La corsa al Parlamento nei dem:
Morgoni si chiama fuori,
Carancini vuole essere della partita

POLITICHE - Il deputato di Potenza Picena dopo due legislature ha deciso di non ricandidarsi e ha affidato a un post le motivazioni della sua scelta. Ieri sera assemblea provinciale del Pd, il segretario Sciapichetti ha preso atto delle disponibilità alle candidature finora emerse in attesa del Nazionale: tra queste c'è quella dell'ex sindaco di Macerata. Anche il senatore Verducci ha chiesto di essere ricandidato

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Mario Morgoni in Parlamento

 

di Luca Patrassi

C’è chi dice no, Mario Morgoni, e chi dice sì, Romano Carancini. Ieri sera si è svolta l’assemblea provinciale dei democrat il cui ordine del giorno prevedeva discussioni varie ma infine l’attenzione si è rivolta sulle prossime elezioni politiche. Non si è deciso nulla, il segretario provinciale Angelo Sciapichetti ha preso atto delle disponibilità alle candidature finora emerse in attesa che la direzione nazionale, la cui riunione è in corso stamattina, definisca i criteri delle candidature. Mario Morgoni ieri sera ha diffuso via social il suo pensiero: dopo due legislature, pur potendo da regolamento candidarsi per la terza, ha detto stop pur ringraziando Sciapichetti per la disponibilità alla candidatura. Romano Carancini, l’ex sindaco di Macerata, ha invece detto di voler essere della partita, pare senza specificare se nei collegi uninominali o al proporzionale.

Della partita elettorale- anche se al momento non ci sono conferme – dovrebbe essere anche l’ex deputata Irene Manzi. Di sicuro c’è anche il fatto che il senatore Francesco Verducci ha chiesto di essere ricandidato, sarebbe la terza volta e il collegio senatoriale nel frattempo ha allargato i confini diventando Macerata, Fermo ed Ascoli.

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Romano Carancini in Consiglio regionale

Qualcosa da dire, forse il desiderio di entrare in gioco, ce l’ha anche il consigliere comunale Maurizio del Gobbo: «Nell’imminenza delle elezioni politiche e della inevitabile girandola di nomi di eventuali candidati mi permetto di osservare che oltre alle lecite proposte provenienti dalla direzione nazionale si dovrebbero prendere in considerazione proposte di candidature suggerite dalle cosiddette periferie cioè dai circoli locali, dove operano politici radicati nel territorio del collegio del quale conoscono bene le problematiche e con curriculum politici di tutto rispetto. Questo affinché la scelta dei candidati alla Camera e al Senato non venga percepita come “calata dall’alto”, decisa in consessi ristretti, come accadde nelle politiche del 2018, ma vi sia la concreta possibilità, per i territori, di poter dire la propria sulle scelte, nel segno di un vero ricambio e soprattutto di un rinnovamento di cui il mio partito avrebbe un grande bisogno».

Intanto il protagonista della giornata politica resta il parlamentare dem Mario Morgoni che dice in un messaggio affidato alla sua pagina social: «Oggi il segretario provinciale del partito mi ha chiesto la disponibilità ad una candidatura per il parlamento in quanto lo statuto prevede che i parlamentari possono essere ricandidabili fino ad un massimo di tre legislature. Ho ringraziato il segretario per la fiducia ma ho confermato una volontà già consolidata nel tempo di chiudere la mia esperienza parlamentare con la conclusione dell’attuale legislatura. Molti fattori concorrono  a questa scelta: dalla gravosità  dell’impegno accentuata dagli anni che passano, alla delusione per una politica che specie a certi livelli non riesce a liberarsi dai condizionamenti e dalle convenienze di corto respiro, alla necessità di recuperare un po’ di spazio e di respiro per  la  propria vita. Non sono decisioni che si prendono a cuor leggero dopo 10 anni che hanno cambiato la propria vita. Per questo mi sento di condividere con voi questa riflessione insieme alla gratitudine sincera che voglio esprimervi per il confronto, l’incoraggiamento, la vicinanza e la stima, anche le motivazioni, che il mio circolo non mi ha fatto mai mancare consentendomi di esercitare un ruolo di grande rilievo e prestigio, per molti aspetti un vero privilegio, ma non certo come lo intendono i detrattori della politica. Io ho messo in questa esperienza tutto l’ impegno, la fatica, la responsabilità , la conoscenza e l’esperienza acquisite grazie ad un lungo percorso di militanza che mi ha fatto incontrare grandi maestri e preziosi interlocutori. La vita continua, ma anche la passione politica, pur messa a dura prova, non si estingue. Il mio impegno continua in forme, tempi e modi diversi, a partire dalla campagna elettorale di fatto già aperta. Insieme a tutte e tutti voi per il progresso delle nostre comunità. Un abbraccio».

https://www.cronachemaceratesi.it/2022/07/26/politiche-valeria-mancinelli-rinuncia-alla-candidatura-limpegno-per-ancona-assoluta-priorita/1662227/


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