L’assessore Roberta Belletti illustra le osservazioni all’area Ceccotti
di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Passa l’adozione definitiva dell’area Ceccotti fra richieste continue di verifica del numero legale e polemiche per la procedura utilizzata per la discussione e il voto dei 71 punti complessivi di osservazioni. Sono le 3,30 circa quando l’assise, iniziata alle 18, si congeda.
Il presidente del consiglio Fausto Troiani e il sindaco Fabrizio Ciarapica
Per la terza volta nella sua storia amministrativa l’area Ceccotti arriva in aula: la prima fu con il sindaco Massimo Mobili (il progetto con grattacielo allora bocciato dalla Sovrintendenza), poi tutto da rifare con il sindaco Tommaso Corvatta che avvia con consulente, l’architetto Polci, un’urbanistica partecipata che vede la progettazione del ponte che scavalca la stazione. Progetto che però non piace all’amministrazione Ciarapica che al secondo mandato, mutate nel frattempo anche le condizioni dell’area, con il fallimento delle società che avevano interessi su quell’area, propone il piano odierno che prevede i 7 edifici a destinazione commerciale e residenziale (13mila metri quadrati di commerciale e 7mila di abitativo), il recupero della fornace e l’area del bus terminal.
E su tutta la discussione è calato come un monito minaccioso la dichiarazione del segretario Sergio Morosi che ha invitato l’assise a non indugiare oltre e votare nella sera stessa l’adozione definitiva ricordando i ricorsi con richieste di risarcimento milionario in corso (da parte del fallimento della Prica immobiliare per inconcludenza urbanistica) e il rischio per il Comune di dover rispondere direttamente delle lungaggini sull’inerzia della progettazione dell’area. Giunto invece proprio a sentenza da parte della corte di Strasburgo il ricorso Frontoni che ha condannato il comune al pagamento di 650 mila euro di indennizzo. All’inizio della discussione del punto iniziata attorno alle 20 la minoranza ha chiesto la verifica del numero legale: la maggioranza è composta da 13 consiglieri con il sindaco, l’opposizione sostiene che con lo stesso numero il precedente consiglio era saltato, ma il segretario fa procedere.
La minoranza con il consigliere del PD Francesco Micucci
Della maggioranza mancano i consiglieri della Lega Polverini e Pollastrelli e Ruffini di Fratelli d’Italia. Si inizia la discussione, ma è subito scontro sulla procedura adottata: le osservazioni da discutere sono 19 con numerosi sotto punti, per un totale di 71 osservazioni. La proposta del presidente del Consiglio è di leggerle tutte, aprire la discussione su tutto e procedere alla votazione punto per punto. Ma l’opposizione protesta: troppo pochi dieci minuti per una mole così imponente di osservazioni. Ma si procede. La minoranza a questo punto ad ogni assenza di consiglieri di maggioranza che escono temporaneamente chiede la verifica del numero legale. Tra le file della minoranza Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi di Siamo Civitanova lasciano l’aula: «Questa è una caciara organizzata – tuona la Squadroni – votatevela da soli. E’ scandaloso il modo in cui la minoranza è stata trattata stasera. E schifoso è come è stato gestito il punto all’ordine del giorno. Noi abbandoniamo l’aula». Mentre parla invece di «allergia della maggioranza al confronto», il consigliere del Pd Francesco Micucci.
La minoranza lascia l’aula e chiede il conteggio del numero legale
Tra le osservazioni che sono state accolte dall’ufficio tecnico e votate dalla maggioranza quelle più rilevanti sono quella relativa all’apertura di via Volta (presentata dall’ingegnere Giorgio Medori che aveva fatto notare come la via finisse contro un palazzo). Per cui viene previsto il prolungamento di via Volta. Parziale accoglimento anche per un’unità che segnalava la mancanza della distanza di 10 metri dall’altro edificio e che è stata parzialmente accolta invertendo l’area edificabile con quella a parcheggio. Parziale accoglimento anche per le osservazioni relative alla viabilità su via Aristotele, Tacito e Omero, rimandando ad un secondo momento l’analisi di sensi di marcia e viabilità. Alla fine tutti i punti sono stati votati come da indicazioni con i 13 si della maggioranza e i 4 no della minoranza che però attorno alle 3 abbandona l’aula
Il consiglio si era aperto con la discussione di alcune interrogazioni e la richiesta di rettifica da parte dell’associazione Camping club che smentisce le parole del presidente del consiglio comunale sull’area camper. Troiani aveva detto infatti che l’area camper in piazzale Europa era stata richiesta dalle associazioni camperistiche. Il Camping club però se ne tira fuori ribadendo al contrario la propria contrarietà da sempre a quell’ubicazione e richiedendo di ristabilire la verità dei fatti.
Tra le interrogazioni discusse quella sull’acquisto di una gru per il porto da parte del comune a disposizione di cantieri e pescherecci che verrà posizionata nel nuovo parcheggio nell’area portuale e presentata da Letizia Murri: «Non è chiaro l’interesse pubblico dell’operazione, si altera le regole del mercato all’interno di una categoria. Non c’è chiarezza sul costo dell’operazione né quale sia l’interesse pubblico che permette di ridurre un’area a parcheggio sottraendo posti auto per destinarla ad altro».
A rispondere l’assessore Francesco Caldaroni: «La gru attualmente in uso ha 35 anni e solo il collaudo annuale ne costa 60mila. La regione mette a disposizione 594 mila euro e quando abbiamo visto la possibilità con quelle risorse di acquistare la gru l’abbiamo presa al volo. In caso di rottura dell’attuale gru avremo l’intera flotta civitanovese in avaria. Se il comune dà un servizio ad una categoria lo dà all’ intera cittadinanza». Tra le altre interrogazioni discusse anche quella sulla pulizia delle caditoie (per i danni dell’ultimo temporale che ha allagato strade e sottopassi) e sull’aumento delle rette di Villa Letizia. Votato infine il punto sugli spettacoli itineranti modificando il regolamento che non permetteva la collocazione al Varco di giostre del luna park. Ora potranno farlo nel periodo natalizio.
Lavinia Bianchi e Silvia Squadroni di SiAmo Civitanova
L’assessore Ermanno Carassai
Il presidente del Consiglio Fausto Troiani
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E del Piano Calafati per la stazione ferroviaria si sono “dimenticati”… meglio continuare a cementare per costruire cose che non servono?
SIAMO CIVITANOVA è l’unico schieramento che ha la schiena dritta, Punto. Ormai la nuova competenza in materia edilizia Si basa solo sul teorema “Votiamo, sennò ci denunciano”. Cemento e centri commerciali ARE THE NEW CITANÒ!