I genitori in attesa all’uscita da scuola
di Giacomo Gardini (foto di Fabio Falcioni)
«La nuova scuola e le sue aule sono molto colorate. Mi fanno sentire felice, quasi come fossi a casa mia». Parola di Leonardo, studente di prima media, all’uscita oggi dal campus scolastico alle ex Casermette inaugurato due giorni fa (leggi l’articolo). Lavagne più grandi, grate sotto i banchi dove sistemare i libri di scuola, bagni molto più spaziosi sono gli aspetti che ha apprezzato Leonardo.
Sabina Orlandi insieme a suo figlio Leonardo
Sabina Orlandi, la mamma, non rimpiange affatto la situazione precedente: «Eravamo abituati all’istituto Enrico Fermi – dice -, qui la viabilità è molto meglio. Qualcosa manca, non c’è dubbio, ma ci hanno assicurato che tutto sarà completato in breve: è già incredibile che siano riusciti a concludere il cantiere entro gennaio». A due giorni dall’apertura, le impressioni a caldo dei genitori, in attesa all’ora di pranzo all’uscita da scuola, tracciano il bilancio provvisorio del gradimento del nuovo campus. Regge ancora la viabilità sotto il controllo di una decina di vigili.
Euro Scattolini
La soddisfazione è generale, pur con qualche perplessità, come spiega Euro Scattolini: «Il figlio della mia compagna è in prima media alla Mestica. Ci ha detto che gli spazi interni sono grandi e luminosi. Eppure il ragazzo, che al momento è in stampelle, è stato costretto a fare tutte le scale, dato che non funzionavano gli ascensori. Le impressioni sono positive, per carità, però ritardare magari di qualche settimana l’inaugurazione avrebbe evitato spiacevoli, piccoli inconvenienti come questo». Qualche appunto anche ai marciapiedi, «troppi stretti», a suo avviso, «per sostenere il flusso dei ragazzi che circolano nella zona».
Fabrizio Greghini
Fabrizio Greghini, papà di un alunno in prima media alla Dante Alighieri, parla invece di una struttura «inaugurata, ma accessibile soltanto per metà». «Mio figlio è entusiasta – racconta -, eppure mi ha detto che alcune aule dedicate ai laboratori, tra cui tecnologia e musica, non sono ancora pronte all’utilizzo, così come la palestra. Ieri, ad esempio, avrebbe avuto ginnastica ma è rimasto in classe a guardare un film». Nulla da dire invece sui parcheggi, «comodissimi per quanto mi riguarda: devo rientrare in ufficio alle 14 e posso recuperare mio figlio molto velocemente. L’unico rimpianto è che si sarebbe potuto aspettare il termine dei lavori per spostare i ragazzi, senza fretta, a cose fatte e concluse».
Maria Rosa Ortolani con suo figlio Davide
Mentre il piazzale inizia a riempirsi di genitori e si avvicina il suono della campanella, Maria Rosa Ortolani, che sta aspettando suo figlio Davide, in seconda media, spiega di essere venuta per pura curiosità: «Abitiamo proprio a due passi da qui – dice – quindi mio figlio torna tranquillamente a casa a piedi. Siamo molto felici di questa nuova sistemazione: aule nuove, tanto verde, un paradiso per i nostri ragazzi. Inoltre, anche se nel mio caso non fa testo, la comodità del parcheggio non va sottovalutata». All’uscita dai cancelli, Davide raggiunge la mamma e ci parla di «una scuola bella, dove c’è più spazio e siamo tutti insieme. E poi non ci sono più i graffiti in bagno, che erano proprio brutti».
Alfredo Caldarelli, segretario provinciale Ugl
Alla fine, tra chi elogia senza riserve il nuovo campus e chi invece rivela una piccola dose di scetticismo, c’è Alfredo Caldarelli, nonno di una studentessa alla media Alighieri e segretario provinciale Ugl: «L’impressione, almeno per il momento, è buona – dice -. La struttura dispone di aule funzionali, ampie e luminose. C’è ancora tantissimo verde, che mi auguro sarà preservato nel tempo. Secondo me l’area parcheggi andava ampliata, soprattutto in vista del maltempo dei prossimi mesi, ma ci è stato detto che a breve, qui di fronte, si trasferirà l’Eurospin, quindi forse ci sarà qualche posteggio in più. E’ chiaro che si tratta di un “work in progress”, quindi mi chiedo: sarebbe stato tanto assurdo aprire i battenti a settembre?».
La folla di studenti all’uscita da scuola
I ragazzi in pettorina gialla che fanno da guida agli studenti
Ringraziate per quello che avete! Entrare ora significa scoprire cosa non va e permettere di trovare una soluzione ai piccoli o grandi disagi. Se il trasferimento fosse stato fatto a settembre, alcune problematiche, comunque, si sarebbero presentate. L'unica speranza che nutro è un buon utilizzo degli spazi da parte dei ragazzi e un po' più di entusiamo (e meno polemiche sterili!) da parte dei genitori, ai quali va anche affidato il compito del rispetto delle direttive stradali.
Leggo l'articolo e rimango un po' perplesso e dispiaciuto che un genitore dica che il figlio non rimpiange affatto di aver lasciato la E. Fermi. Ho un bimbo alla Fermi e so che cosa ha comportato per la scuola e gli studenti aver ospitato la Dante Alighieri per più di due anni, e lo si è fatto con spirito di accoglienza e solidarietà, mi piacerebbe che l'amministrazione per riconoscenza rendano gli spazi e gli arredi della E . Fermi più colorati e confortevoli per gli studenti!! È chiedere troppo? O sarebbe un atto di buon senso?
Francesco Pastori nel mio post ho tralasciato questo aspetto e me ne rammarico. Anche le scuole che ci hanno ospitato, hanno avuto dei disagi. Con l'apertura delle nuove scuole, gli alunni si potranno riappropriare dei propri spazi e sarà un valore aggiunto, ne sono sicura!
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