Maika Gabellieri
Maika Gabellieri lascia la Lega. Ad annunciarlo è l’ex assessore alla cultura e turismo della giunta Ciarapica a Civitanova, che sotto il partito di Matteo Salvini ha partecipato come candidata consigliere alle scorse elezioni regionali. Lo strappo è motivato dalla mancanza di condivisione di obiettivi con la dirigenza locale della Lega, guidata da Giorgio Pollastrelli. «Dopo un lungo periodo di riflessione, osservando l’andamento e l’operato della Lega civitanovese, sono giunta a prendere una sofferta ma inevitabile decisione. Decisione presa dopo aver atteso a lungo un cambiamento di rotta da parte del partito locale, tanto declamato sia dal commissario cittadino, che dal coordinatore provinciale, ma di fatto mai avvenuto. L’immobilismo regna sovrano, o meglio tutto apparentemente tace e l’attitudine è quella di fare politica in modo clandestino e segreto dove gli attori non fanno sapere neppure qual è la “mission”», dice la Gabellieri che contesta anche il modo di fare politica del partito in città. «Mi chiedo quale sia l’attività politica della Lega portata avanti nella nostra città – prosegue – il partito cittadino sta mostrando da tempo difficoltà a relazionarsi col territorio, presentando grandi lacune nel creare una squadra pronta a operare in modo serio e puntuale in un territorio che ancora presenta problematiche a cui dover proporre soluzioni. Un commissario cittadino fantasma che ha poco tempo per il territorio, non comunica con gli iscritti, non dà notizie degli eventi in programma e soprattutto non presenta idee chiare sul da farsi. Una Lega, quella civitanovese, che rimane stretta al suo simbolo senza essere capace di esprimerne l’idea e l’anima. Ora, rimanere fermi a guardare i tanti giochetti “politici” di chi deve vedere realizzare chissà cosa, non mi pare né corretto, né coerente con la mia persona e con il mio fare politico e, tanto meno con il mio elettorato che mi ha sostenuto alle scorse elezioni regionali». Diverso il giudizio della Gabellieri sulla Lega a livello regionale «il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti, è stato in grado di organizzare una buona squadra di lavoro per operare sul territorio, risultando un partito presente, responsabile e soprattutto capace di portare risultati; purtroppo altrettanto non si può dire dell’andamento a Civitanova. La nostra città è la più importante della provincia, una tra le più importanti della regione e non merita di certo una conduzione latente come quella che sta mostrando. Il mio non è di certo un addio alla politica, ma è una dichiarazione di volontà nel portare avanti la passione per il mio territorio e le mie idee con coerenza e concretezza». E proprio su quest’ultimo punto si aprono scenari in vista delle prossime elezioni amministrative che porteranno al voto Civitanova nella primavera del 2022. Dopo un anno “in stand by” la Gabellieri pare pronta a ripresentarsi alle elezioni e sicuramente farà parte della partita, ma occorre capire in che ruolo e sotto quale lista o partito. Non è escluso possa presentarsi sotto una civica come fu Vince Civitanova e pare che proprio il vicesindaco Fausto Troiani sia al lavoro su di una civica che coinvolga nomi forti e capaci di attirare un vasto bacino di voti. Certo sarebbe da ricucire lo “strappo” con il sindaco Fabrizio Ciarapica che lo scorso anno poco prima delle elezioni regionali defenestrò il suo assessore, divenuta avversario per lo scranno regionale.
Civitanova, elezioni dietro le quinte Centrodestra e centrosinistra lavorano nell’ombra
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Giusto ma quale lega ma quale PD ma quale fdi qui’ sono tutti uguali alla gente (popolo) non interessa nulla cerchiamo di svegliarci signori la verità non ve la dice nessuno sapete perché? Perché la verità fa male ma per onestà intellettuale va detta però fa perdere voti ma così e’ e così dovevo dire.
la Lega ormai è in caduta libera. Sta al governo del ducetto Draghi e poi una parte è contro il green pass. Non vedo futuro per la Lega. Non si può essere partito di lotta e di governo con un Draghi che li tiene tutti per le pa… E che fai? ti metti contro il salvatore della patria? Mentre invece sta speriemntando una governo forte, un governo muscoloso che ti dice: o chini il capo, o sei condannato.
Maika, vai a casa, che è meglio.
Draghi decide tutto lui, gli altri al momento non contano più nulla, solo selfie e distintivo. Un altro governo di comodo, questo è quello che serve a Mattarellonee e al PD. Imparino gli italiani a capire quando stanno per essere fregati, non c’è votoo, non c’è governo popolare, l’inc…taa è in arrivo.
E che la Gabellieri soffre della Sindrome di Stoccolma? Non è che bisogna essere rapiti, almeno che non si tratti di un astratto rapimento d’amore . Il morbo si manifesta con uno stato psicologico-affettivo verso chi ti ha cacciato dalla giunta comunale e invece di odiarlo provi per lui, non dico chissacché ma almeno della simpatia.
E che la Gabellieri soffre della Sindrome di Stoccolma? Non è che bisogna essere rapiti, almeno che non si tratti di un astratto rapimento d’amore . Il morbo si manifesta con uno stato psicologico-affettivo verso chi ti ha cacciato dalla giunta comunale e invece di odiarlo provi per lui, non dico chissacché ma almeno della simpatia. C’è comunque qualcosa che non mi porta. All’epoca dei fatti, nel connubio indissolubile tra Fabry e Gaby, sembrava il primo il sottomesso ad una virulenta passione che gliela faceva apparire, adesso io non posso sapere se a torto o a ragione, come unica ed indispensabile colonna portante dell’amministrazione pro Civitanova. Gli perdonava tutto e poi all’improvviso se c’era una finestra vicino, la Gaby non usciva dal Palazzo facendo le scale. Purtroppo la spiegazione dei fatti, posseduta dalla Gaby è stata secretata almeno fino a quando non diventerà almeno deputata, senatrice o ancor meglio sindachessa. Adesso passiamo ad analizzare i vari passaggi politici che dovrebbero riportare Fabrio a vendere gazzose come prima. Sarà sostenuto dal repubblichino Troiani a cui dovrebbe unirsi la Gabbianella. Calcolando che ci sarà anche una lista diretta da un politico oramai di sicuro insuccesso come Brini (bastò una fotografia con Mobili apparsa il giorno prima delle elezioni per far vincere Corvatta) e che questa lista è fatta da forzisti berlusconiani a cui si è unito anche “ tre partiti”, soprannome di Farra, e che dovranno esserci importantissimi nomi civitanovesi a potenziare il tutto. Tenendo anche conto che sembra verranno esclusi i leghisti che da parte loro tutto pensano ma meno che arrendersi al fato e partecipare alla pugna magari presentando Peppe Sciampo di cui in questi cinque anni ha dato forse la migliore interpretazione della Giunta Ciarapica, comparendo rarissime volte e non contagiando la folla come ha fatto e continua a fare Frazi in un unico e smascellante sbadiglio ad ogni sua battuta, batter di ciglio e soprattutto al comparir della sua immagine che oramai è diventata pari pari a quella dei famosi culti della personalità però senza averla. Insomma mettendo assieme il tutto, ecco che compare una lucida rappresentazione di una piccolissima parte di quello che effettivamente è, dato che qui abbiamo a che fare con i più intelligenti, machiavellici ed esperti statisti internazionali che immaginano le prossime generazioni ben lontane da loro e da strambi comportamenti specie come quelli del sindaco pronto a tutto anche a lasciare la poltrona per una più consona alle sue possibilità (immaginate) come mostrato in un recente passato nel suo periodo salviniano. Certo così sembrerebbe tutto facilmente comprensibile senonché c’è chi preferirebbe tagliarsi gli attributi altrui pur di non riavere lo “sbiadito “ altro soprannome ancora dove sta. Concludo con una piccola critica che faccio malvolentieri non avendo questa abitudine: ho trovato quest’articolo per caso, la Maika non merita la cronaca di Civitanova?