di Alessandra Pierini
Il week end è stato intenso per molti dei medici di base della provincia di Macerata. Ricevute le prime dosi di vaccini, infatti, molti si sono mobilitati per distribuirle prima possibile e fuori dall’orario di ambulatorio. Alcuni medici hanno persino deciso di approfittare della domenica per poter procedere con le somministrazioni senza togliere tempo al resto dei pazienti.
A San Ginesio la vaccinazione a domicilio è avvenuta sabato pomeriggio. Ancora una volta il dottor Pietro Enrico Parrucci e la dottoressa Orietta Lattanzi hanno fatto squadra, come stanno facendo dall’inizio della seconda ondata pandemica. «Ci hanno dato un flacone di Moderna ciascuno, da ognuno siamo riusciti a ricavare 11 dosi quindi mettendoci insieme erano 22, vanno fatte entro sei ore, poi sabato pomeriggio abbiamo raggiunto i pazienti che avevano fatto richiesta di vaccinazione domiciliare nel nostro territorio di competenza».
Un giro durato 4 o 5 ore ma molto atteso da persone particolarmente fragili che confidano nel vaccino per ritrovare un po’ di serenità. Un percorso virtuoso quello che passa attraverso i medici di base ma che rischia già di “intopparsi” sul nascere. «Oggi avremmo dovuto ricevere altre dosi – spiega Parrucci – ma questa mattina una circolare ci ha informato che non li avremo prima di diversi giorni. Con questi numeri così ridotti non arriveremo facilmente al risultato finale». E se nessun paziente ha avuto problemi o effetti collaterali, «l’unico effetto collaterale – sancisce Parrucci – è la burocrazia. Per ogni vaccinazione sono richieste 4 firme del paziente che molte volte non riesce a scrivere. In più la faccenda si complica, quando si tratta di inserire la pratica nel sistema. Ci vuole troppo tempo, il procedimento è macchinoso. L’aiuto dei medici di base sarà determinante se saranno snellite le procedure».
Calorosa l’accoglienza da parte dei pazienti, con qualche incertezza. «I più arzilli ci hanno chiesto “Di che marca è?”» racconta Parrucci.
Il presidente dell’Ordine dei Medici Romano Mari, conferma la fervente attività dei medici di base pur con la poca disponibilità di dosi. «Si sono subito attrezzati per distribuire le dosi a disposizione. Oggi c’è stato un problema di distribuzione dei nuovi flaconi quindi dovremo attendere che arrivino».
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Non escono.per chi.è malato.ma vanno a domicilio per fare i vaccini
Fatemi capire bene... I medici di base fino ad oggi non sono andati a casa per curare i pazienti perché avevano protocolli.. Dello stato con vigile attesa e tachipirina.. Ma per il vaccino fanno il porta a porta?? Chiedo è!!! domandare è lecito risp intelligentemente è cortesia
Anche i medici di base maceratesi sabato e domenica hanno vaccinato gli "allettati" a domicilio
Qualcuno sa dirmi quando iniziano a Colmurano
La Super dottoressa Lattanzi, solo da volere bene a questa professionista
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