Tutti a terra per un minuto per dire no alla caccia al capriolo. E’ accaduto questa mattina in piazza della Libertà a Macerata dove, durante la festa del patrono San Giuliano, il coordinamento provinciale contro la caccia al capriolo ha organizzato la singolare manifestazione di protesta. Allo scoppio del petardo, tutti sdraiati come caprioli abbattuti e i fumogeni rossi a simboleggiare il sangue. Ieri la protesta era salita sulla Torre civica (leggi l’articolo).
(foto Cronache Maceratesi, vietata la riproduzione)
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Patetici
Grazie Eddy, da te è un complimento di sicuro
………….
nn sono contro a nessuno .. sottolineo solo ke l uomo ha l istinto di cacciare. ciò ke prima era moderazione ed utilita di sopravvivenza oggi è solo sinonimo di svago e polemike.cerkiamo modi piu equi.
ke nn siano dastricamente a privar sia x ki difende l animale sia x ki vuol continuar coltivar una passione da cacciatore.
ecco , Giorgione hai detto bene….è solo sinonimo di svago!!!! che ne dici del tiro al piattello allora? Potrebbere essere una bella attività ludica che non comporta la morte di nessun essere vivente!!
Propongo la sostituzione della caccia al capriolo con quella al c.d. animalista!
Capriolo in salmi con polenta …
oppure
Arrosto di capriolo con polenta e funghi…
Due ottime ricette del nord Italia
la stupidita umana non ha limiti !!! io non capisco e’ stato fatto un censimento con tanto di zoologi e naturalisti e anno riscontrato che il numero permetteva un piano di abbatimento selettivo x cui non vedo il problema….. non capisco xche’ questi signori non si indignano allo stesso modo x un altro ungulato nella fattispecie il Cinghiale oppure dato che e’ ” brutto e cattivo ” lo si puo’ uccidere tranquillamente………… maaaaa ………………..
paghiamo questi amministratori e questi movimenti per fare cosa…..? per parlare del capriolo……? caro monti sbrigati a togliere queste provincie come vedete non servono a niente……
ma che in che mondo viviamo??!siamo in una situazione politico economica incredibile,e si pensa al capriolo??!!!!MA CHI SE NE FREGA DEL CAPRIOLO!!FATECE LE TAGLIATELLE!!!C’è GENTE CHE NON HA LAVORO,CHE NON RIESCE A COMPRARE IL PANE PER I FIGLI,E LA RICCA BORGHESIA MACERATESE PENSA AL CAPRIOLO…..SIETE VERAMENTE VERGOGNOSI,IO NON HO PIU’ PAROLE.VERGOGNATEVI!!!!
che li pagassero loro i danni causati da caprioli e simili dopo vedremo se protestano
luca luciani, viviamo in un mondo con gente come te. persone che spesso non hanno idee ma sono solo buoni a riempirsi la bocca di critiche non costruttive. viviamo in un mondo dominato di persone che come fai tu è brava a criticare chi ha un’idea e la persegue, lotta per quello che crede e quello che vorrebbe per questa società anche se questa è una cosa semplice. viviamo in un mondo di persone che dopo la critica inutile, priva di ragionamento, senza idee, magari non è capace di fare niente fuori dai propri interessi personali. credo che chi si debba vergognare sei tu per quello che scrivi e con molta propabilità anche per il tuo non fare verso quella gente che tu dici non ha lavoro e non riesce a comprare il pane. io questa mattina cero in piazza, ho partecipato alla manifestazione e non mi vergogno.
La caccia al capriolo sarebbe da sostenere se anche i caprioli avessero i fucili….
gia’ milko morichetti, mi sembra il nome di un formaggino…..le solite porolone mi sembra piu’ di parole dette da un politico e non da uno che gli interessa la sorte del capriolo,
sicuramente lei non si alza la mattina alle 6.30 per andare a lavorare e tornare alla sera. IO CREDO INVECE CHE TI DEVI VERGOGNARE!!!! utilizzare questi argomenti per fare politica ,perche’ lei fa’ politica……. vorrei fare una proposta ai maceratesi: i soldi che si risparmierebbero se si togliesse l’apparato politico della provincia (xche’ e’ di questo che parla Monti) che venissero distribuiti ai maceratesi!!! siete d’accordo? Chiedo ancora al formaggino “la mia e’ una critica inutile????
ammazza che successone ‘sti animalisti, provate a guardare i mi piace e vi accorgerete che patetico flop hanno fatto
mario cesetti, la sua non è una critica inutile, ma di uno che ha la testa buona da usare apposto dei tamburi in qualche rievocazione storica!!!
…io non faccio politica per la politica. Sono in semplice cittadino, mai stato candidato a nessuna elezione, mai stato iscritto a nessun partito politico, mi guadagno da vivere con il mio lavoro da artigiano e faccio volontariato nel tempo libero. Come cittadino libero di esprimere le mie idee che con molta probabilità a differenza sua le ho ben chiare, cerco di fare politica costruttiva da cittadino su cose in cui credo, senza fare le chiacchiere da bar come lei, parlando di massimi sistemi con ragionamenti che passano da un argomento all’altro.
Io sono molto favorevole alla decisione di togliere le provincie, e dico anche peccato che vengono solo accorpate. È un ente importante, ma da come sono state governate, soprattutto dagli ultimi amministratori, non hanno più ragioni di esistere …sono solo diventare un carrozzone politico! Le funzioni possono essere facilmente accorpate ad uffici decentrati della Regione.
…a dimenticavo! …formaggino lo dici a tua nonna…
capriole per i caprioli 🙂
Tirare al piattello non c’è gusto, poiché il piattello non ha una intelligenza. L’animale ce l’ha e cerca di fuggire e di mimetizzarsi.
Sì, è vero: di caprioli ce ne sono troppi. Quindi, eliminiamoli…
Di disoccupati se ne sono troppi e ci costa mantenerli. Quindi, eliminiamoli…
Andare a caccia di un animale umano è più piacevole che cacciare un animale animale, in quanto l’uomo è più intelligente. E, mentre l’animale può difendersi con i pochi mezzi naturali a disposizione, l’uomo cacciato può “inventarsi” un modo per sopravvivere, come minimo spaccare il cranio al cacciatore con una pietra. Meglio ancora se all’animale umano dai un’arma tipo fucile. Credo che si avrebbe una strage di cacciatori.
Cosa si prova ad uccidere? Di sportivo c’è che dai la caccia e ti tocca inseguire chi cerca di sopravvivere. Quindi fai moto, respiri aria pura… Ma, il piacere intimo che sale dal profondo dell’inconscio, è che hai il potere di dare la morte. Hai la vita di quell’essere vivente in mano. E devi decidere se puoi permetterti un raro atto di pietà o se spezzare per sempre una vita. Che non scompare, perchè è “registrata” pure essa.
Dio mio, quanto orrore viene “registrato” e che dovremo “pagare”… E che già stiamo “pagando”.
Lu capriolo in umidu adé bonissimo da magnà
pensa uno che lavora alla saipa,che assassino
W La polenta con il capriolo
Bravi, tutti molto bravi a giudicare!!!!! Ho la netta sensazione che la maggior parte di queste critiche vengano da quella categoria di persone “stravaccate” su di una poltrona a guardare 22 deficenti che calciano un pallone. Siete quel genere di persone che al massimo alzano un dito davanti alla tv e lanciano un’anatema dopo aver ascoltato una notizia. Siete quel genere che non dona un soldo in beneficenza perchè pensa che se li intaschi qualcun altro. Siete quel genere che non scenderebbe mai le scale di casa in difesa degli gli operai dell’ilva di Taranto o non sentirebbe alcuna emozione nei racconnti dei minatori sardi della Carbonsulgis. Allora non giudicate chi si sdraia per terra per rivendicare una palese ingiustizia, perchè voi non sapete niente di queste persone. Anzi…vi consiglio di muovere il culo per qualcosa in cui credere, anche se fosse la più stupida…perchè è già troppo tardi!!!!!!!
….ma quali zoologi e quali danni??? …l’anno scorso i censimento della popolazione di caprioli lo ha fatto la provincia e il TAR gli ha bloccato la caccia perché il numero di capi era troppo basso. Quest’anno che i censimenti li hanno fatti gli stessi cacciatori che vogliono andare a caccia sono miracolosamente aumentati. Tuttavia risultano sempre molto sotto la soglia ottimale di conservazione. Inoltre per tutto il 2011 nel nostro territorio non è stata presentata nessuna richiesta di risarcimento danni …prima di esprimere giudizi sarebbe bene informarsi!
Avrò il diritto di mangiare quello che mi pare??? Se per me la carne fa bene avrò il diritto di mangiarla???
Quindi…dov’è la palese ingiustizia??? LA CACCIA è LEGALE STOP!!!
Ha ragione Milko Morichetti.
Il numero censito non è realistico e i caprioli non hanno fatto ancora danni tali da richiedere risarcimenti.
E’ la solita incompetenza e faciloneria.
formagginooooooooo……… io non ho amici politici, lei si……….. bugiardo………. Fate una cosa utile per la societa’……..andate a lavorare
mario, lei non solo non ha amici pubblici, ma stando a quello che scrive perchè non la conosco e non la voglio conoscere, non ha neanche la testa per capire il senso delle cose!!!
…lo conosci il detto “la mamma degli imbecilli è sempre incinta”?
siamo nel 2012 io dico solo che l’evoluzione dell uomo peggiora un animale non ha diritto di vivere mentre gli esseri umani si e chi lo sancisce questo voi ? con i vostri inutili e deplorevoli commenti noè aveva azzeccato una cosa salvare solo gli animali lasciando gli uomini a terra se ricapitasse un’altra volta il diluvio universarle io farei lostesso chi siete voi che avete il diritto di togliere la vita ad un’altro essere vivente ricordate che tutto quello che sta accadendo nel mondo è opera dell’uomo non dell’animale quindi sarebbe da dare la caccia all’uomo che si crede di essere intelligente mentre per rovinare quello che gli è stato donato sta facendo l’impossibile per rovinarlo e x chi crede che la carne faccia bene dalla comparsa dell uomo sulla terra l’uomo è nato erbivoro quindi per nutrirsi non ha bisogno di carne la dentatura che esso possiede lo dimostra quindi commentare sopra degli scempi e dove l’uomo si sostituisce a Dio per gioco non ha nessun senso vergognatevi
Egregio Sig.Milko
è ormai da tempo che leggo i suoi interventi in merito alla caccia di selezione e a malincuore devo purtroppo dirle che il mare di cavolate che lei ha fin’ora scritto non fanno altro che gettare fango in faccia a quei pochi cacciatori che ancora credono che la caccia sia un qualcosa un pò più diveso di un semplice sport.
Innanzi tutto le faccio presente che la caccia di selezione, in quanto tale, non ha la funzione di consentire a chiunque di uccidere in maniera indiscriminata tutti gli esemplari di una certa specie, ma, come dice il termine, autorizza l’abbattimento di quei capi selezionati secondi dei criteri stabiliti.
Le vorrei spiegare ora come funziona la cosa in maniera tale che nei suoi prossimi interventi può dare delle notizie un pochino più corrette:
1) nel periodo compreso tra frebbaio e aprile il sottoscritto (cacciatore di selezione, libero professionista)insieme ai suoi colleghi inizia a fare il censimento che consiste nel recarsi nelle zone precedentemente assegnate (l’anno passato dalla provincia e in quest’anno dall’atc) in orari molto particolari (al mattino prima dell’alba e la sera fin dopo il tramonto)e censire gli animali presenti sul territorio riportando su un’apposita scheda data, orario, luogo, sesso dell’animale, classe di appartenenza(le classi sono divise per fasce d’età), sesso. Questa menata ha una durata minima di 8 uscite e dalle schede generate durante le uscite viene estrapolato il censimento da cui vengono generate le quote di abbattimento.Ma purtroppo siccome siamo dei poveri poeti e crediamo in ciò che facciamo , continuiamo a uscire per selezionare gli eventuali candidati all’abbattimento cercando di prediligere maschi o femmine vecchi o animali di scarso valore riproduttivo.
2) L’atc (che da questo anno è l’organo che sovraintende alla gestione degli ungulati) estrapolati i dati dalle schede di censimanto prepara il piano di abbattimento che dovrebbe essere portato alla provincia la quale redige il disciplinare che regola la caccia e approvato il piano di abbattimento autorizza la caccia di selezione.
Ora questo a sommi capi è l’iter che occorre per poter dare inizio alla caccia di selezione che è tutt’altra cosa da quello che lei ama dipingere come un’atto barbaro,ora la contrarietà alla caccia al capriolo che lei esprime è sicuramente una sua libertà e in quanto tale lei è liberissimo di scrivere ciò che scrive,ma l’inesattezza di ciò che scrive rasenta l’assudo. Lei scrive” l’anno scorso i censimento della popolazione di caprioli ……..” ma chi le ha detto questa cazzata? ma si informi? Le stesse persone che l’anno scorso hanno fatto il censimento per la provincia, quest’anno lo hanno fatto per l’ATC con l’unica differenza che il numero di selecacciatori è passato da circa 60 unità a quasi il doppio quindi si è potuto dare un numero di schede doppia rispetto all’anno passato da qui viene fuori la differenza di numeri.Quale sarebbe la soglia ottimale per la conservazione della specie? Da quali studi lei trae le sue idee visto che la caccia di selezione è basata propio su apposisiti studi? Le è noto che nella provincia di Pesaro, dove la caccia di selezione è ormai operativa da diversi anni, il numero di caprioli, proprio grazie alla gestione dei selecacciatori, è più del triplo di quella della provincia di Macerata?
Forse qualcuno nei post precedenti ha colto nel segno, lei è un’altro di quei falsi ecoligosti, che cavalca l’onda dell’ecologismo e si permette di pubblicare degli articoli http://www.lindiscreto.it/scrivi-al-giornale/13445-caccia-al-capriolo-qhanno-deciso-di-sparare-a-bambiq riempiendo le pagine di frasi altisonanti degni di un salvatore della patria che in realta scrive una marea di inesattezze.
Coglierei l’occasione per esortarla a dare retta al suo monito si informi prima di esprimere giudizi e soprattutto prima di esprimere pregiudizi.
Signor selecacciatore (…anonimo), premetto che per me qualunque forma di caccia moderna praticata al solo fine ludico (…come sport, con tanto di tessera del CONI), è quella cosa che descrive benissimo Lev Tolstoj “La sopraffazione, la perfidia, le trappole, l’imboscata, l’assalto di molti a uno solo, il ratto dei piccoli ai genitori e viceversa, sono atti vili e criminali compiuti senza scrupolo, apertamente, durante la caccia, dagli stessi uomini che rifiuterebbero di stringere la mano di colui il quale li compisse verso l’uomo.”
Inoltre nell’affrontare da anni le questioni legate all’attività venatoria, ho potuto rendermi conto dell’assurdità anche tecnico/scientifica ed amministrativa, oltre a quella etica, con cui la società moderna pratica la caccia, anche quella di selezione.
Ho avuto modo di parlare con molti cacciatori in questi anni e, tutti quelli intellettualmente onesti, convengono sul fatto che la gestione dell’attività venatoria continua ad essere gestita esclusivamente a fini del controllo delle tessere da parte delle associazioni venatorie e ai fini del controllo dei voti da parte dei politici di turno …ma se lei è un selecacciatore, quindi fra i più evoluti nel mondo venatorio, queste cose le saprà benissimo!
In merito ai punti del suo post, non deve spiegarmi un bel niente (…ne ho sentite tante di vostre storielle), le assicuro che conosco benissimo la procedura. Proprio dai risultati di questa procedura che la vostra richiesta di cacciare il capriolo nella nostra provincia dimostra di non avere nessuna motivazione tecnica e scientifica, ma si limita ad essere solo una richiesta di concessione a sparare ad una nuova specie. Solo un esempio, oltre a quelli che ho già scritto negli articoli che lei cita – due animali a testa, indipendentemente dal numero effettivo di capi presenti nella zona assegnata ad ogni cacciatore .
Da sempre nella nostra provincia, l’unica vostra richiesta di gestione è quella di sparare. Con la vostra “gestione” di ripopolamento e controllo avete già fatto abbastanza danni in altre specie nel corso degli anni (in primis il cinghiale, ma anche con il fagiano, lepre, starna, coturnice) …questo lo sanno bene i contadini che oggi si trovano ad affrontare i danni della vostra “gestione” del cinghiale …dimostrate prima di gestire bene quello che vi è stato dato già in concessione dallo Stato fino adesso, poi quando ci saranno le condizioni e la necessità per una vera gestione anche sul capriolo, qualcuno vi potrà credere veramente.
A dimostrazione del fatto che l’unico vostro obiettivo e quello di sparare e non quello di gestire, sta anche nella procedura con cui la Provincia vi ha abilitato – per diventare selecacciatore, oltre ad un corso informativo di poche ore, il punteggio maggiore lo acquisiva coloro che aveva già in dotazione migliori armi ed attrezzature. Se avete comprato le armi prima di essere abilitati e quindi anche dei censimenti, dimostra che si era deciso di sparare ancor prima di verificare l’effettiva consistenza di popolazione di caprioli e di conseguenza se era sufficiente per aprire la caccia come previsto dal regolamento …c’è un detto che dice: “se ti compri prima la sella del cavallo, rischi di rimanere a piedi”
formagginoooooo……. io ne conosco un altro, che mi dice sempre mia nonna tira tira la corda che prima e poi se stucca, continuate cosi’ voi politici……..continuate……….continuate…….!!!!!!!!!!!!
Egregio Sig.Milko
se lei leggesse ciò che scrive vedrebbe chearamente che Lev Tolstoj tratta del rapporto tra uomini e uomini e non tra uomini e animali.
Non entro nel merito politico della vicenda consapevole del fatto che il male della gestione della caccia è data propirio dall’ingerenza delle associazioni venatorie che come giustamente dice lei fanno solo propaganda ai fini del tesseramento.
Mi permetto di insistere nello spiegare che anche le storielle spesso hanno un fondo di verità.Certo è che chi fà una cosa è più consapevole di chi la stessa cosa la vede dall’esterno, per cui la esorterei dal esimersi a smentire senza dati reali ciò che ho scritto, le faccio presente inoltre che sta nuovamente dicendo una castroneria, nell’ambito territoriale MC1 la quota di abbattimento è ridotta ad 1 capo a selecacciatore propio in funzione del fatto che c’è una numerica di selvatici minore.
Sul fatto poi che vengano alterati i dati del censimento, le faccio presente che se uno ragionasse minimamente non cercherebbe in alcun modo di falsare i dati in quanto l’aumento del numero dei capi presenti produce un danno al selecacciatore stesso il quale vedrebbe la propria area operativa ridotta a favore di coloro che provengono da un’area meno popolata.
Per ciò che riguarda il discorso del cinghiale sono pienamente daccordo con lei sul fatto che è stato fatto un errore, ma imputare ciò ai cacciatori e veramente assurdo.Non mi verrà a dire che le associazioni veneatorie hanno immesso il cinghiale nell’ambiente senza che prima venisse fatto uno studio sull’impatto della specie sul territorio.Sarebbe forse più plausibile pensare che il problema derivi dal fatto che non esiste più quell’abitat che rendeva la vita del cinghiale più difficile e quindi ci fosse una riproduzione più contenuta,inoltre una regolamentazione della caccia alla specie fatta da una serie di norme che restringono l’attività venatoria ha reso la presenza di questi animale estremamente impattante sull’agricoltura.
In relazione alle altre specie da lei menzionate le farei presente che proprio la mancata gestione dei nocivi, a causa dei continui divieti imposti dalle associazioni animaliste(non ambientaliste che sono un’altra cosa),fanno si che la la riproduzione e quindi il reinserimento di questi animali non dia buoni frutti.
Ennesima baggianata è quella che asserisce dicendo che abbiamo prima comprato la sella e poi il cavallo, se qualcuno le ha riferito ciò le ha detto una benemerita cazzata.
Certo è che per fare un buon censimento devi avere un binocolo, devi vestire in un determinato modo(non si và a censire in camicia awajana), di fatti con questi requisiti puoi fare il censitore non il selecacciatore, il fucile quindi lo devi comprare( non è che il capriolo sta li per immolarsi) perchè per l’ATC per essere idoneo devi superare una prova di tiro altrimenti a caccia non ci vai.
L’unica cosa in cui ci troviamo daccordo è proprio quella che alla fine ci interessa sparare, siamo selecacciatori cavolo, se non spariamo ci verrebbe una crisi di identità.
Secondo me selecacciatore è uno dal grilletto facile, che sparerebbe contro ogni essere vivente che si muove a quattro zampe o che vola….
La caccia è un diritto come lo è esercitare la legge del più forte per uccidere e stuprare. Se i cacciatori vogliono far parte dell’umanità contemporanea, usufruendo dei diritti che l’evoluzione mette loro a disposizione, tutelandoli dalle ingiustizie, non hanno alternative all’abbandono del fucile. Non si possono pretendere rispetto e civiltà quando si tratta di se stessi e comportarsi da bestie quando si tratta della vita altrui.
Provocare inutilmente la morte di un qualsiasi essere vivente, non sarà mai una questione di scelta personale.
Non sono un cacciatore e non sono un aimalista. Una premessa necessaria per non essere subito tacciato di partigianeria. Tuttavia, dopo aver letto il commento del Sig. @selecacciatore, da emerito “ignorante” in materia ho tratto qualche informazione che qualche interrogativo me lo pone.
Ho capito male oppure la Provincia ( o altri organi preposti) affida ai cacciatori la “rilevazione” dei capi da abbattere ? Se così stanno le cose, è lecito o non è lecito avere qualche dubbio sulla “onestà intellettuale” di TUTTI i selecacciatori ( magari molti lo saranno certamente) che aspettano con impazienza la “certificazione” del fatto che i capi sono quantitativamente e qualitativamente numerosi al punto tale che “è ora di iniziare la caccia?”
Cioè la statistica che “autorizza” a cacciare é affidata achi deve cacciare. Dico bene?
Se dico bene mi pare che assomigli molto al “vampiro guardiano della sede AVIS”. Se dico male mi rimangio tutto.
Poi ho qualche perplessità nel vedere affermazioni tipo…” la caccia è un diritto” ( quindi chiuso il discorso suppongo voglia affermare hi lo scrive). Anche la mia libertà personale di passeggiare per la campagna in autunno senza rischiare di prendermi una gragnuola di pallini è un dirittto ( non tutelato nei fatti).
…è proprio così come dici tu saben “un vampiro guardiano della sede AVIS”.
Il censimento degli animali da cacciare è affidato agli stessi cacciatori che vogliono cacciarli!!! …e se come affermano “siamo selecacciatori cavolo, se non spariamo ci verrebbe una crisi di identità” puoi immaginare quando possono essere attendibili i dati…
Stavo per scrivere che affidare il censimento ai cacciatori è come far fare la ronda notturna al ladro… ma altri mi hanno preceduto con paragoni più calzanti…
Una volta i censimenti faunistici venivano svolti da professionisti (quindi NON IN CONFLITTO DI INTERESSE); perché ora no? Anche sul patrimonio indisponibile dello stato (fauna) si va a risparmiare con il risultato di far solo danni???
Si riuscirà mai a fare qualcosa di serio e davvero di interesse per il cittadino e non per pochi ‘amici’?
@Badtzmaru Quante cavolate! Se mangio carne e per procurarla devo sparare ad un animale ho tutto il diritto di farlo ed ho il diritto di essere rispettato…basta moralismi!
@Badtzmaru Quante cavolate! Se mangio carne e per procurarla devo sparare ad un animale ho tutto il diritto di farlo ed ho il diritto di essere rispettato…basta moralismi!
La loro morte non è inutile in quanto mi cibo della loro carne…problemi?
P.S.: Non faccio caccia
sono un selecontrollore della Provincia di Macerata, mi chiamo Andrea Piccioni (dico il mio nome per evitare che si pensi che mi nasconda dietro ad un nickname, anche se sono decenni che lo uso)…vorrei precisare che fare censimenti “gonfiati” puo’ solo arrecare danno ai selecontrollori stessi , in quanto, se venisse assegnato il prelievo di un certo numero di capi in una zona ad un selecontrollore e poi quel selecontrollore non riuscisse a prelevare quei capi perche’ non ci sono, sarebbe penalizzato e rischierebbe di vedersi togliere la zona che gestisce. Quindi i selecontrollori che indicassero censimenti gonfiati rischierebbero solamente di darsi la zappa sui piedi. Personalmente vado a caccia perche’ mi piace mangiare cio’ che caccio (quando ci riesco poi), non sono assetato di sangue e rispetto natura e fauna selvatica. Il selecontrollo e’ un’attivita’ venatoria controllata, che rispetta precise regole, in base a piani di prelievo studiati da esperti del settore, non e’ caccia indiscriminata, come molto bene ha spiegato selecontrollore41. Conosco il Sig. Milko Morichetti, e’ una persona molto preparata con la quale ho avuto gia’ modo di scambiare diverse opinioni in materia , lo rispetto ma non la vediamo allo stesso modo. Rispetto coloro che per principio sono contro la caccia , ma anche loro devono rispettare chi segue le regole. Il capriolo e’ un animale cacciabile a tutti gli effetti , in base alla normativa vigente (legge 157/92), quindi, se vi sono le condizioni di autorizzare il prelievo, non vedo perche’ non debba essere fatto. Sono decenni che, in presenza delle condizioni opportune, viene effettualto il selecontrollo nei parchi nazionali e nelle riserve faunistiche, con il beneplacido delle associazioni animaliste. Qui non si e’ contro nessuno, si chiede solo di rispettare chi rispetta le regole. Sono contro la caccia indiscriminata e contro il bracconaggio . coloro che sostengono lo slogan “no alla caccia al capriolo in provincia di Macerata” ritengono che non ci siano le condizioni per il prelievo del capriolo, gli ATC (Ambiti territoriali di caccia) e soprattutto l’Osservatorio Faunistico Regionale, che adotta i criteri dettati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) sostiene il contrario . Le condizioni per il prelievo del capriolo ci sono, e’ un animale cacciabile secondo la legge (lo ripeto) e i cacciatori abilitati al prelievo hanno seguito un corso, superato un esame e debbono fare prove di tiro annualmente per evitare inutili ferimenti. Per quel che concerne il mezzo di caccia, in diverse parti d’Italia dove vengono autorizzati i prelievi degli ungulati, all’attrezzatura in possesso del selecontrollore viene dato un punteggio…..tale pratica era stata adottata l’anno scorso (quando il prelievo non e’ stato autorizzato), NON QUEST’ANNO !!!!Infatto gli ATC hanno ritenuto opportuno adottare diversi criteri per stilare una graduatoria dei selecontrollori (comunque necessaria)…..QUINDI CHI HA IL FUCILE PIU’ COSTOSO, ALMENO QUEST’ANNO, NON E’ AVVANTAGGIATO RISPETTO A CHI NE HA UNO ECONOMICO. Il criterio dell’esame dell’attrezzatura ha un suo fondamento logico: se hai un’attrezzatura buona , probabilmente avrai modo di fare un monitoraggio della zona assegnata piu’ precisa (binocolo, cannocchiale da osservazione) e un’attività di prelievo piu’ precisa (carabina di qualita’ , cnnocchiale da puntamento) per evitare piu’ possibile dei ferimenti che arrechino inutili sofferenze ai capi da prelevare……perdonate se l’ho fatta un po’ lunga, ma e’ giusto dare una corretta informazione , per poi poter aver i mezzi per giudicare correttamente.
Le foto parlano da sole, una manciata di radical chic e signorotte in evidente sovrappeso..dopo la pagliacciata tutti a mangiare bucatini alle matriciana, maialino in porchetta e filetto di vitello!
fulvio ventrone il 1 settembre 2012 alle 23:57
Ha ragione Milko Morichetti.
Il numero censito non è realistico e i caprioli non hanno fatto ancora danni tali da richiedere risarcimenti.
E’ la solita incompetenza e faciloneria.
Duemila euro di danni per un incidente provocato da un capriolo e probabilmente non mi sarà risarcito neanche un euro (provate a leggere la normativa regionale per il rimborso dei danni provocati dagli ungulati). Mi rimane una sola consolazione: ho contribuito all’abbattimento selettivo dei caprioli……
Per Gianni45, credo che lei non conosce la questione di cui si parla e, se non è un cacciatore che segue questo tipo di caccia, capisco che non è semplice entrare nel merito all’argomento con quello che legge sui giornali, è una materia complessa e ostica.
Sull’assenza dei danni ci si riferisce a quelli accertati sull’agricoltura (come è stato ben specificato negli articoli precedenti). Diverso è per gli incidenti stradali che tuttavia risultano limitati. Chi ha redatto il piano di abbattimento sul capriolo, dice che vanno adeguate le infrastrutture viarie con corridoi ecologici e non fatto un piano di abbattimento. Dice inoltre che la popolazione di caprioli censita quest’anno (dagli stessi cacciatori) non ha ancora raggiunto la soglia minima di conservazione. Le indicazioni e le previsioni dei cacciatori sono quelle di aumentare il numero di caprioli sul territorio e non quelle del controllo – più caprioli più caccia – …proprio il contrario di quello che chiede lei!!!
@milko morichetti il 4 settembre 2012 alle 08:10
…proprio il contrario di quello che chiede lei!!!
Forse non mi sono spiegato bene: quello che io chiederei sono duemila euro di rimborso dei danni causati dal capriolo.
nel mio precedente scritto ho omesso di sottolineare una cosa: nei due corsi di abilitazione per selecontrollore , organizzati dalla Provincia , vi erano anche 5 posti risevati per i rappresentanti di associazioni ambientaliste o agricole, non in possesso di licenza di caccia . Quindi non e’ che la provincia avesse “apparecchiato la tavola” solo per i cacciatori. Tali posti riservati ,comunque, non sono stati coperti ne’ il primo , ne’ il secondo anno , per mancanza di domande. Se le associazioni ambientaliste avevano dei dubbi sulla bonta’ del corso o sulla preparazione dei candidati o sulla bontà dei censimenti che i cacciatori si sarebbero apprestati a svolgere, potevano anche far partecipare dei loro rappresentanti per avere delle informazioni certe e dirette …….oppure, perdonatemi la battuta , era troppo disonore siedere accanto a dei cacciatori assetati di sangue ?????
Sig. Gianni45, ma che discorso fa? Se invece del capriolo i danni fossero stati arrecati da un cane ,un istrice un maiale sarebbe stato legittimo abbattere questi animali?
S’informi e vada a vedere se sono maggiori gli incidenti causati da animali o quelli dovuti a cacciatori irresponsabili. Solo nella stagione venatoria 2010-2011 risultano 25 morti e75 feriti ( fonte“www.vittimedellacaccia.org” ).
Suvvia !! sia ragionevole e riconosca il fatto come uno spiacevole e sfortunato incidente non provocato dalla massiccia presenza di caprioli nella nostra provincia.