Il Consiglio comunale di Macerata
di Luca Patrassi
Piano delle antenne e Sferisterio al centro oggi della prima giornata di Consiglio comunale. La seduta di Consiglio si apre con la solita serie di interrogazioni: si parte da quella del consigliere Dem Maurizio Del Gobbo sulla vicenda della inaugurazione, e non apertura, del campo sportivo “della Vittoria”.
Maurizio Del Gobbo
Del Gobbo ha chiesto all’amministrazione i motivi della chiusura dell’impianto dopo il taglio del nastro, impianto che ha una importante funzione sociale essendo frequentata da tanti maceratesi che utilizzano lo spazio verde. La replica dell’assessore Andrea Marchiori: «Cerco di raccontare la verità. La Maceratese calcio ci ha chiesto se fosse stato possibile completare i lavori per le fasi finali del trofeo Velox: con l’impresa abbiamo cercato di fare il possibile, a maggio si è capito che c’era la possibilità di consegnare provvisoriamente l’impianto sportivo per il Velox. Ecco perchè abbiamo fatto una cerimonia sobria, non in pompa magna: da contratto l’intera operazione è prevista in conclusione a settembre.
L’assessore Andrea Marchiori
Poi la Maceratese ha preferito disputare il Velox negli stadi inizialmente designati, la nostra disponibilità non ha avuto un esito concreto. Non tutti hanno seguito le nostre comunicazioni, ci dispiace se qualcuno ha pensato che quella manifestazione fosse per l’ultimazione dei lavori».
Altra interrogazione a firma Del Gobbo, stavolta sul mancato utilizzo del teatro Helvia Recina per la stagione estiva degli spettacoli. Replica a cura dell’assessora Katiuscia Cassetta: «Lo spostamento – quest’anno si farà al Buonaccorsi – si deve ai costi di allestimento che nel teatro romano sono molto più alti. Per il futuro pensiamo ad un allestimento stabile all’Helvia Recina per superare i problemi ora emersi».
Narciso Ricotta
Si prosegue la serie con il capogruppo dem Narciso Ricotta che ha chiesto lumi sulla descrizione fatta dello Sferisterio sul sito del Comune dove si legge(va) che è stato realizzato grazie alla generosità di “100 soci del circo”. «Non occorre essere storici per rendersi conto – ha detto Ricotta – che sulla facciata dello Sferisterio c’è scritto cento consorti». Replica dell’assessore Silvano Iommi: «Modifica appena fatta, doverosa per correggere un errore fatto sul sito. Inizialmente i cento si definiscono soci del circo, è stato corretto anche il passaggio legato alle date di realizzazione e agli autori. Abbiamo risistemato una narrazione fatta diversi anni fa e andata avanti negli anni». Ricotta ha infine ironizzato sulla correzione che contiene termini desueti ed errori di battitura. Ancora Ricotta, stavolta sulle comunità energetiche finanziate dal Pnrr e che ha visto escluse Macerata e la Provincia: «di fronte agli annunci gloriosi di una amministrazione che dice di portare a Macerata fondi su fondi, questa è una sconfitta del valore di parecchi milioni di euro».
L’assessora Laura Laviano risponde: «La domanda non è stata accolta, abbiamo chiesto di avere le motivazioni per capire cosa non ha funzionato visto che per la progettazione avevamo dato un incarico esterno».
Alberto Cicarè
Infine il consigliere comunale di Strada Comune Alberto Cicarè interroga sulle iniziative svolte in occasione delle celebrazioni della Liberazione, in particolare su quelle legate al contributo polacco: Cicarè lamenta il mancato coinvolgimento delle Istituzioni e il mancato invito dei consiglieri. La risposta dell’assessore Riccardo Sacchi: «Una polemica inaspettata, mai in passato si è ritenuto opportuno invitare i consiglieri comunali a iniziative organizzate da singole associazioni. Vedremo per il futuro di attivarci in tal senso».
Pausa e ripartenza con l’approvazione del piano per le antenne. I tecnici hanno detto che sono 74 gli impianti esistenti, 44 i progetti che potrebbero essere presentati nei prossimi tre anni e 17 i siti indicati dal Comune. Eccoli: area impianto sportivo via dell’Acquedotto, via Palatucci, area impianto sportivo dell’anfiteatro, stadio Helvia Recina, palo esitente e palo sud est, area di via Pace, palazzo Conventati, biblioteca comunale, campo da baseball, piazzale Maurizio Serra, parcheggio via Galilei, parcheggio via Mattei, parcheggio Santa Maria delle Vergini, area comunale via Pirandello, area comunale via Esino, parcheggio via Concordia, area parcheggio via Velluti, rotatoria via Rocco Chinnici.
L’assessore Laura Laviano
Microfono all’assessora Laura Laviano: «L’esigenza di dotare il Comune di un regolamento nasce con tre obiettivi che sono il diritto alla salute, la tutela del territorio e l’esigenza della comunicazione. In città ci sono 74 impianti, da lì sono partiti per le valutazioni».
L’ingegner Turco di Polab: «Il regolamento tende a gestire i processi di infrastrutturazione, in particolare la banda larga di cui la telefonia mobile è una piccola parte. Trattandosi di servizi privati, equiparati alla pubblica utilità, gli impianti necessitano di autorizzazione. I Comuni che vogliono regolamentare devono avere conoscenza dello sviluppo, i servizi devono arrivare dove sono carenti. L’amministrazione può caratterizzare delle localizzazioni che coniughino l’interesse del privato a portare i servizi dove mancano e l’interesse pubblico a trovare soluzioni idonee alle esigenze locali. Copertura del servizio da garantire con il minore inquinamento elettromagnetico possibile: le tecnologie evolvono continuamente, come i soggetti che hanno titolo a realizzare le infrastrutture. Se lo sviluppo della rete viene intercettato con 12 mesi di anticipo è possibile fare un’analisi comparativa, il Comune anticipa la richiesta dell’operatore che ha comunque diritto di realizzare l’intervento». Le soluzioni individuate: «74 gli impianti attivi, ci sono manifestazioni di interesse per 44 impianti in base alle idee degli operatori degli operatori della rete per i prossimi tre anni. Impatto elettroagnetico valutato per ogni impianto». L’ingegner Citti di Polab, società che ha avuto l’incarico per la redazione del piano, ha illustrato gli impatti elettromagnetici simulati per i singoli interventi. Poi la discussione è tornata all’aula.
Parte subito all’attacco il capogruppo Dem Ricotta: «Nessuno ci ha presentato il regolamento, nessuno ce lo ha illustrato. Votiamo a favore o contro una proposta, qui non c’è stata presentata la proposta. L’assessora ci presenta una delibera in cui non c’è una riga sul regolamento. C’è stata una fase partecipativa in cui da remoto hanno partecipato dieci persone tra cui i tecnici della Polab e tre dipendenti comunali. Prima hanno fatto mettere le antenne, ora fannno un regolamento senza coinvolgere i tanti comitati che hanno protestato. Il regolamento consente agli operatori di realizzare un impianto anche al di fuori delle zone consentite senza tornare in Consiglio comunale. Allora, cosa facciamo a fare questo lavoro? Siamo qui ad alzare la mano, nessuno sa illustrare quello che ci dicono di votare. Il sindaco dovrebbe essere il garante».
Aldo Alessandrini
Il capogruppo della Lega Aldo Alessandrini: «Il caldo fa brutti scherzi, il regolamento è stato allegato. La mappa delle localizzazioni è parte integrante del regolamento, non ci sto a gettarla in cagnara. L’Amministrazione ci ha messo le mani seriamente, era il Far West».
Il capogruppo di M5S Roberto Cherubini di M5S:«E’ un giorno importante, alcuni governi, iniziando da Renzi, hanno messo i governi in una condizione difficilissima. Avendo ora il Comune un regolamento, le aziende che verranno a Macerata faranno di tutto per evitare contenziosi. L’amministrazione comunale precedente non ha fatto il piano nei tempi indicati e avrebbe potuto evitare quello accaduto finora. La giunta ha affidato l’incarico alla migliore azienda che c’è in Italia, il reale problema sono le emissioni e l’Italia in questo momento è un Paese molto virtuoso per i limiti». Per Fdi parla Lorella Benedetti: «Si tratta dell’applicazione della legge regionale, non un piano delle antenne: regolamentare il settore degli impianti di telecomunicazione, la legge regionale è del 2017, il merito di questa amministrazione è averlo fatto diversamente dalla precedente giunta».
Stefania Monteverde
Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune: «La domanda sottesa è sempre quella, chi vuole un’antenna sotto la propria testa? Nessuno, cosa viene fuori da questo regolamento-piano? I siti individuati sono 17, un’informazione interessante per i cittadini. Siti scelti perchè erano comunali e per i riflessi sanitari ci dice l’amministrazione. Mettere tanti siti, ci dicono i tecnici, è molto meglio che metterne pochi potenti. Allora, fanno male o no? Dovremmo discutere la scelta della posizione, le scelte fatte non sono state motivate. L’antenna sulla biblioteca comunale, bene artistico e zona frequentata anche dai bambini, su quale motivazione si basa? Area archeologica di Villa Potenza, dove la volete mettere, in mezzo alle rovine? I tecnici hanno detto di aver indicato i 17 luoghi sulla base di indicazioni del Comune, allora dovete dirci il perché». Ninfa Contigiani del Pd: «C’è un problema di metodo, l’ordine del giorno da me presentato è del dicembre 2020. E’ un regolamento che serve solo a far strare tranquilli gli operatori». La replica affidata all’assessora Laviano: «Ne ho sentite di tutti i colori dall’opposizione. Ditemi quale può essere un mezzo migliore del sito comunale per far conoscere un piano. Vi siete opposti alla presentazione dettagliata del piano della Polab. Le persone hanno partecipato alla presentazione del piano. Il regolamento prevede l’utilizzo di spazi comunali, non è vero che le compagnie possono realizzare gli impianti dove vogliono. Stasera c’è stata la volontà della minoranza di contestare un’amministrazione che porta a casa un risultato, non avete a cuore la tutela della salute».
Barbara Antolini, Forza Italia: «L’amministrazione comunale ha scelto i siti per questioni tecniche. Le antenne non sono impattanti, sono più piccole di quelle che abbiamo visto installare finora. E’ giusto che i dati vengano messi sul sito del Comune e tutti li possano vedere». Bagarre finale sulla votazione con Ricotta che ha rilevato una presunta illegittimità di un atto che abbina regolamento e osservazioni dei cittadini senza la possibilità di votazioni distinte. Ne è uscito fuori un lungo e vivace dibattito. La maggioranza ha bocciato la richiesta di rinvio, i consiglieri del Pd, di Macerata bene Comune e di Strada Comune hanno abbandonato l’aula annunciando un ricorso al prefetto. La delibera è stata approvata con i voti della maggioranza, del M5S e di Italia Viva. Il Consiglio è poi proseguito con l’approvazione della rottamazione delle pendenze fino a mille euro dei crediti fino al 2015 sostanzialmente inesigibili e con il rinnovo della convenzione con i Comuni aderenti all’Ambito territoriale 15 per l’esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione in forma associata dei servizi in materia sociale.
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