L’ex Upim (Foto Falcioni)
di Alessandra Pierini
«Non ci sarà nessun ristorante all’ex Upim, lo stiamo predisponendo per sette unità indipendenti, è quindi evidente che non sarebbe adatto ad una eventuale attività di ristorazione».
Marco Cardinali
A dirlo è Marco Cardinali, titolare della società che un anno fa ha acquistato l’immobile. Risponde così alla consigliera del Pd Ninfa Contigiani la quale, nei giorni scorsi, aveva paventato l’arrivo di una nuova attività di ristorazione. «Ci stiamo organizzando – spiega Cardinali – per portare nuovi esercenti non solo maceratesi. Ci sono diverse attività interessate anche belle realtà, le stiamo prendendo in considerazione ma stiamo aspettando che si calmino le acque del Covid. Non vorremmo affittare locali prima che si consolidi una prospettiva reale di futuro».
Tornando alla consigliera Contigiani, Cardinali chiarisce anche: «L’affermazione che la precedente governance del Comune avesse posto limiti sull’utilizzo dell’area non ha alcun fondamento, né alcuna discussione é mai avvenuta se non un generico “auspicio “ di rilancio di un ambiente fortemente degradato da tempo. Ciò che maggiormente mi sorprende è l’incapacità della politica di riconoscere il ruolo fondamentale che gli imprenditori possono avere nel rilancio, corretto e trasparente della città. Questo legame “partenariato pubblico/privato” può costituire (come in tanti comuni del nord ) una leva fondamentale per creare servizi e opportunità, fermo restando che gli imprenditori sono liberi di fare le proprie scelte nell’ambito delle regole istituzionali. Alla Contigiani, posso solo consigliare di evitare di strumentalizzare imprenditori /liberi cittadini per dar forza alle proprie tesi politiche che finiscono come spesso accade in smentite. La nostra tranquillità è proprio quella di rispettare le regole e soprattutto non appartenere a nessun partito politico e quindi è ovvio che avremmo avuto lo stesso comportamento anche se le dichiarazioni fossero arrivate da qualsiasi altro partito».
Riguardo invece i lavori iniziati in inverno, l’imprenditore è soddisfatto: «Siamo più o meno nel rispetto dei tempi. Inizialmente volevamo lasciare un solo ambiente ma subito dopo il Covid ha preso sempre più piede la vendita online e una vetrina così grande, difficilmente può interessare attività di rilievo. Abbiamo quindi deciso di segmentare lo spazio. A settembre saranno piazzate le prime vetrine nella parte posteriore. Per quanto riguarda la testa del locale, evidentemente è molto appetibile e ci sono anche grandi aspettative. Stiamo aspettando per fare la scelta migliore».
(
speriamo
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Speriamo che alla fine ne venga fuori qualcosa di buono…