di Andrea Cesca (foto di Federico De Marco)
Cori da stadio a piazza Conchiglia per la presentazione della Civitanovese edizione 2023-24. Nel cuore pulsante della città che da il nome ad una frangia della tifoseria organizzata il sodalizio rossoblù ha scelto di ripartire. Li era terminata in gloria la passata stagione, chiusa con la vittoria del campionato di Promozione, da piazza Conchiglia inizia la nuova annata calcistica. Bandiere e fumogeni colorano la serata, insidiata dai nuvoloni neri che minacciano pioggia. A fare gli onori di casa lo speaker storico, Stefano Paolini.
Fabio Brini sul palco omaggiato con la maglia rossoblu da Mauro Profili e Michele Paolucci
Il primo a salire sul palco è un ospite molto conosciuto, l’ex portiere ed ora allenatore Fabio Brini: «Era un dovere essere presente, tutto per me è iniziato dalla Civitanovese, sarò sempre grato a questa città. Mister Francesco Nocera e l’allenatore della Juniores Roberto Cottone sono stati miei giocatori, anche il capitano Michele Paolucci, a questa squadra dico di seguire lo staff e di sudare la maglia, il campo dirà chi è più bravo». L’intervento di Brini termina con un in bocca al lupo a tutti, mentre il presidente Profili e capitan Paolucci lo omaggiano con la nuova maglia rossoblu.
Capitan Michele Paolucci carica l’ambiente
Paolini legge il messaggio arrivato da parte di un altro grande ex, l’allenatore Aldo Sensibile, che si chiude con un significatico “Forza Citanò”.
Prende quindi la parola il presidente Profili e gli ultras iniziano a cantare. «Grazie ai tifosi» esordisce il numero uno della società «Finalmente siamo in Eccellenza. Puntiamo a fare un buon campionato, vogliano raggiungere una salvezza tranquilla, il nostro obiettivo sono i playoff. La squadra è stata costruita bene, nei prossimi giorni completeremo la rosa. Ringrazio gli sponsor che hanno accettato di essere al nostro fianco, in primis la B-Chem che sarà lo sponsor di maglia».
Viene quindi ufficializzato il tesseramento del difensore classe 1991 Andrea De Vito, 23 presenze con l’Imolese nell’ultimo campionato di Serie C, un innesto di spessore per la categoria.
«L’amministrazione comunale è stata cieca e sorda nei confronti della Civitanovese» le parole al veleno di Maurizio Bernardi della B-Chem: «Lo stadio è obsoleto, la casa di questa squadra è una cosa indegna, indecorosa per la città, mentre la tifoseria è il fiore all’occhiello. Domenica contro la Maceratese ci saranno le prove generali di questa stagione».
Il presidente Profili invita a salire sul palco il vice sindaco nonché assessore allo sport Claudio Morresi: «L’unica persona del Comune che non è mai mancata alle partite della Civitanovese». Morresi fa sapere che «i lavori dei bagni della gradinata e della tribuna saranno ultimati a breve, il prossimo anno toccherà agli spogliatoi». Poi rivolto ai presenti in piazza: «Dobbiamo recuperare la civitanovesità, questa è la strada da percorrere. Domenica contro la Maceratese ce la metteremo tutta. Il sindaco di Macerata Parcaroli mi ha appena detto che non verrà alla partita, avranno un tifoso in meno».
Gli “olè” dei tifosi scandiscono il nome dei componenti dello staff tecnico e della squadra chiamati a salire sul palco, non ci sono Mandolesi passato al Casette Verdini e Wali.
Telegrafico l’intervento di mister Francesco Nocera: «I giocatori dovranno dare l’anima sul campo, mi basta questo». Poi è la volta del direttore sportivo Giorgio Crocetti: «Crediamo di aver fatto una squadra importante, siamo consapevoli del peso che ha indossando questa maglia, sarà importante partire bene fin da subito». Per ultimo prende la parola il capitano, Michele Paolucci: «Ringrazio gli ex compagni, quelli che non sono più qui, ma che hanno lottato e sofferto per riportare la Civitanovese in Eccellenza. E’ stata un’estate lunga, sono felice di essere ancora qui. La squadra è forte, i campionati non si vincono con i nomi ma sul campo. Abbiamo una grande squadra, un grande gruppo, una grande città, forza Citanò».
Prima di congedarsi i tifosi invitano le persone salite sul palco ad alzare le mani per fare festa insieme. Cantano ancora gli ultras rossoblù “Noi vogliamo vincere il derby”. La Civitanovese è ripartita, se funziona il connubio tifosi, squadra e società le soddisfazioni non mancheranno.
Il signor Bernardi ha detto la sacrosanta verità a riguardo del polisportivo ad oggi in condizioni fatiscente. La cittadinanza di Civitanova ha bisogno di avere uno stadio all'altezza per ospitare delle squadre ma anche tifoserie avversarie per ambire a categorie superiori e l'amministrazione ha l'obbligo di intervenire al più presto costruendo o uno stadio nuovo o facendo un restailing del polisportivo cominciando dal manto erboso in sintetico, una tribuna nuova con annessi spogliatoi e una nuova illuminazione.
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Articolo correlato del 3/6/23 diversi commenti: stadio obsoleto ed indecoroso per la città ??? Idea di possibile soluzione = liberare l’intera area compreso il campo di tiro a volo, entrambi inadatti per diverse ragioni compreso l’utilizzo di pochi, per una più adatta vocazione turistica ed alberghiera compresa un’area camper più adatta vicina al mare rispetto all’attuale, mediante un accordo di PROJECT FINANCING equo per le parti COMUNE con meno impegni finanziari ed IMPRESE interessate compresa la ricostruzione di un nuovo STADIO in periferia.
E’ molto improbabile che lo stadio sia obsoleto, è invece molto probabile che non sia (più) a norma.
Ma come, per Miss Italia, sul palco l’istrione quasi offuscava la Marini e la vincitrice e per la Civitanovese manda il gemello diverso? Forse temeva qualche fischio per la fatiscenza da tempo denunciata dello stadio che in posizione migliore non potrebbe stare. Almeno lui, lo stadio la civitanovesità la rappresenta. Spostandolo per dar via a chissà quali scabrosi progetti nascosti dietro ad un improbabile sviluppo turistico. Oh… poi come in passato, prenderebbe e velocemente la via per trasformarsi nei soliti palazzoni per un quartierino tutt’al più, vista la vicinanza al mare con la denominazione di residenziale. Invece con l’amianto ed altre sostanze chimiche ben diffuse nelle vicinanze, mai cercate di bonificare che si faccia una bella cittadina dell’orrore, con mostri color cinabro, animali copiati a Chernobyl da visitare con appositi sistemi di sicurezza almeno pari a quelle tute che si usano per andare nello Spazio. Civitanova da decenni ha perso la vocazione turistica, anzi quel poco che c’era l’hanno pure eliminato e se non fosse per quei B&B che almeno ti permettono di pernottare, hai voglia a trovarne sia a sud che a nord.