di Giacomo Gardini
«Trecento euro per il trasporto con lo scuolabus alle Casermette? Tanto vale svegliare i miei figli un’ora prima e accompagnarli a scuola in auto». In attesa dell’inaugurazione del campus alle ex Casermette (taglio del nastro il 21 dicembre, atteso il premier Conte), genitori in rivolta per le tariffe del servizio di trasporto pubblico dedicato agli studenti. Sul banco degli imputati le quote per usufruire del pulmino di raccordo tra il centro e il nuovo polo scolastico, che a partire dal 7 gennaio del prossimo anno ingloberà le scuole Mestica e Dante Alighieri. Un investimento generale di 16 milioni di euro, quello riservato al nuovo istituto, finanziati con ordinanza 14 del commissario alla ricostruzione e, per la Mestica, con il contributo del Qatar.
Le quote mensili del tariffario
Il tariffario? 32 euro al mese per il primo figlio, per l’andata e ritorno, che scendono a 20 nel caso in cui si usufruisca di uno soltanto dei due servizi, per un totale di 320 o 200 euro l’anno. Nel caso di iscrizione di un secondo o di un terzo figlio, il Comune avrebbe previsto una riduzione rispettivamente del 20% e del 30% del costo dell’offerta, che sembra non bastare e che comunque comporterebbe una spesa sui 500 euro annui. Cifre alla mano, accusano alcuni genitori, le tariffe per raggiungere il nuovo istituto, che sarà inaugurato il prossimo 21 dicembre sono tutto fuorché popolari. «Inizialmente – dice una mamma che ha due figli che frequentano la Mestica e che preferisce non comparire con nome e cognome – girava addirittura voce che il trasporto sarebbe stato gratuito da gennaio fino alla fine dell’anno scolastico. Mi sono presentata agli uffici comunali, quindi ho compilato i moduli di adesione al servizio di scuolabus. Soltanto dopo mi hanno mostrato il tariffario. A conti fatti, spenderò più di 300 euro di qui a giugno». Per i pagamenti, sono previste due rate: una che va da gennaio a marzo, l’altra da aprile a giugno, ma le tariffe cambiano non solo in base al servizio scelto, ma anche rispetto alla scuola di appartenenza. Per gli alunni delle scuole materne, nel caso del trasporto completo, le due rate ammontano a 96 euro ciascuna, per un totale di 192 euro, che scendono a 160 nel caso in cui si scelga solo andata o solo ritorno. Gli studenti della scuola primaria o secondaria di primo grado dispongono di una piccolissima riduzione per la seconda rata, che scende da 96 a 80 euro e da 60 a 50 euro.
«Non so in quanti potranno permettersi di sborsare cifre simili – accusa la stessa mamma -. Capisco ci siano dei costi, ma messa così non è certo un incentivo alla nuova scuola. Mi auguro ripensino il tariffario». E sembra essere servita a poco anche la riduzione prevista dal Comune nel caso di un secondo o di un terzo figlio. Nel primo caso, le rate scendono rispettivamente a 76 euro, andata e ritorno, e 48 euro, per un solo servizio. Nel secondo, invece, a 67,20 euro e 42 euro. «Se le tariffe sono queste – spiega un altro genitore, padre di un bambino delle elementari – rinunceremo all’autobus e opteremo per l’auto. Non ha alcun senso spendere 300 euro l’anno per gli spostamenti». C’è chi pensa a metodi alternativi e chi invece a estremi rimedi. Come Emanuele Latini, dipendente del Bar Mercurio, che ha intenzione di spostare suo figlio, al momento in quinta elementare all’istituto dei Salesiani, da tutt’altra parte. «Io e mia moglie – spiega – non ci siamo proprio interessati, perché contrari da sempre allo spostamento delle scuole dal centro storico. Ricordo però che ci è stata inviata una mail, dalla rappresentanza dei genitori del consiglio scolastico, per sapere se fossimo o meno interessati a una navetta gratuita dedicata ai residenti al centro. Passare dalla prospettiva di un servizio a costo zero a cifre simili mi sembra assurdo. Ma tutto dipende da dove si abita. Per quanto mi riguarda, abitando sotto i Giardini Diaz, vicino a piazza Pizzarello, se devo accompagnarlo in auto non ne vengo fuori. Molto probabilmente lo trasferiremo al convitto, per evitare disagi». Dopo rinvii, fughe in avanti e qualche passo falso, il momento dell’inaugurazione è finalmente arrivato, portando con sé una scia di dissenso e malcontento tra tantissimi genitori. «Forse è anche colpa dell’eccessiva fretta? – si chiede Latini – Stanno facendo tutto all’improvviso, tutto in un mese, e io non credo ai miracoli. Vediamo cosa succederà, ma i presupposti non mi sembrano dei migliori. Più della metà dei genitori dei compagni di classe di mio figlio hanno intenzione di spostarli da un’altra parte».
La visita alle Casermette dell’ottobre scorso, con il sindaco Carancini in veste di Cicerone
L’amministrazione comunale parla però di dati non ancora definiti (e la mail che prospettava la navetta gratuita?). «Stiamo ancora definendo tutti i dettagli – dice la vicesindaco Stefania Monteverde -. Non c’è ancora nulla di definitivo». Peccato però che alla madre che è andata a iscrivere i figli al servizio sia stata consegnata la lista con i prezzi. Anche l’assessore Mario Iesari però sottolinea come «l’amministrazione non si sia ancora pronunciata ufficialmente a riguardo». «Si tratta di un discorso complesso – dice Iesari – e le voci, come quella di una navetta gratuita, possono anche girare, per carità. La valutazione, in ogni caso, è del tutto prematura. Riguardo la mobilità, abbiamo già fatto gran parte del lavoro, ma stiamo ancora ascoltando i dirigenti scolastici. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con i genitori, solo allora verranno date tutte le informazioni ufficiali». Nel frattempo, però, negli uffici comunali freme il conto alla rovescia per l’inaugurazione. «Scuole moderne, funzionali – scrive il Comune -, con altissimi standard di sicurezza, progettate accuratamente nella scelta dei materiali, dei colori, degli spazi, della luce per ospitare circa un migliaio di studenti con percorsi di accessibilità, aree verdi e due palestre». «Finalmente sta per arrivare il giorno della felicità per i nostri studenti e per le loro famiglie – esulta il sindaco Romano Carancini – Il 21 dicembre alle 11 inaugureremo il campus scolastico Alighieri e Mestica. Sarà una festa per tutti e una crescita per la città e il territorio. Il 21 dicembre sarà il giorno della festa ma anche del racconto di un percorso lungo e sicuramente complesso per il quale ringrazieremo tutti gli attori coinvolti; oggi voglio esprimere la mia riconoscenza a tutta la struttura commissariale e al Commissario Farabollini, che ha velocizzato i processi di ricostruzione. Spero che potremo contare anche sulla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte».
Il tariffario del servizio di trasporto pubblico consegnato alla madre di due studenti della Mestica in Comune
Tutti abbiamo sempre pagato il trasporto scolastico..... è sempre aumentato del 10% ogni anno......per quale motivo non si sa.....
Da che mondo e mondo la scuola primaria va ripartita equamente in diverse zone della cittá x faciliatarne la frequentazione degli alunni. Mettiamola cosí meglio averne 2 nuove che non averle x niente.
Partenza sotto il miglior auspicio. Ormai sono prevedibili, basta pensare ad una cosa logica o a favore del cittadino e poi fare il contrario.
Come volevasi dimostrare è stato un grave errore fare due medie una accanto all'altra lasciando scoperta una zona di Macerata dove i cittadini dovranno pagare costi di trasporto quando prima magari bastavano due passi a piedi. Quando le cose si fanno in fretta si fanno male. Bravi salutatemi Conte quando lo vedete!!! A dimenticavo i costi dovranno essere uguali per tutti non vedo perché dovrebbero essere diversi. Se l'amministrazione deciderà in modo diverso ne dovrà dare spiegazione non esistono bambini di serie A e bambini di serie B . Sono tutti uguali anche quelli che vanno alla Fermi e al Convitto.
cosa c'entra Conte con le scuole medie di Macerata?? Le scuole andavano ricostruite in fretta dopo il sisma, e così è stato fatto. Purtroppo ogni volta che si fa qualcosa in questa città ci sono sempre le solite polemiche inutili...chi vuole usufruire del trasporto scolastico paga come fanno tutti in tutta Italia, altrimenti portano i figli in macchina. Io lo faccio da 15 anni e sono ancora viva!
Frà poco perché non chiedete se ve passa pure la scuola gratis oltre al servizio del trasporto
Abitare nel centro di macerata non da il diritto si servizi gratis, io abito a Sforzacosta e pago il servizio urbano da 5 anni per due figli e mia figlia spesso deve andare dai giardini diaz al tribunale a piedi perché l’autobus è pieno !!!!! Che dovrei dire abito nel comune di Macerata anche io. Speriamo inizino veramente a gennaio le lezioni al nuovo polo.
Un classico senza tempo... Il maceratese lamentoso rospo . Che bello !
Che non sia al centro e per questo motivo non vogliono iscrivere i ragazzi è una mentalità provinciale da cambiare. È stato, finalmente, creato un polo scolastico degno di questo nome! E come al solito , al nuovo, ci si deve lamentare
Ma perché vi dovete lamentare per ogni cosa.. quando andavo alle superiori, al terzo anno ci spostarono dal centro all' attuale Itas; risultato: scuola nuova e moderna, ampio parcheggio, tutti felici e contenti e nessuno nominò i trasporti! Una polemica squallida e sterile proprio state facendo!invece di essere contenti che i vostri figli saranno in una struttura nuova e sicura, state a pensare all abbonamento dell' autobus.. Macerata rimarrà sempre una misera cittadina fatta di gente bigotta..
la scuola era in zona periferica, da vari punti della città misero gli autobus....pagavamo tutti l'abbonamento ogni mese, riduzione per più figli....poichè si poteva usare l'urbano, una linea o più linee dipende da dove venivi....se preferivi potevi scegliere quello con tanto di abbonamento o biglietto....vi era chi veniva dai paesi o dalle frazioni, uno o più figli....pagavano quello per venire in città e quello per andare a scuola....nessuno ha mai chiacchierato....volendo poichè era fattibile andare a piedi....si camminava.....
L’unica cosa che sapete fare è lamentarvi, bell’esempio per i vostri figli....♀️
E chi, come me, ha pagato l'abbonamento per cinque anni alle superiori venendo da Corridonia? Tanto li accompagnereste, comunque, in macchina fino alla porta della scuola
Il servizio scolastico lo paghi.. noi l abbiamo sempre pagato a Morrovalle dall asilo alle medie...
la somma è sui 30 euro e passa al mese....non mi sembra una cifra elevata....considerato che si spende centinaia se non migliaia di euro per comprare il cellulare
Sempre e solo lamentele. Almeno fossero critiche costruttive... Mandateli a scuola con gli autobus pagando l'abbinamento e poi vediamo....
Meno di 30€ al mese per spostamenti. Vedete voi.
La posizione scelta e la rete dei trasporti per una struttura del genere mi sembra indiscutibile sotto ogni punto di vista.
Non capisco il problema. Da che mondo è mondo se abiti lontano da una scuola ci vai con i mezzi pubblici e li paghi. Io da Collevario andavo alla Mestica con l'autobus e ho sempre pagato l'abbonamento, così come quando sono andata alle superiori. E così hanno sempre fatto i ragazzi che prendevano il bus con me. Nessuno ha mai protestato perché qualcuno aveva la fortuna di abitare vicino alla scuola e risparmiare i soldi dell'autobus... Non è che possiamo abitare tutti a 4 passi dalla scuola
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In effetti, io quando andavo alla Dante Alighieri prendevo l’autobus, prima detto 3/8 e poi 3 e si è sempre pagato l’abbonamento. Magari parliamo allora di agevolazioni, di più linee e di maggior connessione tra i vari bus perché ora tutti i ragazzi da ogni parte di Macerata andranno alle Casermette. Ma volere il bus gratis perché sei del centro storico lascia il tempo che trova.
L’autobus si è sempre pagato e viene pagato ovunque, magari l’amministrazione potrebbe aggevolare con dei sconti chi ha famiglie numerose, fare abbonamenti uso esclusivo per studenti. Per la nascita delle nuove scuole ben venga tutto questo, anzi nelle gloriose casermette dovrebbe nascere la nuova struttura composta da piscina/palestra, che potrebbero essere utilizzate dai ragazzi dei vari istituti.
Non condivido per l’inaugurazione la presenza di personaggi che governano l’Italia e non sono stati eletti dal popolo.
Dopo 60 anni di dibattiti internazionali, ai più alti livelli scientifici e culturali sull’architettura scolastica, a Macerata abbiamo oggi questi deprimenti scatoloni prefabbricati immersi nell’asfalto. Come è potuto accadere??