A Macerata c’è una commissione all’urbanistica presieduta da Luigi Carelli (Pd) della quale fa parte anche Daniele Staffolani (Pd) che ha dichiarato: “Il palazzetto di Fontescodella non ha l’agibilità e non è accatastato”. A Macerata c’è un sindaco che si chiama Romano Carancini (Pd) e un assessore allo sport di nome Alferio Canesin (Pd) che ha replicato: “Il palazzetto ha tutte le certificazioni e le omologazioni. Il collaudo statico è stato regolarmente certificato e il mancato accatastamento è un aspetto puramente formale e non preclude il fatto sostanziale dello stato di agibilità”. Ma Staffolani (Pd) ha insistito: “Il collaudo è cosa ben diversa dall’agibilità e dunque l’agibilità non esiste”.
Prima stranezza: com’è possibile che un edificio privo dei “requisiti richiesti dalla legge per ospitare spettacoli e gare” (questa è la definizione del termine “agibilità”) accolga da ben dieci anni competizioni ufficiali alla presenza di migliaia di spettatori? Seconda stranezza: com’è possibile che fra un partito (Pd) e un sindaco (Pd) saltino fuori – quasi ogni giorno e quasi su tutto – divergenze a tal punto imprevedibili da prendere in contropiede perfino l’opposizione di centrodestra, che nello svolgere la propria naturale funzione di contestare sindaco (Pd) e maggioranza (centrosinistra) viene paradossalmente aiutata dal centrosinistra?
Sulla prima stranezza non saprei che pesci prendere. Forse ha ragione Staffolani: l’agibilità è una cosa seria. Forse ha ragione Canesin: no, è una formalità. Ci sarà pure una legge, osserverà, ingenuamente ma giustamente, qualcuno. Certo che ci sarà. Ma le leggi, in Italia, si prestano a una miriade di interpretazioni che spesso finiscono per renderle inapplicabili. Secoli fa, del resto, l’aveva capito pure Dante, quando, nel Purgatorio, fa dire a Marco Lombardo: “Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?”.
E’ sulla stranezza numero due, invece, che vorrei soffermarmi, dicendo anzitutto che l’opposizione (Pistarelli, la Pantana, Ballesi, Nascimbeni, Conti, la Menghi) fa benissimo a chiedere le dimissioni dell’attuale esecutivo. E non solo perché questo è il suo mestiere, ma perché, passo dopo passo, la situazione dei rapporti fra la giunta e la coalizione che a rigor di logica dovrebbe sostenerla è ormai diventata insostenibile. Di episodi ce ne sono a decine, un autentico stillicidio. Questo di Staffolani non è certo il più importante, ma appartiene alla serie e ha l’aria di essere la goccia che potrebbe far traboccare il vaso.
Carancini ha tutte le ragioni? Non l’ho mai pensato e continuo a non pensarlo. Come ha rilevato Alessandra Pierini su Cm, ad esempio, non depone a suo favore il fatto di aver cercato di tirare a campare – lui e l’assessore Blunno – senza mai spiegare coram populo qual è la reale situazione del bilancio comunale a causa dei sacrifici imposti dalla crisi e quali sono gli impegni elettorali cui, oggi, bisogna giocoforza rinunciare. Poi, ma questo riguarda il suo temperamento, va messa in conto una certa inclinazione a chiudersi in se stesso, a diffidare degli altri, a sopravvalutare, in modo talvolta autocratico, il potere affidatogli dalla volontà popolare, il che può averlo indotto a comportamenti opinabili nel gestire questioni peraltro molto complesse, tipo quella del Cosmari. Di sicuro, comunque, c’è che la città, già sonnolenta di suo, sta vivendo una preoccupante fase di stasi e di grigiore rispetto al premere sempre più forte di esigenze, bisogni, aspettative.
E qui vorrei elencare alcuni dati oggettivi che ritengo inoppugnabili.
1) Romano Carancini ha vinto le primarie di coalizione battendo Bianchini, poi ha vinto il ballottaggio di coalizione battendo ancora Bianchini, infine ha vinto, sia pure con pochi voti di scarto su Pistarelli, le elezioni a sindaco. Ciò non lo assolve da eventuali colpe commesse nella successiva azione di governo, ma, per quanto riguarda il Pd, gli dà una piena legittimazione democratica.
2) Per lo scarso gradimento popolare riscosso dal secondo mandato della giunta Meschini e per il vento berlusconiano che ancora tirava, il clima precedente al voto del 2010 era a tal punto favorevole al centrodestra da far ritenere molto improbabile una ulteriore affermazione del centrosinistra. E quando dalle urne uscì il nome di Carancini, nel Pd, il partito che più o meno compattamente aveva votato e fatto votare per lui, non furono pochi coloro che gridarono al miracolo.
3) Fu anche per sottrarsi alle ricadute non positive dell’esperienza Meschini che in campagna elettorale Carancini ideò la “nuova storia”, uno slogan nel quale si prospettava e si garantiva una discontinuità, se non politica certo amministrativa, rispetto al passato. Sono o non sono istruttive, in proposito, le inchieste di Giuseppe Bommarito sulle scelte urbanistiche di quegli anni? Sta di fatto che Carancini, nel formare la sua giunta, attribuì a se stesso, guarda caso, proprio la delega all’urbanistica e fino a oggi, nonostante le pressioni, non l’ha mollata. Si capì presto, insomma, che la “nuova storia” riguardava soprattutto il governo del territorio, forse in linea con l’emergere, a livello europeo, di una crescente cultura ambientalista contro la cementificazione cosiddetta selvaggia (notare, su questo, il convegno nazionale che si è tenuto l’altro giorno nella nostra università).
4) Pur servendosene, nell’immediato, a fini di consenso, le forze interne al centrosinistra che avevano direttamente e attivamente partecipato all’amministrazione Meschini (ex Margherita ed ex repubblicani nel Pd, più Comunisti Italiani, Massimiliano Bianchini e altri) non apprezzavano affatto la “nuova storia” e la conseguente discontinuità rispetto al loro stesso operato, per cui, passata la festa della vittoria, si contarono e fecero gruppo. Il che, al limite, è fisiologico perché il confronto interno a un partito – in tal caso il Pd – fra idee e valutazioni diverse è il sale della politica. Ma tale confronto diventa patologico se non mira a raggiungere sintesi rispettose degli esiti elettorali e consapevoli dell’evolversi dei tempi ma si trasforma in un sistematico spargimento di tossine disgregative anche in pubbliche sedi istituzionali (il consiglio comunale è l’arena di questa corrida e la dice lunga la circostanza che il numero delle sedute, al costo di 2.500 euro l’una, sia da record nazionale) col rischio di provocare il suicidio del partito stesso (una minoranza – il cosiddetto “Altro Pd” – già mediterebbe di uscire dal direttivo).
5) Sin dal primo momento (subito la nomina degli assessori, poi la vicenda della Giorgini, poi quell’estenuante verifica che in realtà fu un severo atto d’accusa al sindaco, poi le puntigliose levate di scudi della commissione consiliare all’urbanistica presieduta da Luigi Carelli del Pd, vera testa di ponte degli anticaranciniani) la giunta in carica è stata messa alle corde dalla sua coalizione, e in particolare da influenti forze interne al Pd.
6) Ammesso che Carancini abbia dei limiti e che siano gravi, mi chiedo se stringerlo d’assedio e contestarlo su ogni singolo atto serva a correggerli, questi limiti, o, invece, li renda peggiori, costringendolo a guardarsi ogni giorno alle spalle, ad evitare trabocchetti, a scansare trappole e ad architettare difese. Non sono un suo ostinatissimo fan. Dico soltanto che in una situazione come questa, dove non c’è alcuna sintonia fra chi traccia le linee politiche e chi ha avuto il mandato di amministrare la cosa pubblica, l’impegno di governare una città – e occuparsi, com’è doveroso, del bene comune – diventa difficile se non impossibile.
7) L’inevitabile sbocco di questo andazzo è la sfiducia a Carancini, le sue dimissioni, l’avvento del commissario prefettizio e nuove elezioni, con prospettive non esaltanti per il centrosinistra e in particolare per il Pd (qualcosa del genere è già accaduta in passato per Anna Menghi e sappiamo con quali durevoli conseguenze per il centrodestra locale). E’ questa la soluzione migliore? Non lo nego, al punto in cui siamo giunti. Anzi, sono tentato di condividerla. Ma, se lo si crede, la si metta in pratica. Proseguire in un simile e sfibrante tira e molla non serve a nessuno, né a Carancini, né al Pd, né al centrosinistra, né, soprattutto, all’unica cosa che conta: il presente e il futuro della città.
7) Dunque? L’ardua sentenza – staccare la spina? – la giro in primis a Carancini e al Pd, poi a Pensare Macerata, ai Comunisti Italiani, all’Italia dei Valori, alla Sinistra per Macerata, alla Federazione della Sinistra e ai Verdi, la coalizione – o la “scoalizione” guidata dal Pd – che in quella funesta primavera del 2010 ebbe la sventura di vincere le elezioni.
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Staffolani è una persona seria…
Ci sono due passaggi endopolitici che hanno legittimato ancor più il Sindaco: la verifica che si e’ chiusa con un documento senza contenuto perdipiu’ non condiviso dai verificatori e la fiducia con la quale e’ stata respinta la mozione pdl sugli incarichi APM.
Questo impone al Sindaco di non dare le dimissioni perché, appunto, legittimato a governare; ma impone pure di governare e non tirare a campare.
E’ una questione di coraggio ed onesta’ politico-intellettuale: i consiglieri di maggioranza devono avere il coraggio di esprimere il loro pensiero nel Palazzo quando votano e non per strada dove le parole, ancorché pesanti, le porta il vento; il Sindaco deve avere il coraggio di portare in Consiglio i provvedimenti veri, quelli che possono portarlo alla sfiducia…il fiero condottiero cade sul campo di battaglia, quello vile tira campare.
Caro Romano Ora che il Dott. Liuti dopo una accurata anamnesi a cui ha fatto seguire una altrettanta accurata ecografia che e’ servita poi a sostegno della tac e della successiva risonanza magnetica – ha stabito – lesiopatogenesi – e consigliato cura – penso che forse
sarebbe utile per Te x Voi e per tutti
Noi dare retta al Dott. Liuti e assumere quella medicina- magari amara ma “Forse” utile
Sono certo che tu – la storia nuova la volevi davvero – ma la tua colpa vera e’ che- prima -non ti sei consultato a dovere con i tuoi per stabilire se la volevano pure loro . !
Dott. Liuti, la nostra città ha perso i veri obbiettivi della politica discussa e confrontata nelle sedi opportune. Ricorda il PRI in Vicolo della ruota, il PCI in Via Mozzi,59, il PSI in Via Garibaldi, il PLI in Via Crescimbeni, 81, il MSI con il suo grande Avv.to Oscar Olivelli, il PSD con il saggio consigliere Alfredo Monteverde e in fine la Democrazia Cristiana in Via xx Settemnre,5. tutti con i loro seri rappresentanti in consiglio comunale dove non si perdeva tempo e si costruiva la città. Poi tangentopoli ha spazzato via tutti meno l’allora PCI (in quel tempo il partito più ricco dell’intero Occidente). Oggi anche nel nostro consiglio i repubblicani come fanno a concigliare le idee di Ugo La Malfa con quelle di Bersani e compagni? Gli ex democristiani di Alcide De Gasperi come possono lavorare con le ideologie dei poli estremi di snistra? Ne l’Ex sindaco Anna Menghi ne Carancini (Meschini molto furbo e intelligente ha tirato a campare distribuendo cemento a volontà). L’esperimento fatto coraggiosamente in Regione Marche sembra funzionare. Visto i precedenti Macerata deve tornare alla politica, le primarie utilizzate con voti esterni alla stessa vedasi anche in campo nazionale non sono le primarie della democrazia Statunitenze. I partiti sono nati da dure lotte di popolo, simili alla nostra Costituzione. C’è molto da ricostruire e non soffiare sul fuoco che sembra dilagare distruggendo l’avvenire delle nuove generazioni.
Ivano Tacconi
Non sarebbe ora di vedere persone nuove nella politica maceratese?
@ Ivano Tacconi
Amanti e pazzi hanno un cervello così fervido, una fantasia così fertile, che concepiscono più di quanto la fredda ragione possa comprendere. Il lunatico, l’amante, e il poeta sono tutti fatti di immaginazione: l’uno vede più diavoli di quanti l’infermo ne contenga – e questo è il pazzo; l’amante, altrettanto frenetico, scorge la bellezza di Elena in un volto di zingara; l’occhio del poeta, mosso da una sublime frenesia, si volge dal cielo alla terra, dalla terra al cielo, e, come l’immaginazione dà corpo alle figure di cose sconosciute, così la penna del poeta le viene modellando, e dà a un aereo nulla una casa in cui vivere e un nome.
(W. Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate)
Amico max gazzara, simpaticamente se il nuovo è quello esposto sopra dal Dott. Giancarlo Liuti o da quelli come te che parlano sotto anonimato non credo proiprio che la mia uscita possa essere imminente. Fatevi vedere con coraggio perchè tutta questa paura, fuori c’è tanta libertà, utilizzatela costruttivamente affinchè il vostro talento possa contribuire al cambiamento che giustamente chiedi.
@ Tacconi.
Lo devo ammettere è davvero incredibile!!! Sono trent’anni che fa il consigliere comunale…
ed ha anche il coraggio di continuare le sue litanie pro vecchia politica
Ci vogliono persone nuove…!!!
Disancorati dalle logiche come le sue o di quelle della sinistra macertese che governa da 20 anni
e disancorati dai rancori e dagli asti della giunta Menghi..
Io sono d’accordo ma Lei ci è o ci fa?
PEr non parlare dello sproloquio sui partiti…
IResce a contraddirsi totalmente in 10 righe1
PErsonalmente gli inciuci non mi piacciono..
Lei parla di dure lotte..
L’UDC sta dimostrando solo le lotte per mantenere le poltrone..
Di quà o di là come più comodo ci fa…
Non c’è che dire il dott. Liuti è un vero cronometro…
A byuon intenditore poche parole..
Al di là del fatto che, in alcuni corsivi, è davvero un piacere leggerlo, è ormai strapalese che, ogni qualvolta il sindaco è in difficoltà, lui o sciapichetti o qualcun altro intervengono per distogliere l’attenzione sul rela problema.
Non è una questione caratteriale… finiamocela con le scusanti da chi “ha rubato la marmellata”…
Non stiamo parlando di bambini viziati.
La verità è una sola.
Un mare di promesse, anzi fanfaronate, (piscine, palazetto, cittadella dello sport, via Mattei-laPieve, sferisterio, APM, partecipate e via cantando) e una feroce determinazione a non dire la verità sulla città..
Ancora nessuno mi ha spiegato dove prende i soldi il sindaco per fare tutto quello che dice che vuole fare quando poi non ha i soldi per i fuochi d’artificio…
ma pensa che abbiamo tutti l’anello al naso?
Al di là dei suoi limiti caratteriali (la chiusura in se stesso, l’accentramento eccessivo, la lentezza e l’incertezza nell’assumere decisioni anche importanti), Romano Carancini sta scontando due peccati di fondo.
1) Il primo è stato quello di parlare di “nuova” storia senza chiarire all’opinione pubblica, agli elettori e ai cittadini tutti, quali erano gli elementi di novità e sopratutto rispetto a chi e a cosa. A mio avviso, Romano avrebbe dovuto avere più coraggio e dire con nettezza che la sua Giunta per “novità” intendeva mettere fine alle oscenità urbanistiche ed edilizie delle ultime Giunte Meschini, avrebbe dovuto far comprendere bene queste oscenità ai cittadini e, tracciata una bella linea e individuate le precise responsabilità, avrebbe dovuto ripartire da capo, cercando di scegliere con la massima partecipazione della città i due o tre obiettivi di fondo realisticamente perseguibili.
2) Il secondo peccato è che, così facendo, avrebbe dovuto ammettere, senza tanti giri di parole, anche le proprie responsabilità, perchè chi fa il capogruppo del maggiore partito di governo cittadino dal 2000 al 2010, sempre allineato e coperto e sempre pronto a giustificare anche l’ingiustificabile, non può dopo recitare la parte del “tu scendi dalle stelle”. In altri termini, Carancini avrebbe dovuto fare anche una puntuale, implacabile e severa autocritica.
Passaggi difficili, anzi, molto difficili, me ne rendo conto, ma necessari e indispensabili per una vera ripartenza, tanto che il non averli compiuti ha fatto sì che la sua nuova storia si è tradotta solamente nel blocco totale (ma incomprensibile per l’opinione pubblica) di tutte le iniziative urbanistiche provenienti dalle Giunte Meschini e nella guerra senza quartiere (anche questa non compresa dai cittadini) dei protagonisti della vecchia e scellerata politica edilizia e urbanistica dell’epoca Meschini contro il Sindaco Carancini e la sua Giunta.
Ora credo che sia troppo tardi. La città ha ormai capito autonomamente, non grazie a Carancini e nemmeno per merito dell’opposizione, ma solo grazie a Cronache Maceratesi, quanto sia stata male amministrata negli ultimi 12 anni, quanto abbiano pesato gli interessi dei ristretti gruppi di potere ben coccolati e tollerati da Meschini (dei quali si conoscono i componenti e le precise responsabilità), quanto poco l’opposizione (laddove non è stata compartecipe) abbia inciso.
E’ giunto, secondo me, il momento di una sana ripulitura generale, perchè non c’è dubbio ormai che tutti i ritardi, le inadempienze, le occasioni mancate, le opere pubbliche indispensabili e non realizzate, siano imputabili al 100 per 100 a questa classe politica, che, nascondendosi dietro etichette di sinistra (per quanto riguarda la maggioranza) e dietro la scusa dei numeri di minoranza (per quanto concerne l’opposizione), e con l’avallo totale dei cosiddetti padri nobili, ha fatto solo i propri interessi.
Ci vogliono idee nuove e forze giovani in questa città delle cento incompiute. Le nuove leve devono farsi avanti e in fretta, altrimenti Macerata vedrà sempre più ridotto il proprio già risibile ruolo nell’ambito provinciale e regionale.
Sig Tacconi cosi’ lei inizia un suo commento
“Dott. Liuti, la nostra città ha perso i veri obbiettivi della politica discussa e confrontata nelle sedi opportune”
Dopo essere venuti a sapere di cosa la politica e’ stata capace – lei sostiene ancora che la stessa debba essere discussa e confrontata nelle sedi opportune ?
E mi scusi -a parte quelle che lei elenca e che facevano parte di un passato neppure tanto roseo – oggi quali sarebbero le sedi opportune ??
Gli uffici tecnici del comune forse??
Oppure le riunioni segrete fatte negli uffici non più comunali ma privati ?
Ci illumini !!
In trent anni che sta li – penso che ne avra’ viste passare di cotte e di crude.
– cominci senza giri diplomatici a dire quello che sa .
Non si trinceri anche lei dietro l anonimato di convenienza politica – ( quello- si -deleterio – non quello dei nick) tanto caro a Casini
Anche per lei vale la stessa regola – perche’ tanta paura – fuori c’e tanta libertà .
Per quanto riguarda poi il suggerimento che lei regala ai commentatori di non soffiare sul fuoco – perche’ così si rischia di compromettere il futuro delle nuove generazioni
— be’ che dire se non che quasi l Italia intera pensa che l avvenire delle generazioni future sia gia’ stato compromesso dai vari politici
Dell altro ieri
Di ieri
E da gran parte di quelli di oggi –
Torno a rivolgerle una domanda che in un precedente
articolo il Sig . Martello aveva rivolto – non rammento se a lei o a qualche altro suo collega – la domanda era questa
Sig RI politici vi siete mai domandati perché ogni
vostro intervento o commento che dir si voglia
Viene sistematicamente affossato da un nugolo
di manine rosse – indipendentemente dalla natura dell intervento ?
Si ha la netta sensazione che il lettore appena si rende conto che il commento proviene da un personaggio politico
sia esso di dx o di sx o di centro – il più delle volte mette il giudizio negativo con la manina rossa –
Secondo lei può significare che non avete più nessun tipo
di credibilità???
Seguito a pensare che lei sia una brava persona Pero’ come ho detto
che Carancini dovrebbe raccogliere
il suggerimento del Dott Liuti così
dico a lei -per far si che i giovani raccogliendo l invito di Bomnarito – possano sostituirsi a voi – di far loro non un po’ ma parecchio spazio .
Che ne pensa di essere lei a dare il buon esempio e a far vedere agli altri come si fa ???
@ Marchiori
Sulla vicenda APM l’opposizione ha fatto da sponda, ha gettato il salvagente, ha remato a favore con quella allucinante della mozione: ovvio e scontato che se anche c’erano problemi in maggioranza l’assit di Pistarelli & Soci ha costretto, obtorto collo, a far ricompattare TUTTA la maggioranza: in quel momento -palesemente o meno- il Consiglio Comunale ha aiutato, supportato, riverito, votato per 3/4 per Carancini… Ma lo ha fatto solo grazie alla scellerata mozione del PdL
Quando fai parte di una coalizione ci sono cose che voti favorevolmente ed altre che restano un pò sullo stomaco ed altre ancora che sei “costretto” a votare per lealtà pur non volendolo.
Ecco perchè poi, soprattutto con i propri elettori e gli amici, qualche spiegazione/giustificazione devi darla.
Inoltre oggi, diversamente dal passato, se cade il Sindaco TUTTI vanno a casa: se per ipotesi c’era ancora inl vecchio sistema elettorale il Sidaco/Consigliere Carancini sarebbe forse durato una stagione, poi democraticametne i Consiglieri di Maggioranza l’avrebbero scelto un nuovo Sindaco e “ridotto” di nuovo a semplcie Consigliere Carancini, senza potere alcuno….
Signori: Selloni, Martello, Renna, Bommarito. Le manine rosse sembrano eccitarvi trasmettendovi quell’illusione di sommaria giustizia. “Via tutti che ci andiamo noi”, belli illusi, la politica per il sottoscritto è stata sempre una cosa seria e ancora lo è. L’aw.to Bommarito ne sa qualcosa quando il sottoscritto èra responsabile dei Gruppi Impegno Politico della D.C. e lui avvocato sindacalista della CGIL vicinissimo al PCI. Per molti maceratesi politicamente le ideologie cambiano o sono cambiate. Per Ivano Tacconi nato democristiano, morirà democristiano, non mollo l’ideologia di Enrico Mattei, De Gasperi, La Pira per citarne solo alcuni, se poi quattro mascalzoni si sono messi a rubare non è certo colpa mia, non sono poi il soldato giapponese che combatteva ancora nella foresta a guerra finita.In questi dibattiti ci metto la mia faccia e quella dell’UDC E NON MI FANNO PAURA LE MANINE ROSSE, forse il Sig. Martello crede ancora nelle astuzie ripetitive dell’informatica e di chi ha tanto tempo da utilizzare difronte a questo bellissimo schermo. Beati voi … La campagna elettorale e un’altra cosa capovolge sempre quel pollice statistico posizionato all’ingiù. Il Dott. Liuti tenta sempre di aprire confronti molto interessanti, poi vedete voi stessi che fine fanno con chi tenta di aprire un confronto serio. L’anonimato non porta da nessuna parte e non procura veri uomini di coltura è simile alla fine di una battaglia fatta all’arma bianca dove quando arriva il silenzio e tutto è finito da sotto i cadaveri dei commilitoni eroi, si muovoni e vengoni fuori i vigliacchi che facevano finta di essere morti con in faccia il sangue dei compagni. Siamo sempre gli stessi qualcuno di voi direbbe pure: la brutta copia dei consigli comunali di Macerata degli ultimi ventitre anni.
Sig. Tacconi
Ribadisco la stima che ho Dell uomo
Tacconi-
Le faccio notare pero’- che il problema che
quasi tutti solleviamo lo ha evidenziato anche lei – alla fine del suo commento . ( Siete sempre gli stessi )
Tacconi ci vuol morire in consiglio comunale????
@Egregio Sig. Tacconi,
non la conosco e credo che sia una brava persona…però non legge bene gli scritti degli altri!
1) Io non mi eccito affatto alle manine rosse, tant’è che come ho scritto (legga la prego) io non voto mai perchè la ritengo una cosa ridicola!
2) Qui non si tratta di “giustizia sommaria”..non si senta sotto processo personalmente. Si tratta di gradimento, cosa MOLTO IMPORTANTE in politica. E se ci sono tante manine rosse io ritengo che il gradimento è scarso, quindi occorre domandarsi perchè ed agire di conseguenza, soprattutto da parte di chi ha responsabilità amministrative. La giustizia, se lo lasci dire da un avvocato, è ben altra cosa!
3) La mia è una constatazione di fatto e non solo rivolta a lei, ma a tutti coloro che sono impegnati nella amministrazione della città, anche quando dicono cose saggie. Pertanto ne ho tratto la mia idea..la mia: forse la gente è stufa di questi amministratori e vuole cambiare. Ho anche detto che è possibile che ci potremo pentire dei nuovi…ma almeno proviamo.
4) Non credo che ci siano astuzie ripetitive visto che ritengo che il voto debba essere unico, come nelle schede elettoriali quindi????? Sono astuzie anche quelle. No, tanti voti negativi tanto dissenso!
5) “il via tutti che ci andiamo noi” per me non esiste…io sono per una politica all’antica…forse da vecchio democristiano avrà conosciuto mio nonno (di cui tengo indegnamente nome e cognome), Primo presidente della Provincia di Macerata nel dopo guerra ancora ricordato da tutti per il bene che ha fatto alla provincia e alla gente (morto nel 1967), perchè è stato l’unico a non volere auto, autisti e non prendere una lira. Altri tempi dirà…ecco io mi darò alla politica se e quando torneranno quei tempi!
6) Vede io ultimamente vado spesso a Ascoli (poco più grande di Macerata) la domenica e vedo una città viva, un comune che organizza fa girare l’economia….qui IL NULLA ASSOLUTO. Permette che sono un pò stanco del nulla? Permette che, essendo orgoglioso della mia città, vorrei che ritornasse l’Atene delle Marche…! Ma voi (tutti) non fate nulla, la fate indietreggiare e per questo sono e, da quello che sendo sono scontenti i Maceratesi.
Il Dott. Liuti tenta sempre di aprire confronti molto interessanti, poi vedete voi stessi che fine fanno con chi tenta di aprire un confronto serio.
La fine è che se ne parla, a differenza di altri luoghi dove a dibattere ci sono solo politici, quando va bene.
Internet è fondata fondamentalmente su due cose: la meritocrazia e l’anonimato, in sostanza detta in una sola parola, autoregolamentazione. Infatti è una delle pochissime, forse l’unica cosa al mondo che funziona realmente. Sarà perché i politici non ci hanno messo ancora mano…essendo per lo più vecchi, credo che fino ad adesso non sono riusciti a capirlo.
Ho vissuto con grande tristezza e rabbia l’ultimo quinquennio di Meschini, ho fatto parte del direttivo del PD ed ho assistito allo strano predominio delle minoranze estreme senza che qualcuno vi mettesse riparo, ho pensato che gli ex della Margherita fossero messi a tacere dallo strapotere degli ex DS, ma anche questo non era vero, perché le sante alleanze travalicavano ogni confine ragionevole e i moderati si arrabattavano con le estreme con il consueto istinto di conservazione. Venne poi il momento delle scelte e dal cilindro uscì fuori il nome di Carancini, approvato poi dalla maggioranza con apparente dissenso da parte degli ex margheritini, che provarono a presentare il dott. Mari come possibile candidato. Per rispettare l’impegno preso, sostenni il candidato Carancini e l’ottimo Blunno (ora assessore) mi chiese come mai fossi stato fulminato sulla strada di Damasco, perchè da ex appartenente alla Margherita avrei dovuto appoggiare l’amico Mari, ma volli mantenere la parola data secondo il mio fare consueto. Conclusione: l’ottimo Blunno divenne assessore, l’estrema sinistra ottenne ben tre assessori e il buon Carancini si regge sulle spalle di Sciapichetti o chi per lui perpetuando così la buona consuetudine di reggere in equilibrio tra di loro inefficienza, inerzia, false promesse che si traducono nel peggiore viatico per la comunità cittadina. Ho già scritto da tempo in queste pagine online quel che ora suggerisce l’amico Liuti, però mi domando come persone stimate e sicuramente valide possano ancora avallare una situazione disastrosa e assurda come questa. Non mi rivolgerei all’ottimo Carancini, bensì all’amico Mari, all’avv.Mandrelli, all’amico Ricotta, all’architetto Compagnucci e quindi a quelli, che pur in minoranza sosterrebbero l’attuale giunta e che sono certamente persone serie e legate a Macerata, vorrei dir loro: cosa racconterete nel 2015 ai vostri fidati e traditi elettori? Pensate che tutto sarà dimenticato? Credete che almeno la forza di internet non vi affosserà? Cari amici il Mondo è già cambiato e almeno conserva la possibilità di un libero scambio di opinioni e di raccontare le storie presenti e passate e allora volete ancora conservare le politiche arcaiche del “tanto meglio tanto peggio” sperando che trionfi la “tolleranza” su tutto e che ancora una volta questa vi salverà dopo almeno trenta anni? Auguri Macerata, ma che delusione questa ridicola “nuova storia” che parla del nulla con le parole di chi ha sempre avallato tutto dai banchi della maggioranza e ha soltanto inseguito posizioni dominanti a cominciare dalla nomina di capogruppo, guarda caso con l’ottimo Blunno a fare la grande rinuncia, oggi abbondantemente ripagata senza essere folgorato lungo l’interminabile strada di Damasco.
probalmente ha ragione l’amico Zazzaretta ad essere deluso, e lo sono anche io molto deluso e chiedo
a Lei Sig. LIUTI chi dei due ha ragione non interessa il Sig.Staffolani , replica che non c’e l’agibilita’ al Palas, risponde il Sig. Canesin e dice invece e’ tutto a posto.
Da modesto cittadino domando, si puo’ stare e giocare al PALAS oppure no?? io credo sia giunto il momento di giocare a carte scoperte, e di sapere la VERITA’ a prescindere.Essendo entrambi dello stesso schiaramneto politico, come mai due cose diverse o ha ragione l’uno o l’altro, in mezzo non c’e nulla. Umilmente chiedo a chi sa o a chi conosce realmente la situazione di darmene risposta.
ringrazio anticipatamente saluti
insomma e’ agibile o no il palas si puo’ utilizzare ?? oppure si possono correre rischi??
Sottolineo che il Dott. Daniele Staffolani è una persona professionalmente seria che studia “la materia” prima di esporsi in prima persona su qualsiasi argomento. Posso tranquillamente dire qui in pubblico che ho fiducia in lui come consigliere comunale.
Qui devo dare parzialmente ragione alla Sig.ra Andrenelli, e mi riallaccio al discorso delle manine rosse. Perchè solo votare negativo. Io non conosco il Dott. Staffolani e non posso dubitare della sua perizia in materia. Conosco poco il Dott. Canesin e credo sia persona affidabile, che ha difetti come tutti i politici odierni, legati a doppio filo con il partito.
Quindi chiedo a chi mette le “manine rosse” di spiegare il loro dissenso.
Mettere una manina rossa o verde non significa nulla, da solo l’idea che ci sono persone d’accordo o meno. Spiegare civilmente il perchè non si è d’accordo, oltre ad essere un diritto lecito concesso a tutti (qui non esistono reati di lesa maestà!), è l’estemo simbolo della libertà e della democrazia. Quindi non votate solo ma spiegate i motivi.
Per quanto riguarda il punto Sig.ra Andenelli partendo dal fatto che entrambi sono persone oneste ed affidabili, la questione è una sola: qualcuno non dice la verità. Su questo non ci piove! Vuoi per volontà, vuoi per superficialità! Due situazioni che poco si coniugano (o meglio si dovrebbero coniugare) con la pubblica amministrazione. Allora si giochi a carte scoperte….e chi ha sbagliato “paghi”, non penalmente; ci sono i PM per quello. Da cittadino, civilmente…consiglio di ritirarsi in buon ordine dando le dovute dimissioni.
Tutto qui! Continuare a giocare la buio non è degno di un paese civile e non è il bene per i cittadini per cui gli amministratori sono stati chiamati!
@ Sig.Martello a precindere che non ho messo in messun modo in dubbio l’onesta, la professionalita’
del Dott. Daniele Staffonali che reputo una persona seria e preparata, come pure Alfredo Canesin, e posso assicurarle che li conosco entrambi, personalmente da molto tempo. il fatto per cui ho scritto circa il Palas a mio parere mi sembra assurdo che due componenti della stessa lista, dicano due cose contrariamente opposte, sull’agibilita’ del Palas, quindi come lei asserisce, non tuti e due possono aver ragione, o l’uno o l’altro. nulla di personale sia con l’uno ne con l’altro. Come cittadino e tifoso della LUBE MI PERMETTE che desidero sapere la realta’ dei fatti, le manine verdi o rosse lasciano il tempo che trova d’accordissimo saluti
A me pare che se si leggesse meglio l’articolo del Dott. Liuti
si avrebbero anche tutte le risposte e si riuscirebbe anche a stabilire il sesso degli Angeli…
leggere certi commenti mi fa proprio ridere; in fondo avete ciò che meritate, queste amministrazioni sono state elette perché rappresentano la maggioranza, purtroppo, dei maceratesi. I consiglieri comunali non sono posizionati lì per diritto divino, ma per diritto di voto e quindi rappresentano prerogative, interessi ed aspettative dei maceratesi che li hanno votati.
Ora cosa altro deve succedere per aprire (un pò basterebbe) gli occhi? Ma veramente c’era bisogno di Cm e dell’ottimo Bommarito? oppure era semplicissimo vedere un palazzo con le impalcature in P.zza Mazzini da decenni? le piscine che aprono tra 6 mesi? il palazzetto che si adeguerà l’anno prossimo? la galleria che fa acqua? l’asfalto che è quello che è, la strada via Mattei addirittura finanziata una volta e poi definanziata? ma non la vedete la bolletta della Tarsu? e la saga dello sferisterio?.
Veramente c’è bisogno di qualcun’altro per farvi capire che ogni singolo paesetto del circondario ci ha superato in tutto? che la città è ferma e piegata su se stessa? Mah
Ancora 2 anni fa in campagna elettorale i commenti erano entusiasti per le passate e future amministrazioni di sinistra .. io invece scrivevo usque tadem … quanto sarebbe piacevole che la redazione riproponesse quei simpatici post …
fino a quando non ci sarà alternanza e completa dissociazione dall’ideologia politica questa città non uscirà mai dalla pessima china in cui si trova. Appoggio, da questo punto di vista, il consigliere Tacconi: in periodi in cui c’era una forte contrapposizione c’era piuttosto una attenzione vera e concreta alle cose ed alle persone. C’è molta più ideologia adesso di prima e questo è il male principale di questa città.
Carancini (capogruppo prima DS e poi PD) non può essere certo definito un corpo estraneo, uno caduto da marte, un soggetto esterno alle dimaniche degli accordi e del potere dentro il PD…
Non si diventa capogruppo -di nessun partito- perchè si è simpatici o gentili o affabili o perchè si fa ridere raccontando le barzellette.
Ci si diventa perchè all’interno del partito c’è un accordo; e nell’accordo è molto probabile che rientrinio pure tutti coloro che, in prima linea o dietro le quinte, hanno una forte influenza.
Non a caso i main sponsor di Carancini, anche se oggi turtti fanno finta di dimenticarlo, sono stati Maulo e MESCHINI, cioè coloro che -bene o male- hanno guidato il Comune (tralasciando la breve parentesi della Menghi) dal 1994 a ieri pomeriggio (2010) ed hanno inciso pesantemente nelle scelte urbanistiche cittadine.
Quindi, come già dissi in passato, la “nuova storia” è uno slogan elettoraleche resta slogan (al pari del milione di posti di lavoro di berlusconiana memoria) in quanto mai potrebbe trasformarsi in una nuova direzione in quanto, chi predicava questo cambiamento, faceva parte integrante di quella vecchio.
Inoltre c’è anche da considerare che nel Pd maceratese, nonostante l’apporto delgli ex PCI-PDS-DS e la piccola componente proveniente dal PSI, la parte del leone la fanno (e l’hanno sempre fatta) i vecchi ex PRI ex DC-Popolari-Margherita (vecchi attori protagonisti o giovani comparse) cioè coloro che, bene o male, hanno gestito l’urbanistica (spesso con il silenzio assenso delle opposizioni) negli ultimi 30 anni.
Quindi di cosa stiamio parlando?
Già con Meschini l’opposizione a dormicchiato e, senza gli articoli di Bommarito, avrebbe presumibilmente continuato a dormicchiare sotto Carancini.
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Per ultimo: un Consigliere in un qualsiasi Consiglio di una cittadina di 40/50.000 abitanti eletto con 150 o 200 o 300 voti su CIRCA VENTIMILA VOTANTI oltre che i parenti, gli amici e i conoscenti del palazzo dove abita chi altro rappresenta?
Con la preferenza unica è facile far eleggere chi serve che poi, non rappresentando altro che poco più di se stesso, fa gli interessi dei capibastone….
@Natali…ho detto quello che dice lei! Con parole diverse, ma uguali! Qui qualcuno ha detto una fesseria, e di questi tempi di fesserie non abbiamo bisogno….quindi trasparenza e chi ha detto fesserie lasci il campo…non è capace! E non è diretto ad uno in particolare, non saprei chi ha ragione e chi torto!
@MARTELO giustissimo stesso pensiero, le diro’ di piu’ i due Signori erano ambedue presenti alla conferenza stampa indetta dalla LUBE presso il PALAS, e nessuno dei due ha detto nulla, ha ragione perfettamente non c’e trasparenza, e sopratutto non sono tempi per le fesserie d’accordissimo, mi auguro che qualcuno pero’ ci dica se AGIBILE oppure l’agibilita’ non ha nessun signifiato, dato che ci vanno anche bambini in quel PALAS. MOLTO GENTILE PER LA RISPOSTA SALUTI
beh… per interrompere la sventura il sig. sindaco può sempre dimettersi…
Da non maceratese ( ma a Macerata ci ho lavorato per anni e seguo con interesse le vicende del “mio capoluogo” ), dopo aver letto l’articolo dell’ottimo Liuti e i successivi commenti, mi permetto queste considerazioni:
che il sindaco e l’Amministrazione di Macerata siano in gravi difficoltà non occorre essere esperti di politica maceratese per vederlo. Non conocsco i singoli problemi (anzi, ogni giorno negli organi di informazione leggo solo il problema del “palas” e della “piscina” olimpionica? ; evidentemente i maceratesi hanno queste priorità e nonostante i tagli finanziari dell’amico Tremonti ai comuni, e il regalo dell’IMU del “federalista” Bossi, bisogna spendere milioni a tutti i costi per avere il prestigioso e molto “metropolitano” palas ). Siccome in questi tipi di discussione emerge sempre il “tifo” per la propria “squadra politica”, spesso a discapito del ragionamento, evidenzio il commento del Sig. “Jack Rayan” il quale se la ride (metaforicamente, ovvio) diceendo sostanzialmente che la colpa è dei maceratesi se si ritrovano ( avendola votata) la “sinistra” maggiornza che governa la città. Ecco, è esattamente quello che penso anche io. Infatti, è coerente con quello che pensavo fino a novembre 2011 quando la maggioranza “destra” che governava ci aveva allegramente portato allo sfascio e alla vergogna mondiale ( oggi ne stiamo pagando le conseguenze, tutti) e mi domandavo come mai potesse accadere nonostante le diffuse lamentele di intere categorie di cittadini e le proteste delle parrocchie per la discinta vita del Berlusca). La risposta che davo a tutti quelli che me lo chiedevano era esattamente quella che da oggi il Sig. Rayan per la situazione di Macerata: ovvero, ve lo siete votato voi ! Pazienza per le “manine” rosse!