Il centro vaccinale di San Severino
«Sono quasi 3.400 i vaccinati, tra chi ha ricevuto la prima e la seconda dose, al centro vaccinale di San Severino, alla data del 12 aprile». Ad annunciarlo in una nota il Comune. «Un esercito di anziani, la maggior parte delle persone sono state reclutate con la prima campagna destinata agli over 80, ma anche donne in gravidanza, soggetti vulnerabili, conviventi di soggetti ad alto rischio, carabinieri e rappresentanti delle forze di polizia e delle altre forze dell’ordine, operatori sanitari, operatori scolastici, volontari nel settore della sanità e chi svolge servizi per la comunità – precisa l’Ente -. Decine e decine i pazienti che, a giorni alterni, hanno frequentato la sala comunale Italia di via Roma trasformata, nelle ultime settimane, in punto vaccinale allestito dall’Asur Marche, nell’ambito della campagna antiCovid 19 della Regione, su concessione gratuita del Comune».
«Un lavoro enorme, uno sforzo organizzativo unico – sottolinea il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei -. Da sindaco, ma ancor prima da normale cittadino, mi sento solo in dovere di dire grazie. Grazie ai tanti volontari del gruppo comunale di Protezione civile della nostra città, ma anche dei paesi limitrofi, dell’Associazione nazionale Carabinieri, del Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta), agli agenti della Polizia locale e ai militari dell’arma che si sono prestati per fornire accoglienza e aiuto alla popolazione. Hanno allungato una sedia quando c’era bisogno, aiutato a salire un gradino a chi ne aveva necessità, sostenuto anche solo a parole le tante persone, alcune anziane e sole, talvolta alle prese con la normalissima paura di dover affrontare un momento importante necessario per vincere la battaglia contro una pandemia così violenta da fare milioni di vittime nel mondo. Dinnanzi a queste azioni e a questi gesti credo che anche le polemiche possano passare in secondo piano. La macchina organizzativa si è migliorata giorno dopo giorno, settimana dopo settimana: ci si è organizzati con numeri elimina code per limitare le file, con una struttura pressostatica per dare un rifugio agli anziani, con sedie e percorsi per garantire distanziamento e sicurezza, permettendo ai sanitari di svolgere il loro preziosissimo lavoro. Al personale medico e infermieristico, a quello di segreteria e alla Croce Rossa, va un altro ringraziamento sentito per come, nonostante la mole di lavoro, si è proceduto. Quando i numeri sono grandi – riflette il sindaco Piermattei – qualche piccola cosa che non va ci può anche incontrare ma l’importante è superarla per poi migliorarsi. Anzi, la struttura potrebbe ampliarsi per dare la possibilità di avere sei medici per le vaccinazioni di massa. Importante, lo ricordo a chi deve ancora sottoporsi alle vaccinazioni, è il rispetto degli orari che vengono comunicati dall’Asur». Tornando ai numeri registrati a San Severino nel punto vaccinale allestito alla sala Italia, il Comune precisa:«2.359 persone hanno ricevuto la prima dose, altre 853 anche la seconda dose. Ben 1.781 i vaccinati con la prima somministrazione avevano più di 60 anni. Con loro pure 470 operatori scolastici, 72 volontari nel settore sanità, 9 rappresentanti delle forze dell’ordine, 9 operatori sanitari, 7 operatori non sanitari, 6 soggetti vulnerabili, 1 donna in gravidanza, 1 convivente di soggetto ad alto rischio. Il richiamo per la seconda dose ha visto già tornare al punto vaccinale 817 anziani di età superiore ai 60 anni, 17 operatori scolastici, 14 volontari nel settore della sanità, 3 rappresentanti delle forze dell’ordine, 1 operatore sanitario e 1 paziente affetto da fibrosi cistica».
Centri vaccini, code e lunghe attese «Gestiamo più liste allo stesso tempo»
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