Piano vaccinale, tra dubbi e numeri
Ripa risponde in Consiglio comunale:
«Niente riservisti, sì all’overbooking»

MACERATA - Il consigliere con delega alla Sanità ha chiarito alcuni aspetti durante le interrogazioni di David Miliozzi, Elisabetta Garbati e Stefania Monteverde: «Vogliamo arrivare a 1.200 persone vaccinate al giorno». Sulle polemiche sulla priorità alla Protezione civile: «Sono categoria prioritaria, correttissimo quello che è successo»
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Il nuovo centro vaccinale di Piediripa

 

di Federica Nardi

Quanti vaccinati, di quali categorie? E i riservisti ci sono no? La Protezione civile può vaccinarsi prima di altre persone? A queste e altre domande ha risposto oggi Giordano Ripa, consigliere con delega alla Sanità, durante l’assise online di Macerata. L’occasione sono state due interrogazioni, la prima di David Miliozzi ed Elisabetta Garbati (Macerata insieme e Macerata Rinnova) e la seconda di Stefania Monteverde (Macerata bene comune). Entrambe sul tema campagna vaccinale.

Miliozzi ha ricordato che quando si parla di vaccini «c’è grande confusione e quando c’è confusione la strategia migliore è quella della trasparenza». Monteverde ha invece chiesto che i dati compaiano anche sul sito del Comune: «Ci interessa capire cosa succede nel nostro territorio», ha ribadito la consigliera. Risale inoltre a una settimana fa il caso, documentato da Cm, di un infermiere che ha chiamato la polizia al centro vaccinale (in via Capuzi, ora spostato a Piediripa, perché in dubbio sulla procedura per cui i volontari della Protezione civile si potessero vaccinare con le dosi avanzate a fine serata mentre la madre più anziana no. Un caso per cui c’è stata una levata di scudi da parte della Protezione civile, anche quella regionale, ma che non è l’unico. Ad Ancona l’avvocato Vannio Vecchioli ha presentato un esposto in Procura, descrivendo un episodio molto simile a quello maceratese.

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Giordano Ripa

Ripa in ogni caso ha esordito dicendo che «le liste dei vaccinati sono pubbliche e accessibili a tutti, non sono segrete», anche se in realtà essendo dati sensibili le liste con i nominativi non sono certo pubbliche o alla portata del cittadino o cittadina che voglia sapere se, ad esempio, il suo vicino di casa fuori dalle categorie prioritarie si sia vaccinato o no. O se magari sono stati vaccinati gli insegnanti che accoglieranno i propri figli nelle scuole riaperte. I dati sanitari sono infatti dati sensibili. Ripa aggiunge: «chiunque può consultare i dati dell’Asur Marche», oppure verificare le categorie «entrando nel sistema delle Poste». Il consigliere ha poi specificato, a margine del Consiglio, che «solo gli organi istituzionali possono accedere e i dati che possono essere verificati sono quelli dell’appartenenza o meno prevista dal piano vaccinale per il singolo soggetto e non i dati prettamente anagrafici». In ogni caso l’argomento che sta a cuore ai più, dato che i vaccini restano pochi rispetto alla popolazione, è a chi vanno le dosi in eccesso.

«Si procede secondo l’ordine di priorità indicato dal piano nazionale. La Protezione civile fa parte delle categorie prioritarie e quindi quello che è successo è correttissimo – spiega Ripa -. Siamo d’accordo con la linea regionale: se facciamo una categoria di riservisti si prenotano i 30enni e i 40enni senza patologie che si presentano come riservisti. Adesso la priorità è vaccinare gli over 80. Quindi non condividiamo il discorso delle liste di riserva ma per evitare di sprecare vaccini facciamo un overbooking con una decina di prenotati in più a giornata, anche se di solito non avanzano dosi».

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Il centro vaccinale in via Capuzi prima che fosse spostato a Piediripa

Infine i numeri sia del centro vaccinale di via Capuzi che nel nuovo spazio di Piediripa in via Teresa Noce, che ha inaugurato quattro giorni fa alla presenza anche del commissario nazionale Francesco Paolo Figliuolo. A Macerata gli aventi diritto sono circa «34mila – spiega Ripa -, perché gli under 18 e gli under 16 non sono soggetti a vaccinazioni. Dal 20 febbraio al 7 aprile nel polo vaccinale dell’oratorio sono state vaccinate tre categorie: gli over 80, il personale scolastico e i volontari della Protezione civile. Tra gli over 80 hanno ricevuto la prima dose 7.802 persone, 4.765 anche la seconda dose. Del personale scolastico ci sono styate 945 prime dosi, 34 seconde. Per la Protezione civile 152 prime dosi e 45 seconde dosi. I 1.200 soggetti delle forze dell’ordine sono stati vaccinati a Piediripa negli ambulatori dell’istituto di medicina preventiva». Nel nuovo centro vaccinale di Piediripa invece «1.082 over 80 hanno ricevuto la prima dose, 53 la seconda, 522 del personale scolastico la prima dose e 1 seconda dose. Ci sono stati anche 45 ritardatari del settore sanitario e 742 pazienti vulnerabili con patologie gravi, che in parte avevano iniziato la vaccinazione nella biblioteca dell’ospedale. A questi si aggiungono 22 studenti universitari di medicina che erano rimasti indietro per una svista».

L’obiettivo, conclude Ripa, «è arrivare a 1.200 persone vaccinate al giorno. Non dipende esclusivamente da noi ma dal fatto che arrivino o meno i vaccini».



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