di Luca Patrassi
«Il nuovo ospedale di Macerata si fa, io lo voglio fare, il governatore Francesco Acquaroli ha sempre detto di volerlo fare. Non è cambiato nulla, non mi risulta. Non scherziamo, a Macerata lo stop al nuovo ospedale è un’ipotesi che nemmeno voglio prendere in considerazione». Il sindaco Sandro Parcaroli usa parole chiare e nette, poi scherza anche: «Mi lego a quel bellissimo campo di girasoli che ho visto alla Pieve. In campagna elettorale con Acquaroli eravamo andati a fare un sopralluogo ed abbiamo deciso di andare avanti. Il problema riguarda gli ospedali unici di altri territori della regione tipo Ascoli-San Benedetto e Pesaro, non Macerata che ha un ospedale vecchio di cinquanta anni e deve esserne realizzato uno nuovo. Ripeto, non scherziamo sul nuovo ospedale di Macerata: sono il sindaco, l’ospedale voglio vederlo realizzato. Con qualunque procedura, chiavi in mano o non in mano purché si faccia un’opera importante per il capoluogo di provincia. Ripeto: l’ospedale si fa, per me non è cambiato niente ed anche per la Regione. Non si torna indietro in alcun modo». Il primo cittadino maceratese non prende nemmeno in considerazione l’ipotesi che la Regione possa valutare il cambio di rotta: «Macerata ha una struttura ospedaliera obsoleta, vecchia di 50/60 anni che non può andare avanti: l’unica soluzione è il nuovo ospedale».
In difesa dell’ospedale provinciale, oggi pomeriggio è intervenuto il consigliere regionale Romano Carancini che ha criticato la giunta Acquaroli. Come lui, anche l’ex assessore Angelo Sciapichetti chiede che non si cancelli ciò che finora è stato fatto: «Dopo poco più di trenta giorni di governo stanno già scoppiando le prime contraddizioni.
Sono già iniziati i primi scontri nella maggioranza. Sugli ospedali Acquaroli non si capisce bene di cosa parli o meglio, lancia segnali di fumo, dice: “fino a quando sarò io il presidente non si faranno ospedali unici”. In verità nessuno nella nostra provincia ha mai parlato di ospedale unico ma di ospedale provinciale. La risoluzione della Lega approvata ieri in Consiglio regionale sulla revoca della delibera che individuava il sito per la nuova struttura ospedaliera dell’Area vasta 5 e il contemporaneo scontro (tanto da richiedere la prima verifica di maggioranza) sull’ospedale di Muraglia di Pesaro, non lascia presagire niente di buono per Macerata. Non provino a fare un passo indietro sull’ospedale provinciale di Macerata perché scateneremo l’inferno. Dovranno fare i conti con tutti i maceratesi. Giù le mani – ammonisce Sciapichetti –. Le procedure sono avviate, l’iter è a buon punto, e bisogna andare avanti con determinazione. Ora se ne sono capaci, debbono portare a termine il processo amministrativo che noi abbiamo portato avanti con determinazione e convinzione. Noto invece con piacere che da circa un mese è cambiato l’atteggiamento spavaldo e bellicoso usato durante la prima fase della pandemia dell’assessore alla sanità Saltamartini. Adesso non può (come ha sempre fatto in passato), addossare la responsabilità agli altri. Non basta più invocare ad ogni pie’ sospinto la meritoria opera dell’esercito, adesso è chiamato a dare risposte, deve risolvere problemi non facili che si scontrano con la carenza di un personale (medici ed infermieri) che non si trova facilmente sul mercato del lavoro o se si trova, va a scoprire (come nel caso degli infermieri) servizi essenziali come quelli prestati nelle case di riposo. Oggi, se volessimo ripagarlo con la sua stessa moneta (chi non ricorda le sue assurde ed offensive dichiarazioni del marzo scorso?) potremmo accusarlo della situazione difficile che si è creata in tante case di riposo, ma noi non lo facciamo perchè ci rendiamo conto della drammaticità del momento dovuta ad una pandemia che non ha precedenti, anzi, abbiamo già detto che siamo disponibili, (se richiesto) a fare volontariamente la nostra parte».
«Stop agli ospedali unici, la decisione è maturata dopo un confronto con i territori»
Acquaroli fa il punto a Camerino: «Sì a nuovi ospedali, no a quello unico»
Bello il posto.. Vicino a una discarica...
Giù le mani?!?!?!
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secondo l acquarolo no per il parcarolo si…dai pero…. ora che la dx ha “finalmente” conquistato i punti strategici mostriamo decisiosinismo…sennò era meglio continuare a fare opposizione
Questo è il primo degli enigmi che ci proporrà questa ventata di novità e libertà
prova
qaundo parlavo con qualcuno del personale circa la realizzazione dell’ospedale unico mi veniva risposto che loro sarebbero andato in pensione lavorando ancora nel vecchio ospedale.
Me ne intendo poco, ma cosa darebbe in più un ospedale unico? Alta chirurgia alla pari di Ancona? Superiore ad Ancona? Più letti? più parcheggio? Maggiore raggiungimento veloce dalla provincia?
Quando Sandro Parcaroli era in campagna elettorale e si diceva d’accordo con Carancini pensavo che lo dicesse solo per scavalcare il PD. Invece, oggi sappiamo che anche allora era convinto della bontà dell’operazione.
Intanto – chiedo: il costo?, Ci sono i soldi? Si devono sottrarre ad altre cose importanti? L’ospedale unico non ha senso se certe cose già le fanno gli ospdali di Civitanova Marche e di Camerino… Le popolazioni di Civitanova Marche e di Camerino sono d’accordo a depotenziare i loro ospedali? Perchè un conto è la distanza di Corridonia con Macerata, un’altra cosa la distanza di Civitaniova Marche e di Camerino con Macerata.
Personalmente ci ho capito poco, pure perchè non mi sembra di quali eccellenze Carancini vantasse il nuovo ospedale unico.
Quindi, adesso che il sindaco Parcaroli ha preso il pallino dell’uspedale unico, faccia sapere ai suoi elettori il costo dell’opera, i tempi di realizzazione e soprattutto di quali eccellenze l’uspedale unico verrebbe dotato. Perchè, se non ci fossero nuove eccellenze, il fatto che sia vecchio di 50 anni, l’attuale ospedale lascia il tempo che trova, salvo il parcheggio, che non è sufficiente, dato che 50 anni fa non esisteva il flusso di auto di oggi.
Bravo, sindaco Parcaroli. In generale, comunque, occorre sottrarsi, tanto più dopo l’esperienza della pandemia, da una polemica tutta fissata sugli ospedali, quando non solo l’urgenza del momento ma le stesse prospettive future, e mica da oggi, ci indicano anche e per certi versi soprattutto nella medicina del territorio l’ambito dove intervenire e innovare radicalmente.
L’idea del grande ospedale unico con poco o nulla attorno non era l’alternativa efficiente all’insostenibilità e improbabilità dei piccoli ospedali diffusi; era piuttosto l’altra faccia di una sanità che si affida all’ospedale come risposta privilegiata se non, appunto, unica rispetto ai bisogni delle persone e dei territori.
Se però, e non da oggi, si è passati a scenari, da inquadrare e definire meglio poi nel nuovo piano socio-sanitario, in cui, nel caso nostro, l’ospedale di I livello (che fino a l’altro ieri tutti chiamavano unico contribuendo agli equivoci: i favorevoli e i contrari) non sorge come oasi nel deserto ma come realtà baricentrica rispetto ad una rete ospedaliera, di medicina territoriale e di servizi, perché allora tornare indietro?
Semmai andiamo avanti, cominciando a ripensare, migliorare e ricostruire ciò che sta prima e dopo l’ospedale, ciò che costituisce per tante ragioni un altro terreno di prova per un servizio sanitario nazionale (e regionale) che sia tale.
Il problema di fondo, da risolvere alla luce di una rilettura critica della politica sanitaria regionale degli ultimi anni che ha evidenziati enormi limiti, soprattutto durante la passata e la presente fase di pandemia, è se questo ospedale debba essere il nuovo ospedale di Macerata o l’unico ospedale della provincia di Macerata. Questa seconda ipotesi non mi convince affatto.
Avanzare sempre, indietreggiare mai! Si farà!! Io lo voglio!!!! Ma chi si crede di essere? Ma cala da sa scala!! Se solo uno dei tanti sindaci del Maceratese. Non conti più del sindaco di qualsiasi paesino o paesotto della zona. Ognuno di loro ha i tuoi stessi diritti e i suoi punti di vista. E non illuderti che ci sia una scala di presunzione graduata a misurare.
Ma perché non si ampliano gli ospedali che già ci sono? Continuare la politica dell’accentramento e dell’ ammasso della sinistra? I servizi sociali importanti devono essere decentrati il più possibile perché solo cosi sono più “umanizzati” e meno distaccati dalla persona.
Vi prego di non rispondere a caso. L’Ospedale Unico di Primo Livello non fa chiudere altri ospedali. Non possiamo intasare sempre Torrette che chiede di lasciargli spazio per raggiungere alte specializzazini. Non possiamo mandare come succede i marchigiani a curarsi lontano dalle Marche. Il Comune di Macerata in accordo con la Regione ha deliberato il via all’ospedale di primo livello alla Pieve. Il NO della Regione guidata ora dal Centro Destra preoccupa il nostro comprensorio con la votazione avvenuta in consiglio regionale per il diniego alla delibera precedente. Faremo lotta dura a queste concellazioni. Ivano Tacconi Macerata Rinnova.
Signor Valentino Moro, si faccia una passeggiata nel punto esatto dove nascerà il nuovo ospedale poi parla. Ma quale discarica !!
Premesso che il nuovo ospedale non sarà l’unico della provincia Macerata, mi piace che Parcaroli, forse leghista per necessità, ne abbia capito l’importanza strategica.
Aah, adesso gli hanno cambiato nome !! Da unico a provinciale, evidentemente fa comodo ai sottoscritti, certo vuoi mettere, se sei di Macerata e ti ammali, un conto avere l’ospedale sotto casa, un altro arrivare in ambulanza a Camerino, poi per i montanar cazz….. loro, eh eh eh, vengono loro a Macerata in ambulanza. Sempre detto: la montagna solo buona per mandare giù acqua, speriamo che ogni tanto vi scacarelliii eh eh eh
Bravo Giorgio Rapanelli, fa lo stesso ragionamento che faccio io e sicuramente fanno in tanti : ma che darebbe in più questo ospedale unico ? Poco o nulla, a fronte di una spesa ovviamente esorbitante esorbitante. Con la marea di soldi da spendere quasi inutilmente, rinforziamo i servizi già esistenti. Porcaroli, Sciapichetti, Carancini, abbassate la vostra prepotente cresta e fate l’interesse dei cittadini, non dei potentati che vogliono mangiare ancora di più sulla sanità pubblica.
Sig.Tacconi, discarica o non discarica, non è questo il punto. Ma sai quanto costerà questo ospedale ? E quanti ci mangeranno a sbafo ? E cosa darà in più alla comunità ? Fai una piccola rifelssione.
Bravo Parcaroli. Io non l’ho votata, ma sul nuovo ospedale di primo livello, con strutture e servizi di eccellenza per l’intero territorio provinciale, chiami l’intero Consiglio Comunale a sostenerne la realizzazione.
Chiedo scusa… Avevo capito erroneamente che il sindaco volesse fare un ospedale unico centralizzato per tutta la provincia. Invece vuole solo fare un nuovo ospedale, in quanto quello esistente è datato. Allora, nulla da dire. Lo faccia… Lo farà? Riuscirà a trovare i soldi? Per intanto si potenzino quelli esistenti di Porto Civitaniova e di Camerino. E magari pure altri… Prima che l’efficientismo del PCI con la Sinistra DC facesse il disastro sociale.