Elezioni, Confartigianato mette i paletti
«Candidati forti, preparati
e non calati dall’alto»

L'APPELLO del segretario generale Giorgio Menichelli e del presidente territoriale Enzo Mengoni: «Un minor numero di deputati e senatori marchigiani deve portare la politica a scelte “scientifiche” e mirate»

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Giorgio Menichelli

«I candidati siano di alto profilo e vengano espressi dai territori. No ai nomi calati dall’alto». L’accorato appello di Confartigianato arriva a meno di 24 ore dallo scioglimento delle Camere e subito dopo la convocazione delle elezioni politiche il 25 settembre. Sono il segretario generale Giorgio Menichelli e il presidente territoriale Enzo Mengoni a intervenire sull rinnovo della Camera dei deputati e del Senato, con il recente taglio del numero dei parlamentari che porterà ad una grossa novità: nella rideterminazione dei collegi, le Marche eleggeranno 15 parlamentari (dieci deputati e cinque senatori) e non più 24.

«Questa riforma ci pone subito di fronte ad una sentita riflessione, perché i territori avranno una minore rappresentanza – almeno da un punto di vista numerico – nell’ordinamento della Repubblica. Non è nostra intenzione entrare nel merito di un provvedimento oltretutto già varato, ma da rappresentanti di categoria è nostro dovere esternare la preoccupazione del tessuto produttivo circa eventuali controindicazioni di questa legge costituzionale, perché c’è il rischio che il minor numero di deputati e senatori, emanazione della volontà dei marchigiani, si traduca anche in un minore peso “politico” dei nostri territori. Visto che già nel mese di agosto verranno sciolti i nodi per le candidature, vogliamo con un appello esortare tutte le forze politiche, affinché pongano ancora più attenzione al bene delle comunità. Il nostro augurio è infatti quello che vengano selezionati candidati deputati e senatori che conoscano concretamente e realmente il territorio del proprio collegio di provenienza e che quindi possano contribuire nell’immediato e in sinergia con tutti i soggetti in campo a risolvere anche le più urgenti questioni locali».

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Enzo Mengoni

No a nomi calati dall’alto dicono: «Non servono in questo momento anche perché nei prossimi mesi avremo bisogno di gestire le grandi opportunità che il Pnrr concretizzerà nelle nostre province. Una scarsa conoscenza dei meccanismi territoriali rischierebbe di diventare solo un freno all’azione dei fondi stessi. Conoscenza delle Marche (il legame con l’elettorato è fondamentale), ma anche alto profilo. La politica deve ritornare ad essere autorevole e il costante crollo dei votanti in ogni elezione in Italia deve metterci in allarme sul disincanto che stiamo vivendo: meno cittadini alle urne e più schede bianche è il segno che gli italiani non si sentono più rappresentati. Quindi, un minor numero di deputati e senatori marchigiani deve portare la politica a scelte “scientifiche” e mirate, con candidature forti e candidati preparati, che riescano cioè a parlare delle problematiche del territorio e avere contezza delle necessità socioeconomiche locali. Tenendo ben presenti tutte le tematiche ancora aperte come la ricostruzione, la questione dell’Area di Crisi Industriale Complessa, fino a tutte le mancanze infrastrutturali della nostra regione, che vanno colmate».

 



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