Molti, anche su Cronache Maceratesi, hanno inutilmente chiesto negli ultimi mesi i conti relativi allo Sferisterio, in particolare quelli relativi alle stagioni liriche che negli ultimi due anni hanno prodotto notevoli buchi di bilancio. In realtà, alla faccia della trasparenza e del diritto di informazione dei cittadini, né il Comune né la Provincia di Macerata hanno mai fornito dati analitici, che sarebbero stati utili non solo a soddisfare le legittime curiosità dei maceratesi circa il modo in cui vengono spesi i loro soldi, ma anche a riflettere sulla possibilità di procedere sulla strada sin qui battuta e sui correttivi da adottare per evitare nuovi insostenibili risultati economici negativi.
Finalmente però siamo in grado di fornire ai nostri lettori e a tutta l’opinione pubblica i dati economici di sintesi relativi alle ultime sei stagioni dello Sferisterio. Come si vede dalla tabella che pubblichiamo qui sotto, in quest’ultimo periodo i grandi buchi stanno nelle due ultime stagioni, con un deficit rispettivamente pari a 392.000 euro e a 360.000 euro.
A nostro avviso questa tabella dovrà spingere il Comune e la Provincia, tutte le forze politiche (di maggioranza e di opposizione) e la stessa opinione pubblica ad una riflessione più generale, che non si fermi alle cifre di fondo, quelle che specificano anno per anno a partire dal 2006, in maniera cruda e inappellabile, il negativo risultato economico delle stagioni liriche, soprattutto delle ultime. Per quanto importantissimo, infatti, questo non è l’unico dato da valutare.
Ad esempio, guardando i dati relativi alle entrate, e in particolari quelle costituiti dalle elargizioni dei finanziatori istituzionali (Ministero Beni Culturali, Regione Marche, Comune e Provincia di Macerata, Fondazione Carima e Camera di Commercio) e dello sponsor Banca delle Marche (sempre presente dal 2007 in poi), emerge che tutti questi attori pubblici hanno convogliato solamente negli ultimi sei anni sullo Sferisterio, e quindi su Macerata, una cifra impressionante, complessivamente pari quasi a 20 milioni di euro (di cui solo 6 milioni e mezzo di euro erogati dal Ministero).
Dunque, nel valutare quanto realmente costa a Macerata la stagione lirica, bisognerà tener conto non solo dei buchi di bilancio annuali, ma anche, e forse soprattutto, dei contributi pubblici che sono stati indirizzati allo Sferisterio e che, di conseguenza, non sono stati concessi alla nostra città dai soggetti pubblici sopra elencati per altre finalità di interesse pubblico (infrastrutture portanti, opere pubbliche, interventi di carattere sociale, ecc.), e dei soldi che il Comune, per la parte che tira fuori di tasca sua (4.150.000 euro solo in questi ultimi sei anni), avrebbe potuto utilizzare diversamente a tutela di altre esigenze della collettività maceratese.
E’ vero che alcuni di questi contributi pubblici sono mirati (sicuramente tale è quello del Ministero per i Beni Culturali), nel senso che sono stati concessi di anno in anno solo ed esclusivamente per le stagioni liriche, e in assenza di queste non sarebbero stati dirottati verso altri possibili utilizzi per la città di Macerata, ma così non è per tutti i soggetti finanziatori. Sicuramente la Regione, la Provincia, la Fondazione Carima, la Camera di Commercio, la Banca delle Marche, ove non fossero state tenute al rituale dissanguamento annuo per lo Sferisterio, avrebbero potuto indirizzare su Macerata almeno una parte dei soldi tirati fuori per le stagioni liriche. Quanti soldi? Chi può dirlo, sicuramente però importi ragguardevoli, che sarebbero stati diversamente utilizzabili nell’ambito comunale.
Ripetiamo per essere ancora più chiari: non vogliamo certamente sostenere che tutti i soldi di Regione, Provincia, Fondazione Carima, Camera di Commercio, Banca delle Marche concessi per lo Sferisterio sarebbero stati automaticamente e sicuramente erogati, in assenza delle stagioni liriche, in favore del Comune di Macerata per altre finalità. Pare però evidente che Macerata, in una logica di riparto di risorse pubbliche su base regionale e provinciale – che necessariamente deve tener conto della cifra complessiva erogata ad un capoluogo di provincia per le più svariate finalità istituzionali – dove avesse evitato di procedere all’organizzazione delle annuali stagioni liriche, oltre a risparmiarsi i buchi di bilancio che presto obbligheranno a stipulare un altro gravoso mutuo per ripianare le perdite degli ultimi anni, avrebbe potuto portare a casa svariati milioni di euro per realizzarci un paio di strade via Mattei-Pieve, oppure tre parcheggi di Rampa Zara, un bello svincolo verso la superstrada, un palazzetto di livello provinciale, qualche piscina, oppure ancora un modello di wellfare cittadino che avrebbe fatto invidia alla Svezia.
Sempre per rimanere ai costi che Macerata deve sostenere per le stagioni liriche, un altro dato che balza agli occhi è quello dell’ingente ammontare delle spese di amministrazione generale, che, probabilmente perché sovradimensionato, incide per circa un quinto del totale delle uscite.
In ogni caso, il discorso è molto complesso e non può essere esclusivamente liquidato con immediate e semplicistiche valutazioni in termine di cifre, perché le stagioni liriche significano, almeno in teoria, prestigio culturale, movimento turistico, un ritorno economico nell’indotto, un interesse dei media, un’immagine positiva della città che si diffonde in Italia e nel mondo grazie al suo più conosciuto monumento. Così è stato sicuramente per molti anni, nell’ultimo periodo forse un po’ meno, con importanti lavorazioni artigianali dirottate altrove, con il ridimensionamento che, volenti o nolenti, comunque c’è stato, con il calo degli spettatori. Indubbiamente però lo Sferisterio ha avuto una valenza positiva per Macerata, anche se di difficile quantificazione in termini economici, portando anche lavoro.
Però tutti i soggetti pubblici chiamati a decidere cosa fare dello Sferisterio dovranno chiedersi, già durante l’organizzazione della presente stagione lirica, partita all’ultimissimo minuto utile con la spada di Damocle di inaccettabili ritardi legati alla scelta del nuovo direttore artistico, se, in piena crisi economica locale, nazionale e mondiale, per la nostra città sia ancora sostenibile farsi carico di spaventosi buchi di bilancio e rinunciare, in vista dei finanziamenti concessi per lo Sferisterio, a tante risorse pubbliche che gli enti finanziatori potrebbero dirottare verso Macerata per finalità pubbliche alternative. Il tutto tenendo comunque in considerazione il fatto che la lirica è una produzione culturale di nicchia, che la biglietteria incide per non più di un quinto sul totale dei proventi annui e che lo Sferisterio, quale teatro all’aperto, garantisce un utilizzo limitato solamente ai mesi estivi.
Su questa situazione, certamente cruciale e decisiva per Macerata, la nostra intenzione, senza avere posizioni preconcette, è una sola: quella di aprire un reale dibattito in città con gli operatori pubblici e privati, con i soggetti finanziatori e soprattutto con l’opinione pubblica, che invitiamo a pronunciarsi sul nostro giornale.
L’apertura di questo dibattito non fa venir meno, tuttavia, la nostra richiesta di maggiore trasparenza al Comune e alla Provincia di Macerata, enti ai quali torniamo a richiedere di fornire ai cittadini dati più completi ed esaurienti, che magari possano ricomprendere anche gli anni della direzione artistica della Ricciarelli. Cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo direttore artistico Francesco Micheli e al nuovo Cda che ha già iniziato a lavorare bene e può contare su persone di indubbia autorevolezza. Buon lavoro per lo Sferisterio e per tutto il nostro territorio, con la consapevolezza che la città di Macerata non si potrà permettere un altro passivo di bilancio come quelli delle stagioni precedenti.
Proventi |
CONSUNTIVO 2006 |
CONSUNTIVO 2007 |
CONSUNTIVO 2008 |
CONSUNTIVO 2009 |
CONSUNTIVO 2010 |
PREVISIONE 2011 APPROVATA DAL CDA |
PRE-CONSUNTIVO 2011 |
1.01.01 Ministero Beni Culturali |
934.332,93 |
940.000,00 |
870.000,00 |
930.000,00 |
920.000,00 |
1.000.000,00 |
920.000,00 |
1.01.02 Regione Marche |
500.000,00 |
400.000,00 |
382.466,01 |
382.500,00 |
345.512,00 |
345.000,00 |
345.00,00 |
1.01.03 Comune di Macerata |
506.242,15 |
540.000,00 |
640.000,00 |
640.000,00 |
640.000,00 |
590.000,00 |
590,000.00 |
1.01.04 Provincia di Macerata |
412.000,00 |
450.000,00 |
550.000,00 |
550.000,00 |
550.000,00 |
500.000,00 |
500.000,00 |
1.01.05 Fondazione Carima |
300.000,00 |
250.000,00 |
250.000,00 |
250.000,00 |
250.000,00 |
200.000,00 |
200.00,00 |
1.01.06 Camera di Commercio |
90.000,00 |
70.000,00 |
70.000,00 |
85.000,00 |
100.000,00 |
100.000,00 |
130.000,00 |
1.01.10 Altri contributi |
205.333,32 |
38.889,94 |
148.288,80 |
61.701,09 |
61.252,62 |
50.000,00 |
31.666,66 |
1.02 Sponsorizzazioni |
311.481,93 |
169.912,50 |
220.666,67 |
158.262,87 |
313.498,49 |
350.000,00 |
287.379,96 |
1.02 Sponsorizzazioni Banca Marche |
103.300,00 |
105.000,00 |
113.333,33 |
113.333,33 |
115.000,00 |
113.333,33 |
|
1.02 Sponsorizzazione principale |
150.000,00 |
150.000,00 |
150.000,00 |
170.000,00 |
170.000,00 |
170.000,00 |
0,00 |
1.02 Altre sponsorizzazioni |
24.000,00 |
24.000,00 |
|||||
1.03 Biglietteria |
1.015.558,62 |
911.567,74 |
998.017,33 |
868.255,52 |
600.720,76 |
800.000,00 |
700.000,00 |
1.04 Proventi diversi |
116.011,81 |
293.510,40 |
226.763,17 |
93.474.08 |
114.233,38 |
50.000,00 |
51.616,66 |
1.06 Albo d’onore |
329.100,00 |
280.666,68 |
150.816,66 |
25.913,35 |
20.000 |
10.766,67 |
|
1.05 Proventi da altre attività |
364.103,56 |
278.365,14 |
285.690,00 |
239.262,68 |
232.201,45 |
50.000,00 |
20.000,00 |
Rassegna Nuova Musica |
84.351,81 |
0,00 |
35.102,68 |
35.584,45 |
0,00 |
||
Terra dei teatri |
190.013,33 |
120.000,00 |
53.000,00 |
60.000,00 |
0,00 |
||
Altre (noleggi e trasferte Italia e estero) |
4.000,00 |
165.690,00 |
151.160,00 |
136.617,00 |
20.000,00 |
||
Totale Proventi |
4.906.064 |
4.948.645 |
5.201.558 |
4.692.606 |
4.436.665 |
4.340.000,00 |
3.899.763,28 |
Costi |
|
|
|
|
|
|
|
Titolo I |
|
|
|
|
|
|
|
1.1 Cast artistico |
1.093.825,12 |
1.035.868,72 |
1.090.484,69 |
953.966,25 |
1.034.432,89 |
750.000,00 |
750.000,00 |
1.2 Collaborazioni artistiche e professionali |
69.301,45 |
75.300,37 |
80.070,69 |
78.815,79 |
90.544,96 |
90.000,00 |
90.000,00 |
1.3 Orchestra e coro |
833.204,22 |
834.896,48 |
852.837,28 |
709.034,10 |
880.440,84 |
640.000,00 |
640.000,00 |
1.4 Personale ausiliario |
455.033,84 |
428.320,68 |
439.180,31 |
494.270,74 |
484.639,03 |
520.000,00 |
520.000,00 |
1.5 Scene e costumi |
470.616,32 |
561.767,91 |
666.926,38 |
541.518,43 |
381.871,39 |
450.000,00 |
450.000,00 |
1.6 Oneri previdenziali |
414.239,99 |
342.291,65 |
363.055,99 |
387.721,52 |
361.957,46 |
360.000,00 |
360.000,00 |
1.7 Spese generali |
530.050,71 |
534.594,62 |
554.443,24 |
511.821,78 |
530.035,47 |
510.000,00 |
510.000,00 |
Totale Titolo I |
3.886.271,85 |
3.813.040,44 |
4.046.798,58 |
3.677.148,61 |
3.773.922,14 |
3.320.000,00 |
3320.00,00 |
Titolo II – Amministrazione generale |
921.635,81 |
891.078,59 |
920.453,24 |
881.659,47 |
877.764,58 |
890.000,00 |
890.000,00 |
Titolo III – Altre attività |
261.312,31 |
290.799,14 |
251.277,74 |
173.006,74 |
177.321,16 |
0,00 |
|
Spese Rassegna Nuova Musica |
94.394,68 |
37.092,07 |
31.877,31 |
0,00 |
|||
Spese Terra dei Teatri |
180.054,42 |
116.310,03 |
47.817,43 |
56.180,54 |
0,00 |
||
Spese per altre attività |
16.350,04 |
134.967,71 |
88.097,24 |
89.263,31 |
0,00 |
||
Titolo IV – Fondo riserva e imprevisti |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
130.000,00 |
50.000,00 |
||
Totale Costi |
5.049.219,77 |
4.994.918,17 |
5.218.529,56 |
4.731.814,82 |
4.829.007,88 |
4.340.000,00 |
4.260.000,00 |
RISULTATO ECONOMICO |
-143.155,45 |
-46.272,45 |
-16.970,90 |
-39.208,59 |
-392.342,50 |
0,00 |
-360.236,72 |
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Bellissimo! Dal 2006 a fronte di entrate medie di 4M all’anno perdite per quasi il 10%. E qualcuno quest’estate col megafano esultava e si complimentava per gli ottimi risultati del sof….Qualsiasi azienda privata avrebbe chiuso la serranda e cacciato a pedate gli amministratori e non necessariamente in quest’ordine. Interessante e sostanziosa poi, la voce spese generali! ( qui i più maliziosi si possono scatenare). Probabilmente gran parte di quelle cifre senza la stagione lirica non sarebbero state percepite da Macerata, ma di contrappasso non sarebbero neanche state sborsati i sostanziosi contributi da comune e provincia e magari, magaaaaari, sarebbero stati usati per qualcosaltro. In un periodo di vacche magre come questo, dove tutti siamo costretti a fare grossi sacrifici vedere queste cifre sperperate fà male, mi chiedo dal 2006 le opposizioni che ben son rappresentate nel cda, che cosa hanno fanno e su cosa hanno vigilato. Mi chiedo se è questo che si intendeva quando si parlava di finanza creativa. Mi chiedo se e per quanto questo ENORME danno alla collettività debba Continuare.
Stefano Ciabattoni
Dando un’occhiata veloce, la perdita 2011, ridotta dell’accantonamento per imprevisti che è una posta imputata a bilancio prudenzialmente, è principalmente imputabile alle minor entrate di botteghino per 100mila e ai mancati incassi dallo sponsor principale per 170mila…sapete chi è?
Leggo di 20 milioni destinati allo Sferisterio ma che potevano essere utilizzati per Macerata….. Mi sovviene quel latinista che scrisse che ” Carmina non dant panem”.
Il prezzo di Pizzi,
di sangue è una pozza.
Ci metti una pezza
in piazza c’è un pazzo
si pappa la pizza.
La pizza è finita
ci chiedono il pizzo.
Si sente la puzza.
Cerasi batti un colpo!!! Ce l’abbiamo fatta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Domani si prevede una tempesta di neve su Macerata mettetevi il cappotto pesante…
Cmq “né il Comune né la Provincia di Macerata hanno mai fornito dati analitici,” chi vi ha fornito i dati????
Per domani intanto mi aspetto già l’articolo della Pantana intitolato: “Il fallimento di questa giunta comunale”,
Carancini aspetterà 2 3 giorni per organizzare la sua “difesa”…
Vedremo, intento chiedevo una cosa se era possibile avere le voci analitiche dei bilanci Orazi, per fare confronti, dato che si leggono dati che nn abbiamo mai visto in vita nostra e su cui poter fare confronti…
A una prima svista lavoce più allarmante è questa:
1.03 Biglietteria
1.015.558,62
911.567,74
998.017,33
868.255,52
600.720,76
da 1 milione e rotti a 600.000… la gente nn viene più a Macerata Opera, un bambino ci voleva a capirlo???
E ti credo, con tutti i biglietti che regalano! Praticamente tutte le poltronissime centralissime delle “autorita'” e dietro li figli l’amici, li nipoti delli figli delli mariti delli cognati dell’antenati…
Per me c’è da pensacce ve a mantené ancora l’opera lirica. Me sta ve quillu che dice Pambianchi de chiudellu e investì sullo sociale e per fa li posti de lavoro. Non ce potimo permette l’opera a sti prezzi.
Apriamo due sondaggi:
1 – Chi ce s’è ngrassatu de piu?
2 – Quanti de sti sordi so rmasti a Macerata?
Sarò qualunquista! evviva i qulunquisti!
Unaltra domanda: Quanti biglietti omaggio so stati staccati?
Complimenti a Matteo Zallocco per il bell’articolo d’inchiesta!
@alex stecca
Purtroppo i casti non rinunceranno mai ad apparire sprofondati in una sudata e confortevole poltronissima. I casti vivono l’effimera stagione fissando l’obiettivo e l’albero (della cuccagna) senza accorgersi della foresta.
PIETÀ!
Carissimo Direttore,
la tua analisi – prima ancora che la disamina dei numeri – è sacrosanta. In particolare quando scopri che il Re è nudo e non dovrebbe esserlo: infatti, non sono le piogge d’agosto a decretare il puntuale fallimento dei conti. Specialmente sapendo a quanto ammontano i puntuali finanziamenti pubblici ex-ante.
Purtroppo, l’inchiesta approda solamente ai risultati del bilancio di sintesi, mentre a noi starebbe MOLTO a cuore quello d’analisi voce per voce (con nomi e cognomi, per intendersi): bello, cioè, capire che significano nel dettaglio le voci “altre attività” o quel “personale ausiliario” che costa più di cinque volte delle collaborazioni artistiche e professionali.
Conoscendo poi, da ex-allievo di Claudia Colombati della prima ora, che l’Orchestra e il Coro in stanza allo Sferisterio, ancorché sottodimensionati in organico (per quel che dovrebbe essere invece il numero di orchestrali in un repertorio lirico, specie verdiano; ma tant’è l’ampiezza del nostro golfo mistico), non sono neppure ‘sta forza della natura, sarebbe interessante se tu svolgessi un’inchiesta aggiuntiva e di raffronto: quanto costa, ad esempio, l’Orchestra del Maggio Fiorentino?
I nostri oculatissimi amministratori (civici e del cda) avranno fatto una seria serie di raffronti, oppure avranno comprato a scatola chiusa la marmellata arrigoni?
La stagione lirica è un prodotto culturale della nostra città a cui non si può rinunciare a cuor leggero. Bisogna separare secondo me la valutazione delle potenzialità mercato e quindi di ritorno di immagine e di reddito per la città da quelli che possono essere errori , colpe e cattive gestioni . Se queste ci sono è sempre possibile eliminarle e rimettere la gestione in mani capaci. In effetti dalla veloce analisi dei dati si vede che i grandi buchi di bilancio degli ultimi anni dipendono da un netto calo delle vendite. Quindi bisogna valutare appunto se questo dipende da un calo della domanda strutturale (non frega più a nessuno della lirica) dalla crisi economica oppure da errori nella promozione del “prodotto” o dal prodotto stesso (il cartellone) . E’ evidente che in situazione di crisi bisogna anche rivedere la struttura dei costi e capire dove si può tagliare senza pregiudicare la qualità del prodotto , anzi prprio per investire una parte delle risorse recuperate in quelli che si chiamano “i fattori critici di successo”. Prima di mettersi a considerare se vale più una stagione lirica o una strada cercherei di fare questo lavoro.
Vorrei sapere quant’è il gettone dei consiglieri del C.d.A?………
……xchè €510.000 X SPESE GENERALI mi sembrano leggermente eccessivi
@ Marco Travaglio de MC
Un piccolo squarcio nel buio, ma non è ancora completamente giorno.
Ha ragione Filippo: siamo ancora alle prese con i bilanci di sintesi (cioè i riassuntini) dove si può comincare a scorgere qualcosa,ma manca ancora tanto da vedere poichè le singole voci si possono soltanto valutare nei bilacni integrali, quelli che sembra non riescano ad avere nemmeno i Consiglieri Comunali.
Questo mistero fitto (che assomiglia sempre più a un mistero buffo) sui bilanci integrali alimenta, oramai da molto tempo, voci incontrollate, maldicenze…. Un continuo di “si dice” infarcito di ipotesi di intrallazzi, spese inutili, compensi fuori da ogni logica di mercato, ecc.
Sarebbe pertanto logico che gli attori, a diverso titolo, coinvolti in questa never ending story sgomberassero il campo da ogni illazione e facessero chiarezza fornendo i bilanci integrali: visto che NON c’è nulla da nascondere non comprendo proprio perchè invece questi bilanci integrali vengano nascosti da chi potrebbe renderli pubblici (CdA Associazione, Sindaco, Presidente Provincia).
Appunto perchè, lo ribadisco, non c’è nulla da nascondere mal si comprendono i motivi per cui questi bilanci integrali devono rimanere segreti….. Anzi continuando a non farli vedere si alimenta solo il fuoco delle maldicenze.
Se io non avessi NULLA da nascondere che motivo avrei a non far vedere i bilanci?
Eccoli: controllate, valutate, studiateli… Non c’è una virgola fuori posto, non c’è un costo non giustificato, non c’è una spesa inutile…. Guardate e poi finiamola con le malelingue che dicono che si è speso troppo, inutilmente e a vanvera…..
Invece io i bilanci integrali non li faccio vedere, alimentando così il sospetto che qualcosa da nascondere ci sia…..
Sarà che da un po’ di tempo sono, mio malgrado, intrappolato da una deriva qualunquista, ma quoto “in tutto e per tutto” il calembour di Anselmo Paleari.
Il nostro pane, pagato a caro prezzo, nelle fauci di un cane avido.
Recitare la seguente filastrocca velocemente:
“Date il pane al cane pazzo,
date il pane al pazzo cane.”
@ Cerasi
so che no sono INTEGRALI, ma almeno è un contentino che nemmeno i dati della disastrosa gestione Ricciarelli ci danno…
In effetti alcune voci sembrano davvero esagerate e solo sapendo i singoli compensi sapremo regolarci bene. Tipo quanto prende il direttore d’orchestra rispetto agli orchestranti? O saranno gonfiati ad hoc? Insomma è un qualcosa su cui partire per ottenere qualcosa di cui ci spetta di diritto coem cittadini e che né comune né provincia, molto democraticamente ci danno…
che giro di soldi.. tutto questo fa schifo!!!!!a voglia a faticà io!!!!!!
Intanto mi congratulo per la sinossi dei conti. Nel frattempo decido di iscrivermi all’albo dei sensitivi poichè ad agosto scrissi su queste pagine ( e ripetutamente) che il buco del 2010 e 2011 si sarebbe aggirato tra 800.000 e passa euro, pur non conoscendo i dettagli.Dalla sinossi evangelica intuisco, oggi, ( cosa che già prevedevo) che alcune “cifre” sono e sembrano neutrali. Ma così non è. Infatti alcune cifre meritano spiegazioni e argomentazioni.In questo caso mi riservo di produrre una “sistema” che chiarisca, per il futuro, anche per i lettori di CM, numeri, dati, nomi, costi, di chi verrà ingaggiato. In tal modo sarà possibile definire, a priori, la cifra entrante con le “sponsorizzazioni” pubbliche e private. Insomma, il dato certo, senza le “previsioni” di biglietteria.
Mamma…
mormora la bambina—
mentre —
piena di pianto agli occhi—
per la tua piccolina—
non compri mai balocchi—
mamma tu compri soltanto profumi e balocchi per te !!!!!!!!
sono giuste le parole ??????
Poichè i vari Consigli (Comunale, Associazione Sferisterio, Cosmari, Smea, ecc. ecc.) nel merito discutono su come spendere i soldi di tutti non dovrebbe essere poi molto difficile (con la tecnologia odierna) ne molto costoso:
a) avere on line le riprese video integrali delle riunioni
b) avere on line i verbali delle riunioni
c) avere on line i bilanci integrali
Cosi facedo si avrebbero alcuni aspetti altamente positivi:
1) si eviterebbero i “si dice”, i “pare”, i “sembra” poichè con i video, i verbali ed i bilanci integrali (visibili e consultabili da tutti) ci sarebbe poco da immaginare
2) si saprebbe come e chi a proposto, come e chi ha votato, come e chi ha sollevato eccezioni, ecc. ecc.
3) i cittadini comprenderebbero come venegono spesi i soldi pubblici
4) ciascun cittadino potrebbe farsi una sua opinione personale diretta sulle capacità dei membri dei vari Consigli, sulla loro competenza, sulla loro inteligenza, ecc. ecc.
5) ci sarebbe, ad di la delle belle parole con cui tutti si infarciscono la bocca con vagonate di retorica e demagogia, una trasparenza oggi inesistente.
Lo ripeto avere i verbali dei Consigli in rete ed avere le riprese video/audio, avere i bilanci è una [email protected] che un qualsiasi utente minimamente smanettone di internet sarebbe in grado di fare…. Se NON lo fanno (con scuse risibili e ridicole, magari inventandosi cretinate sulla privacy o su inesistenti difficoltà tecniche) è perchè non vogliono
@ Sellone
No: nell’ultimo verso le parole esatte sono “Mamma, tu compri soltanto i profumi per te”.
@ Filippo davoli–
Allora le “” SPESE GNERALI ” erano per i Balocchi ?????
@ CM
prossima inchiesta, se posso suggerire, per la trasparenza su come avvengono le assunzioni del personale dirigente e impiegatizio in questo Comune negli ultimi 10 anni, a partire dalla recente modifica apportata al regolamento del concorso, che ha visto entrare la nuova segretaria del sindaco.
Allargare contestualmente alle revoche delle mansioni e al fermo di carriera invece, per altri impiegati.
A parte l’opacità delle voci di spesa, legittimata dalle norme contabili, credo che il problema della trasparenza in fondo possa essere risolto, ammesso che ci sia la volontà di farlo. Meno giustificabili rimangono le eccessive spese amministrative e generali. In questo caso, con semplici indicatori di benchmark (es. paganti / ore di spettacolo a pagamento; valore dei ricavi da biglietto / spese amministrative, ecc), emergerebbe una forte sperequazione nell’allocazione di risorse, ma sopratutto delle anomalie in merito all’equità distributiva, ovvero ai beneficiari delle sovvenzioni. Anche senza dati è facile azzardare che chi ottiene benefici trovandosi il biglietto sussidiato all’80% forse potrebbe permettersi di contribuire di più a proprie spese, fermo restando che l’organizzazione dovrebbe a pari risorse effettuare più spettacoli o eliminando quelle spese che poco hanno a che fare con la qualità dell’opera. Anche la politica della sponsorship lascia a desiderare, quanto potrebbe compensare una buona parte di quella del sussidio pubblico.
Perdonatemi, non comprendo le manine rosse sull’ultimo intervento del Sig. Cerasi………
Forse le hanno messe coloro i quali hanno interesse a tener nascosti nomi, numeri, contesti, riunioni, accordi, pastoie, prebende, affiliazioni, mesticanze e affini?????
Certo che a Macerata, la “spartizione”, non nell’accezione di Piero Chiara, ma del vil denaro (pubblico ?!?!?) e’ diventata quasi una professione…
Chi ci salverà ?????
Scusate se riapro un vecchio forum, ma , i numeri di bilancio che abbiamo letto sopra , anno 2007 e 2008, non quadrano con quanto dichiarato dal Sindaco Meschini a chiusura del Festival 2008. Sono entrambi di segno negativo nel risultato economico riportato, e incuriosisce l’incasso di 1.097.000 euro di cui parlava Meschini, dal momento che non penso che un Sindaco e anche Presidente dell’Associazione Sferisterio abbia dato i numeri al lotto, parlando attraverso il periodico d’informazione del Comune di Macerata ( n.2 , 2008 ) e allora ,qual è la verità delle cifre? Da dove esce fuori questo 1.097.000 euro di incasso, a che si riferisce, se alla voce biglietteria 2008, qui leggiamo sui 99.000 euro in meno e se tale importo, oltretutto, nemmeno compare in nessuna voce attiva di bilancio ? Meschini, ha forse successivamente smentito tali cifre e rilasci ?
Chi può fare chiarezza?
da archvio: Maceratanotizie in Comune n.2 anno 2008
“ Numeri importanti quelli dell’ultimo Sferisterio Opera Festival: il bilancio si è chiuso in sostanziale pareggio – ciò significa che,come per l’anno precedente, c’è stato anche un piccolo margine di guadagno – sono aumentate le presenze e dunque gli incassi, grazie a una crescita del pubblico pagante. I numeri del festival 2008, la 44^ edizione della stagione lirica dello Sferisterio, rivelano infatti che le presenze sono aumentate del 9 per cento e l’incasso alla biglietteria è salito di 10 punti e mezzo rispetto all’anno precedente. Ma ancora più importante è il dato relativo agli spettatori paganti, che sono cresciuti del 16,5 per cento (è anche il risultato di un lavoro promozionale rivolto capillarmente ai giovani e agli studenti), mentre gli inviti sono scesi del 30 per cento.
Le cifre complessive dicono poi che le presenze sono state 23.535, per un incasso di un milione e 97.000 euro.
“Si tratta di numeri molto importanti – commenta il sindaco Giorgio Meschini – anche tenuto conto del momento negativo del Paese, con difficoltà economiche diffuse. Per affrontare questo problema abbiamo deciso di puntare sul livello culturale.
Da sottolineare, in questo senso, la presenza del nostro concittadino Dante Ferretti, due volte premio Oscar e per la prima volta regista allo Sferisterio con la Carmen. Notevoli sono state anche le operazioni al teatro Lauro Rossi, che ha ospitato la Cleopatra proprio del compositore maceratese che dà il suo nome al teatro, e all’auditorium San Paolo con The Servant. Sono indicazioni importanti per il futuro e rappresentano la conferma che il festival funziona. È il successo culturale e di
pubblico ideata dal direttore artistico Pier Luigi Pizzi.Tutta la città viene coinvolta, anche per i tanti eventi collaterali che coprono un arco di tempo maggiore rispetto ai venti giorni di programmazione.. I dati della biglietteria sono la conferma di tutto questo”.l giorno della chiusura dell’edizione di quest’anno è stato annunciato il cartellone dello Sferisterio Opera Festival 2009. Ci saranno il “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart al teatro Lauro Rossi, l’opera contemporanea con una versione di “Le malentendu” di Albert Camus all’auditorium San Paolo e allo Sferisterio due titoli di forte richiamo, che verranno messi in scena per cinque rappresentazioni ciascuno. Si tratta di “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini e “La Traviata” di Giuseppe Verdi. “
Sento la città viva, presente e coinvolta nel festival – ha detto il direttore artistico Pizzi – Quello che dobbiamo fare è cercare un rapporto di mecenatismo con gli imprenditori e impostare uno scambio tra uomini che parlano di cultura, arte e affari. Dobbiamo creare una curiosità che va alimentata e sostenuta: non dobbiamo bussare alle porte delle aziende e chiedere, ma suscitare interesse per l nostro festival lirico”.