Mario Draghi
«Sulla linea “Salvare Draghi, whatever it takes” Il Foglio ha sondato “alcuni pezzi da novanta del così detto partito del pil, tra imprenditori, manager, sindacalisti, associazioni di categoria” e sottolinea che “gli spunti raccolti sono lì a confermarci che l’Italia produttiva è intenzionata fortissimamente a far sentire la sua voce per evitare di affrontare al buio una fase delicata come quella che sta vivendo l’Italia”». E’ quanto riportato dall’Ansa. E tra gli imprenditori di spicco che vorrebbero che il premier andasse avanti ci sarebbe anche il presidente e amministratore delegato di Tod’s, Diego Della Valle.
La spinta al premier ad andare avanti è partita, sempre stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa, da undici sindaci tra cui quelli di Roma e Milano, e i presidenti di Anci e Upi. Una spinta a cui si sono aggiunti nomi illustri dell’imprenditoria nazionale.
«Noi sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi – riporta l’Ansa – di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo. Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità».
I commenti raccolti, in sintonia, dal mondo dell’imprenditoria sono, invece, di Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad e presidente di Agecore; della presidente dell’Ance Federica Brancaccio, del presidente di Federacciai Antonio Gozzi, del presidente e amministratore delegato di Tod’s Diego Della Valle, del presidente di Unipol Carlo Cimbri; di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura; del presidente dell’Abi Antonio Patuelli. Con loro anche Maurizio Gardini, presidente di Alleanza delle Cooperative; il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra; Laura Dalla Vecchia, presidente di Confindustria Vicenza; Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico; il presidente di Fondimprese Aurelio Regina; il presidente di Assolombarda Alessandro Spada; Sergio Silvestrini, segretario generale di Cna; Marco Granelli, presidente di Confartigianato; Mario Resca, presidente di Confimprese; Francesco Mutti, presidente di Centromarca. Interventi a sostegno anche da parte del mondo dei professionisti, come quelli dell’architetto Stefano Boeri e dell’ex rettore della Bocconi Guido Tabellini.
Leggo certi commenti nei confronti di Della Valle da irresponsabili ce ne fossero di imprenditori come loro
Ma che state dicendo tutti!
Oggi tutti espertoni di politica economica ...
Lui sta anche con la Ferragni!
Assolutamente d'accordo!
Stessa stoffa...
Non ci credo Diego mi ha deluso
Grande della valle ,sei sempre un signore !i disagiati delle 3 mummie e del proibizionismo in tutto non l'avranno vinta!
E quindi ?
Enrico Grandinetti io credo sia il caso di andare a votare
Piuttosto datti da fare e battiti per l'imprenditoria marchigiana
Luisa Evangelisti quali imprenditori quelli che hanno fatto chiudere decine di tomaifici perché facevano fare l'orlatura ai cinesi ?
Simone Mosca anche quelli
Luisa Evangelisti quelli bisognerebbe farli chiudere. hanno fatto chiudere molte ditte per arricchirsi...
Simone Mosca ho detto "l'imprenditoria" certo quella sana
State facendo ridere pure i polli infermieri dottori mancano gli anziani rsa
Bè è normale agli operai e agli 8 mil di italiani alla fame ormai non pensa più nessuno neanche il PD che prima con Renzi oggi con letta si è allineato al CDX, in pratica una Nuova DC.
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Cari signori questi pareri non chiedeteli ai pezzi da 90 .
Parlate con le aziende che hanno chiuso, con chi sta chiudendo, con quelle che chiuderanno a breve , con i licenziati, i sospesi, chi è entrato in povertà, chi si vergogna di entrare in Caritas, i familiari dei defunti per covid perché non curati, chi non riesce a far fronte all’aumento delle utenze , carburanti, inflazione, a chi è stato tolto il diritto di parola di espressione, a chi è contrario all’obbligo vaccinale ma viene ricattato peggio dei mafiosi, a chi ha già fatto 3^ e 4^ dose ma si è ricontagiato subito.
Smettetela. Parlate con il popolo che soffre, che deve subire ogni angheria e ingiustizia da soggetti non votati dal popolo ma da coloro che vogliono spolpare noi cittadini e non solo.
Questi pareri veniteli a chiedere quest’inverno quando si morirà dal freddo per colpa di questi ipocriti incapaci che hanno operato perché convinti di mettere in difficoltà la Russia.
Cretini!!!!
nessuno è perfetto
Durante una trasmissione condotta da Luca Giurato su Rai1, l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga disse le seguenti parole nei confronti di Mario Draghi: “È un vile, un vile affarista non si può nominare presidente del Consiglio dei Ministri chi è stato socio della Goldman & Sachs, grande banca d’affari americana. E male, molto male, io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi, male molto male“.
Cossiga poi rincarò la dose: “È il liquidatore dopo la famosa crociera sul “Britannia” dell’industria pubblica, la svendita dell’industria pubblica italiana quand’era direttore generale del tesoro e immaginati che cosa farebbe da presidente del Consiglio dei Ministri svenderebbe quel che rimane: Finmeccanica, l’Enel, l’Eni e certamente i suoi ex comparuzzi di Goldman & Sachs”.
https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/mario-draghi-il-parere-di-cossiga_71389.shtml
Speriamo che Draghi rimanga al timone, nel desolante panorama politico nazionale non vedo statisti di alto profilo….
«Quel che resta del M5S, dopo aver visto gli ultimi sondaggi, è stato attraversato da un piccolissimo sospetto e si è immaginato a breve in compagnia degli stegosauri, nella compagine degli organismi estinti.
Così hanno deciso di inscenare un finto rabbuffo al presidente del consiglio. Dopo aver firmato, controfirmato e annuito entusiasti per mesi alla qualunque, dal green pass all’invio di armi nel nome della russofobia, hanno deciso di botto di fare la faccetta corrucciata al premier. La speranza era che gli italiani, complici magari le vacanze e il caldo, cancellino dalla memoria l’organicità del M5S al peggior governo di sempre e gli riconcedano pian piano una nuova verginità da “combattenti del popolo”, giusto il tempo che serve per arrivare alle prossime elezioni.
Però, sia chiaro, il rabbuffo doveva essere rigorosamente finto, giusto per consentire ai pennivendoli di riempire qualche prima pagina di preoccupazioni pacchiane (“Après Mario le déluge!”). Infatti non hanno votato contro, ma hanno semplicemente voluto segnalare con l’astensione il proprio scontento.
Con loro grande sorpresa Draghi ha colto la palla al balzo ed è salito immediatamente al colle. Già, perché il viceré della Nato in Italia tutto è meno che uno stupido, e capisce benissimo che, dopo aver massacrato il paese e averlo condotto – per obbedienza ad ordini superiori – alla catastrofe industriale incombente, in autunno corre il rischio di venir inseguito con i forconi fin dentro il tinello, e non vede l’ora di lasciare il cerino in mano a qualche utile idiota, che traghetti il paese ad elezioni, meglio ancora se anticipate.
Solo che a questo punto, inopinatamente, Mattarella ha ricordato al premier che stava scappando senza neanche essere stato sfiduciato, e che doveva tornare in Transatlatico “(“Salga a bordo, cazzo!!”)
Morale della favola: dopo aver devastato il devastabile che neanche le cavallette ora siamo alla grande fuga alla ricerca di verginità improbabili o almeno di un buen retiro fuori dai riflettori (“Che se la vedano loro ‘sti mentecatti, io c’ho da nutrire gli alani”).
Intanto il paese cigola e geme sugli scogli come la Costa Concordia, in attesa di venir fatto a pezzi e rimosso dall’orizzonte, per riutilizzo come materia prima altrui.»
(Andrea Zhok)
«Titi’ nun ce lascia’!»
( https://www.youtube.com/watch?v=aeyirAzRyAg )
Ma il paese ha bisogno di stabilità. Non è difficile da capire il perché Morgoni lo rivuole per altri cinque anni, lui che può permettersi di pagare inflazione e bollette e a cui tiene in maniera particolare al che tutta questa sfilza di nomi a cui se ne può aggiungere qualche altro riesca a mantenere il loro status quo
E’ vero che rappresentano una qualche percentuale e leggermente inferiore a quella fatta da gente che lavora sul serio e che mantiene con le loro buste paghe una miriade di parassiti che senza dovrebbero andare a raccogliere pomodori a 3-4- euro all’ora e i cui nomi non troverebbero spazio nel post. Sapete si parla di milioni di italiani, quelli che non credono in idoli prefabbricati ma che vorrebbero solo delle risposte alle loro piccole ed enormi difficoltà. Certo che quei signori vogliono Draghi, come lo vuole Mattarella perché non bisogna cambiare niente se si vuole mantenere il tutto. La frase del Gattopardo, consegniamola per sempre alla letteratura che lì ha un senso. Pensare che Draghi possa effettivamente servire agli italiani, quelli che sono in tanti e non compaiono nella lista sotto indicata e che non rappresentano un caxxo ma solo loro stessi è cosa offensiva. Per quel che di sicuro si sa è che Draghi complottando è riuscito a cacciare una prima volta Conte con il famoso “Conticidio” e che poi ritenendosi un padreterno non si sa effettivamente quali benefici abbia fornito se non quello di cercare di mantenere tutti nel benessere, naturalmente quelli che lo avevano. Non contento ha cercato di rifarlo, non è difficile capire il perché ma stavolta è stato beccato, lui il grande timoniere della bagnarola ” Renzi’s friend”. Poi nei salotti televisivi come adesso parlano all’unisono della magnificenza del Draghi vecchie cariatidi alla Sgarbi ed altri cento che, perlomeno seppur non credibili almeno sono in grado di tirarci su un ragionamento saranno in molti a cambiare parere quando passera la finta onda della “commozione” nemmeno fosse Babbo Natale investito e in fin di vita. Ah come cambierà il vento non più sostenuto da milioni di parole senza significato. Per il momento aspettiamo quando “un bel dì vedremo” Pinkerton tenente della marina degli Stati Uniti che non salirà più dalla bella Butterfly su al Quirinale perché finalmente rimasto nel suo paese adottivo con il padre putativo Sig. Biden che lo comanda vergognosamente per la maggior parte degli italiani, a bacchetta.
Poi senza che la riporto la lista sta in questo recentissimo articolo.
https://www.cronachemaceratesi.it/2022/07/16/sindaci-e-imprenditori-pro-draghi-ce-anche-diego-della-valle/1659504/
Speriamo che stupidi stelle facciano ragionare il cervello e mettano il governo nelle condizioni di continuare a lavorare altrimenti addio pnrr addio aiuti alle famiglie addio sgravi in busta paga etc…anche perché non si andrebbe a votare,cosa irrealistica,adesso ma forse a gennaio?.ci dovrebbe essere un nuovo governo di unità ?
Io spero che si vada al voto.
Vincerà la Meloni ed a quel punto o si fa default o arriva la Troika. In un modo o nell’altro si ricomincia da zero come dopo la II^ Guerra Mondiale.
Draghi è sprecato per gli italiani.