di Francesca Marsili
Lo stesso premier Draghi ieri, intervenendo in Parlamento, ha sottolineato come – nella strategia vaccinale – abbiamo da imparare da chi fa meglio e più in fretta di noi come la Gran Bretagna. Con 800mila vaccinazioni al giorno la campagna vaccinale inglese è divenuta un modello. Fabrizio Cecaro, cardiologo maceratese che svolge la sua professione al Darent Valley Hospital, nel Kent, e al Queen Mary’s hospital di Londra spiega quali sono i punti di forza della campagna di immunizzazione britannica.
Il piano vaccinale inglese procede spedito, qual è la strategia?
In realtà all’inizio il piano vaccinale inglese sembrava un azzardo. Devo dire però, anche per esperienza personale, essendo stato operativo presso un reparto Covid sia nel corso della prima che della seconda ondata, che i numeri hanno dato ragione al premier Johnson. Si è presa la decisione di immunizzare da subito con una sola dose il maggior numero di pazienti fragili o a rischio, procrastinando la seconda dose a tre mesi di distanza dalla prima. Ciò alla luce dei Trials vaccinali che suggerivano lo sviluppo di un’immunità significativa anche dopo una singola inoculazione. È stata una decisione difficile, soprattutto in un Paese che si vanta di applicare l’“evidence based medicine”, che però ha premiato.
Quali sono stati i risultati?
«Una riduzione del 91% delle morti di ultraottantenni e del 85% degli ultrasessantenni. In aggiunta a ciò, i cospicui approvvigionamenti di vaccini, la partenza in anticipo rispetto all’Italia e la gestione centrale e non locale (anche perché qui non c’è l’equivalente delle nostre regioni) hanno consentito di ottimizzare i risultati, sino a raggiungere quasi un milione di vaccinazioni al giorno.
Come ci si prenota per il vaccino in Gran Bretagna?
Il sistema sanitario nazionale (Nhs) provvede a contattare i pazienti che rientrano nelle categorie per cui è prevista la vaccinazione. Per tutti gli altri si utilizza il sito dell’Nhs: si inseriscono i propri dati ed il sistema automaticamente controlla se si ha diritto alla vaccinazione, fornendo anche i dettagli del centro più vicino. Le somministrazioni vengono effettuate in tre modi: dal medico di famiglia, in ospedale o nei centri vaccinali che sono sul territorio. Per chi vive lontano da questi ci sono anche più di 200 farmacie abilitate.
Sono state previste liste di attesa per somministrare le dosi rimanenti a fine giornata?
Non sono contemplate inoculazioni a soggetti “non previsti”. Normalmente i centri vaccinali, inclusi i medici di base, provvedono a contattare in tempo le persone in lista d’attesa per minimizzare gli sprechi del vaccino.
Qual è il segreto di Boris Johnson per questo successo e in cosa l’Europa e l’Italia hanno sbagliato?
Il Regno Unito ha imparato dai propri errori: ha pagato un prezzo altissimo in termini di contagi e vittime all’inizio della pandemia, poi però qualcosa è cambiato. La scelta della vaccinazione rapida di tutti gli individui a rischio, privilegiando la singola dose, i controlli meticolosi alle frontiere (con la quarantena in hotel dedicati, per le persone provenienti dai “paesi in lista rossa”) e l’organizzazione centrale e quasi militare delle vaccinazioni hanno fatto la differenza.
Lei è appena rientrato a Londra dalla provincia di Macerata che è in questo momento in zona. Quali sono le misure attualmente messe in atto da Boris Johnson?
Il premier un mese fa, confortato dai dati in deciso miglioramento, ha tracciato una “road map” delle riaperture. Si è iniziato con le scuole che dallo scorso 8 marzo sono tornate ad accogliere gli studenti di ogni grado, seguite dai negozi e dalle palestre che riapriranno dal 12 aprile ed infine dai ristoranti che torneranno ad accogliere persone sedute ai tavoli dal 17 maggio. Dal 21 giugno ci sarà la completa rimozione di tutte le restrizioni. Ovviamente, stando così le cose, viste le mille variabili (le cosiddette “varianti” su tutte) a cui questa pandemia ci ha preparato.
Oltre ad essere un cardiologo ai vertici della sanità inglese, lei è anche ufficiale medico di Riserva Selezionata dell’Esercito Italiano. Cosa ne pensa della nomina del generale Figliuolo a commissario straordinario per l’emergenza Covid-19?
Mi onoro di essere capitano medico dell’Esercito e proprio a Torino, dove ho svolto il servizio militare, ho incontrato il generale Figliuolo che ho molto stimato. Essendo un esperto di logistica sono fiducioso che svolgerà al meglio il ruolo affidatogli.
La sospensione poi revocata di AstraZeneca sembra aver minato la fiducia dei cittadini nei confronti di questo vaccino. Il Regno Unito è il Paese europeo dove è stato somministrato il maggior numero di dosi…
Il vaccino AstraZeneca è stato somministrato a quasi la metà dei vaccinati qui in Inghilterra, quasi 13 milioni di persone, senza alcun effetto collaterale significativo. Parliamo di persone per la vasta maggioranza dei casi di età maggiore a 60 anni e con patologie pregresse. Una discreta percentuale dei vaccinati era costituita da individui più giovani ma a rischio di contagio da Covid, come quelli impiegati dall’Nhs. Anche qui, senza problematiche particolari. Sia l’agenzia europea del farmaco (Ema) che quella inglese (Mhra) che quella italiana (Aifa), dopo aver effettuato una revisione specifica, non hanno evidenziato alcun link con i fenomeni tromboembolici occorsi in alcuni individui cui era stato somministrato pochi giorni prima il vaccino dell’AstraZeneca. In aggiunta a ciò è stato da poco pubblicato uno studio americano che sembra mostrare un’efficacia migliore del previsto del vaccino della società anglo-svedese.
Basta osannare Figliuolo, lo osannerete una volta che avrà portato a termine quelle che ad ora sono solo chiacchiere. Gli altri ne escono, noi ancora stiamo nel limbo.
La Gran Bretagna ha fatto un accordo con Astrazeneca; che fosse distribuito prima loro...cosa che l'UE non ha fatto con nessun 'vaccino", ora , sembrerebbe che stia rimediare. Prima di elogiare o condannare, vanno conosciuti i fatti
Doriana Giulietti il vaccino è stato prodotto da AstraZeneca (società per altro anglo svedese) ma è stato sperimentato nell'università di Oxford. Eccoappunto, vanno conosciuti i fatti, il vaccino è inglese al 100%, perché sperimentato in una università inglese e perché in Inghilterra, a differenza dell'Italia INVESTONO in ricerca.
Morena Tiberi verissimo lo sapevo, verissimo anche l'accordo firmato, con Astra, per ricevere in primis e più dosi.
Bravissimo e sempre disponibile dottore !
Un eccellente cardiologo nonostante lavori a Londra è molto disponibile.....
Condivido volentieri. Professionista impeccabile. Persona squisita e assolutamente affidabile.
Un eccellente cardiologo, sempre disponibile soprattutto un professionista impeccabile.
Fabrizio Cecaro ottimo rappresentante dell'ITALIA nel mondo
Eccellente cardiologo
Il 21 giugno ?!! I virtuosi riaprono a estate inoltrata ???? È uno scherzo ?
Medico molto professionale e disponibile.
Il mio cardiologo...
Tullia Leoni anche il mio
Il mio cardiologo di fiducia per la visita sportiva alle terme di Tolentino
Grande Cecaro
eccellente persona come il PapaSaverio
Francy Felicioni il Papà è stato il mio prof alle medie
Maria Giovanna Salvucci anche a me e a tua sorella Tamara...
Beato tu! Hai fatto bene ad andartene
Il cardiologo migliore nelle Marche
Super il mio cardiologo
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UK: ecco come si fa. Ottimo lavoro di BoJo. In questi giorni noi, invece, stiamo vedendo i risultati del lavoro di gonde ed i pdioti.
Diminuzione degli Ultraottantenni morti di Covid, immagino.
E’ evidente che in Inghilterra non hanno utilizzato l’Oratorio della Parrocchia, ne telefonato a casa x rimandare la vaccinazione x problemi ridicoli. La pista da sci fa ridere? forse, ma questi fanno piangere…
E già, come si fa a non lodare l’operato di BoJo dopo che il Regno Unito è stato uno dei paesi europei con il più alto numero di decessi per covid ogni cento abitanti. La “bravura” di BoJo sui vaccini sta nel fatto che il RU se li produce in casa… Cosa sulla quale ha meriti pari a zero
Così è se vi pare…
https://www.informazione.it/a/10852DFB-EC52-4922-B251-05E7559D2499/Vaccino-Becchi-attacca-Tg1-zero-morti-in-UK-Notizia-falsa-502-decessi
Forse questo è uno dei benefici di non dipendere più dall’Europa. Poi in Italia purtroppo non abbiamo un politico con le “pall.e” e intelligente che sia capace di prendersi veramente a cuore il problema e soprattutto delle responsabilità. E questo mi fa veramente inca.zzare perchè oltre il fatto che sono ben pagati, giocano con la salute e la vita delle persone.
Il pragmatismo degli Inglesi ha dato sempre vantaggi alla UK,dai tempi di Winston Churchill ad oggi con premier Boris Johnson. Noi non sappiamo mantenere i risultati ottenuti con sacrifici e meriti di tutti, perchè affondiamo in polemiche infinite dai risultati controproducenti.Il 25 settembre 2020 l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha postato sul suo profilo twitter un video che omaggia l’Italia per come ha affrontato la pandemia da nuovo coronavirus.Eravamo i migliori in Europa per contagi, ricoveri anche in terapia intensiva e decessi: Gli Inglesi divennero presto i peggiori d’Europa. Poi da gennaio 2021 la situazione si è invertita. Loro i migliori, noi i peggiori. Vorrei far notare che oggi muoiono per COVID in Inghilterra meno di 1/3 degli Italiani. Merito delle vaccinazioni, ma anche di una road map delle riaperture graduale: scuole 8 marzo, negozi e palestre 12 aprile, ristoranti 17 maggio. Per il 21 giugno è prevista la completa rimozione di tutte le restrizioni. Occorre essere previdenti e responsabili governando la situazione in base ai dati e soprattutto capire che è meglio una chiusura oggi se necessaria per uscire prima dalla situazione pandemica. Altrimenti più rischi a tutti i livelli con maggiore possibilità che si selezionino ceppi virali nuovi e più invasivi.
Come non inginocchiarsi in adorazione di fronte ad istituzioni scientifiche capaci di analisi così intelligenti, sapienti e veritiere?
https://www.fanpage.it/esteri/loms-elogia-litalia-pioniera-nella-gestione-del-coronavirus-ha-salvato-molte-vite/
io aspetterei a cantar vittoria, L ‘imprevedibilità di questa pandemia ci ha insegnato che nulla è dato per scontato, magari la sola somministrazione della prima dose si rivelerà in futuro una scelta sbagliata..
Almeno in Inghilterra lo dicono che l’immunità dura sei mesi…
https://www.repubblica.it/esteri/2021/03/27/news/gb_avanti_tutta_coi_vaccini_da_settembre_via_alla_terza_dose_-294072872/