foto d’archivio
Blitz su un mercantile ancorato al porto di Ancona: sotto sequestro 216,68 chili di cocaina già divisa in panetti. In arresto è finito un membro dell’equipaggio dell’imbarcazione arrivata nello scalo dorico il 30 settembre. L’uomo è stato condotto a Montacuto. L’operazione ha riguardato la nave ‘Adrienne’ che naviga sotto la bandiera della Liberia ed è stata compiuta da vari reparti della Guardia di Finanza e dei carabinieri sotto il coordinamento delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Ancona e L’Aquila. La nave è stata sottoposta a sequestro. La droga è stata trovata divisa in panetti in un nascondiglio sigillato del mercantile, lungo circa 180 metri. E’ stato passato al setaccio ogni singolo centimetro dell’imbarcazione. Ad operare, oltre ai carabinieri del comando provinciale di Chieti, il Gico della Finanza, il reparto aeronavale e il Gruppo del comando di Ancona. Si tratta di uno dei sequestri più importanti, in termini quantitativi, avvenuti negli ultimi anni all’interno dello scalo dorico. I finanzieri anconetani, tra l’altro, martedì sera hanno portato a termine un’altra operazione antidroga, ammanettando al casello autostradale di Montemarciano un 58enne domiciliato a Civitanova. Nell’auto dell’uomo, finito in carcere, è stato trovato un chilo di cocaina. L’approdo del mercantile risale a mercoledì. Proveniva dalla Spagna.
(Redazione CA)
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Le Marche sono uno dei principali approdi della droga (eroina, cocaina e cannabis) provenienti dall’Asia e dall’Europa dell’est.
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I deputati marchigiani, a qualunque formazione politica appartengano, dovrebbero proporre una legge seria sulla lotta al traffico degli stupefacenti.