Il dottor Pelagalli
di Alessandra Pierini (foto di Andrea Petinari)
I più importanti chirurghi e chirurghi anatomici d’Italia si sono dati appuntamento a Macerata da domenica a martedì. Una tre giorni fortemente voluta dal dottor Mauro Pelagalli, primario del reparto di Ostetrici a e Ginecologia dell’ospedale di Macerata che negli ultimi 5 anni, con le sue competenze, la sua tenacia e determinazione, con un percorso intenso e deciso negli obiettivi, ha portato la Ginecologia di Macerata tra i centri di riferimento per la chirurgia oncologica e l’endometriosi severa.
Il professor Ceccaroni
Tanto che, a coronamento del corso, proprio ieri, a poche ore dal termine del corso avanzato e applicando le tecniche di cui si è parlato, il dottor Pelagalli e il suo staff, hanno operato una donna che da anni soffriva di dolori insopportabili e aveva una condizione di vita inaccettabile a causa di una grave endometriosi. «Abbiamo rimosso – spiega il dottor Pelagalli – l’utero e una parte della parete vaginale con tecniche modernissime e senza tagli. Il congresso di questi giorni ci ha reso orgogliosi perchè siamo nell’empireo dei centri di alta qualità e l’intervento di ieri è una ulteriore conferma».
Il congresso “Dalla chirurgia anatomia alla anatomia chirurgica” è stato inaugurato domenica al teatro Lauro Rossi alla presenza delle autorità cittadine tra cui l’assessore Filippo Saltamartini, la vice sindaca Francesca D’Alessandro, Elena Leonardi, presidente della Commissione Sanità in Regione e la pro rettrice di Unimc Benedetta Giovagnola.
Daniela Corsi, direttrice Area Vasta 3
Hanno portato i loro saluti la dottoressa Daniela Corsi, direttrice dell’Area vasta 3 e Nadia Storti, responsabile dell’Asur Marche. Dopo l’introduzione del dottor Mauro Pelagalli, la lettura magistrale del professor Marcello Ceccaroni su 120 anni di isteroctomia. nei giorni seguenti si è svolta una serie di letture magistrali a sfondo sociale filosofico, psicologico, anatomico e chirurgico.
«Questo congresso – spiega il dottor Pelagalli – nasce con intenzioni precise, confrontarsi su temi importantissimi quali la chirurgia avanzata e ultraspecialistica e le tecnologie più moderne per un approccio chirurgico tagliato sulla donna stessa. L’intento è un lavoro quasi sartoriale tenendo presenti tutte le esigenze di una donna che, dovendosi sottoporre ad un intervento complesso oncologico o di endometriosi severa, può avere pesanti ricadute sulla sua vita.
Discutere tutti insieme è un modo per far sì che le donne abbiano da un lato la radicalità necessaria e dall’altra la conservazione delle giuste condizioni vitali. Confrontarsi servirà inoltre ad ammodernare il modo in cui ci rapportiamo gli uni con gli altri».
Perché a Macerata? «Perché il livello di chirurgia – prosegue il dottor Pelagalli – che facciamo è altissimo, all’altezza di prestazioni che si fanno in ospedali importanti. Siamo nel territorio referenti per carcinoma dell’ovaio e dell’endometriosi severa avanzata. I risultati in medicina chiedono studio, tenacia, umiltà, attenzione a ciò che fa chi è più bravo. Entrare a far parte dell’empireo di centri di alta qualità è per me motivo di grandissimo orgoglio».
«Avevo un carcinoma all’ovaio, stavo morendo senza saperlo L’intervento mi ha ridato la vita»
Nadia Storti, direttrice Asur
Il dottor Ceccaroni
Elena Leonardi, presidente Quinta Commissione Sanità
Il dottor Gesuelli
La dottoressa Daniela Corsi, direttrice Area Vasta 3
Nadia Storti, direttrice generale Asur
La pro rettrice Unimc Benedetta Vignola
Francesca D’Alessandro, vicesindaca di Macerata
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