di Laura Boccanera
In un consiglio teso, segnato da diverse assenze e da “fughe” strategiche, viene approvato l’indirizzo che di fatto non consentirà al sindaco di assegnare i 100mila euro di finanziamento regionale all’International motor days. Per non incappare nel risarcimento danni (velatamente annunciato in una lettera arrivata in comune e firmata dallo studio legale Galeota) il sindaco dovrà reperire risorse all’interno del bilancio comunale per fare il raduno motoristico sportivo. Poco prima delle 2 è infatti stato approvato un atto di indirizzo sulla base di un emendamento congiunto (in origine erano 2 a firma di Fdi e una parte della maggioranza e l’altro dell’opposizione) che prevede di destinare i fondi della regione per “eventi culturali” del comune di Civitanova. Quindi no organizzazioni esterne e solo manifestazioni di carattere culturale e non sportivo. Una questione quella dei Motor days che ha messo in torsione la maggioranza e divenuta anche una chiave di lettura delle candidature regionali con Fratelli d’Italia che ha fatto sentire il suo peso e il sindaco schiacciato fra la delibera di giunta che vincola l’amministrazione a concedere un contributo di 100mila euro (più i 35 mila già stanziati per l’evento). Alla fine il primo cittadino ha dovuto cedere. L’atto di indirizzo passa con 12 voti a favore (quelli dell’opposizione e tra le fila della maggioranza votano sì Francesco Caldaroni, Cristina Ruffini, Paolo Nori, Costantino Cavallo). A favore per non rimanere isolato vota anche il sindaco Fabrizio Ciarapica su cui ora cade la responsabilità politica dell’organizzazione dell’evento dal quale si svincolano i Fratelli d’Italia. Sì anche di Claudio Morresi. Contrari Paolo Mercuri, Simone Garbuglia, Vincenzo Pizzicara e Fabiola Polverini. Astenuti Armando Lazzarini e Laura Marinelli. Giuseppe Baioni è uscito e non ha partecipato alla votazione. Le polemiche già note riguardano l’affidamento di quei soldi in più ad un organizzatore esterno e a queste si sono aggiunti anche altri aspetti come evidenziano i consiglieri Caldaroni e Rossi: «è stato prolungato lo stato di emergenza fino al 15 ottobre, non facciamo i fuochi di artificio a Ferragosto, si annullano altri eventi come la processione di San Marone e poi invece si porta avanti questo motor show?» – incalza Caldaroni (Fdi). Il sindaco cerca la mediazione:
«Lo stato di emergenza non significa che qualsiasi evento non si possa fare – ha replicato Ciarapica – se vengono rispettate le norme su distanziamento e contenimento del virus può essere fatto. Dire di non fare i Motor days ci mette in una condizione difficile. La delibera della Regione afferma che quei fondi vanno utilizzati per lo svolgimento di eventi che non hanno potuto svolgersi a causa dell’occupazione della fiera riconvertita in covid hospital. Dire oggi “non facciamo quello” è pericoloso, io la responsabilità non me la prendo, il soggetto interessato si vedrebbe danneggiato in maniera inspiegabile, personalmente non me la sento di votare un atto contrario. Cosa diversa dare un indirizzo dicendo “diamo un indirizzo culturale e non sportivo». Ingabbia il primo cittadino alla sua responsabilità politica Pier Paolo Rossi: «Lei sindaco quei soldi li ha promessi e quell’evento si deve fare per forza. Lo avete deciso voi con delibere di giunta in pieno periodo Covid. In pieno lockdown. Il sindaco si è affrettato con due delibere a dare la disponibilità affinché l’evento si svolgesse e ora quei 100 mila li deve trovare comunque. E mi stupisce che di un evento così importante, l’evento più oneroso dei 5 anni dell’amministrazione Ciarapica non abbia alcun tipo di documentazione agli atti. Non c’è programma o crono programma. Il decreto regionale è scritto così perché ci sono due solleciti del sindaco e quindi è una chiara volontà del sindaco e dell’ex assessore alla cultura. La responsabilità di questi soldi, in un periodo come questo ha una firma precisa, è una scelta e volontà di questa amministrazione. Spero che abbia un ritorno per la città, sarebbe una beffa, perché 100mila euro in questo periodo servivano alla città».
Un consiglio nervoso, segnato da grande movimento fin dai primi minuti, come si diceva. Tra gli assenti illustri anche Sergio Marzetti, sparito, deluso, Piero Croia che è presente all’appello, ma si allontana prima della votazione sul primo punto all’ordine del giorno. Non pervenuti Monia Rossi, Giuseppe Beruschi. La mozione di apertura riguardava la censura del consiglio nei confronti della famigerata cena fascista di Acquasanta Terme a cui ha partecipato il candidato presidente Francesco Acquaroli. Ma Fdi è concentrata anche sul punto successivo, quello dei Motor days, appunto. E dai banchi dell’assise ai corridoi è un andirivieni di consiglieri con telefono in mano che si contano e pianificano la strategia. E’ in questa fase che Croia scompare e non parteciperà al voto. Il tutto avviene mentre il sindaco, alle prese con eventi e inaugurazioni è assente (arriverà in seguito attorno alle 22.30): attacca Silenzi che torna a chiedere la sospensione di Ciarapica che da sindaco porta avanti la campagna elettorale. Sono comparsi infatti proprio ieri i manifesti della candidatura nella sede inaugurata la scorsa settimana in piazza XX Settembre. Sullo sfondo vista Conero c’è Ciarapica di tre quarti e lo slogan: “Il sindaco di Civitanova per la tua regione”. Alla fine la mozione di censura della cena di Acquasanta passa con l’emendamento presentato da Cristina Ruffini: una “sciacquatura in Fdi” che lava e diluisce i termini più forti e aggiunge alla condanna dei contenuti e della forma di quella scellerata cena anche la condanna di tutti i regimi totalitaristi per compensazione. La mozione passa con 11 sì della maggioranza, 5 astenuti e il voto contrario di Pier Paolo Rossi. Polemiche e dibattito anche per la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria al capo della polizia Franco Gabrielli. Le critiche sono state sollevate dall’opposizione non nel merito della proposta sulla figura, quanto sul momento in cui avviene. «La figura di Gabrielli non si discute – ha detto il capogruppo del Pd Giulio Silenzi – ma fatto in questo momento è strumentale alle elezioni. Solleviamo il capo della polizia da questa polemica e rinviamo il punto a dopo le elezioni. La scelta di Gabrielli non si discute, è una persona degna e uno dei capisaldi dello Stato deve avere un consenso unanime. Non andava inserita in tutta fretta». Critico anche Corvatta che segnala l’assenza di motivazioni valide di legame col territorio. Il sindaco Ciarapica nega la strumentalizzazione: «la richiesta viene non solo dal rapporto di amicizia e cordialità, ma dal legame con Civitanova dal momento che lui stesso ha preso parte all’inaugurazione del monumento a Calogero Zucchetto».
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Ben fatto e meno male che questo motor day non si fa e non si farà.I soldi vanno spesi bene e questa manifestazione non vale neanche un centesimo. Si divertono solo i piloti e qualche fanatico appassionato. Danneggiano l’ambiente e rovinano anche la spiaggia.Gli organizzatori che si mettano l’animo in pace e cerchino altri posti più adatti ai loro bisogni.
E’ normale che uno studio legale minacci azioni legali…