi appena realizzati, con la strada Regina, che denota da tempo innumerevoli problemi di sicurezza, e con l’area che è stata oggetto di esondazioni del fiume Potenza. Infine si chiede delucidazioni sul tipo di biomasse che verrebbero utilizzate qualora si dovesse procedere ad autorizzazione e della loro provenienza. Nella stessa mattinata abbiamo fatto richiesta al Sindaco Paolucci di poter partecipare, come rappresentanza della minoranza consigliare, alla conferenza dei servizi, prevista nella prossima settimana, con la delegazione del Comune di Potenza Picena
A Sparapani:tengo a precisare che non volglio prendere le difese del consigliere Massi (anche perchè sa benissimo difendersi da solo) ma, tengo a precisare ed a chiarire che, quel che egli dice, lo sapevamo da molto tempo. Nell’aprile del c.a.,cioè quando tutti a Petriolo venimmo a sapere delle centrali, da una conversazione amichevole con lui ne uscìrono esattamente e coerentemente le stesse cose che ora tutti sappiamo:la centrale la faranno,la legge reg.lo permette. Se ricordi bene anche il Natali te lo stà dicendo (scrivendo) da molto tempo (da quì il “duro di comprendonio”).
Esaminiamo i fatti:la Giunta Regionale (di centrosinistra) fa una legge sulle rinnovabili,non accetta consigli o altre ipotesi da altri(vedi Massi sul rigassificatore),con detta legge scavalca i poteri del sindaco e il potere del popolo sovrano,aiuta gli imprenditori a fare investimenti,la nostra giunta comunale (di centrosinistra o quasi) ci si addormenta sopra per poi riparare l’irreparabile e tutto quel che riusciamo a fare è prendersela con Massi (centrodestra)?
A parte la politica che in questo caso mi sembra assai paradossale ma, forse, sarebbe il caso di battersi il petto e fare un mea culpa.
@Gianfranco
Le cose non stanno come le definisce lei, e citando quel personaggio petriolese non fa che confermare l’idea che mi ero fatto sul suo intervento. Non me la prendo solo con Massi, ma con tutti quei personaggio politici che su questa questione non fanno il loro dovere, o fanno finta di non capire
Signore e signori, per decenni non è fregato niente a nessuno di chi venisse eletto e di cosa queste persone decidessero, perché si era concentrati nel riempirsi la pancia.
Adesso, la massa di delinquenti che sta nei posti di potere opera benissimo a favore dei propri padroni e contro le persone. Sono molti bravi in quello che fanno, ed i cittadini (se esistono) che intenzioni hanno?
Qui c’è da smetterla col fioretto e da rifondare un sistema, partendo da un punto fondamentale: non farsi dividere in destra e sinistra, sopra e sotto e, soprattutto, capendo che alla maggioranza delle persone non frega un accidente di nulla, perché sono completamente rimbambiti.
Una minoranza organizzata può cambiare le cose.
A Sparapani :sei proprio tu che non sai come stanno le cose e senza rendertene conto lo dimostri.
Del personaggio petriolese, se tu lo conoscessi meglio come lo conosco io,sapresti che non parla mai a vanvera e prima di farlo è sua abitudine informarsi al meglio( infatti lui ha avuto ragione).Ti accanisci sempre coi politici che non fanno,a tuo dire,il loro dovere:lo capisci o no che così dicendo è come dire che loro dovrebbero fare quel che tu dici, quel che tu vorresti, quando lo vuoi tu e come lo vuoi tu? Ma fammi il piacere!!!
Che poteva Massi, come minoranza alla regione se la maggioranza era d’accordo?Tutt’al più sarebbe da prendersela con i consiglieri di maggioranza che approvano tali incomprensibili leggi. Fammelo sapere se qualche consigliere di maggioranza si priverebbe della poltrona andando contro il suo presidente!!! Mi sorge un dubbio:non è che la giunta regionale attuale è quella a cui tu hai dato il voto? Magari cerchi di sfogarti con chi ti capita per rabbia e rimorso?
@gianfranco
Si, il mio voto alle ultime regionali è stato per il PD e l’atteggiamento della classe dirigente locale mi schifa e mi disgusta. Non mi sfogo come dici tu ma mi batto DEMOCRATICAMENTE affinchè la verità sulla centrale a biogas di Petriolo venga fuori. Per tua informazione qualche consigliere di maggioranza in conferenza dei servizi c’era: Sciapichetti (PD) e Giorgi ed Eusebi (IDV) e sono stati chiamati dal comitato ad esercitare le loro funzioni di controllo che sono prerogativa del loro ruolo politico in qualsiasi atto amministrativo in capo alla regione Marche.
Io non pretendo che i politici facciano quello che io dico. Posso esprimere le mie opinioni su di loro o semplicemente lei sta portando avanti lo stesso progetto denigratorio, nei miei confronti e di altri che vi sono contro, cosi come il suo amico sta portando avanti con metodi inqualificabili? Il DJ le riesce meglio, pensi alla musica e non a me…non ne vale la pena accanirsi su di me visto che non conto assolutamente nulla
Caro Sparapani,nel leggere queste ultime tue righe ho molta più stima nei tuoi confronti ( sei La seconda persona a Petriolo che fa il mea culpa). Mi dispiace se pensi che la mia era opera denigratoria quando invece erano solo precisazioni e scambi di opinioni.
Sicuramente non la pensiamo alla stessa maniera anche se qualcosa ci accomuna.
Se mi sono permesso di precisarti alcune vicende o circostanze “politiche” del nostro paese, è perchè volevo solo richiamarti un pò alla pura e semplice verità, da me appurata, essendoci in qualche maniera coinvolto.
Come si dice: se ascolti solo una campana…?
Comunque non sono un dj anzi.faccio tutt’altro.
Al di là degli schieramenti politici complimenti ad Consigliere Regionale Francesco Acquaroli che con la sua interrogazione invita alla Giunta Regionale di fare chiarezza. Tutta questa fretta di convocare la Conderenza dei servizi mi puzza molto. Con l’occasione mi avrebbe fatti piacere cosa ne pensano in merito gli altri consiglieri regionali che si sono prodicati nel territorio per la raccolta di preferenze a Potenza Picena nelle ultime elezioni regionali ( Giannini, Sciapichetti, Comi, Giorgi). Non lo dico in senso polemico, da cittadino non serve a nulla, ma semplicemente sapere come la pensano. Saluti
La Legge regionale che permette lo scempio a cui stiamo assistendo è la n. 3 del 26/03/2012. I bravi consiglieri che adesso cavalcano la protesta, legittima e dovuta dei cittadini, dove sono stati fino ad oggi? Dove erano quando si votava quella proposta della Giunta, che per centrali fino a 999 KW non necessitano di VIA la valutazione impatto ambientale? La legge è stata impugnata dal Governo presso la Corte Costituzionale. Le biogas sono un non senso, un crimine contro il territorio ed i suoi cittadini. Sono antieconomiche e si fanno solo per rubare i contributi pubblici che pesano sulle nostre fatture dell’energia, nessun imprenditore le costruirebbe se non ci fossero i contributi. Le società che le costruiscono e promuovono sono tutte in mano alle stesse persone per una serie di partecipazioni incrociate, e operano grazie alla complicità di tecnici e amministratori locali che lucrano la %.
Centrali fino a 999 KW senza Valutazione di Impatto Ambientale? Mi sembra impossibile. Forse però avranno dovuto presentare almeno lo Studio di Impatto Ambientale, che più o meno è la stessa cosa, ma che segue una procedura diversa?
Sulla questione delle complicità di tecnici e Amministratori locali non sono assolutamente d’accordo.
@ Cecco Infatti sembra impossibile che la Legge sia stata proposta proprio dalla Giunta e sulla potenza confermo 999 kilowat, si informi. Questo è lo scandalo. La CAL commissione autonomie locali di cui fanno parte sindaci presidenti di provincia e comunità montane hanno espresso parere favorevole alla Legge, in poche righe, compreso sindaco di Corridonia, che ne fa parte. Il problema tuttavia non è questo ma l’ignoranza e la grossolanità degli amministratori che non sanno niente e la pigrizia dei cittadini ad informarsi.
dopo aver visto l’interviata dell’assessore regionale ed essermi informato meglio sulla legge regionale ho concluso che Spacca è impazzito, la Giunta ha deliberato sotto l’effetto dell’alcol, i consiglieri di maggioranza sono degli incompetenti, gli amministratori locali che hanno dato il consenso hanno pensato a tutto meno che a salvaguardare la dignità dei propri cittadini oltre che il territorio.
per realizzare un depuratore che è tra l’altro un’opera indispensabile ti controllano pure i peli del sedere e per fare una centrale da 999 kw a biogas non occorre la VIA?