Le persone in coda stamattina a Tolentino
di Monia Orazi
Hanno sfidato il freddo glaciale, le persone che hanno scelto di mettersi in fila poco dopo le sei di mattina per il primo open day di gennaio, nel centro vaccinale di Camerino a Vallicelle, quando il termometro ha toccato i meno sei gradi. Prenotati a destra non prenotati a sinistra: è stata divisa in due la fila questa mattina di fronte ai container del centro vaccinale, accanto alla zona commerciale Vallicenter. A smistare la fila, tre agenti della polizia locale di Camerino e sei volontari di Protezione Civile di Camerino e Pioraco, che hanno fornito informazioni, aiutato a compilare i moduli, distribuito i numeri, indicato alle persone dove andare.
Antonella Menghi, coordinatrice Protezione civile parla con un persona all’hub
«Le prime persone sono arrivate poco dopo le sei del mattino – racconta Antonella Menghi – coordinatrice della Protezione civile di Camerino – si sono formate file ordinate e l’afflusso lo stiamo gestendo senza problemi abbiamo chiesto rinforzi al nostro gruppo di Protezione civile, all’interno sono operative quattro postazioni di vaccinazione». Si è iniziato a vaccinare puntuali alle 8 del mattino, tanto che 40 minuti dopo, le prime 37 dosi delle 100 messa a disposizione dall’Asur per i non prenotati erano già state effettuate. Allo stesso tempo grazie alle quattro postazioni attive sono stati regolarmente accolti coloro che si sono prenotati da tempo, per ricevere la loro dose di vaccino.
A raggiungere Camerino persone di varie età, in prevalenza comunque giovani e persone anziane provenienti chi da Pieve Torina, chi da Muccia, chi dall’alta Valnerina e comuni limitrofi. Gran parte dei prenotati sono arrivati per la terza dose, soprattutto tra coloro per cui grazie alla riduzione della scadenza del green pass, sta scadendo il certificato verde.
Qualcuno si è presentato senza moduli compilati, ma la maggioranza si erano organizzati per conto proprio. La dislocazione del centro vaccinale in una zona in cui ci sono a disposizione numerosi parcheggi, accanto all’area commerciale Vallicenter, ha fatto in modo che comunque non ci siano stati problemi per le persone a lasciare le le auto e tutto si è svolto con grande ordine, anche grazie all’organizzazione messa a disposizione dall’amministrazione comunale. Il secondo open day vaccinale a Camerino si terrà sabato 29 gennaio sempre con orario dalle 8 alle 13. Nel centro vaccinale di Vallicelle comunque continuano a pieno ritmo le vaccinazioni di coloro che si sono regolarmente prenotati.
E per fortuna che non vogliono intasare gli ospedali, se non prendi la polmonite da covid, te la prendi per fare il vaccino.
Pultroppo è inverno e le temperature sono queste, ma nonostante ciò si sta svolgendo il tutto al meglio. Complimenti all'amministrazione comunale e alla nostra coordinatrice Antonella Menghi per tutto quello che stanno facendo per la nostra comunità......................
Certo in fila a -6 secondo voi vi sembra una cosa normale, si può fare un posto vaccinale in un posto come questo, su un monte, su un dirupo c'erano un milione di posti migliori,ma non pensano che li mandano anche persone da fuori, meno male che stamattina sono rimasto a letto, ma fatemi il piacere, voi Saltamartini e Acquaroli, poi vogliono che le persone fanno il vaccino, ora aspetto che mi chiamano poi parlo io, questo sarebbe la pubblicità che facevano prima di essere eletti.. Bravi buona politica fatemi il piacere?
Maurizio Marasca ...non ti sei vaccinato perche non ti piaceva l hub vaccinale o perché stavi al caldo nel letto. ?
Giuseppe Scuppa per tutti e due, a meno sei ad aspettare li stavo meglio dentro il letto, che trovassero luoghi più adatti, siamo in inverno, mi metto nei panni se c'erano anziani.
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Provalo ghiacciato!
Molto meglio un vaccino ghiacciato piuttosto che sentire il “freddo” della solitudine in una terapia intensiva con il tubo dell’ossigeno che ti tiene in vita.
Ognuno ‘e nuie nasce cu nu destino:
‘a malasciorta, ‘e ‘vvote, va…, pò torna;
chi nasce c’o scartiello arreto ‘e rine,
chi nasce c’o destino ‘e purtà ‘e ccorne.
Io, per esempio, nun mme metto scuorno:
che nce aggio ‘a fà si tarde ll’aggio appreso?
Penzavo: sì, aggio avuto quacche cuorno,
ma no a tal punto da sentirme offeso.
E stato aiere ‘o juorno, ‘a chiromante,
liggénneme cu ‘a lente mmiezo ‘a mano,
mm’ha ditto: “Siete stato un triste amante,
vedete questa linea comme è strana?
Questa se chiamma ‘a linea del cuore,
arriva mmiezo ‘o palmo e pò ritorna.
Che v’aggia dì, carissimo signore;
cu chesta linea vuie tenite ‘e ccorne.
Guardate st’atu segno fatto a uncino,
stu segno ormai da tutti è risaputo
ca ‘o porta mmiezo ‘a mano San Martino:
‘o Santo prutettore d’e cornute”.
Sentenno sti pparole ‘int’o cerviello
accuminciaie a ffà mille penziere.
Mo vaco ‘a casa e faccio nu maciello,
pe Ddio, aggia fà correre ‘e pumpiere.
” Ma no… Chi t’o ffa fà? ” (na voce interna
mme suggerette). “Lieve ll’occasione.
‘E ccorne ormai songhe na cosa eterna,
nun c’è che ffà, è ‘a solita canzone.
‘O stesso Adamo steva mparaviso,
eppure donna Eva ll’ha traduto.
Ncoppa a sti ccorne fatte ‘nu surriso,
ca pure Napulione era cornuto!”.
(Antonio De Curtis, E ccorne)
Ancora tanta ostilità al vaccino, ma solo dalla cronaca di oggi leggere di una giovane mamma morta, un altro ragazzo morto, medico di mezz’eta’ morto, tutti non vaccinati fa male, molto male. Io le considero persone che rifiutano il progresso. Spero che molti aprano gli occhi: sicuramente fanno più danni i cellulari…..