Dall’avvocato Stefano Benedetti riceviamo:
«Agli amministratori del territorio della provincia di Macerata
Sono iniziati da pochi giorni i lavori al semaforo via dei Cincinelli-Santa Lucia-Ospedale, dove un’ampia fetta di terreno “naturale” residuo è stato invaso dalle ruspe e dagli ormai funerei segni, in gaia plastica arancione, preavvisi di distruzione del suolo. Qui Rotatoria Cincinelli: si tratta di un nuovo supermercato.
Fu approvato mesi fa in Consiglio comunale quindi con piena avvertenza e deliberato consenso. Molti l’avranno saputo al tempo suo. Tutti lo subiranno. Tutti meno chi ne avrà a trarne vantaggio, si capisce. Domando: chi fa la politica in questo paese? I Costruttori. Perchè? Perchè piuttosto non : adesso basta?
Al Sindaco, agli Assessori e ai Consiglieri Comunali, agli Uffici Amministrativi, tramite le pagine aperte di Cronache Maceratesi, chiedo una radicale trasformazione della politica urbanistica della città, ammesso che ci sia la minima libertà non dico di poterlo fare, ma di pensarlo, invocando l’appoggio di quanti, per pigrizia o malinteso senso di rispetto per persone ed istituzioni, la pensano come me, ma non lo dicono o non si espongono o ritengano inutile farlo. Basta con le autorizzazioni a costruire.
Semmai si all’edilizia ecologica, alle case in legno, alla demolizione dei vecchi quartieri del dopoguerra ed alla loro riedificazione ma con l’utilizzo delle tecniche e l’impiego di energie alternative; sì ai giardini e ai boschi cittadini; sì alla piantumazione col Corpo Forestale dello Stato, senza oneri per la collettività, di un verde pubblico che privilegi le specie autoctone. Sento dire che qualcosa si muove in questa direzione ma perché lo si sente dire e non lo si vede mai? Perché si vede sempre e solo il contrario?
Per fortuna, Ricotta portavoce della maggioranza viene a dire che “no, non è una colata di cemento” (e non lo è no amico Narciso, quello era nel dopoguerra, adesso è molto peggio: magari è Radon) ma, figuriamoci, stà robaccia va chiamata con una altro nome: volano dell’economia.
Economia di chi? Economia di che? … qual è il vantaggio per la collettività, forse nell’edilizia scolastica? nelle strade? nei marciapiedi, nella cura per la città, nettezza urbana compresa?
Vedo crepe, insidie, crateri, buche, disagi ovunque ma palazzi, palazzacci, palazzi nuovi ma vecchi e brutti nella loro concezione fin nel loro stesso concepimento.
Allora basta con gli eco-mostri tipo Molino Vignati e l’edificanda piazza Pizzarello, quest’ultima vestigia degli “amabili resti” della Macerata Liberty: stiamo facendo infinitamente peggio degli urbanisti del Ventennio fascista che almeno un’idea dell’urbanistica ce l’avevano chiara e dritta.
Ci si dovrebbe ricordare di essere una giunta di sinistra, non solo quando si chiedono voti. Si pensi a qualcosa si decente, di nuovo e di diverso, qualcosa di non scontato e non banale. Qualcosa, almeno qualcosa!
Si potrebbe imitare la politica dell’Amministrazione di Firenze con la chiusura se non del Centro Storico almeno di Piazza Mazzini, con l’interclusione alle nuove costruzioni nel territorio comunale. Solo recuperi. Si sposti altrove il progetto di Palasport da Fontescodella, per esempio, nelle frazioni e si protegga ed arricchisca quel piccolo polmone della città, già trascurato e oggetto di atti vandalici. Si riproponga il solamente abbozzato progetto di precedenti Amministrazioni di estendere l’area di protezione dei giardini, includendola al parcheggio e arricchendola di nuove specie vegetali come da tradizione della città, magari a cura o, almeno, con la consulenza delle nostre Scuole.
Si pensi a ricostituire altre aree, a proteggerle (Vallebona per prima) non a lottizzarle. Lo impongono: la necessità; la cultura di Macerata o almeno di una parte di essa, tradizionalmente agricola e fondamentalmente umanistica; la crisi economica, visto che tutte le devastazioni operate sono rimaste pressoché cosa morta ed invenduta (Via Trento?); la constatazione che negli anni ’50 si era 44 mila maceratesi e nel 2010 43 mila in presenza di spazi abitativi decuplicati; il diritto alla ragionevolezza degli atti amministrativi ed alla buona amministrazione della cosa pubblica; i cupi tempi a venire, che meritano un cambiamento di paradigma mentale più laico e radicale (la follia edificatoria è fondamentalismo) rispetto ai criteri di basso profilo seguiti da tutte le formazioni politiche negli ultimi anni a Macerata, in provincia, in Italia.
Premessa per aprire una discussione pubblica in città e nelle zone di confine (S.Claudio).
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un altro supermercato? Propongo il ratto…,non già delle Sabine, bensì di compratori e di inquilini……. Da mille anni questo paesino conta 40.000 abitanti, il centro storico si è spopolato, tanti capannoni sono in condizioni pietose, perchè la attività per cui erano preposti sono finite ingloriosamente, e noi che facciamo? nuovi Supermercati, nuovi palazzi (desolatamente vuoti), nuovi capannoni che si sbricioleranno tra qualche anno, pensare di utilizzare le costruzioni già esistenti non è CHIC o non LAVA ABBASTANZA?????
Togliendo i semafori e le aiuole, senza stravolgere le intersezioni e fare (a lato) la solita mega-inutile-rotonda (sembra tra l’altro al solito in pendenza) si poteva facilmente fare una rotonda più piccola e più funzionale.
Ma i nostri tecnici, prima di fare le solite INUTILI (ma costose) rotonde olimpioniche (nel senso che dentro ci sipotrebbe quasi realizzare una piscina olimpionica) sono mai andati a studiare come si fanno le rotonde negli altri paesi???
Sembrerebbe di no….
Oppure si sprecano soldi pubblici perchè, senza rotonda, non c’erano le condizioni per realizzare un supermercato????
Che fine ha fatto l’ipotesi di lavoro (per cui mi sembra che qualcuno ci abbia preso anche dei soldi per fare degli studi di fattibilità) che per la strada Nord si ventilava qualche anno fa????
Sulla carta c’era da fare una galleria (che doveva iniziare dalle parti dei semafori) che tagliasse fuori S.Lucia e uscisse dalle parti del cimitero (poi doceva anche esserci, in teoria una strada da fare a finaco dellallinea ferroviaria che, dal cimitero, tagliaasse fuori tutta la discesa e si ricollegasse alla prima rotonda di via Bramante)
Caro Stefano hai perfettamente ragione su tutto meno che sull’urbanistica fascista (l’apertura di Rampa Zara, della Piaggia della Torre, la delocalizzazione del Monumento a Garibaldi, la demolizione del Porton Pio, il Monumento ai Caduti, l’ex Gil, le Case popolari di via Morbiducci, l’urbanizzazione di viale Carradori etc.) e sui dati demografici.
Infatti nel 1951 eravamo (c’ero anch’io) 31.514 abitanti, di cui 1/3 viveva in campagna, mentre ora siamo 40.875 ab.
http://it.wikipedia.org/wiki/Macerata#Evoluzione_demografica
Tuttavia siamo arrivati ad un punto che non se ne può più! Siamo da troppo tempo governati da coloro i quali dovrebbero essere governati.
Visto che su una strada che e di scorrimento e le macchine dovrebbero camminare senza problemi a parte gli incroci i semafori le discese che d’inverno non si possono percorrere e l’attraversamento di un centro urbano ad alta densità e lo strozzamento della stessa strada io propongo di farci anche la pista ciclabile cosi tutti si fermano a comprare le bibite fresche a buon prezzo .. o tutto serve per farci costruire altre cose in posti che sarebbero andati come verde per la città.. Già visto che c’è la crisi apriamo ancora supermercati cosi dopo ci si lamenta del centro che non è frequentato e delle piccole attività che non riescono più ad andare avanti .. ci hanno rovinato e ci stanno rovinando tutt’ora con la politica del consumismo a tutti i costi…
Basta parcheggi, centri commerciali, palazzi e rotatorie. Lasciamo ai nostri nipoti un mondo verde e sostenibile. Stop al consumo del territorio! Informiamoci http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/
Io non capisco come si possano finanziare questi lavori pubblici, quando il comune non riesce nemmeno a mantenere pulite le strade tagliando l’erba e quant’altro oppure a sistemare il manto stradale dove in alcune zone é notevolmente rovinato!! Booooo e dopo c’é la crisi!! Secondo me c’é qualcuno che ci guadagna, come sempre!!
@ CERASI
già abbiamo trattato l’argomento rotatorie: sono il mezzo migliore per evitare ingorghi (non vi sono i tempi morti dei semafori). In Italia siamo stati gli ultimi ad attuarle.
Per quanto riguarda le dimensioni debbono rispettare quelle di norma; per avere una rotatoria funzionale il diametro deve essere tale da contenere una doppia corsia, altrimenti cammion e pulman avrebbero problemi per girare. Non si possono realizzare rotatorie come quella di collevario!!
La cemetificazione non credo che dipenda dalle rotatorie.
In via di massima concordo con l’intervento dell’avv. Benedetti. Purtroppo però la nostra economia dipende fortemente dallo sviluppo dell’edilizia per tutte le categorie di lavoratori che dipendono da essa. Solo con una ripresa dell’edilizia il paese può riprendere a crescere.
Naturalmente vi deve essere una regolarizzazione che non sia eccessivamente invasivo ma purtroppo è un male necessario.
@ Valentini
Da “utente” morotizzato ho un pò di esperienza di rotatorie exta Italia, anche dove guidando a sinistra alle rotatorie si da la precedenza a destra….
Sono d’accordo con lei che si eliminano i tempi morti dei semafori, credo però che per quanto riguarda le dimensioni da noi siano, molto spesso, eccessivamente grandi.
Ad esempio la rotatoria (che in realtà già c’era anche se non era segnalata a terra, basta guardare come erano i marciapiedi) vicino alla COOP non mi pare che sia enorme, sebbene non sia poco il traffico.
Quello che non comprendo è perchè se, spesso, rotatorie come quella nei pressi della COOP vanno bene (in Italie e in Europa) ci sono a volte rotatorie (solo in Italia) che assorbono un traffico veicolare inferiore, ma che sono 2 o 3 volte più grandi.
Inoltre nel caso della rotatoria in questione ritengo che la stragrande maggioranza dei veicoli “pesanti” seguisse la direttrice principale (cioè non andava ne proveniva da Corneto o da Rione Marche) e pertanto non mi sembra abbia molto senso creare una rotatoria-monstre in quel punto: sulla strada in questione c’era tutto lo spazio necessario (visto che non si tratta di stretti vicoli medioevali) per fare una rotatoria funzionale alla circolazione, ma assai molto più piccola.
Non vorrei che così grossa servisse non tanto al traffico (attuale) ma (in ipotesi) all’eventuale traffico generato dall’inutile (visto che ce ne già uno a 600 metri di distanza e poco più lontano c’è anche quello della COOP) ulteriore supermercato…
… Dico questo perchè (con l’apertura di Via Tucci e della Galleria delle Piogge) il traffico era già aumentato (nella direttrice principale, cioè quella che veniva chiamata Strada Nuova) ma nonostante questo in quel punto di rotatorie non se ne era poi tanto parlato, visto che sembrava che i semafori (li da decenni) continuavano a bastare ed avanzare.
Non vorrei che pertanto la rotatoria si sia resa necessaria principalmente perchè (se si fosse aperto un supermercato senza rotatoria) poi da Corneto e da Rione Marche (nonostante i semafori) non si circolava più…
Quindi se non si faceva l’inutile ulteriore supermercato in quella zona era inutile anche fare la rotatoria (o comunque se ne poteva fare una assai più piccola) e non in pendenza, come sembra che venga fatta
l’eventuale supermercato che sorgerà nel popoloso quartiere S. Lucia secondo me ha investito economicamente per quella rotatoria..e se è vero quel che ho sentito provvederà anche a finanziare la costruzione di un asilo ahahah VE LO IMMAGINATE UN ASILO IN QUEL CAOS CHE SARA’….se si considera che nei pressi a pochi metri c’è anche l’ospedale cittadino.. un ospedale che si trova ora ubicato in centro città…e con pedaggio parcheggio tipo strozzinaggio ..Macerata sta veramente trasformandosi in una “COSA” indecente…sta divenendo sempre più invivibile…!! complimenti a chi prende queste decisioni contro la cittadinanza e a favore di pochi.. come ad esempio.. qualche anno fa il Comune ha venduto un parcheggio-piazza di sua proprietà (quindi di proprietà di tutti i cittadini) per l’uso e piacimento di un privato imprenditore e per la precisione – guarda caso – era il parcheggio davanti al supermercato di Collevario..e i soldi che ne ricavò li ha usati per terminare la strada davanti al palazzetto…(neanche un centesimo per il quartiere collevario al quale ha tolto un bene della comunità)..
per non parlare della misera rotatoria di Collevario ….
@ CERASI
PER FAVORE NON CHIAMIAMO ROTATORIA QUELL’ABORTO CHE è STATO REALIZZATO DIFRONTE ALLA COOP, NON SAPREI COME CHIAMARE QUESTA OPERA SENZA CAPO NE’ CODA.
@ Robby1221
IL COMUNE NON FINANZIA GENERALMENTE QUESTE OPERE!!! SONO A CARICO DI CHI LOTTIZZA.
LE ROTATORIE DI PIEDIRIPA SONO STATE REALIZZATE DALLA DITTA CHE HA COSTRUITO IL SUPERCATO EX SMA.
IL COMUNE HA FINANZIATO INVECE LA ROTATORIA DEL CAMPOSANTO PER SUPPLIRE ALLA SVENTURATA SCELTA DI INSTALLARE I SEMAFORI CHIUSI DOPO UN GIORNO PERCHE’ ASSOLUTAMENTE INEFFICACI E ADDIRITTURA DANNOSI: LA FILA ARRIVAVA A PIEDIRIPA. A PROPOSITO,QUALCUNO HA PAGATO QUESTO DANNO PROCURATO AL COMUNE?
QUANDO IN UN INCROCIO ARRIVANO DIVERSE STRADE L’UNICO SISTEMA PER SMALTIRE IL TRAFFICO E’ LA ROTATORIA!!!!
Io non entro in merito alle regole dell’edilizia perchè non le conosco…
E’ vero che dall’edilizia dipende gran parte dell’economia ma non capisco perchè si fanno costruzioni nuove prima di riutilizzare le vecchie.
Sempre più capannoni nuovi quando ce ne sono tanti inutilizzati e abbandonati, case nuove invece di ristrutturare la vecchia, quasi attaccata…
E non c’è niente di più bello di case e casolari a mattoncini ristrutturate.
Credo che anche in questo modo l’edilizia va avanti, quindi anche l’economia, e riutilizzando una vecchia costruzione non si va ad intaccare la natura.
Liana Paciaroni
Certo che noi italiano siamo strani. Ci si lamenta della crisi, ma contemporaneamente ci si lamenata per il troppo consumismo (@javier). Invece di essere contenti che qualcuno cerchi di investire qualcosa in questo paese che sta per essere travolto da una ondata di populismo alla Chavez, siamo contrari e ci si accapiglia per una rotatoria che sicuramente non farà male al traffico (tecnicamente non dico niente perchè non è il mio campo). Sento sempre che bisogna salvaguardare il centro, ma questo centro non è fatto di essere umani come chi andrà a lavorare nel nuovo supermercato o di chi lavora nei centri commerciali tanto odiati dalla maggior parte degli intervenuti. Il centro vive se è capace di attrare persone con delle iniziative, con un rapporto qualità prezzo appetibile per i consumatori e non vietando libere iniziative economiche che non possono fare che benne alla economia cittadina.
Viva la libertà economica, sociale, religiosa, politica, sindacale, abbasso l’oscurantismo e la burocrazia.
Complimenti a pigi78, ha colpito nel segno. Siamo una città sostanzialmente oscurantistica. Per chiunque voglia fare qualcosa arrivano mille critiche perchè dietro ogni iniziativa si immaginano chissà quali interessi nascosti.
Si critica anche una rotatoria, non facciamo nulla allora e restiamo sempre più isolati.
Il centro storico rinascerà quando verranno intensificate iniziative come quella degli aperativi dell’altra sera.
Immagino un centro come una isola pedonale e piena di iniziative tali attirare cittadini nel nostro magnifico centro come succede in centinaia di altre città italiane.
Tempo fa una bella poiana aveva iniziato a volteggiare sopra i campi che verranno occupati dal supermercato e da altri eventuali futuri edifici; era un piacere per gli occhi e per lo spirito.
Se una poiana aveva scelto questo sito, si vede che c’era anche di che mangiare (piccoli mammiferi).
E’ da tempo che non la vedo più, forse ha capito tutto e ha fatto una saggia scelta.
Mi sembra di fare un discorso preso dalle favole ma, preferivo una poiana ad un altro inutile supermercato con rotatoria annessa (e altri futuri inevitabili scempi).
BASTARDI !!!