I BUCHI DELLO SFERISTERIO
Ecco i dati delle ultime stagioni

LE INCHIESTE DI CM - Voce per voce, tutti i costi e i proventi dal 2006 a oggi. I numeri sanciscono il flop degli ultimi due anni. Apriamo un dibattito per coinvolgere l'opinione pubblica

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conti-sferisteriodi Matteo Zallocco

Molti, anche su Cronache Maceratesi, hanno inutilmente chiesto negli ultimi mesi i conti relativi allo Sferisterio, in particolare quelli relativi alle stagioni liriche che negli ultimi due anni hanno prodotto notevoli buchi di bilancio. In realtà, alla faccia della trasparenza e del diritto di informazione dei cittadini, né il Comune né la Provincia di Macerata hanno mai fornito dati analitici, che sarebbero stati utili non solo a soddisfare le legittime curiosità dei maceratesi circa il modo in cui vengono spesi i loro soldi, ma anche a riflettere sulla possibilità di procedere sulla strada sin qui battuta e sui correttivi da adottare per evitare nuovi insostenibili risultati economici negativi.
Finalmente però siamo in grado di fornire ai nostri lettori e a tutta l’opinione pubblica i dati economici di sintesi relativi alle ultime sei stagioni dello Sferisterio. Come si vede dalla tabella che pubblichiamo qui sotto, in quest’ultimo periodo i grandi buchi stanno nelle due ultime stagioni, con un deficit rispettivamente pari a 392.000 euro e a 360.000 euro.
A nostro avviso questa tabella dovrà spingere il Comune e la Provincia, tutte le forze politiche (di maggioranza e di opposizione) e la stessa opinione pubblica ad una riflessione più generale, che non si fermi alle cifre di fondo, quelle che specificano anno per anno a partire dal 2006, in maniera cruda e inappellabile, il negativo risultato economico delle stagioni liriche, soprattutto delle ultime. Per quanto importantissimo, infatti, questo non è l’unico dato da valutare.

Ad esempio, guardando i dati relativi alle entrate, e in particolari quelle costituiti dalle elargizioni dei finanziatori istituzionali (Ministero Beni Culturali, Regione Marche, Comune e Provincia di Macerata, Fondazione Carima e Camera di Commercio) e dello sponsor Banca delle Marche (sempre presente dal 2007 in poi), emerge che tutti questi attori pubblici hanno convogliato solamente negli ultimi sei anni sullo Sferisterio, e quindi su Macerata, una cifra impressionante, complessivamente pari quasi a 20 milioni di euro (di cui solo 6 milioni e mezzo di euro erogati dal Ministero).
Dunque, nel valutare quanto realmente costa a Macerata la stagione lirica, bisognerà tener conto non solo dei buchi di bilancio annuali, ma anche, e forse soprattutto, dei contributi pubblici che sono stati indirizzati allo Sferisterio e che, di conseguenza, non sono stati concessi alla nostra città dai soggetti pubblici sopra elencati per altre finalità di interesse pubblico (infrastrutture portanti, opere pubbliche, interventi di carattere sociale, ecc.), e dei soldi che il Comune, per la parte che tira fuori di tasca sua (4.150.000 euro solo in questi ultimi sei anni), avrebbe potuto utilizzare diversamente a tutela di altre esigenze della collettività maceratese.

E’ vero che alcuni di questi contributi pubblici sono mirati (sicuramente tale è quello del Ministero per i Beni Culturali), nel senso che sono stati concessi di anno in anno solo ed esclusivamente per le stagioni liriche, e in assenza di queste non sarebbero stati dirottati verso altri possibili utilizzi per la città di Macerata, ma così non è per tutti i soggetti finanziatori. Sicuramente la Regione, la Provincia, la Fondazione Carima, la Camera di Commercio, la Banca delle Marche, ove non fossero state tenute al rituale dissanguamento annuo per lo Sferisterio, avrebbero potuto indirizzare su Macerata almeno una parte dei soldi tirati fuori per le stagioni liriche. Quanti soldi? Chi può dirlo, sicuramente però importi ragguardevoli, che sarebbero stati diversamente utilizzabili nell’ambito comunale.

Ripetiamo per essere ancora più chiari: non vogliamo certamente sostenere che tutti i soldi di Regione, Provincia, Fondazione Carima, Camera di Commercio, Banca delle Marche concessi per lo Sferisterio sarebbero stati automaticamente e sicuramente erogati, in assenza delle stagioni liriche, in favore del Comune di Macerata per altre finalità. Pare però evidente che Macerata, in una logica di riparto di risorse pubbliche su base regionale e provinciale – che necessariamente deve tener conto della cifra complessiva erogata ad un capoluogo di provincia per le più svariate finalità istituzionali – dove avesse evitato di procedere all’organizzazione delle annuali stagioni liriche, oltre a risparmiarsi i buchi di bilancio che presto obbligheranno a stipulare un altro gravoso mutuo per ripianare le perdite degli ultimi anni, avrebbe potuto portare a casa svariati milioni di euro per realizzarci un paio di strade via Mattei-Pieve, oppure tre parcheggi di Rampa Zara, un bello svincolo verso la superstrada, un palazzetto di livello provinciale, qualche piscina, oppure ancora un modello di wellfare cittadino che avrebbe fatto invidia alla Svezia.
Sempre per rimanere ai costi che Macerata deve sostenere per le stagioni liriche, un altro dato che balza agli occhi è quello dell’ingente ammontare delle spese di amministrazione generale, che, probabilmente perché sovradimensionato, incide per circa un quinto del totale delle uscite.

In ogni caso, il discorso è molto complesso e non può essere esclusivamente liquidato con immediate e semplicistiche valutazioni in termine di cifre, perché le stagioni liriche significano, almeno in teoria, prestigio culturale, movimento turistico, un ritorno economico nell’indotto, un interesse dei media, un’immagine positiva della città che si diffonde in Italia e nel mondo grazie al suo più conosciuto monumento. Così è stato sicuramente per molti anni, nell’ultimo periodo forse un po’ meno, con importanti lavorazioni artigianali dirottate altrove, con il ridimensionamento che, volenti o nolenti, comunque c’è stato, con il calo degli spettatori. Indubbiamente però lo Sferisterio ha avuto una valenza positiva per Macerata, anche se di difficile quantificazione in termini economici, portando anche lavoro.

Però tutti i soggetti pubblici chiamati a decidere cosa fare dello Sferisterio dovranno  chiedersi, già durante l’organizzazione della presente stagione lirica, partita all’ultimissimo minuto utile con la spada di Damocle di inaccettabili ritardi legati alla scelta del nuovo direttore artistico, se, in piena crisi economica locale, nazionale e mondiale, per la nostra città sia ancora sostenibile farsi carico di spaventosi buchi di bilancio e rinunciare, in vista dei finanziamenti concessi per lo Sferisterio, a tante risorse pubbliche che gli enti finanziatori potrebbero dirottare verso Macerata per finalità pubbliche alternative. Il tutto tenendo comunque in considerazione il fatto che la lirica è una produzione culturale di nicchia, che la biglietteria incide per non più di un quinto sul totale dei proventi annui e che lo Sferisterio, quale teatro all’aperto, garantisce un utilizzo limitato solamente ai mesi estivi.
Su questa situazione, certamente cruciale e decisiva per Macerata, la nostra intenzione, senza avere posizioni preconcette, è una sola: quella di aprire un reale dibattito in città con gli operatori pubblici e privati, con i soggetti finanziatori e soprattutto con l’opinione pubblica, che invitiamo a pronunciarsi sul nostro giornale.

L’apertura di questo dibattito non fa venir meno, tuttavia, la nostra richiesta di maggiore trasparenza al Comune e alla Provincia di Macerata, enti ai quali torniamo a richiedere di fornire ai cittadini dati più completi ed esaurienti, che magari possano ricomprendere anche gli anni della direzione artistica della Ricciarelli. Cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo direttore artistico Francesco Micheli e al nuovo Cda che ha già iniziato a lavorare bene e può contare su persone di indubbia autorevolezza. Buon lavoro per lo Sferisterio e per tutto il nostro territorio, con la consapevolezza che la città di Macerata non si potrà permettere un altro passivo di bilancio come quelli delle stagioni precedenti.

 Proventi 

CONSUNTIVO

2006

CONSUNTIVO

2007

CONSUNTIVO

2008

CONSUNTIVO

2009

CONSUNTIVO

2010

PREVISIONE 2011 APPROVATA DAL CDA

PRE-CONSUNTIVO 2011

1.01.01 Ministero Beni Culturali

934.332,93

940.000,00

870.000,00

930.000,00

920.000,00

1.000.000,00

920.000,00

1.01.02 Regione Marche

500.000,00

400.000,00

382.466,01

382.500,00

345.512,00

345.000,00

345.00,00

1.01.03 Comune di Macerata

506.242,15

540.000,00

640.000,00

640.000,00

640.000,00

590.000,00

590,000.00

1.01.04 Provincia di Macerata

412.000,00

450.000,00

550.000,00

550.000,00

550.000,00

500.000,00

500.000,00

1.01.05 Fondazione Carima

300.000,00

250.000,00

250.000,00

250.000,00

250.000,00

200.000,00

200.00,00

1.01.06 Camera di Commercio

90.000,00

70.000,00

70.000,00

85.000,00

100.000,00

100.000,00

130.000,00

1.01.10 Altri contributi

205.333,32

38.889,94

148.288,80

61.701,09

61.252,62

50.000,00

31.666,66

1.02 Sponsorizzazioni

311.481,93

169.912,50

220.666,67

158.262,87

313.498,49

350.000,00

287.379,96

1.02 Sponsorizzazioni Banca Marche

103.300,00

105.000,00

113.333,33

113.333,33

115.000,00

113.333,33

1.02 Sponsorizzazione principale

150.000,00

150.000,00

150.000,00

170.000,00

170.000,00

170.000,00

0,00

1.02 Altre sponsorizzazioni

24.000,00

24.000,00

1.03 Biglietteria

1.015.558,62

911.567,74

998.017,33

868.255,52

600.720,76

800.000,00

700.000,00

1.04 Proventi diversi

116.011,81

293.510,40

226.763,17

93.474.08

114.233,38

50.000,00

51.616,66

1.06 Albo d’onore

329.100,00

280.666,68

150.816,66

25.913,35

20.000

10.766,67

1.05 Proventi da altre attività

364.103,56

278.365,14

285.690,00

239.262,68

232.201,45

50.000,00

20.000,00

Rassegna Nuova Musica

84.351,81

0,00

35.102,68

35.584,45

0,00

Terra dei teatri

190.013,33

120.000,00

53.000,00

60.000,00

0,00

Altre (noleggi e trasferte Italia e estero)

4.000,00

165.690,00

151.160,00

136.617,00

20.000,00

Totale Proventi

4.906.064

 4.948.645

 5.201.558

 4.692.606

 4.436.665

4.340.000,00

3.899.763,28

Costi

 

 

 

 

 

 

 

Titolo I

 

 

 

 

 

 

 

1.1 Cast artistico

1.093.825,12

1.035.868,72

1.090.484,69

953.966,25

1.034.432,89

750.000,00

750.000,00

1.2 Collaborazioni artistiche e professionali

69.301,45

75.300,37

80.070,69

78.815,79

90.544,96

90.000,00

90.000,00

1.3 Orchestra e coro

833.204,22

834.896,48

852.837,28

709.034,10

880.440,84

640.000,00

640.000,00

1.4 Personale ausiliario

455.033,84

428.320,68

439.180,31

494.270,74

484.639,03

520.000,00

520.000,00

1.5 Scene e costumi

470.616,32

561.767,91

666.926,38

541.518,43

381.871,39

450.000,00

450.000,00

1.6 Oneri previdenziali

414.239,99

342.291,65

363.055,99

387.721,52

361.957,46

360.000,00

360.000,00

1.7 Spese generali

530.050,71

534.594,62

554.443,24

511.821,78

530.035,47

510.000,00

510.000,00

Totale Titolo I

3.886.271,85

3.813.040,44

4.046.798,58

3.677.148,61

3.773.922,14

3.320.000,00

3320.00,00

Titolo II – Amministrazione generale

921.635,81

891.078,59

920.453,24

881.659,47

877.764,58

890.000,00

890.000,00

Titolo III – Altre attività

261.312,31

290.799,14

251.277,74

173.006,74

177.321,16

0,00

Spese Rassegna Nuova Musica

94.394,68

37.092,07

31.877,31

0,00

Spese Terra dei Teatri

180.054,42

116.310,03

47.817,43

56.180,54

0,00

Spese per altre attività

16.350,04

134.967,71

88.097,24

89.263,31

0,00

Titolo IV – Fondo riserva e imprevisti

0,00

0,00

0,00

130.000,00

50.000,00

Totale Costi

5.049.219,77

4.994.918,17

5.218.529,56

4.731.814,82

4.829.007,88

4.340.000,00

4.260.000,00

RISULTATO ECONOMICO

-143.155,45

-46.272,45

-16.970,90

-39.208,59

-392.342,50

0,00

-360.236,72

 



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