«Rischiamo di perdere i fondi per la sanità,
Regione rimedi agli errori di Saltamartini»

L'ATTACCO - I segretari provinciali del Pd chiedono la convocazione dei sindaci e un Consiglio regionale ad hoc: «Gli investimenti europei rischiano di svanire a causa della sciatteria di questo governo regionale. È ora che la giunta esca dal mondo fatato nel quale vive e si assuma le proprie responsabilità»

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Angelo Sciapichetti

 

«Comportamento schizofrenico del governatore Francesco Acquaroli, si cambi rotta e si convochino i sindaci ed un Consiglio regionale dedicato per rimediare agli errori di Saltamartini».

I segretari provinciali del Partito democratico intervengono sui fondi della sanità marchigiana. La necessita di modificare il piano di investimenti del Pnrr salute delle Marche «a causa di una errata programmazione degli investimenti regionali» agita le acque della politica. I primi a prendere la parola sono i segretari provinciali del Pd: Francesco Ameli (Ascoli), Jacopo Falà (Ancona), Rosetta Fulvi (Pesaro), Luca Piermartiri (Fermo) e Angelo Sciapichetti (Macerata).

«Gli investimenti ottenuti grazie al governo nazionale e alle donne e uomini del Pd in Europa mentre Fdi flirtava con i sovranisti di Orban per riqualificare gli ospedali e l’assistenza sanitaria territoriale della Regione rischiano di esse persi a causa della sciatteria di questo governo regionale». Il coordinamento dei segretari provinciali del Partito Democratico delle Marche lanciano un grido di allarme.

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Francesco Acquaroli e Filippo Saltamartini

«Grazie al Pnrr il governo ha assegnato alle Marche ben 182 milioni di euro, utili a rivoluzionare la sanità a partire da quella territoriale con case ed ospedali di comunità – commentano i segretari -. Stupefacente pensare che la Regione si sia accorta solo ora che gran parte degli interventi che avevano pensato di fare a patire da quelli antincendio, non possono rientrare tra quelli previsti dal Pnrr, segno che o si è politicamente incapaci o si è in malafede. Sbalorditivo che dopo quasi due anni di governo regionale, la giunta Acquaroli non sia in grado di elaborare un piano strategico per la riforma dell’offerta di salute territoriale nelle aree vaste né sia in grado di programmare investimenti con i giusti canali di finanziamento. Se c’è bisogno di adeguamento delle strutture con fondi regionali, cosa stiamo aspettando? E perché la giunta Acquaroli ha tentato di “dirottare” fondi che devono servire per riorganizzare la sanità? Ci sentiamo di dare quindi un consiglio al governo regionale – propongono i segretari -. Si convochino subito le conferenze di area vasta e si dia seguito alle richieste del gruppo assembleare del Pd delle Marche con la convoca di un consiglio regionale dedicato. Acquaroli e Saltamartini facciano fare i sindaci (a prescindere dal colore politico) sindacati ed associazioni di categoria di riferimento per far realizzare in tempi brevi una proposta condivisa e credibile. Solo così sarà possibile programmare in maniera adeguata e condivisa la riorganizzazione di offerta della salute. A questo punto non è più un problema di destra o sinistra, ma è l’unica soluzione di buonsenso. Nelle Marche la sanità vive giorni bui – commentano amaramente i segretari -. Saltano le visite programmate, tolgono i presidi territoriali delle guardie mediche, le assunzioni promesse non arrivano, gli stipendi non vengono pagati e gli ospedali scoppiano. È grave che dinanzi a tutto ciò Acquaroli non sappia far altro che fregarsene dei problemi dei marchigiani preferendo il mutismo o quando è peggio gli interventi a testa bassa contro il governo nazionale come se l’ingresso in zona arancione della regione Marche fosse un fatto non dovuto alla mala organizzazione sanitaria perpetuata dagli organi politici della destra. È ora che la giunta Acquaroli esca dal mondo fatato nel quale vive si assuma le proprie responsabilità, si occupi meno di poltrone e nomine politiche, e risolva i problemi del paese reale: quelli di noi cittadini marchigiani».

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