La votazione finale
di Luca Patrassi (Foto di Fabio Falcioni)
Bocciata poco fa dal Consiglio comunale di Macerata la delibera per la realizzazione del centro commerciale Simonetti a Piediripa: quindici voti contrari, 14 favorevoli, un astenuto (Marco Bravi di Fratelli d’Italia). Due gli assenti, la consigliera Cristina Cingolani della lista ex Parcaroli ora “Pensiero e azione” coordinata dall’ex presidente dell’Apm Gianluca Micucci Cecchi e il consigliere del Pd Maurizio Del Gobbo. L’opposizione aveva undici voti, compreso Ulderico Orazi di Italia Viva che nelle tornate amministrative a guida Meschini e Carancini aveva invece votato a favore, si sono aggiunti tre ex consiglieri di maggioranza passati al gruppo misto (l’ex Lega Claudio Carbonari, l’ex Lega e Fdi Giordano Ripa e l’ex Parcaroli Sabrina De Padova) e il consigliere di Fdi Andrea Blarasin.
Il sindaco Sandro Parcaroli
Il Consiglio si era aperto, come da norma con l’appello: 28 presenti. Si sono aggiunti poi altri consiglieri ed alla fine sono rimasti assenti soltanto Cristina Cingolani e Maurizio Del Gobbo. La seduta era ripartìta con la discussione della delibera.
Ad aprire la serie il consigliere comunale del Gruppo misto (eletto con la lista della Lega) Claudio Carbonari: «La maggioranza dovrebbe tenere fede al patto elettorale. I consiglieri sono chiamati a dire se il progetto di lottizzazione è idoneo o meno, l’amministrazione ha una predilezione per mettersi nei guai da sola, questo è successo in passato con via Trento, in parte con l’ex gestore del Park Sì, con le piscine di Fontescodella ed oggi con questa variante. Non vedo i vantaggi per la città da questa delibera, chi vota questa delibera – ha testualmente detto l’ex esponente della maggioranza – lorda l’anima e sporca le mani». Altri interventi per l’opposizione sono poi giunti da David Miliozzi di Macerata Insieme e da Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune.
Si torna alla maggioranza con Lorella Benedetti, Fdi, che, dopo aver giudicato calunnie alcune affermazioni di esponenti della minoranza, ha fatto la cronistoria amministrativa della vicenda Simonetti: «nel 2018 il Comune trasmette alla Provincia il progetto che la assoggetta a Vas e il Comune chiede nuovi adempimenti. A giugno del 2020 l’allora amministrazione Carancini approva il piano urbano delle mobilità che vede inserito il centro commerciale Simonetti. Bloccare l’insediamento significa ledere il principio del libero mercato e i diritti maturati».
A sinistra Paolo Perini, davanti, seduto, Gianluca Tittarelli
Ulderico Orazi parte ricordando i suoi voti favorevoli al centro commerciale Simonetti quando era consigliere nelle maggioranze di centrosinistra a guida Meschini e Carancini: «La questione – assicura Orazi – da amministrativa si sta trasformando in politica visto che la maggioranza non c’è più. Dopo 17 anni il terzo centro commerciale non serve, la maggioranza le castagne sul fuoco se le deve togliere da sola».
Ulderico Orazi
Ninfa Contigiani, Pd: «Le mie valutazioni guardano al futuro, non abbiamo dovuto tenere conto del passato. Sono contraria a questa delibera». L’approvazione, o la bocciatura, correva sul filo di un singolo voto di differenza.
Si passa alle dichiarazioni di voto. Ad aprire è il capogruppo della Lega Aldo Alessandrini: «Il piano di lottizzazione era già stato approvato nei decenni passati dal centrosinistra, dunque l’opposizione non può certo accusare noi di voler cementificare Piediripa. Si tratta di dare prosecuzione a una proposta già approvata migliorando gli aspetti legati alla viabilità e ai servizi».
Ninfa Contigiani
Pierfrancesco Castiglioni, Fdi: «Devo ricordare tutti gli atti fatti negli anni passati dal centrosinistra, dagli assessori del Pd. Inutile dire che non bisogna pensare al passato, questa storia nasce dal passato. “Le amministrazioni devono parlare un linguaggio condivisivo dalle imprese” diceva l’ex assessore Pd Di Pietro. Il sindaco Carancini nel 2013 ribadisce, chiedendo anticipazioni, di essere favorevole all’insediamento. Credo nella continuità amministrativa che ci impone di dare atto che l’imprenditore ha visto maturato un diritto a costruire grazie a una variante al Prg fatta ai tempi del centrosinistra».
Barbara Antolini, Fi: «Sembra un paradosso che un imprenditore sostenuto dall’amministrazione sia poi ostacolato dalla stessa parte politica passata in minoranza che ora accusa il centrodestra che rispetta la decisione del Comune. Fi è favorevole all’insediamento Simonetti, sono rimasta molto male per interventi scorretti come l’aver detto che gli amministratori sono stati convinti con il denaro. Si accusa noi della maggioranza ma questo varrebbe anche per voi usando lo stesso metro di giudizio visto che avete cambiato idea all’improvviso. Questa delibera non era nel nostro programma, l’abbiamo ereditata da voi e stiamo cercando di fare qualcosa di positivo per Macerata cercando di evitare richieste milionarie di danni».
Barbara Antolini
Interviene finalmente un esponente della lista civica Pensiero e Azione, il consigliere Alessandro Bini, e fa sapere cosa ha partorito il movimento: «Usciremo allo scoperto, la posizione della lista civica è non votare questa delibera. Le motivazioni sono varie, questa delibera non ci appartiene. non ci appartiene la parte approvata dal centrosinistra e nemmeno quella del centrodestra.
Alessandro Bini
Noi siamo favorevoli alla libera concorrenza ma non credo che oggi Macerata sia pronta a vivere una situazione di questo tipo». Silenzio dai banchi del centrosinistra che ha fatto i suoi conti e vede coronato il disegno di bocciare la delibera Simonetti. Appunto 15 contrari, 14 favorevoli, un astenuto e due assenti.
Inutile si è rivelato l’intervento del sindaco Sandro Parcaroli: «Faccio il sindaco per lo sviluppo della città e voglio evidenziare i vari aspetti positivi di questo intervento. Si è detto da alcuni all’opposizione che i centri commerciali sono sorpassati e in crisi economica. Non è vero, io ho molti dei miei negozi all’interno di centro commerciali e posso dire che in tutta Italia lo scorso anno il settore è cresciuto di circa il 4%. Il progetto è mirato alla riqualificazione di Piediripa. Quando ho realizzato 15 anni fa la sede della mia azienda a Piediripa sono prima andato da Simonetti che mi ha fatto vedere il suo primo progetto di parco commerciale con gli otto capannoni indipendenti, non mi è piaciuto e ho realizzato altrove. Fratelli Simonetti ha presentato, obbligata dal cambio delle norme, un progetto migliorativo con un unico immobile oltre a diverse opere utili al territorio. Come Comune stiamo lavorando per realizzare la strada che andrà a collegare la 485 con il Valdichienti anche per rendere attrattivi i 73 ettari della lottizzazione Valleverde che è quasi vuota. Di fronte all’area del centro commerciale stiamo trattando l’area per realizzare impianti sportivi e luoghi di aggregazione per la città. La Via Mattei Pieve è prossima all’avvio del cantiere, la Regione è pronta a collegare la parte finale di via Martiri delle Foibe con Villa Potenza e con Sambucheto. Stiamo lavorando per tutta la città».
Clima incandescente ora in maggioranza. Brucia evidentemente la posizione della lista civica che ha preso il 10% alle scorse elezioni sotto il nome di Parcaroli e che ora lo sconfessa guidata dal coordinatore Gianluca Micucci Cecchi, ex presidente dell’Apm. L’unico consigliere presente, Alessandro Bini, è uscito dall’aula dopo la dichiarazione di voto. Ma è anche vero che il voto favorevole dei due esponenti avrebbe ribaltato la situazione. Bocciatura alla quale hanno contribuito diversi consiglieri della ex maggioranza e un consigliere di Fdi che ha votato contro le indicazioni del suo partito.
Il primo cittadino Sandro Parcaroli tace per ora ma l’operazione portata in porto dall’opposizione rischia di riproporsi anche per le variazioni di bilancio che è l’atto che potrebbe determinare le elezioni anticipate. Sempre che non ci siano prima le dimissioni di Parcaroli in polemica con la “sua” maggioranza alla quale ha garantito la vittoria alle elezioni del 2020. Un bis del film visto a Osimo.
Claudio Carbonari
Pierfrancesco Castiglioni
Gli assessori Silvano Iommi e Laura Laviano
Aldo Alessandrini
Andrea Perticarari
Alessandro Marcolini
David Miliozzi
Stefania Monteverde
Bene.. i più felici siamo noi di Piediripa.
Io vorrei personalmente ringraziare il consigliere Andrea Andrea Blarasin, che con forza determinazione intelligenza e soprattutto coraggio da vendere ha mantenuto fede ai suoi principi e alla parola data agli elettori ed ha votato contro questa variante dando un segnale chiaro su cosa è gradito ed opportuno fare per Piediripa e soprattutto per Macerata. Per gli altri consiglieri appartenenti alle forze politiche ormai di “ minoranza” suggerirei di riguardare il programma elettorale con il quale si sono presentati a chiedere il consenso nel 2020 , era assolutamente chiaro che fosse contrario ad ulteriori cementificazioni a scopo commerciale nella frazione, mi chiedo quindi se non si è in grado di mantenere la propria parola quando non costa nulla cosa ci si deve aspettare quando la coerenza invece la si paga cara ???? Con quale faccia penseranno di presentarsi per richiedere di nuovo supporto elettorale?? Come dovremmo prendere i loro futuri impegni ?? Come parole al vento atte solo ad attirare consensi ??? Che umiliazione.
Giornata epocale nonostante alcuni consiglieri assenti siamo riusciti a far Valere i diritti dei cittadini e non la volontà dei costruttori, delibera che va avanti da tantissimi anni. È con grande soddisfazione che si è evitato l 'ennesimo scempio ed è prevalso il bene dei cittadini e del territorio
Bene, si è evitata l'ennesima porcata e contemporaneamente si è dimostrato ancora una volta che siamo governati da incapaci. Le dimissioni di una giunta senza più una maggioranza sarebbero un atto dovuto
Bene molto bene
Io non sono contrario a prescindere ma sarebbe da fare un progetto sinergico con l'attuale centro commerciale val di Chienti che altrimenti diventerebbe immediatamente un edificio abbandonato o semi abbandonato tipo il Civita Center a Civitanova dopo l'apertura del Cuore adriatico. Allo stato attuale delle cose quindi, meglio così.
ricapitolando a sx sono felici che un loro progetto vecchio non è andato a buon fine,a dx stanno neri perche prima non lo volevano e adesso si,qui si dovrebbero dimettere tutti
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Era già tutto scritto tutto portava a questa soluzione comunque i complimenti ai consiglieri assenti bisogna farli, bravi !!
Incredibile, hanno fatto la cosa giusta!
Vedo nel commento del signor Sergio Bartoloni un lieve cenno di mestizia, ben lontana dall’esultanza presente nel suo commento all’articolo di qualche giorno fa sullo stesso argomento:
“Evvai !!! Vamos !!!”.
Si tratta naturalmente di un segno della caducità delle umane fortune sulle quali è bene non fare troppo affidamento …
Signor Foresi siamo in democrazia il voto va accettato e’ che non si può accettare che a qualcuno manchi il senso del dovere e della responsabilità.
Bene!!!!!
Fenomenologia della sinistra: esultano per affossare quello che per 15 anni avevano sostenuto incassando pure preventivamente gli oneri dal costruttore. Col referendum vanno a votare convinti per affossare leggi che hanno fatto loro. Veramente dei fenomeni, complimenti, ma almeno, come al circo fatevi pagare il biglietto per lo spettacolo
Sacrosanta bocciatura, la delibera sostenuta dalla maggioranza era assurda e segnata dal cedimento a inconsistenti minacce di risarcimento danni.
Voglio precisare, inoltre, che nell’articolo c’è un errore. Non è la lista civica che portava il nome di Parcaroli che ha sconfessato il primo cittadino. E’ stato Parcaroli che ha sconfessato la lista civica e se stesso passando alla Lega e facendo a suo tempo uno sbaglio enorme, del quale oggi paga le (prime) conseguenze.
A Piediripa il parroco dovrebbe suonare le campane per festeggiare questa lieta notizia.
Gran bella notizia! E sia chiaro che, se i cittadini maceratesi normodotati ed intellettualmente onesti devono ringraziare qualcuno, questo qualcuno é il M5S che ha sempre combattuto coerentemente sin dall’inizio della sua presenza in consiglio comunale questa sciaguratissima consumazione di suolo che è stata fortunatamente sventata! TUTTI gli altri partiti e liste più o meno civiche hanno faziosamente cambiato idea a seconda dei loro interessi politici e delle loro rispettive clientele!!!
Se poi ci sarà da pagare chi pagherà? Ma Pantalone naturalmente sarebbe ora di farsela finita anche perché poi dopo non c’è il money per fare cose per la cittadinanza faccio presente che vicino dove abito io c’è un parco pubblico dove l’erba ha raggiunto altezze considerevoli di cui usufruirne è diventato problematico molto problematico e immagino che anche altrove non è che sia meglio.P.S la strada che costeggia lo Sferisterio non mi sembra il massimo ci sono degli avvallamenti che sarebbe meglio sistemare.
Bartolò.. te l’ho detto sei peggio di Salvini –ai tuoi porti sempre sfiga..Gli conviene oscurarti….
Potreste fare una Delibera a tutela dei cittadini vietando la puzza acre, chimica e di bruciato che deriva dal fumo di cocaina all’interno dei Condomini. Sempre conseguente da spaccio, dato che i tossici devono fumare tutti i giorni e più volte al giorno. La LEGA NON AVEVA NEL PROGRAMMA ANCHE QUESTO??
In questa amministrazione manca una visione concreta e condivisa per il futuro di Macerata e dei maceratesi.
Di fronte a una delibera di questa importanza, era nostro dovere esserci, prenderci tutte le nostre responsabilità con la presenza e con il voto di tutti, senza uscite dall’aula, mancavano 3 voti…
Il rispetto del programma elettorale non è opzionale, soprattutto quando si tratta di scelte che impattano direttamente sul territorio e sulla qualità della vita dei cittadini.
Pensare di costruire un terzo centro commerciale, quando è evidente che non ce n’è bisogno, significa ignorare le vere priorità della città. Chi ne avrebbe tratto i benefici? I cittadini o i costruttori?
Macerata, Maceratesi, Giovani in quell’area di Piediripa in consiglio comunale fu votata una proposta per realizzarci una fabbrica di elettromedicali con l’Industriale Fratalocchi che ha fabbriche nel Lazio, scelse quel posto perchè i giovani che uscivano dalle scuole Industriali di San Severino Marche, Corridonia e Montani di Fermo garantivano personale qualificato.
Fu votata positivamente ma come è tradizione a Macerata fabbriche no perchè sconvolge l’equilibrio della città dei servizi.
Oggi dopo anni ci troviamo una città a crescita zero, una zona industriale vuota, c’è ancora la corta e la lunga, la scorciatoia di Montanello,dei Cincinelli, la Pieve. l’intervalliva dei Piani di Ricostruzione ha pilastri e pezzi della 4 corsie sotto Via Severini inghiottiti dalla vegetazione. Le mie lotte per queste incombenze, sono passate ma giacciono nel famoso cassetto dei NO. Peccato anche l’Arch. Piccinato primo relatore del dopoguerra sul piano regolatore cittadino dava la città ha una crescita di 70.000 abitanti purtroppo non conosceva la nostra mentalità. Oggi anno 2025 la politica cittadina discute se fare o non fare centri commerciali ereditati bisogna dire la verità (da quelli di prima) Fortuna la scelta degli aperitivi e del viaggio fatto circa 600 anni fa da un Gesuita che andò in Cina ottenendo successo, se rimaneva a Macerata era un semplice inascoltato missionario.
Giovani maceratesi rimboccatevi le maniche e se avete coraggio politico Buon lavoro Macerata vi aspetta.
Non sono un maceratese ma ho seguito con interesse questa vicenda che, in qualche modo, ha delle ripercussioni su buona parte del territorio provinciale. Sono rimasto positivamente sorpreso dall’esito di questa votazione che, francamente, non mi aspettavo. Dall’esterno, e quindi con una visione, più allargata, ritengo che questa vicenda sia stata gestita senza una visione d’insieme condivisa. Ho l’impressione che tutti gli attori coinvolti si siano concentrati sulle proprie posizioni e non abbiano cercato di trovare soluzioni condivise che coniugassero l’interesse di tutti. Ognuno ha cercato di portare avanti e giustificare la propria posizione, spesso contraddittoria, a discapito delle altre e si è preferito andare allo scontro finale. Questo è il risultato. Tutti dicono di aver vinto. Ho l’impressione che invece ne siano usciti tutti con le ossa rotte. E anche la vittoria di quelli che, coerentemente, erano stati sempre contrati rischia di trasformarsi in una vittoria di Pirro. I problemi di Macerata sono ancora tutti lì. Ora, come accade spesso dopo una guerra, si apre uno spazio enorme per la ricostruzione. Sapranno la classe politica del capoluogo, i cittadini e gli imprenditori coinvolti farsi interpreti di una visione riconciliante e trasformare una crisi in opportunità? O continuerà questo inutile scontro tra capponi che non porta a niente?