Il nuovo centro vaccinale di Piediripa
di Federica Nardi
Quanti vaccinati, di quali categorie? E i riservisti ci sono no? La Protezione civile può vaccinarsi prima di altre persone? A queste e altre domande ha risposto oggi Giordano Ripa, consigliere con delega alla Sanità, durante l’assise online di Macerata. L’occasione sono state due interrogazioni, la prima di David Miliozzi ed Elisabetta Garbati (Macerata insieme e Macerata Rinnova) e la seconda di Stefania Monteverde (Macerata bene comune). Entrambe sul tema campagna vaccinale.
Miliozzi ha ricordato che quando si parla di vaccini «c’è grande confusione e quando c’è confusione la strategia migliore è quella della trasparenza». Monteverde ha invece chiesto che i dati compaiano anche sul sito del Comune: «Ci interessa capire cosa succede nel nostro territorio», ha ribadito la consigliera. Risale inoltre a una settimana fa il caso, documentato da Cm, di un infermiere che ha chiamato la polizia al centro vaccinale (in via Capuzi, ora spostato a Piediripa, perché in dubbio sulla procedura per cui i volontari della Protezione civile si potessero vaccinare con le dosi avanzate a fine serata mentre la madre più anziana no. Un caso per cui c’è stata una levata di scudi da parte della Protezione civile, anche quella regionale, ma che non è l’unico. Ad Ancona l’avvocato Vannio Vecchioli ha presentato un esposto in Procura, descrivendo un episodio molto simile a quello maceratese.
Giordano Ripa
Ripa in ogni caso ha esordito dicendo che «le liste dei vaccinati sono pubbliche e accessibili a tutti, non sono segrete», anche se in realtà essendo dati sensibili le liste con i nominativi non sono certo pubbliche o alla portata del cittadino o cittadina che voglia sapere se, ad esempio, il suo vicino di casa fuori dalle categorie prioritarie si sia vaccinato o no. O se magari sono stati vaccinati gli insegnanti che accoglieranno i propri figli nelle scuole riaperte. I dati sanitari sono infatti dati sensibili. Ripa aggiunge: «chiunque può consultare i dati dell’Asur Marche», oppure verificare le categorie «entrando nel sistema delle Poste». Il consigliere ha poi specificato, a margine del Consiglio, che «solo gli organi istituzionali possono accedere e i dati che possono essere verificati sono quelli dell’appartenenza o meno prevista dal piano vaccinale per il singolo soggetto e non i dati prettamente anagrafici». In ogni caso l’argomento che sta a cuore ai più, dato che i vaccini restano pochi rispetto alla popolazione, è a chi vanno le dosi in eccesso.
«Si procede secondo l’ordine di priorità indicato dal piano nazionale. La Protezione civile fa parte delle categorie prioritarie e quindi quello che è successo è correttissimo – spiega Ripa -. Siamo d’accordo con la linea regionale: se facciamo una categoria di riservisti si prenotano i 30enni e i 40enni senza patologie che si presentano come riservisti. Adesso la priorità è vaccinare gli over 80. Quindi non condividiamo il discorso delle liste di riserva ma per evitare di sprecare vaccini facciamo un overbooking con una decina di prenotati in più a giornata, anche se di solito non avanzano dosi».
Il centro vaccinale in via Capuzi prima che fosse spostato a Piediripa
Infine i numeri sia del centro vaccinale di via Capuzi che nel nuovo spazio di Piediripa in via Teresa Noce, che ha inaugurato quattro giorni fa alla presenza anche del commissario nazionale Francesco Paolo Figliuolo. A Macerata gli aventi diritto sono circa «34mila – spiega Ripa -, perché gli under 18 e gli under 16 non sono soggetti a vaccinazioni. Dal 20 febbraio al 7 aprile nel polo vaccinale dell’oratorio sono state vaccinate tre categorie: gli over 80, il personale scolastico e i volontari della Protezione civile. Tra gli over 80 hanno ricevuto la prima dose 7.802 persone, 4.765 anche la seconda dose. Del personale scolastico ci sono styate 945 prime dosi, 34 seconde. Per la Protezione civile 152 prime dosi e 45 seconde dosi. I 1.200 soggetti delle forze dell’ordine sono stati vaccinati a Piediripa negli ambulatori dell’istituto di medicina preventiva». Nel nuovo centro vaccinale di Piediripa invece «1.082 over 80 hanno ricevuto la prima dose, 53 la seconda, 522 del personale scolastico la prima dose e 1 seconda dose. Ci sono stati anche 45 ritardatari del settore sanitario e 742 pazienti vulnerabili con patologie gravi, che in parte avevano iniziato la vaccinazione nella biblioteca dell’ospedale. A questi si aggiungono 22 studenti universitari di medicina che erano rimasti indietro per una svista».
L’obiettivo, conclude Ripa, «è arrivare a 1.200 persone vaccinate al giorno. Non dipende esclusivamente da noi ma dal fatto che arrivino o meno i vaccini».
Scusate ma non riesco a capire. Se le priorità sono queste sotto indicate, e non c'è motivo di pensare che la Regione non le rispetti, come è possibile essersi registrati il primo giorno in cui era possibile per le persone con elevata fragilità, con tanto di conferma, e non essere nemmeno stati convocati? In linea con il Piano nazionale del Ministero della Salute approvato con decreto 12 marzo 2021, la vaccinazione rispetta il seguente ordine di priorità: persone di età superiore agli 80 anni; persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari; persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni, utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato COVID-19 Vaccine AstraZeneca) come da recente indicazione dellAIFA. Parallelamente alle suddette categorie è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del COVID-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private. A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo lordine indicato. Le persone, che hanno già ricevuto una prima somministrazione, potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino. Roma, 9 aprile 2021 IL COMMISSARIO STRAORDINARIO PER LEMERGENZA COVID 19 Generale di Corpo dArmata Francesco Paolo FIGLIUOLO P.S. Attualmente la protezione civile, come militari e insegnanti che non abbiano già fatta la prima dose, non possono essere vaccinati se non per età o salute. Questo ha detto il Governo.
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stamattina al nuovo centro vaccini le attese sono state di circa 2 ore a causa della pessima organizzazione della parte “burocratica”, con conseguenti e ovvi assembramenti, prescindendo da quelli “causati dagli anziani che non rispettano l’orario”, come gia’ detto da quello che non aveva portato i compiti xche’ glieli aveva mangiati il cane.
ma quanto ci vorra’ ad organizzarsi un po meglio e con qualche persona in piu’…….
Prima dose del vaccino fatta Sabato a Piediripa.
Un grandissimo grazie a tutto il personale e complimenti per l’organizzazione e la location.
Veramente tutto è stato perfetto.
Solo un piccolo neo:
il chiacchiericcio, quasi vociare, di chi sta aspettando il turno (c’era anche l’assessore Monteverde a fare salotto anche troppo vicino a me) crea un rumore di fondo che sicuramente disturba il personale che sta lavorando.
Le liste dei vaccinati per la privacy non possono essere pubbliche, sono riservate agli operatori sanitari e a pochi altri.
Ho effettuato un conteggio rapido dei numeri forniti dal consigliere Giovanni Ripa.
Il totale complessivo tra prima e seconda dose e compresi gli uomini e donne delle forze dell’ordine è pari a 14410 soggetti che diviso il numero dei giorni a partire dal 15 febbraio (inizio effettivo della campagna)pari a 56 dà come risultato 257 vaccinazioni al giorno!
Credo che sia un numero veramente risibile. Forse è opportuno correre e non fare convegni, dibattiti e visite politiche giornaliere.