Luciano Diomedi, presidente ordine provinciale farmacisti
di Francesca Marsili
Le vaccinazioni anti-Covid anche nelle farmacie marchigiane. L’annuncio arriva dal Ministro della Salute Roberto Speranza che nel pomeriggio ha firmato il protocollo con regioni e farmacisti dichiarando: «Oggi facciamo un altro importante passo avanti per renderla più veloce e capillare». Esprime soddisfazione Luciano Diomedi, presidente dell’ordine dei farmacisti di Macerata: «Questa è la strada giusta. Vaccineremo con Johnson & Johnson, quasi certamente inizieremo entro la fine di aprile, subito dopo la consegna in Italia del vaccino americano previsto per il 16». Che anche i farmacisti marchigiani potessero divenire attori della campagna vaccinale era nell’aria già da qualche tempo. La scorsa settimana infatti la Regione Marche aveva inviato loro – attraverso gli ordini provinciali – la richiesta di adesione ad un corso di formazione promosso dall’Istituto superiore di Sanità per accedere al percorso di formazione del soggetto vaccinatore. L’obiettivo di inserire anche i farmacisti nella campagna di immunizzazione contro il Covid-19 è quello di fornire un’accelerazione assieme a una maggiore capillarità. «E’ motivo di orgoglio per noi farmacisti contribuire in modo attivo alla vaccinazione – sottolinea Diomedi- ci mettiamo a disposizione della Regione per vaccinare il maggior numero di persone con un protocollo studiato e firmato dalle associazioni sindacali e dal governo ». L’adesione del farmacista di essere anche vaccinatore è su base volontaria, nella provincia di Macerata su 780 iscritti 450 hanno aderito al corso di formazione «questo significa che probabilmente ogni farmacia delle 105 presenti in provincia avrà un farmacista vaccinatore in sede», spiega il presidente dell’ordine.
La farmacia diventerà punto vaccinale se avrà i requisiti strutturali: un punto di accettazione, un’area di preparazione, una di somministrazione e una di monitoraggio. Suo il compito dell’organizzazione generale, sia per gli adempimenti amministrativi e che per quelli più legati alla professione, come la preparazione delle dosi. Si parte dalle attività amministrative di registrazione e comunicazione dei dati, la gestione del consenso informato e della scheda dati anamnestici, così come la conservazione e tracciatura del vaccino, la preparazione galenica e la predisposizione del materiale necessario all’inoculazione. Tra gli altri ambiti di attività condivisi con la Regione, c’è poi la prenotazione in farmacia della vaccinazione tramite l’utilizzo del programma informatico regionale. «La figura del farmacista vaccinatore parte dal 2006, quando nessuno ci credeva – sottolinea il farmacista – diventarlo per l’inoculazione del vaccino contro il Covid-19, ha imposto dei requisiti ancor più selettivi: oltre al corso istituito dall’Iss, il farmacista dovrà ottenere il nullaosta da un medico che sarà suo tutor fino all’acquisizione di tutte le autonomie».
Nella farmacia si vaccinerebbe in modo molto più veloce, molto molto più veloce...
Quindi chiunque può effettuare le vaccinazioni, in qualunque ambiente e senza la sicurezza data da personale in grado di affrontare un eventuale reazione avversa immediata. Bene, bastava saperlo che un corso online sostituisce anni di università. Un in bocca al lupo a tutti!
Barbara Arpiani beh mi sembra di ricordare che un farmacista debba conseguire appena appena una laurea però se lei dice che posso farlo con un corso on line....
Fabio Barboni si ma non in medicina, ergo non è abilitato alla somministrazione di farmaci. Infatti verrà loro fatto seguire un corso on line. Crede davvero che questa possa essere la soluzione ad una campagna vaccinale di massa? Piccoli locali adibiti ad altro? O forse è straora di trovare grandi spazi inutilizzati con molte postazioni, personale qualificato e vaccinare 24 h al giorno? In sicurezza. Mi dica lei cosa sceglierebbe potendo.
Barbara Arpiani me ne vado dal Farmacista e lascio posti ad altri potenzialmente più fragili nei centri vaccinali perché purtroppo siamo in tempi duri dove il noi va messo davanti all'io oppure inutile stare qui a dire la hanno vaccinato 1000milapersone qui 4 perché qui su 4 3 astrazeneca no 2 guarda che se sto male te faccio causa a te e ai tuoi discendenti per 3 generazioni, 1 ha 8 allergie 2 vogliono la poltrona massaggiante e forse alla fine 1 se ritira all'ultimo perché non se sa mai.
Barbara Arpiani innanzi tutto in alcuni paesi vaccinano dentro ai tendoni, ti devono fare una iniezione non una operazione a cuore aperto, basta una sedia, non serve un open space di 100 mq; se si organizzano magari con 20 appuntamenti al giorno solo tre farmacie potrebbero fare 60 vaccini al giorno 300 in una settimana 1200 in un mese ossia la popolazione di una piccola cittadina, milioni in tutta Italia, sgravando di molto i centri vaccinali dove si potrà continuare a fare vaccini per persone che necessitano di maggiori attenzioni;il fatto che venga fatto un corso on line che significa!? Anche noi avvocati facciamo corsi on line però io rimango un avvocato che con laurea ed esperienza alle spalle che ha fatto un corso on line per ampliare le proprie competenze, un po' diverso da Pinco pallo che con la seconda media e due figure pensa di essere il nuovo Carnellutti per ave letto mezzo articolo su Studio Cataldi; vede in questa sua risposta si riassume tutta la supponenza dell'ignoranza: illusione, tutta moderna e figlia dei social, che un piccolo rudimento scientifico letto e spesso poco dopo dimenticato, possa essere assunto al pari di una profonda conoscenza.
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Ma non era il Johnson&Johnson?